I giornali tedeschi che rilanciano a raffica casi giudicati da decenni per colpire di striscio il cardinale Ratzinger e ora il New York Times che sceneggia eventi degli anni 50-74 per lanciare sospetti sul papa e sul cardinale Bertone sono da mettere nel conto dell’approfittamento mediatico e del complesso antiromano. Altrimenti detto: fanno schifo. Ma inducono a una qualche riflessione chi abbia ancora la calma per riflettere: oggi c’è troppa pubblicità laddove ci fu troppo nascondimento. Nella lettera agli irlandesi Benedetto elenca tra i fattori dello scandalo “una preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali”. Ora si alza il volume su quanto in passato fu silenziato, nascosto, insabbiato, minimizzato. Ne viene una morale per la comunità cattolica italiana: faccia luce e informi di sua iniziativa, finchè è in tempo. Poniamo che da noi lo scandalo sia 10: se lo si mantiene nascosto domani sui media sarà cento, mentre sarà dieci se verrà “confessato”.
Pedofilia: il contrappasso del nascondimento
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Complimenti!
Sono perfettamente d’accordo.
Luigi, ho ascoltato il tuo intervento su RadioRai3 del 23 scorso a “Tutta la città ne parla”, all’indomani della prolusione del card. Bagnasco. Pacato e di buon senso come questo che proponi oggi.
Lo segnalo per chi fosse interessato “ L’intervento della chiesa”:
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-a1e3b801-994a-41e8-8098-72f0c3bca667.html
Purtroppo anche il “buon senso” sembra essere una categoria in via di estinzione.
Tu provi schifo, caro Luigi. Io, che non sono il padrone di casa, provo vomito diretto.
Detto questo, Time in edicola dedica la prima pagina al Papa e un servizio sugli abusi sessuali commessi da pedofili. Dopo essere caduto nell’ingenuità di riprendere alcuni “opinionisti” (vorremmo sapere quali) che in Italia hanno sostenuto l’abbandono del celibato allo scopo di impedire l’abuso sessuale dei sacerdoti (ma chi e quando ha detto o scritto questo?), paventa essenzialmente tre cose:
1. Che il Papa potrebbe, alla lunga, meditare di dimettersi;
2. Che per un alto prelato della Curia sarebbe in corso un attacco da parte di “quelli” (ma non si sa chi siano) contro la Chiesa Cattolica;
3. Viene riportato un virgolettato, attribuito a un sacerdote anonimo intervistato a quanto pare a Roma, per il quale “E’ solo questione di tempo, ma poi verrà fuori che Ratzinger sapeva molte più cose” sul caso del sacerdote della Diocesi di Essen che fu autorizzato, nel 1980, a una terapia di recupero in quella di Monaco-Frisinga retta dal futuro Papa.
Vi riporto la traduzione del passo, traduzione del sottoscritto:
Il caso che ha avuto la maggiore attenzione riguarda Benedetto stesso. Come Arcivescovo di Monaco-Frisinga nel 1980, approvò la terapia per un sacerdote accusato di molestie verso i ragazzini nella diocesi di Essen. All’espoca non era inusuale che si prescrivesse una terapia per i pedofili. Ma il sacerdote fu rapidamente autorizzato a riprendere l’ufficio pastorale, permettendogli di continuare ad abusare di minorenni per altri anni ancora. Fu condannato per abusi sessuali nel 1986 – e nonostante tutto continuò a svolgere l’ufficio sacerdotale. Ratzinger si traferì a Roma nel 1982, molto tempo prima della condanna.
Il caso del sacerdote è stato finalmente portato alla luce dalla Suddeutsche Zeitung la settimana scorsa. Il 12 marzo, l’Arcidiocesi di Monaco-Frisinga ha ammesso in una dichiarazione che “negli anni ’80 sono stati fatti errori gravi”. Tre giorni dopo, il prete è stato sospeso perché ha infranto il divieto canonico di occuparsi dei bambini.
Benedetto sapeva del pronto ritorno del sacerdote all’attività pastorale dopo il trattamento terapeutico? L’arcidiocesi dice che la decisione fu presa dall’allora ausiliare di Benedetto, che si è assunto la piena responsabilità. Ma il sacerdote americano a Roma (sentito da Time, N.d.T.), dice che Ratinzer, notoriamente conosciuto come un micromanager, deve aver saputo della decisione. “E’ probabilmente solo questione di tempo – dice l’americano – prima che venga fuori che Ratzinger sapeva più di quanto stanno dichiarando ora”.
Ed ecco la confusione sul celibato: Dal momento in cui gli scandali si sono moltiplicati, ci sono stati allo stesso modo appelli per un profondo cambiamento del sacerdozio. Una proposta avanzata da tempo e rispolverata in questi giorni è l’abolizione del celibato dei preti: commentatori in Germania e Italia (quali, di grazia?, N.d.T.) hanno ipotizzato potrebbe aiutare nella prevenzione degli abusi. Il cardinale viennese Schonborn ha chiesto una rigorosa revisione delle cause d’abuso, scrivendo: “Parte di questo è il problema del celibato” (Ma l’interessato ha pienamente smentito la cosa, solo che qui non si riporta, N.d.T.). Questo genere d’interrogativo sta prendendo ora piede nell’ex diocesi di Benedetto: “I preti sposati dovrebbero essere accettati nella Chiesa Cattolica”, dice Rainer Schiessler, sacerdote presso la chiesa di San Massimiliano a Monaco”.
Questo scrive il magazine più letto al mondo. Questo sì che NON è giornalismo.
Per chi volesse leggere il pezzo in originale: http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1973213,00.html
Caro Luigi, ho passato l’altra sera a provare a confortare un amico che vedeva nero ovunque. Io gli ho fatto notare che se continuava ad essere ipercritico nei confronti di tutto, sottintendendo che la gerarchia a tutti i livelli è fatta di imbecilli, non mi poteva poi chiedere ragione della disaffezione della sua figlia maggiore. E che forse era meglio che si concentrasse sulla bellezza della fede. Ma ho avuto poco successo.
Tu e Allen siete tra i pochi fari di speranza e buonsenso che si trovano in giro. Troppo spesso tra gli intellettuali cattolici si vestono i panni di Cassandra – personaggio poco evangelico del resto.
Purtroppo devo convenire con un personaggio di spicco del laicato cattolico italiano che, invitato ad un convegno a Bologna, mentre ascoltava interventi di competentissimi esponenti dell’intellighenzia cattolica bolognese, mi prese da parte e mi chiese: – “ma sono tutti così depressi qui?” – e io (mea culpa mea culpa mea maxima culpa) gli ho risposto – “ma qui fa fino essere depressi” –
Non faccio nomi per ovvie ragioni, ma non era un convegno di CL nè di Opus Dei.
Mia moglie dice che questo è un periodo brutto a tutti i livelli – economia, politica, … – e che in questo somiglia alla seconda metà degli anni ’70. E questo non fa che esacerbare tutti i problemi ed acuire i contrasti.
Ciao
E’ sempre molto faticoso per tutti noi affrontare questo argomento: siamo tutti muti, scossi, attoniti, ci sentiamo in disagio, addolorati; ci vediamo messi al muro,alla berlina, quasi ci fosse una maledizione nella storia della Chiesa che nonostante la Presenza del Suo Signore, arriva al pozzo sempre con grande fatica, portando “l’anfora sulle spalle”. Difficile rappresentarci in maniera realistica quando si è colpiti così duramente: una montagna di accuse ci sovrasta, siamo bollati come “non credibili” -“eh! Ancora parlate voialtri di chiesa, ancora fate la morale, non basta tutti i danni che avete fatto e ancora fate?!”. Sono questi i commenti che sento: mi ribolle il sangue ma, mi tocca tacere, essere schernita e starmene a testa bassa, in silenzio -sono innocente: non ho fatto niente- grido dentro di me!..Dentro di me…e li, dentro di me, si fiacca il lumicino: per un istante tutto si fa buio.
La Chiesa è messa nel “sacco” amici miei: indifendibile!
