Mi arrivano le Lettere dalla Turchia di don Andrea Santoro (Città nuova, pp. 250, 10 euro) e mi allietano già solo mostrandomi la sua viva immagine in copertina, da una foto che lo ritrae con la Bibbia di Gerusalemme in mano, intento ad animare un pellegrinaggio ai “luoghi santi” della Turchia. Segnalo il libro dopo averlo letto in una notte: sono 33 lettere che mandò agli amici tra il 2000 e la morte, avvenuta il 5 febbraio scorso. C’è un’introduzione del cardinale Camillo Ruini e viene riportata in appendice l’omelia con cui lo stesso Ruini diede l’ultimo saluto al suo prete fidei donum (cioè missionario) il 10 febbraio nella Basilica di San Giovanni, segnalandone il “coraggio cristiano” e dicendosi convinto che “nel suo sacrificio ricorrono tutti gli elementi costitutivi del martirio cristiano”. A chi ha la fortuna di fare un mese di ferie consiglio di portarsi questo libro e di leggere una lettera al giorno. Ognuna è una lectio su come individuare i segni evangelici nel mondo profano che ci circonda. Egli lo faceva in Turchia e il suo sguardo penetrante può aiutarci a farlo in Italia e dappertutto.