“Quanto alle novità che possiamo oggi scoprire in questo messaggio [di Fatima] vi è anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si è sempre saputo ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione alla Chiesa non viene dai nemici di fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa. E che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di reimparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Con una parola, dobbiamo reimparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza, le virtù teologali. Così rispondiamo, siamo realisti nell’attenderci che sempre il male attacca, attacca dall’interno e dall’esterno, ma che sempre anche le forze del bene sono presenti e che finalmente il Signore è più forte del male e la Madonna per noi è la garanzia visibile, materna della bontà di Dio, che è sempre l’ultima parola nella storia“: così ieri il papa in volo verso Lisbona ha risposto alla domanda se sia possibile “inquadrare” nella “visione” della Chiesa perseguitata – che è nella terza parte del “segreto” di Fatima – anche “le sofferenze della Chiesa di oggi con i peccati degli abusi sessuali sui minori”. Vedo in queste parole un terzo tempo della meditazione di Benedetto XVI sullo scandalo “terrificante” della pedofilia: terzo dopo quello della lettera agli irlandesi (20 marzo) e l’altro dell’omelica alla Commissione biblica (15 aprile). Tre appelli miranti a porre la Chiesa in penitenza.
Benedetto: la più grande persecuzione viene dall’interno
49 Comments
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Sulla chiamata di Benedetto a penitenza – come si profilava prima della sua partenza per Lisbona – avevo scritto un articolo pubblicato ieri da LIBERAL a pagina 11 con il titolo IL PAPA METTE LA CHIESA IN PENITENZA: http://quotidiano.liberal.it/2010-05-11/index.html.
“lo vediamo sempre ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante”:
parole che “realmente” colpiscono. E anche queste altre parole, che ha pronunciato ieri, mi hanno colpito: “spesso ci preoccupiamo affannosamente delle conseguenze sociali, culturali e politiche della fede, dando per scontato che questa fede ci sia, ciò che purtroppo è sempre meno realista”.
“…prega per noi peccatori…”
[…] Luigi Accattoli: Benedetto, la più grande persecuzione viene dall’interno […]
E’ sempre il Benedetto gigantesco che parla a braccio.
Che si può dire contro un uomo così?
Ho apprezzato molto la frase “il perdono non sostituisce la giustizia”.
L’idea di una “Chiesa che si perseguita da sola” con la presa di distanza dall’insopportabile luogo comune della “Chiesa assediata” è per palati raffinati.
Amen.
ps. x Marcello… ti voglio ancora molto bene, sappilo 😀
Questo papa sta veramente dimostrando un coraggio da leone. Io lo ammiro tantissimo per la sua forza che va oltre quella del suo predecessore, o forse ne è semplicemente la continuità. Di fatto non si limita a chiedere scusa per i mali antichi della chiesa -quello lo ha già fatto GPII- ma ha permesso che ne emergessero le “follie” gli orrori. La forza di BenedettoXVII, tra l’altro, è insita in questa capacità espressiva così densa che ci immette in quella che è l’immanenza del male nel mondo: emerge dalle sue omelie ed esortazioni accorate quanto sia forte questa presenza. Ci permette di comprendere appieno la realtà del male che investe l’intera umanità cui la Chiesa stessa non ne è che una parte nel tutto. Di fatto, se ci fermassimo ad osservare il solo aspetto visibile della Chiesa con l’atteggiamento di un Giano bifronte si rischerebbe l’immobilismo. E’necessario guardare avanti con la consapevolezza che è un errore pensare che esistano due chiese contrapposte: una visibile e l’altra invisibile, una del mondo e l’altra dello spirito, questo è un concetto teologico tutto Agostiniano per giustificare la lotta tra il bene e il male, sulla scorta del dualismo platonico! In realtà esiste un’unica Chiesa nella sua essenza e nella sua forma invisibile e visibile al contempo, una chiesa che crede e su quel credo si fonda ed è creduta in quanto lo sostiene quel “credo”, ed una la quale più che il “credo” persegue una difesa ad oltranza dello status quo. Vessilli contrari al pontefice che han finito con l’ impantanare la stessa Chiesa dentro questioni che esulano anni luce da quel messaggio originale e originante che è il Vangelo. Esiste una forma di integralismo all’interno dei sacri palazzi: uno scontro di mentalità ,luciferina e pericolosa che alla fine sulla falsariga del tragico racconto di Dostoievskj alcuni porranno a quel Gesù che è tornato, e al suo messaggio, la tragica domanda:”perché vieni a disturbarci? “….