Sembra quasi che a ciascuno venga puntato il dito quale complice, cooperatore, compartecipatore,marionetta mossa da uno spirito alieno in un teatro degli orrori e osserviamo divertiti da ignavi spettatori, sciocchi semplicioni, la scena del crimine battendo le mani compiaciuti- “possibile che il papa non sapesse?”- “ma si, ma certo, tutti sapevano, quei porconi, un’associazione a delinquere”- bisbigliano, bisbigliano…questo dicono della Chiesa, questo dicono di noi.
Screditare la Chiesa è la più grande delle godurie, colpirla in campo morale: quale gaudio per una società che vuole imporre le sue regole cosidette “laiche”, che segue senza alcun freno ogni moda, ogni vento di novità, che chiama “bene” ciò che è il male assoluto. Una società malata che se ne va alla deriva in preda a un delirio d’onnipotenta e sventola la bandiera della “libertà”. Invero è una libertà fallace, menzognera, come acqua in una cisterna screpolata che alla fine lascia la bocca asciutta, l’amaro, l’arsura e null’altro…
La Chiesa, tutti noi, Cristo stesso è stato colpito come un cristallo da una sassata, siamo tutti feriti, tutti gemiamo in un grido di dolore e non importa se il velo su questa sciagura sia stato strappato adesso e non prima: non cambia l’entità del danno che era, è , e restarà grave, pesante, in aeternum. Sono certa che al nostro grido, al grido di quella Chiesa che ripone in Cristo la Sua speranza, arriverà la risposta perché il Signore non ci abbandona, adopera sempre lo stesso sistema: recide il bubbone, e dovendo ri-velarsi comincia col rivelare l’uomo a se stesso!
Buona serata a tutti…e Buona Domenica delle Palme x domani!
Concordo pienamente: meglio affrontare il problema anche qua nella Penisola ora per sempre. Speriamo che così avvenga a breve, tanto ormai sarebbe solo l’ennesima triste cronaca, e prima si aiuta a far giustizia meglio è…
Quanto all’ultimo attacco al Papa io, a parte che come cattolico, sono vagamente scosso come fruitore di giornali. Voglio dire, quello precedente poteva essere credibile, a parte che per il poco che ne so in un’arcidiocesi sono i vicari a seguire singolarmente la moltitudine di sacerdoti (ma magari per un caso particolare poteva esserci stata l’eccezione). Qua invece il NYT presentando i documenti si sbugiarda da solo… e tutti a seguirlo…
Io non sono un credente, il mio giudizio sullo scandalo che ha colpito la Chiesa non rappresenta il massimo della benevolenza e francamente non so, per dirla con Luigi, dove sia lo schifo maggiore.
Tuttavia. non sono per nulla contento di ciò che è accaduto e, se posso dire, se io avessi la fede prenderei questa bufera (non è la prima e non sarà l’ultima) come una croce da portare a causa della condizione umana, che pure è parte essenziale della Chiesa (anche di natura divina per chi ne fa parte). Discernerei in modo chiaro fra il Vangelo ed le azioni di coloro con i quali avessi deciso di condividere l’incontro con Gesù. La consapevolezza della mia umanità, in uno con la fede, appunto, mi porterebbero ad avere pietà dei miei errori e di quelli altrui. E fiducia nel perdono di Dio.
Occorre predisporsi a un periodo di grandinate.
Vedrete.
Ma potremmo chiederci: e se il Signore ci stesse dicendo qualcosa, anche sulla Chiesa? Se tutto questo fa parte anche di una Sua parola?
Vedo che sta emergendo il ruolo del vescovo Weakland nell’operazione di killeraggio organizzata dal New York Times.
Quando fu eletto, ben sapendo a che cosa andava incontro, Benedetto XVI fece quella impressionante preghiera a Dio perché gli desse il coraggio di non fuggire davanti ai lupi. Non aveva pensato a iene e sciacalli.
Su quanto dice Luigi: è tutto giusto, e si dovrebbe fare così, però credo che nella presente situazione niente, nemmno la condotta più esemplare, servirebbe ad arrestare questi attacchi.
ciao Luigi.
si, fanno schifo. Ma dovremo abituarci a questo. D’altra parte la stampa di mezzo mondo ha già dato ampia prova di pregiudizi anticattolici.
Però può esserci un’altra chiave di lettura. Un po’ più evangelica, e meno polemica.
Butto giu una provocazione: e se la chiesa tacesse? Se accettasse questo “eccesso” come penitenza? Si… sembra un po’ folle. Ma infondo anche il Vangelo sembra una follia..
Ho provato a mettere giu le mia proposta in un post personale:
http://www.bzimage.it/blogwp/grido-filia-e-accanimento-clero-peutico.html
ciao
[Il pessimo italiano da traduttore automatico e alcune espressioni grossolane, nonchè grottesche, rendono il tutto d’un irresistibile nonsoché…]
“Il cerchio si stringe attorno al papa Benedetto Sedicesimo. Nuove rivelazioni del New York Times accusano Ratzinger, quando era a capo della congregazione per la dottrina della fede, di aver coperto dli abusi sessuali di un prete americano su circa 200 bambini di un orfanatrofio per sordi nel Wisconsin.
Il quotidiano pubblica documenti che rivelano alcune lettere dirette al cardinale Ratzinger, il quale non avrebbe risposto, in cui il vescovo di Milwakee implorava di arrestare la procedura giudiziaria.
Il direttore della sala stampa vaticana padre Lombardi in una nota scrive che l’attuale papa non fu informato dei fatti fino a vent’anni dopo gli abusi quando il capitolo giuriziario era già chiuso.
Ma il giornale sembra indicare il contrario. Dalla piazza, qui siamo a Roma dove è stata inscenata una manifestazione di protesta questa mattina, cosi’ come dal pulpito di colonne editoriali, si fanno insistenti le voci che chiedono al pontefice di dimettersi. Dopo le dimissioni accettate ieri del vescovo irlandese John Magee convolto in coperture di casi di pedofilia, altre teste porporate potrebbero cadere.
Copyright © 2010 euronews”
http://it.euronews.net/2010/03/25/nyt-il-papa-sapeva/
Grazie Syr per l’articolo; credo anch’io siano attacchi frontali sferzati con il preciso intento di colpire il pontefice, è chiaro: si sente odore di complotto in pieno stile lontano un miglio…E’ un momento di difficile risoluzione! La Chiesa supererà anche questo momento, ne ha passati anche di peggiori, ma dobbiamo pregare…con tutte le nostre forze.
http://www.youtube.com/watch?v=lf_cE3jMRiM
“Son scomparsi tra le nubi i fulmini e i tuoni?
Inferno, spalanca i tuoi abissi di fuoco!
Incendia, sbriciola, colpisci, distruggi,
Con improvviso furore,
Il perfido traditore, il sangue assassino!”
[Picander per Bach – Matthaeus-Passion , libera traduzione]
Quel che sta succedendo, è riassunto in questi dieci minuti della Johannes-Passion, dell’ineffabile Giovanni Sebastiano:
http://www.youtube.com/watch?v=5JST2ie-cjU
[Niente pueri cantores germanici vestiti alla marinara, stavolta –
Adulti nipponici, con sottotitoli inglesi..]
“nos legem habemus et secundum legem debet mori quia Filium Dei se fecit”
(comunque pensando alla fattispecie attuale, mi vien da sostituire con “quia Vicarium Christi se fecit”…)
[Ma sì, vi auguro buonanotte tornando ai pueri germanici alla marinara, d’annata – ma con sottotitoli in spagnolo al Crucifige secondo Johann Sebastian Lutero . Sempre un buon allenamento ai prossimi apputamenti liturgici -nonchè ai prossimi stillicidi titoli di giornale e lanci di agenzia..
http://www.youtube.com/watch?v=rqvd_TwfYqE ]
caro Luigi,
condivido in pieno l’amarezza e il dolore,
che sono provati dalla Chiesa tutta, da tutto il popolo di Dio.
Ma se la gerarchia non ha mai saputo comunicare con il mondo,
non si è sforzata mai di trovare un linguaggio comprensibile,
se ha usato tattiche attendistiche confidando su tempi secolari…
credo che un vaticanista di fama… non dovrebbe meravigliarsi più di tanto.