Verso la fine del 2009 mi ero come convinto che il pontificato benedettiano avesse curvato sulla sua luna calante.
Una quantità di gaffe a ripetizione, problemi di direzione dell’alta gerarchia ecclesiastica, sfilacciamenti di ogni tipo.
Il Papa che sembrava aver detto tutto con le sue prime encicliche e con il libro su Gesù.
La sua stessa figura come rimpicciolita e ritirata, strattonata la notte di Natale in San Pietro come in una simbolica della decadenza.
Mi dispiaceva, davvero.
Ora devo dire che il furore dello scandalo della pedofilia ha rimesso al centro le energie migliori di un uomo di Dio che si lascia apprezzare davvero sui grandi significati, sulle cose vere e profonde.
Benedetto giganteggia su una Chiesa e su un mondo che appaiono smarriti, tesi a minimizzare o a strumentalizzare i problemi.
Egli ne fa una lettura autenticamente teologica e pastorale, e insieme trova il giusto codice per parlare a tutti con credibilità.
Non ho sentito ancora un “lontano” dalla Chiesa che abbia pronunciato parole meno che di apprezzamento per la serietà, l’onestà e l’ascoltabilità di questo Pontefice.
E’ come se il dramma illuminasse l’essenza autentica del suo compito e della sua missione.
Forse tutto questo è davvero provvidenziale, per la Chiesa e per i cristiani.
“Tre appelli miranti a porre la Chiesa in penitenza.”
Signor Luigi la migliore interpretazione del pensiero e delle intenzioni di Benedetto XVI l’ha fornita lei !!!
Per il resto in giro si trovano interpretazioni varie e variegate ad uso e consumo pro domo propria… o partito di riferimento…
… e poi è ovvio che la penitenza… la devono sempre fare gli altri…
perchè loro sono i buoni, i giusti, gli “unti”…
Ps ad appannaggio purtroppo dei soli napoletanofoni… :
e dire che a Napoli gli “unti” li chiamiamo… “nzvat” … e non è certo un complimento…
Caro moralista, il tuo “amen” è un balsamo per il mio ego tracimante.
sembra proprio che il papa voglia finalmente andare sino in fondo contro quella “sporcizia” nella chiesa di cui ha fatto denuncia ancor prima di essere eletto. E sta venendo davvero alla luce chi sono i responsabili a roma che hanno frenato l’allora card. Ratzinger quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Anche nel nostro ultimo appello abbiamo richiesto giustizia vera e totale sulle nostre vicende, sottolineando che l’aver ridotto allo stato laicale il colpevole don Cantini non ha fatto piena luce sulle connivenze, le coperture, le omissioni di cui la chiesa di firenze si è resa colpevole per oltre 30 anni, senza voler vedere e capire i tanti segnali che venivano da quell’ambiente. E perchè, ci domandiamo e domandiamo nella nostra lettera al papa, il vescoivo Maniago, allievo di don Cantini, che ha cercato di coprire in ogni modo il suo maestroi, cercando di farcio tacere con ogni mezzo, è stato riconfermato vicario generale della diocesi di Firenze?
Dobbiamo pregare perchè la Chiesa abbia sempre sacerdoti santi.
“le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno”.