Che la gerarchia cominci a parlare come si mangia,
che si cominci ad essere trasparenti,
cosa che a tuttoggi non funziona affatto,
per quello che mi basta sapere soltanto nella mia diocesi.
Il prezzo che il Corpo di Cristo sta pagando è caro,
e non bastano proclami e lettere….
e in questo ….
Satana sta lavorando alla grande,
….ma anche con il contributo di troppi…. nella gerarchia, nel potere clericale…
…oltre che di stampa che sta ingigandendo fatti
che riguardano migliaia di persone
di cui il clero è una infima parte…..
ma è la chiesa che grida ad ogni piè sospinto
contro il relativismo sessuale e morale..
e allora!
cosa ci si aspettava?
Tarallucci e vino?
L’impressione, in effetti, è che qualcuno (ma chi ?) abbia posto del fango nel ventilatore e, dunque, serve prepararci al peggio.
Ma perchè tutto questo ? Me lo chiedo sinceramente, non per vocazione alla “dietrologia” spicciola, ma, perchè, davvero, non so individuare il fine di questa “campagna” d’attacchi mediatici.
Preghiamo per la nostra Chiesa di Roma: sarà una prova difficile quella che ci attende.
Buona notte.
Roberto 55
Se a qualcuno può interessare, io ho detto la mia al link http://www.papanews.it
Grazie dell’ospitalità.
Già, proprio questo Weakland?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/03/25/da-che-pulpito-lex-arcivescovo-weakland-si-rifa-vivo-contro-ratzinger/
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7613
Complimenti Luigi per il tuo post!
Si’, la pura verita’ e’ che fanno proprio schifo.
Lo sputtanamento generale che sta avvenendo sui media e lo “sporco” gioco degli studi legali soprattutto americani e inglesi, non e’ assolutamente da intendere come ricerca della verita’, e’ stato in moltissimi casi solo un modo per fare piu’ soldi (avvocati e media). Gia’ segnalavo come in USA e in altri paesi, si e’ sviluppata una vera e propria paranoia sul tema. … Ricerche negli archivi delle scuole cattoliche, con le liste degli studenti che poi contattano uno per uno … Aspetto solo che facciano causa al Vaticano per i baci in fronte che Giovanni Paolo II dava ai bambini nei suoi viaggi o in Vaticano durante le cerimonie o le udienze. E’ uno squallore. La nostra modernita’!
Questa settimana Santa son sicuro che ci rafforzera’, nell’unita’ col Pontefice, nel portare un po’ la croce anche per lui.
Non c’e’ modo di fare una colletta e chiedere alla Gabanelli che faccia un po’ di giornalismo investigativo sulle lobby americani di avvocati & affini….? 🙂
Non c’e’ modo LUIGI -magari attraverso te- di far sapere a BENEDETTO XVI, la nostra preghiera, la nostra solidarieta’ cristiana e umana?
Un grazie a Syr per il video…e uno stragrazie a Gianluca Barile per il suo articolo che è uno inno alla verità!
Generalmente si aggredisce ciò che è temuto, e la Chiesa è temuta per il potere che ella possiede, che le è conferito dall’Alto, dal Suo Signore! “La chiesa non è la padrona o la serva dello stato, ma la coscienza dello stato”. Dunque, è sempre problematico svegliare una coscienza dormiente e provare a scuoterla dal torpore si rischia di essere azzannati,aggrediti, unghiati.
Quello che sta accadendo ne è la conferma: si attacca la Persona del Pontefice, del pastore, per disperdere il gregge… indebolire la Chiesa, rendere vano, privo di senso, ozioso, ogni ammonimento.
Cosa fare amici per manifestare la nostra solidarietà a BenedettoXVI, per far capire al mondo che non ci stiamo, che nonostante tutto, malgrado tutto siamo un gregge unito, siamo figli di una madre un po’ sclerotica, è vero, arcigna, forse, un po’ retrò talvolta e che, come tutte le madri, partorisce figli sani e figli malati, figli belli e figli deformi, figli santi e figli assassini, ma non per questo li abbandona e non per questi è meno amata.
Noi amiamo la chiesa: ci sarà pure una maniera per manifestare la nostra vicinanza al papa, magari con una fiaccolata silenziosa che si snoda per le vie di Roma fino alla Piazza del Bernini, lì sotto quella finestra di velluto rosso, tutti noi: le migliaia di anime cattoliche dell’intera penisola riuniti.. Organizziamo un momento di solidarietà a Benedetto XVI perchè il mondo sappia che abbiamo la forza di risorgere, che non abbandoniamo il nostro Papa, che lo amiamo!!
Come direbbe M.Luter King “Noi faremo fronte alla vostra capacità di infliggere sofferenze con la nostra capacità di sopportare le sofferenze; andremo incontro alla vostra forza fisica con la nostra forza d’animo.L’amore è il potere più duraturo che vi sia al mondo”
Hai visto Mabu: abbiamo detto le stesse cose, non è anche questo un segno distintivo di noi cristiani? Lo Spirito è uno e parla a coloro che lo ascoltano in una sola lingua! E i nostri post, che si sono accavallati,lo dimostrano.
Ciao Mabu!
Caro Leonardo, anche la condotta più esemplare non eviterebbe gli attacchi, è vero. Ma il problema – e mi riferisco ad altre voci vittimistiche che leggo con una certa tristezza – non è che la Chiesa sia attaccata. Gesù Cristo, prima di essa lo fu, fino ad essere messo in croce. La differenza è che lui era innocente. Anzi, era l’innocenza, l’innocenza che non si è sottratta al giudizio per amore. In questa vicenda mi pare che la paura abbia invece prevalso sull’amore. E davanti a questo, il fatto che la Chiesa adesso sia attaccata e giudicata è davvero il problema minore.
Clodine, perdonami. E se invece di palesare il nostro appoggio al Papa bombardato dalle critiche non ci preoccupassimo prima di far sentire la nostra vicinanza a coloro che hanno subito violenze e che hanno visto coprire gli autori e il fatto stesso che la loro vita sia stata rovinata per sempre? Agli attacchi mediatici rispondiamo quando vanno fuori dalle righe, certo. Ma in fondo sono una penitenza che ci riporta al giorno delle ceneri. E questo, specie in quaresima, non dovrebbe farci male.
Guardate le letture previste dalla liturgia di oggi: sembrano fatte apposta per commentare il momento!
http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20100326.shtml
“Fare luce” -come chiede saggiamente Luigi Accattoli- deve avere come finalità prima non il buon nome della Chiesa, ma il risarcimento di eventuali vittime e l’onore che va reso alla verità e alla giustizia.
Per il buon nome della Chiesa sono già stati fatti troppi errori.
Alla fine mi sembra che la bella lettera del papa ai cattolici irlandesi volesse dire proprio questo: al diavolo la paura dello scandalo!
http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/117382/caccia_al_papa
Nel mio elenco di ieri dimenticavo Aldo Maria Valli…
Articolo molto valido.
Il problema di fondo che non si vuole accettare è che, per una serie di ragioni che sarebbe molto lungo spiegare, la pedofilia è una vera e propria piaga per il clero cattolico. E non lo sto dicendo io, adesso, lo dicono i numeri: il cardinale Hummes ha dichiarato tempo fa che “i casi acclarati di pedofilia tra i sacerdoti sfiorano il 5 per cento”, mentre per quanto riguarda la popolazione si parla mediamente di 1 caso di accusa su 2mila, e cioè lo 0,5 per mille.
E questo senza specificare la differenza tra “un caso di accusa” e un “caso acclarato”, e senza considerare l’alta percentuale di casi insabbiati (sia che si tratti di clero che popolazione laica).
Questi numeri dovrebbero far riflettere: stiamo parlando di un tasso del 5% contro un il 5per mille, vale a dire che il problema è devastante, enorme e, visto come stanno andando le cose, enormemente sottovalutato.