E’ come se oggi la Chiesa soffrisse di una terribile malattia autoimmune..
“…Si è messa una fiducia forse eccessiva nelle strutture e nei programmi ecclesiali, nella distribuzione di poteri e funzioni; ma cosa accadrà se il sale diventa insipido?”
Cursed is he that taketh reward to slay the innocent.
“…vento impetuoso che spazza via qualsiasi paura e indecisione, qualsiasi dubbio e calcolo umano.”
“Ist Gott versohnt und unser Freund,
was kann uns tun der arge Feind?
Trots Teufel, Welt und Hollenpfort!
Das Jesulein ist unser hort.”
‘Dio è con noi riconciliato e nostro amico,
che ci può fare il pessimo nemico?”
[Dietrich Buxtehude (C. 1637-1707) – Christmas Cantata: “Das neugebor’ne Kindelein” BuxWV13– Hymn lyrics by Cyriacus Schneegass (1546-1597) ]
Ho appena finito di ascoltare. Davvero ha spazzato via “qualsiasi paura”, “He brings a year to be right glad”. Grazie, Syriacus..
ma voi pensate che “dall’interno” voglia dire solo i preti pedofili?
“Dall’interno” vuol dire ben altro. Ben peggio.
vuol dire che chi sta distruggendo la Chiesa non sono all’esterno ma a
all’interno di essa.
e non sono ovviamente solo preti pedofili che sono una piccola minoranza..
Il pericolo per la Chiesa viene dall’interno.
MC
Sul tema della “persecuzione”.
“Questi fattori (…) hanno oscurato la luce del Vangelo a un punto tale cui non erano giunti neppure secoli di persecuzione”.
Lettera pastorale del Santo Padre Benedetto XVI ai cattolici dell’Irlanda (20 marzo)
Frase da confrontare con la recente:
“La più grande persecuzione alla Chiesa non viene dai nemici di fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa”.
e proprio nella nostra lettera al papa, nel mese di aprile 2010 gli abbiamo scritto…”i veri nemici della chiesa non sono al di fuori di essa ma piuttosto tutti coloro che all’nterno di essa ostacolano la ricerca della verità e della giustizia”….sembra quasi che ieri, con le sue parole , abbia voluto confermarci di averla letta…
cara MC/discepolo,
credo che la maggioranza di noi ci fosse arrivata a capire che non è soltanto la pedofilia che sta cercando di distruggere la Chiesa.
Plorans ploravit in nocte.
Buona notte
@principessa: attenzione a questo passaggio. Perché se è chiara la forza distruttiva della pedofilia quanto al resto di ciò che distrugge dall’interno la Chiesa i pareri non sono poi così concordi con Ratzinger.
[P.S.:
Insanae et vanae curae invadunt mentes nostras,
saepe furore replent corda, privata spe,
Quid prodest O mortalis conari pro mundanis,
si coelos negligas,
Sunt fausta tibi cuncta, si Deus est pro te.
(Gute Nacht dir auch, Joseph!) ]
Ho letto adesso che il Papa ha pregato in Portogallo a Fatima perchè i sacerdoti ” non soggiacciano alle seduzioni del Maligno”
Le seduzioni del Maligno? Ma come parla questo’? Ma chi cavolo è il Maligno?. Se un povero prete ha voglia di fare sesso è un semplice istinto umano e normale e naturale! ;il Maligno? ma stiamo scherzando? MA ,siamo nel medioevo o nel 2010?
I preti dovrebbero sposarsi o fare sesso o essere omosessalii o fare quell che caz..gli pare!.
MA VI RENDETE CONTO’ siamo neol 2010 e il Papa parla i del Maligno? E semplicementte assurdo!!
principessa, che ne dici?
“Non est qui consoletur eam nisi Tu, Deus noster”
Papa Benedetto non è uno stupido e se arriva a fare certe affermazioni è perchè conosce delle verità che , probabilmente, noi non sapremo mai.
Io non credo che la forza distruttiva della pedofilia sia chiara.Anzi! penso proprio che non abbiamo neanche scalfito la superficie del problema, pensi un po’! però, rispetto agli …occultismi? lotte di potere? prevaricazioni? faccende talmente gravi da non riuscire neanche a pensarle?….. a cui potrebbe riferirsi Sua Santità, almeno qualcosa è uscito fuori.
Grande merito a quest’uomo e pastore che sta navigando in orride acque, ma lo sta facendo con una grazia e un esempio di Fede che dovrebbero insegnarci parecchio.
[ Per Fiorenza (e altri potenziali interessati) : “Considering its history and strong influence in the first editions of the Book of Common Prayer, the Sarum Rite might well be a major source…” ]
@ discepolo
Dico che per quanto sgrammaticati e sconnessi sono gli ultimi suoi commenti, non paiono neppure scritti da lei.
Che lei sia bastian contrario su ogni cosa è ormai un dato di fatto e lo accetto così com’è.
Mi spiace se ci aveva fatto un pensierino, ma non cadrò nella trappola della sua provocazione. Liberissima/i di pensare quello che vuole/volete.
Sarebbe gentile evitare sensazioni di superiorità nonchè dare lezioni dal pulpito come se gli altri fossimo tanti cretini che non sanno capire quel che vedono o ascoltano.
Che ne dice?
[(“Mais, dans des cas pareils c’est toujours la chose genitale, toujours…toujours”)]
Sono sicuro che il 99% dei cattolici di oggi .
A) non crede al Maligno, cioè a Satana, cioè al Tentatore, cioè al principio del male come REALTA’ cioè come qualcosa di esistente , cioè oggi si crede che il male è solo l’assenza di bene
b) non crede all’Inferno
c) non crede che Dio puniisca i peccatori (ma perdona tutti,tranne, forse, Hitleri
D)non crede che bisogna essere cristiani salvarsi ( credo in un solo battesimo per il perdono dei peccati) perchè tanto chi è ” buono” qulunque cosa creda va bene.
certo il cristianesimo di oggi è ben diverso da quello di S. Ignazio, o di Manzoni o di S, Teresa del Bambin Gesù, o di Bernanos o di Claudel
>chi ha r5agione ‘ Chissà?
certo Ratzinger è un GRANDE a parlare ancora del Diavolo…
[E dopo che il Maligno lo ha portato allo studio del Dr. Charcot, S. -già oggetto di possessione youtubica- augura ancora sogni d’oro al Dr. Ratzinger in Fatima :
http://www.youtube.com/watch?v=8O_Hcziyx2M . ]
“S.” come “Sigmund” ?
(ambiguità voluta facilmente acciuffata.;)
[Comunque l’Ave Maria apollinea di Wolfango Teofilo è esclusivamente dedicata al Dr. J. . Per tutti gli altri nearly1,2 billion catholics , almeno per oggi, invece:
Tibi soli peccavi, et malum coram te feci
ut iustificeris in sermonibus tuis,
et vincas cum iudicaris.
Ecce enim in iniquitatibus conceptus sum
et in peccatis concepit me mater mea.
Ecce enim veritatem dilexisti
incerta et occulta sapietiae tuae manifestasti mihi.
((“A Roma si sente spesso parlare del famoso Miserere, tenuto in tanta considerazione che ai musicisti della cappella è stato proibito, sotto minaccia di scomunica, di portarne fuori anche una sola parte, copiarlo o darlo a chicchessia. Noi però l’abbiamo già, Wolfgang l’ha trascritto a memoria.”)) ]
(Che non fa mai male.) ]
Un regalo dal Card. Martini e se qualcuno si adombra anche da Scalfari che l’ha intervistato.
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/05/13/news/ragionando_con_martini_di_peccato_e_resurrezione-4026654/
… e se anche qualcuno si adombra anche da Scalfari che l’ha intervistato.