Perdonami andreacs, chi da voce alla moltitudine delle anime -che siamo noi tutti nella Chiesa, uniti in modo inscindibe: unico corpo, con le sue cancrene a volte diffuse e i suoi bubboni infetti, è il Papa. Uunico tra tutti quelli che la mia memoria ricordi a far sentire la propria voce, una voce profetica. Si! Perchè i profeti autentici sono quelli capaci di gridare contro lo scandalo, a far sentire il sapore della cenere a tutti coloro che per decenni hanno occultato, e se anche in passato si fosse visto costretto, per obbedienza a tacere, non appena si è visto sciolto da questo capestro, da questo vincolo infame non ha esitato a lanciare il grido di dolore della chiesa tutta. Ci ha rappresentati: tutti noi, con lui,siamo prostrati, indignati nonché uniti in virtù di quel Cristo che fa di tutti noi un Corpo solo, legati a doppio filo alle vittime, ai quei piccoli martiri che hanno subito lo scempio il cui sacrificio presto o tardi sarà ripartito su ciascuno, perché questo produce il peccato, tutti pagheremo, su tutti ricadrà il castigo…e il primo ad essere di nuovo immolato è Gesù per l’ennesima volta.
Ma vedi andreacs, quasi per un orribile gioco, per un assurdo paradosso, proprio Lui che ha denunciato con un monito durissimo, con una lettera di condanna che contiene l’antema, che ha consegnando alla giustizia divina e umana i carnefici, viene esso stesso accusato…
E’ questo il lato oscuro, sconcertante e per certi aspetti contraddittorio che non può non lasciare aperta la porta a innumerevoli dubbi e interogativi sullo scopo di quetso linciaggio, a mio avviso ingiusto e strumentale, finalizzato a sfiancare e distruggere il potere petrino. Ci ravviso una diabolica macchinazione, che puzza di zolfo allo stato puro!
Guarda andreacs, io sono sempre stata molto dura con la chiesa,mai ossequiosa nei riguardi della gerarchia anzi, men che meno fui papa-dipendente e mai lo sarò, ma stavolta a Benedetto XVI va’ la mia totale solidarietà.
Del resto non è una novità: il profeta scuote dal torpore e impedisce alla chiesa di rimanere al rimorchio ma allo stesso tempo incontra diffidenza, ostilità, incomprensione e alla fine il martirio! Non mi stupisco…Cristo ci aveva avvertiti, lo sapevamo!
Mi spiace Andreacs ma non sono proprio d’accordo: e’ una bufala enorme, una grandissima mistificazione dire che questa campagna di stampa contro il Papa sia per solidarieta’ con le vittime, per aiutarle… A loro non gliene puo’ fregare di meno: a loro interessa solo spennare piu’ che possono le diocesi… Queste testate, giornalisti e lobby di avvocati sono prostitute di alto livello, letteralmente diabolici, disposti a tutto pur di tirar fuori soldi e di “far fuori” la Chiesa.
E per quello che dici tu, vicinanza, solidarieta’ e tutto il resto per le vittime, se c’e’ uno da apprezzare e ringraziare e’ proprio questo Papa.
Io penso che il povero padre Murphy che, ormai moribondo (cioè prossimo al Giudizio), in tutta la vergogna della sua abiezione di prete pedofilo, chiede di restare prete, sia molto più vicino a Dio di quanto possano mai esserlo i giornalisti del New York Times.
Ciò che il mondo, più di tutto, odia nella chiesa è la Misericordia. Non la severità (odia anche quella, ma a tratti, e a seconda che gli faccia comodo o no), ma la misericordia. Quella non può sopportarla, perché non la sopporta il suo padrone.
Nel cardinale Ratzinger che concede a padre Murphy di restare prete, a quattro mesi dalla sua morte, dopo venti anni che si è ritirato e non risulta che abbia reiterato le sue orribili azioni e dice di essere pentito, io vedo la chiesa che esercita la Misericordia di Dio.
Una cosa che farei anche subito: andarmi a confessare dal padre Murphy.
Una cosa che non farei mai: prendere il caffè con i giornalisti del New York Times.
Una cosa che spero: che il padre Murphy, se veramente pentito dei suoi orribili peccati, possa essere ora accolto dalla “bontà infita che ha sì gran braccia che prende quel che si rivolge a lei.
Una cosa che temo: che il Giudizio per i giornalisti del New York Times, se non si saranno pentiti, sarà di dannazione eterna. Questo non me lo invento io, lo desumo dal fatto che “impugnare la verità conosciuta” è un peccato contro lo Spirito Santo. (Ma questo, forse, siamo rimasti in pochi a crederlo: Mandis, io, e poi non so …)
La formula latina che la liturgia romana faceva pronunciare al celebrante di ogni Messa, al segno della pace che precede la comunione ,diceva: “Domine Jesu Christe ne respicias peccata MEA, sed fidem Ecclesiae TUAE” cioè :
Signore Gesù Cristo non guardare ai MIEI peccati, ma alla fede della TUA Chiesa.
E’ essenziale che l’invocazione di essere perdonati sia pronunciata in prima persona. E’ un richiamo a quella necessità di ammissione PERSONALE della propria colpa, a quella indispensabilità della conversione personale che oggi è invece molto spesso nascosta dalla massa anonima del “NOI” , del gruppo ,del “sistema”, dove tutti peccano e dunque alla fine nessuno sembra aver peccato.
La Chiesa presumeva che chiunque celebrasse l’Eucarestia avesse bisogno di dire “IO ho peccato, non guardare Signore ai MIEI peccati”.
Era l’invocazione obbligatoria di ogni sacerdote:.i vescovi, il Papa stesso alla pari dell’ultimo prete dovevano pronunciarla nella loro messa quotidiana..Dunque TUTTI nella Chiesa, senza alcuna eccezione, dovevano confessarsi peccatori, invocare il perdono, mettersi quindi sulla via della loro vera riforma. Ma questo non significava affatto che fosse peccatrice anche la Chiesa in quanto tale. La Chiesa è una realtà che supera, misteriosamente e insieme infinitamente, la somma dei suoi membri. Infatti per ottenere il perdono di Cristo si opponeva al MIO peccato, la fede della SUA Chiesa. Oggi questo sembra dimenticato da molti teologi, da molti ecclesiastici, da molti laici. Non c’è stato solo il passaggio dall’io al noi, dalla responsabilità personale a quella collettiva. Si ha addirittura l’impressione che molti ,magari inconsciamente ,rovescino l’invocazione intendendola come : Non guardare ai peccati della TUA Chiesa , ma alla MIA fede!
Se davvero questo avviene le conseguenze sono gravi: le colpe dei singoli allora diventano le colpe della Chiesa e la fede è ridotta a un fatto personale, al MIO personale modo di comprendere e riconoscere Dio e le sue richieste. Temo proprio che questo sia oggi un modo molto diffuso di sentire e di ragionare: è un segno ulteriore di quanto la comune coscienza cattolica si sia allontanata in molti punti dalla retta concezione della Chiesa.
CARDINALE JOSEPH RATZINGER- Rapporto sulla fede- ed. S.Paolo 1985
a proposito di quelli che “fanno schifo”:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/26/news/chi_imponeva_l_omert-2907919/
Bel giornalismo, eh?
Nel capolavoro di Zizola e Repubblica, c’è addirittura un scambio di vescovo, (Weakland viene dato per “morto con parole di perdono per coloro che lo avevano ingiustamente coinvolto in accuse infamanti”, mentre pare che sia vivo e vegeto) come spiega il post scriptum del pezzo di Magister già linkato questa mattina da lycopodium.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/03/25/da-che-pulpito-lex-arcivescovo-weakland-si-rifa-vivo-contro-ratzinger/
Arriverà mai una rettifica di Repubblica?
Dalla “GAUDIUM ET SPES” ( Concilio Vaticano II)
“benchè la Chiesa , per virtù dello Spirito Santo, sia rimasta SEMPRE sposa fedele del suo Signore e non abbia mai cessato di essere segno di salvezza nel mondo, essa tuttavia non ignora affatto che tra i suoi membri, sia chierici che laici, nella lunga serie di secoli passati non sono mancati quelli che non furono fedeli alla Spirito di Dio. E sa bene, la Chiesa, quanto distanti siano tra loro il messaggio che essa reca e l’umana debolezza di coloro cui è affidato il Vangelo. Qualunque sia il giudizio he la Storia dà di tali difetti,noi dobbiamo esserne consapevoli e combatterli con forza e con coraggio, perchè non ne abbia danno la diffusione del Vangelo”
ciao a tutti. Perdonate, non ho seguito il dibattito… ma sono assolutamente d’accordo con il post di Luigi.