“Signora Nostra
…
Madre amabilissima
tu conosci ciascuno per il suo nome
con il suo volto e la sua storia
e a tutti vuoi bene”.
E la Rosa d’Oro “come omaggio di gratitudine del Papa”.
Gratitudine.
Grazie a Martini, a Scalfari e a Nino
[…] This post was mentioned on Twitter by Paolo Rodari. Paolo Rodari said: B-XVi to Fatima (Accattoli): http://bit.ly/asGEpu […]
Giusto, Gian Battista: bisogna ringraziare sempre. Anch’io ringrazio Nino etc. etc . E sono certa che Nino etc.etc. ringrazieranno, prima o poi, il nostro Papa.
Bella l’intervista al card. Martini.
Interessante notare che si parla di risorgere dei morti, e di penitenza ed espiazione intesa come percorso che dura tutta la vita “rieducazione del peccatore, la scoperta da parte sua di una vita diversa. È la scoperta della gioia e del gaudio che quella vita nuova e diversa si effonde nella sua anima”.
Una unica corda lega le due cose.
Cosa altro è la penitenza e l’espiazione cioè la “conversione”, il cambiare la propria vita, il terminare di essere “del” mondo per iniziare ad essere “nel” mondo, se non il miracolo maggiore: il risorgere dai mori, il passare dalla vita di peccato che è “morte”, alla vita di grazia che è “vita”.
E ciò che sperimentò il Serafico Santo Francesco, che da uomo “del” mondo sotto l’influsso della grazia e dello Spirito che da Dio solo vengono, si impose si dure penitenze ed umiliazioni e tanto volle disprezzare e annichilire se stesso da diventare uomo “nel” mondo.
E così rapito e assorbito nello Spirito di Dio, il suo più ardente desiderio cioè quello di cercare e trovare Dio, il 17 Settembre 1224, collimò col più ardente desiderio di Dio verso l’uomo cioè quello di farsi strenuamente cercare per essere trovato dall’uomo spirituale e non carnale.
E Nostro Signore si mostro degno di essersi fatto trovare dall’uomo di siffatta natura che vole imprimergli nella carne i Segni della Sua Passione, preludio della Risurrezione.
Tornando al tema del post il Papa chiede ad ognuno di noi un percorso penitenziale di conversione che duri tutta la vita.
Non è mai troppo tardi per incominciare per chi non lo avesse già fatto…
…se poi vi fosse chi o qualcuno che ritiene di non averne bisogno, mi dica dovè che vado a venerarlo…
Ciao ragazzi.
A me non pare affatto assurdo che il Papa parli del Maligno e del Diavolo: perchè non dovrebbe ?
Buona notte !
Roberto 55
Chi non crede nel diavolo, evidentemente non ha letto bene i Vangeli!
Proprio stamattina Raniero Cantalamessa in quel di radio Maria, intratteneva sul cosiddetto “maligno” ribadendo che la frase corretta è: credere il diavolo.
Mai come in questo caso l’errore di congiunzione è fatale.
..quel “nel” sta più per “nello” -spirito del male- credere “il” diavolo non credo sia corretto..In genere usa la preposizione articolata “nel” in quantio la parola “diavolo” implicitamente evoca il male per antonomasia..
Quindi in quel contesto suona :” chi non crede NEL male, evidentemente non ha letto i Vangeli”. Anche perchè la demonologia è una branca assai complessa, in cui il nome diavolo non è che un appellativo, in realtà “dia-bolos” vuol dire colui che “si getta di traverso”, non è un nome proprio di persona pèer intenderci..
comunque, lasciamo stare, è un discorso che preferirei non approfondire.
Clodine…
ci credo talmente che, se ben ricordi, quando chiesi preghiere per me chiesi anche invocazioni a S. Michele Arcangelo…
e qualche altra preghierina mi farebbe sempre comodo…
Contaci Ubi…