Dalla A di Papa alla Z di Ratzinger …
😀
ps. leggendo l’ultima nota e il link segnalato da fabrizio… mi sovviene alla mente, non so perché, un recente articolo di Repubblica che svelerebbe dei retroscena sulla politica per gli asili nido alla quale starebbe “virando” il difensore della famiglia e di principi non negoziabili, Alemanno… ma aspetto un post di Luigi sulle scuole cattoliche… perché siamo fuori tema.
Grande Leonardo!… Siamo ancora in molti a crederci, non preoccuparti! Anch’io ci credo…sia alla Provvidenza, e anche -purtroppo- al peccato contro lo Spirito Santo…
…dimenticavo…Ciao Clo!
Caro Mabuhay non ho mai scritto – né pensato – ciò che tu mi attribuisci e cioè che “questa campagna di stampa contro il Papa sia per solidarieta’ con le vittime, per aiutarle”. E per la cronaca anche io leggo con disgusto gli accanimenti, spesso montati ad arte, contro il Papa e per quello che posso mi impegno in prima persona perché non passino versioni falsate della realtà. Ciò non toglie che, ragionando all’interno della Chiesa, ritengo che un bagno d’umiltà nell’accettare senza enfatici vittimismi gli attacchi rancorosi al di là del ragionevole (e spesso anche al di là del documentato) sia per noi una forma interessante di espiazione quaresimale per i silenzi colpevoli del passato. Del resto – se sbaglio mi “corrigerete” – mi pare che la Santa Sede non si stia piangendo addosso per l’accanimento, ma si limiti a rettificare le ricostruzioni che risultano false.
Anch’io lo credo Leonardo, vedi, siamo già in tre…ma ce ne sono altri, molti altri che condividono il tuo pensiero. Si, siamo rimasti in pochi a conoscere i peccati contro lo Spirito Santo . Il primo tra tutti consiste nell’opporsi : opporsi alla Sua opera, così come facevano i farisei a cui Gesù si rivolgeva. Peccare contro lo Spirito Santo significa questo: rifiutare volontariamente fino alla fine l’opera della salvezza: non cerca il perdono di Dio perché immagina che Dio approvi i suoi peccati, e continua così errando nel deserto dell’errore per il resto della sua vita e in eterno! Che orrore. Rifiutare l’opera dello Spirito Santo fino alla fine, è il peccato imperdonabile di cui parlava Gesù., il peccato contro la Divina Misericordia. Ogni peccato, qualsiasi peccato, è un soffio punrché, come dice Isaia :” Lasci l’empio la sua via, e l’uomo iniquo i suoi pensieri; si converta al Signore che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare.” Come ebbi a dire nel post precedente, la chiesa come una madre, potrà partorire figli sani e figli malati, figli belli e figli deformi, figli santi e figli assassini, ma non per questo li abbandona al proprio destino, contravverrebbe allo scopo per il quale è stata voluta da Cristo. Davanti ad una richiesta di perdono come non rammentare quel:“Se anche il tuo peccato fosse rosso come scarlatto, la mia Misericordia ti rende pulito e bianco come la neve”. La Chiesa ha un potere che non avrebbe di per sè se non fosse in virtù di una forza che la sovrasta, incomprensibile e impenetrabile: la potenza dello Spiriro Santo…Chi ha orecchie intenda!
ciao Mabu ; )
A meno che non siano falsi i documenti citati dal NYT (e visti i precedenti, anche qui in Italia, non si può mai dare nulla per scontato), i virgolettati riportati in quello che leggo su Corriere.it riferiscono di una gerarchia ecclesiastica che era tutt’altro che convinta del pentimento del reverendo.
http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_26/Quell-incontro-con-Bertone-Non-da-segni%20di-pentimento-p-val_a6d4bea4-38a3-11df-97c8-00144f02aabe.shtml
E in ogni caso, resta il fatto che esiste anche una legge degli uomini alla quale rendere conto. Se uccidessi un uomo e mi andassi a confessare da un sacerdote, mi aspetterei che dopo avermi aiutato a mettermi di fronte al mio peccato e avermi indotto al pentimento, mi invitasse anche a chiedere perdono. A Dio, prima. Agli uomini, poi. A partire da chi ha subito le conseguenze del mio peccato fino all’intera società. Il che, tradotto, significa assumersi le proprie responsabilità anche davanti alla giustizia umana.
Leggendo alcuni degli ultimi ho il dubbio che le parti si siano invertite.
Del tipo, gli ebrei sono i carnefici e i nazisti le vittime.
Ma si un po di negazionismo anche qui non guasta, anzi lava e purifica.
Un po come il ritovamento del cadavere nel sottotetto di cui nessuno sa nulla.
Ma il cattivo odore della decomposizione, manco quello?
Trionfo delle tre scimmie.
Io invece provo una gran pena per la stragrande maggioranza dei sacerdoti che hanno dedicato e dedicano la loro vita alla chiesa e agli uomini, e al fango che inevitabilmente colpisce anche loro incolpevoli.
Penso al loro cuore sanguinante, alle loro famiglie e alle loro comunità.
Ecco, domenica penserò a loro, ai miei preti e in segno di vicinanza li abbraccerò dando ad ognuno un ramoscello d’ulivo.
Permettemi, di fare delle piccole considerazioni, poi, magari, mi riprenderete se pensate che io stia volando “dove osano le aquile” e possiamo discuterne…
Vedo che ancora non si riesce ad entrare nel cuore del problema, a centrare la vera natura di quanto sta accadendo,che è tutt’altro che negazionismo, cinismo, o mancanza di sensibilità nei confronti delle vittime, tutt’altro che essere conniventi col peccato.
Tra l’altro non sono solo i preti buoni, quelli che fanno il loro dovere, a rimetterci la faccia, ma tutta la Chiesa universale, l’intera comunità cattolico latina del mondo si sente chiamata in causa, tutti, e ciascuno indistintamente sperimentiamo vergogna e frustrazione.
Io direi che sia il caso di tentare almeno di capire quello che sta succedendo in modo realistico. Guardiamo un tantino più in la’ del naso – invito caldamente coloro che non riescono a accostarsi al problema se non unilateralmente a ragionare un attimino- non ravvisate un’ evidente contraddizione in termini nell’ atteggiamento di un pontefice -e sottolineo un PONTEFICE – della levatura e intelligenza di Benedetto XVI il quale lancia invettive precise contro un determinato scandalo, solleva la bottola, apre il vaso di Pandora e lo fa incautamente sapendo di essere coinvolto egli stesso? Due sono le cose: o il papa ha l’Alzaimer o qualcuno sta tramando un piano preciso. Convenite?
Io opterei per la seconda possibilità, anzi sono quasi convinta che stiamo assistendo ad un tentativo di “colpo di stato” in grande stile, con attori ben preparati, un piano studiato a tavolino col preciso intento di togliere finalmente di torno il POTERE del papato all’interno della Chiesa latina. Credo sia un evento storico di portata storica, che non so dove porterà, ma combinerà dei grossimi guai. Già da tempo si parlava di riformare radicalmente le norme di dirtitto canonico di rinuncia spontanea e volontaria del potere pietrino: nulla di tutto questo è mai stato nell’aria a dispetto di quelli che spingevano affinche questo accadesse. Benedetto XVI rappresenta la restaurazione, il ritorno ad un rigido conformismo vissuto come ingerenza come “potenza” e “potere” dalla maggior parte delle lobby-stiamo parlando di universalità, non della parrocchietta stracittadina…
secondo me stanno cercando di far capitolare il papato nella maniera più biega e meschina!
Cara Clodine,
io non mi vergogno proprio di nulla, tengo benissimo botta.
Tutta la chiesa latina, come dici tu, è pur sempre costituita da individui e ognuno è responsabile di quello che fa, dello stile di vita e della testimonianza che da dentro e fuori la chiesa.
Sul fantasioso mega progetto complottistico non ti seguo.
Qui ci sono una serie di fatti, dicasi FATTI di fronte ai quali la gerarchia ha sempre reagito attaccando, anziché affrontarli decisamente.
La pedofilia è solo uno dei tanti, come il caso dello IOR e tutta la feccia, a contorno, che si è portata dietro.
Parlo della gerarchia e non del popolo, infatti gli osservatori esterni che non appartengono alla chiesa cattolica non criticano i fedeli semmai li considerano ingenui, questo mi sento dire.
Gerarchia sempre più nel pallone a causa di scelte e posizioni sempre ambigue da cui esce con le ossa rotte come nel caso Boffo.
Questa è la società dell’immagine e della comunicazione, luoghi dove la chiesa era espertissima e primeggiava, oggi farfuglia malgrado abbia abbondanza di canali televisivi, radio, stampa periodica e quotidiana decine di case editrici, come mai ha avuto nella storia.
Forse il problema è proprio questo, il confrontarsi con il secolo con le stesse armi del secolo fino ad assomigliarci e lasciandosi impigliare.
Allora società di servizi in tutti i campi e con tanto di consigli di amministrazione dove siedono prelati, dal turismo agli alberghi, dalle cliniche, agli ospedali, alle scuole, alle università, ai centri congressi, alle società che gestiscono un’immenso patrimonio immobiliare, ed altro ancora comportandosi come un operatore del mercato, tra l’altro in concorrenza sleale come avviene nel settore alberghiero non gravato da tasse.
Questa era la missione ?
E’ questo che nè il popolo dei battezzati nè quello degli indifferenti
è più disposto a tollerare, figuriamoci la pedofilia.
@ Nino 26 marzo 2010 @ 15:41
“Penso al loro cuore sanguinante dei sacerdoti, alle loro famiglie e alle loro comunità.
Ecco, domenica penserò a loro, ai miei preti e in segno di vicinanza li abbraccerò dando ad ognuno un ramoscello d’ulivo.”
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Mi unisco a te Nino,
Domenica, incontrando i miei preti, darò loro una “carezza” fatta di un abbraccio forte, ricordando loro che quella è la carezza della Chiesa.
Ora veramente bisogna manifestare unità nella Chesa,
stringendoci attorno ai nostri preti,
il papa già ha i suoi defensor,
i nostri preti quotidiani, quelli di parrocchia, hanno solo noi.
Nino facciamone un manifesto,
per aiutare i preti che si sentono feriti profondamente,
dalla stampa e dai confratelli.
Una carezza ai nostri preti.
L’amore vince, senza null’altro, perchè è l’amore che viene da Cristo
e noi proviamo a trasmetterlo.
Carissima Clodine,
grazie di cuore a Lei per i complimenti che, mi creda, ho sinceramente molto gradito.
Gb
«Una carezza ai nostri preti»
«L’amore vince» (sempre sull’odio e sull’invidia)
Come dire: tra Berlusconi e papa Giovanni.
..digrignando i denti…
Un perfetto riassunto dei tempi che in cui viviamo: il primo commento postato in UK ad un articolo (di Cristina Odone, sul Telegraph: “Pope Benedict XVI is part of the solution not the problem ” ) :
”
i’m a church basher.
In my view the Pope should broadcast on live TV in all nations the following:
‘I have sacked everyone and now I resign as pope. we are selling the vatican and all our churches all over the world and giving back all the billions of pounds, dollars, francs and pesos etc that all the misguided people have sent us or that we have stolen over the centuries. we accept that our representatives have been abusing our power, our men and women and above all, our children, and for that we apologise, and ask you to give us your justice. there is no god and this foolishness should stop immediately. i now submit myself to you. may i be spared a violent death. amen.’
”
C’è tutto: dal loro Dawkins al nostro Maltese.
Ah, dimenticavo il link:
http://blogs.telegraph.co.uk/news/cristinaodone/100031596/pope-benedict-xvi-is-part-of-the-solution-not-the-problem/
“Well said, Cristina”
(terzo commento, del/della lettore/trice ‘Joyfulpapist’)
[No, non resisto: diversi commenti più avanti, il lettore ‘foxpapa’, afferma:
”
Well at least Ms Odone got the “left-footers kiddy-fiddling child abusing priests, bishops and cardinals coming out like rats in a ramshackle house” part correct. Good comparison. Roman Catholicism is a ramshackle house. But she got the conclusion totally wrong.
RC is and will continue to be condemned to wade through the muck and filth for generations to come because that is where RC and it’s hierarchy put itself. The only conspiracy is the one where Roman Catholicism covers up child abuse. The Roman Catholic church is NOT a victim. It is a perpetrator. It is a victimizer.
Bash and trash is only part of an appropriate response to the problem that is the RC church. If Odone as part of the laity is serious, then she and other should call for democratic reforms in the RC church Do away with such an insular, evil, medieval institution. It has lost all the moral authority that it never had. Stop your financial support until it does. Any lay person that remains and contributes financially to the RC church is an enabler and an aider and abettor in sorry saga of RC’s history of child abuse.
”
Confesso che mi procura un piacere masochistico leggere simili commenti…
“It has lost all the moral authority that it never had.”
…Che brividi!! ]
Una domanda per tutti coloro che abbiano voglia di ragionarci sopra: come mai, pur non essendo non molto ‘democratic’ e ancora alquanto ‘medieval’ , tutti coloro che odiano il Cattoliicesimo evitano accuratamente di accennare all’Ortodossia orientale -e così ‘kill two birds with one stone’ – ?
(E’ la costituzionale autocefalia, che non rendendola così tanto sovranazionale, ne limita l’immagine di ‘piovra’? O che cosa?? (Magari Putin farebbe tagliare le gomme ai giornalisti del NYT, ma questo è un altro discorso..) )
Errata corrige : “come mai, pur essendo non molto ‘democratic’ e ancora alquanto ‘medieval’…”
Buona notte e buon fine settimana con Palme.
Condivido l’idea di stringerci intorno ai nostri preti. Ma, per favore, lasciamo perdere le solite filippiche contro il potere ecclesiastico, la gerarchia ecc.
“Sat prata biberunt”, direbbe Orazio. Ossia: proviamo a cambiare disco.
Ricordo sommessamente che il marcio esiste anche al di fuiori della Chiesa; che le potenti lobbies laiciste e massoniche esistono; che anche don Diana ed altri preti antimafia furono falsamente accusati di colpe sessuali e talora di pedofilia col solo scopo di screditare le loro battaglie.
[The Cantemus Children’s Choir from Hungary performs Palestrina’s Pueri Hebreorum : http://www.youtube.com/watch?v=w9YY2E
Ma sì: tutto il male nella storia viene dal cattolicesimo romano.]
[ Visto che il link precedente non pare funzionare a dovere, eccone altri tre… :
http://www.youtube.com/watch?v=c4NcFp0wiK8
http://www.youtube.com/watch?v=c1S3uO31y5w
http://www.youtube.com/watch?v=Hs7idD5Nvs0 ]
@Gianluca Barile, ho veramente molto apprezzato il suo articolo, i complimenti sono sinceri e meritati,è un piacere leggerla oltre che arricchente.
Clo
Buon Giorno.
Apprezzo molto il suggerimento di Nino e Matteo: concreto ed effettivo! Grazie tantissime, anche se sono sicuro che non in tutte le latitudini “il problema” e’ sentito o vissuto con la stessa intensita’.
Ma non condivido assolutamente i commenti (o insinuazioni?) di Nino…fino addirittura a dirci negazionisti…insomma su…un po’ di decenza. Qui nessuno nega niente, cerchiamo di distinguere il livello dei problemi e della discussione che in questo caso -secondo me- non ha proprio niente a che vedere con la verita’, la solidarieta’, la giustizia verso le vittime. I think you are really missing the point.
Non solo nelle cose pratiche, ma anche nell’esercizio del pensiero e della critica, un principio molto valido rimane: Serba ordinem at ordo serbabit te.
Amen.
Buona e Santa Domenica delle Palme a tutti. Ciao
” L’uso di questa arma, della generica e indiscriminata accusa di pedofilia che viene reiterata contro la Chiesa, l’accusa più infame che si possa rivolgere a qualcuno, muove da un’avversione diffusa per il cristianesimo. «Tanto che a queste campagne di denigrazione basate su fatti specifici e isolati seguono sempre analisi che tendono a individuare il cristianesimo come portatore di una vita malsana, di una morale repressiva e oscurantista, il cui lato oscuro sarebbe appunto la perversione. Il fatto è che i portatori di questo attacco sono degli ipocriti visto che sono gli stessi che predicano la più radicale liberazione sessuale e l’abbattimento di ogni tabù, gente che non ha nessun diritto di giudicare chi fa del sesso un uso abnorme. Non a caso queste centrali del moralismo anticristiano tacciono quando la sottocultura pedofila ha la sfrontatezza, come in Olanda, di tentare di presentarsi al pubblico cercando legittimità e riconoscimento ufficiale». E si tace anche del fatto che gli atti d’accusa più duri contro la pedofilia interna alla Chiesa e come crimine diffuso nel mondo siano proprio quelli di Benedetto XVI. La lettera di Benedetto XVI ai cattolici d’Irlanda resta un documento fortissimo contro l’abominio delle pedofilia. «L’indagine che peraltro fu commissionata alcuni anni fa da un ente di ricerca non cattolico sulla diffusione della pedofilia diede risultati assolutamente incontrovertibili sul fatto che l’aberrazione pedofila è molto forte non è un’esclusiva della Chiesa, che è forte anche nelle congregazioni protestanti e in tutti quegli angoli della società dove ci sono contatti tra adulti e bambini. È forte anche all’in terno delle famiglie purtroppo, dove si pratica questo tipo comportamento. Insomma questa tendenza di addossare alla Chiesa questa responsabilità peculiare obbedisce a un animus, a una volontà di colpire in una direzione». Il che non significa che la Chiesa non avverta la gravità di un crimine odioso.”
http://www.liberal.it/primapagina/paradisi_2010-03-26.aspx
Un esempio di reticenza e di negazionismo lo abbiamo visto ancora ieri sera in diretta televisiva:
VENERDÌ 26 MARZO 2010
IN ONDA ALLE 21.10
Violenze sessuali compiute da sacerdoti su bambini e ragazzi sordi: è il caso di pedofilia denunciato dal New York Times che sembra avere il suo corrispettivo anche in Italia, all’Istituto per sordomuti Provolo in provincia di Verona.
A Mi Manda Raitre tre ex allievi dell’Istituto denunciano a volto scoperto le presunte violenze subite dai religiosi che dovevano accudirli quando erano bambini. E dopo decenni, i sacerdoti sono tutti ancora al loro posto.
—–
Alla trasmissione è anche intervenuto il mons. responsabile delle relazioni esterne della curia di Verona arrampicandosi maldestramente sugli specchi spiegava come a seguito di una denuncia scritta alla curia già 4 anni fa non si fosse potuto completare l’iter di accertamento dei fatti.
Detto questo, che è un FATTO, a me non pare di essere andato fuori tema, almeno se il tema è :
la missione e il cammino della chiesa universale di Cristo Salvatore del Mondo.
Evidentemente abbiamo idee diverse e spesso contrastanti sull’interpretazione del significato “missione” e sulle modalità attuative del “cammino” verso la redenzione.
Per questo ritengo che più di una massima latina, occorra applicare un sano e sereno discernimento che analizzi i FATTI così come sono mettendo da parte pregiudizi e presunzioni di verità assolute.
Il “Lavabo inter innocentes” è l’ultima cosa che ci si possa augurare.
lyco
“Il che non significa che la Chiesa non avverta la gravità di un crimine odioso.”
—-
Il che non significa che la Chiesa conoscendo il problema lo abbia da anni nascosto o rimosso con silenzi e reticenze.
lyco, a me questa ed altra roba e robaccia non mi cambia nulla circa la FEDE, Dio mi ha fatto questa grazia e cerco di conquistarla ogni giorno pur nel dubbio e nella difficoltà di rinnovarla.
Il punto è che per meritarsi la fiducia di chi si vuole portare nella Chiesa di Cristo, parladogli della vita eterna e dell’ “ama il prossimo tuo come te stesso”; occorre essere credibili.
Il rischi che vedo per la Chiesa in certi atteggiamenti fideistici da “sacralizzati” è l’autoreferenzialità tout court, tutto quì.
Da qualche parte ho letto che il precedente pontefice Giovanni Paolo II era molto cauto nel prendere in considerazione le accuse di pedofilia ai sacerdoti perchè nel mondo in cui era vissuto, oltre la cortina di ferro,aveva visto con questa accusa e altre spesso false accuse di “immoralità” far fuori i preti scomodi.. Un po’ come con l’accusa di trosktzista e controrivoluzionario si facevano fuori gli avversari politici del regime..
Non so se sia vero, certo mi colpisce come durante il precedente pontificato non si sia preso un atteggiamento intransigente come quello di Ratzinger. Altri tempi ,si dirà, Woityla aveva altro a cui pensare che i preti pedofili..cose più importanti ,sì, certo ma l’impressione è che la patata bollente l’abbia lasciata al suo successore..
Quanto al perchè di tutta questa campagna che sta sfociando in un attacco diretto al capo della Chiesa basta riflettere sul fatto che gli avvocati americani di alcune vittime di Padre Murphy sostengono che è possibile in questo caso fare causa e ottenere un risarcimento direttamente dal Papa ,anche se non sapeva o non direttamente , in quanto comunque “datore di lavoro” dei preti pedofili e quindi responsabile della loro condotta. Se la Corte suprema degli Stati Uniti accetta questa impostazione che cioè la Chiesa cattolica sia come un azienda e quindi il Capo sia tenuto a pagare per le eventuali colpe dei “dipendenti” ne vedremo delle belle. Gli avvocati (ebrei)americani sono molto in gamba .molto agguerriti, e il loro scopo è di avere un risarcimento milionario. In questo caso le scuse e mea culpa , i distinguo e le dotte disquisizioni teologiche fanno ridere i polli ,quello che loro vogliono , come dice Nino , sono FATTI. e cioè milioni dei bei dollari sonanti….Avete in mente Zio Paperone con nelle pupille il segno del dollaro?
Per quelli che ritengono che “si debba serenenamente analizzare i “fatti” ecco un altro fatto , riportato da Vittorio Messori, che , se fosse vero (ormai non mi fido più ciecamente di nessun giornalista) getta altra luce su quello di cui stiamo parlando:
“.. grandi interessi economici che hanno portato grandi studi legali anglosassoni a pubblicare annunci sui media :” vuoi diventare milionario? metti tuo figlio in seminario per un anno e poi passa da noi”.
Anche questo, come i delitti dei preti pedofili, è un fatto. Come lo analizziamo? non è facile!I fatti , nudi e crudi, sono assurdi da qualunque parte li si guardi.
Basta scorrere un giornale ogni giorno per avere un lungo elenco di fatti assurdi, grotteschi, mostruosi, demenziali , insensati ,ripugnanti, dalla madre strafatta di cocaina che coll’amante uccide di botte il figlio, a Padre Murphy che per 20 anni abusa dei bambini sordomuti, alla tomba di una ragazza sul tetto di una chiesa (?) a tanti altri..
Lo hanno mostrato nelle loro opere Kafka e Samuel Beckett:l’assurdo, il grottesco, il non-sense ci circonda, ci sopraffà, ci assedia.
O c’è una interpretazione dei fatti, una Idea , una Forma a priori cioè un modo di mettere ordine nel caos del mondo, oppure il mondo è appunto un caos di fatti senza senso e senza scopo.
per i cattolici, credo ,questa Forma è la Forma del Dio Vivente, di Cristo, quest’Idea, è l’Idea che il mondo creato da Dio ha comunque un senso, e che il male, anche se sembra trionfare, non sconfiggerà mai il bene.
Difficile da credere di questi tempi, eh?
beato te Nino che hai la fede.. io molto spesso credo di non averla, ovvero vorrei averla ma la Faccia del Dio Vivente non riesco più a scorgerla nel mondo, e il mondo si ritrasforma in un orribile accozzaglia di fatti….
… frequentare certi siti e blog nuoce gravemente alla salute spirituale…
http://www.corriere.it/cultura/10_marzo_27/gaggi_rete_e417c1d0-397a-11df-862c-00144f02aabe.shtml
Non vorrei allargare troppo il discorso, però forse siamo giunti a un punto in cui si rende necessario, come extrema ratio, sottoporre a un giudizio severo l’intero sistema della comunicazione pubblica e, per così dire, anatematizzarlo. Voglio dire che forse si tratta di riconoscere, e di dichiarare apertamente (a beneficio di quelli, pochi o molti che siano, che vorranno prestare attenzione), che esso è profondamente corrotto nella sua essenza, in quanto si regge, costitutivamente, su un privilegio dato alla menzogna rispetto alla verità.
Faccio un esempio, orripilante e purtroppo verosimile: immaginate che uno di questi giorni si levi qualcuno a dire che il professor Ratzinger trent’anni fa ha abusto di lui. Immaginate pure tutte le smentite, le prove contrarie, le reazioni, gli scandali, le proteste, le dimostrazioni, le manifestazioni di solidarietà, le prese di distanza, le controaccuse, le indignazioni che volete, poi raddoppiatele: avrete comunque una situazione in cui quella lurida menzogna ha goduto – per come è il sistema – di un privilegio sulla verità. Comunque, nel momento in cui varca quella soglia di accesso al sistema, la merda diventa radioattiva. Non puzza soltanto, fa danni.
Che fare? È evidente che non si può uscire dal sistema della comunicazione, tra l’altro è sin troppo facile obiettarmi che lo stesso anatema che auspico dovrebbe passre, in qualche modo, di lì. Però forse servirebbe una più lucida coscienza che si tratta di realtà consegnate al Nemico: “strutture di peccato”, si diceva qualche decennio fa (ma non a proposito di giornali, televisione e internet!).
Chi ci lavora (e bisognerà pure che qualcuno lo faccia) dovrebbe considerarsi come in missione in partibus infidelium, e gli altri tenersene alla larga nella misura del possibile.
…Leo…ma cosi’ lasceresti senza lavoro il nostro ospite! 🙂
Va be’ che e’ gia’ in pensione…ma abbiamo gia’ notato come “si diverte” ancora moltissimo a scrivere, a “fare comunicazione”… E noi “ci divertiamo” con lui! :-))
Leonardo, vero è che ci vorrebbe maggior coscienza da parte degli operatori addetti alla comunicazione.
Ma a Napoli si dice “E cuscienz semmnarn tre mogg e nun ascette niente” (di coscienza seminarono tre moggie (9999 m2) e non ne usci niente).
E poi per alcuni “bisogna pure campare”. Sono “dipendenti”, e appena si discostano dai parametri dell’editore, il lastrico della strada è a due passi, e se ti fa fuori il referente di una “parte”, l’altra non ti assumerà mai.
Ovviamente non voglio dire che siano tutti mercenari, me ne guardo bene. Però che abbiano da dar conto è vero!
Più che altro dovrebbe accrescersi il senso critico di chi si nutre dell’informazione. E’ quello che cercavo di fare notare. L’informazione “schierata” e “dipendente” ha i suoi limiti.
Come li ha anche quella “indipendente” o sedicente tale, questo è ovvio.
Però ci sono dei casi così marchiani, cosi ovvi, che solo chi è offuscato da certe ideologie non legge e vede nel pattume mediatico ideologizzato che ci passa giornalmente sotto gli occhi.
Cultura senso critico, equidistanza e varietà dell’informazione fanno la differenza nel valutare una “notizia”. E poi l’equilibrio si nota.
Non voglio scendere in altri particolari che formano il mio giudizio.
Visto che ho la mia fissa e ho anche l’occasione, non me la perdo!
Lo stesso identico ragionamento tuo e mio si applica oltre per l’informazione anche per la …….. (indovinate!)
Proprio identico, paro paro.
http://www.soutienabenoitxvi.com/
Ed ecco qui: dal Corriere.it
“Le affermazioni fatte ieri dal direttore del Il Giornale Vittorio Feltri, al momento di essere sospeso dall’Ordine dei giornalisti per il caso Boffo, sono «di una gravità intollerabile» e «peccato» per gli uomini di governo che gli hanno tenuto bordone: è quanto si legge oggi, sul quotidiano cattolico Avvenire, in un editoriale firmato dal direttore Marco Tarquinio. Feltri aveva fatto ieri una battuta sul fatto che non godeva protezioni in quanto non era «un prete pedofilo». «Ieri – sottolinea l’articolo – sulla bocca di Feltri sono tornate sconcezze e oscene allusioni, anche contro la Chiesa. E questo è di una gravità intollerabile». «Eppure Feltri dovrebbe averlo capito: il tempo è un giudice morale inesorabile, esalta i galantuomini ed è inflessibile con gli spacciatori di fango e di menzogne», prosegue l’editoriale firmato da Marco Tarquinio. «Peccato per gli uomini politici e di governo che ieri sono stati così avventati da tenere bordone» a Feltri «finendo per difendere la sua pretesa d’impunità e dimenticando che in questa storia l’unica vittima è stato Boffo».
«NON TROPPO PRESTO» – «L’Ordine dei giornalisti milanesi avrebbe forse potuto evitare di sentenziare su un caso così emblematico alla vigilia di una consultazione elettorale, ma nessuno può dire che questo giudizio sia arrivato troppo presto», prosegue il giornale cattolico, osservando che se per il direttore del Giornale «c’è “solo” una pesante sospensione» inflitta dall’Ordine dei giornalisti «e non una definitiva radiazione dalla professione giornalistica, non è per le cortine fumogene, ma perché in qualche modo a dicembre provò in parte a rimediare al malfatto».”
Ecco servito un;altro bell’esempio: Feltri! Non gli mancheranno certo buffetti e carezze da qualche compagno delle opere (minuscolo…minuscolo)…senza parlare della difesa d’ufficio del grande FORMIGONI…bravissimo a tenere il bordone della liberta’ e decenza dell’informazione… Ed evviva anche il supercattolico Betulla-Farina…che coscienza retta, che amore alle gerarchie!
…Ma miseriaccia, ma che scemo che sono…; perche’ mi sto rovinando la bella domenica che viene. Me ne faro’ una ragione…
Grazie Lycopodium, della segnalazione. ho subito sottoscritto!
Maria Cristina
Nino, in un commento cui ora non mi va di replicare, citava il Salmo 26 (25):
1 Di Davide.
Fammi giustizia, Signore:
nell’integrità ho camminato,
confido nel Signore, non potrò vacillare.
2 Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
3 La tua bontà è davanti ai miei occhi,
nella tua verità ho camminato.
4 Non siedo con gli uomini falsi
e non vado con gli ipocriti;
5 odio la banda dei malfattori
e non siedo con i malvagi.
6 Lavo nell’innocenza le mie mani
e giro attorno al tuo altare, o Signore,
7 per far risuonare voci di lode
e narrare tutte le tue meraviglie.
8 Signore, amo la casa dove tu dimori
e il luogo dove abita la tua gloria.
9 Non associare me ai peccatori
né la mia vita agli uomini di sangue,
10 perché vi è delitto nelle loro mani,
di corruzione è piena la loro destra.
11 Ma io cammino nella mia integrità;
riscattami e abbi pietà di me.
12 Il mio piede sta su terra piana;
nelle assemblee benedirò il Signore.
Il salmo (di cui non ho la mitica traduzione del Ceronetti) ha una chiarissima referenza cristologica e – per partecipazione – può essere attribuito a ogni christifidelis (suo Vicario compreso e non certo escluso). Un tempo era corredo liturgico di ogni sacerdote …
Traduzione del Salmo 26 di Ceronetti
Giustizia per me Signore
Sempre fu puro il mio andare
Confidando nel Nome tuo
Mai ho deviato
Sondami e provami o Signore
Passa per il fuoco i miei reni e il mio cuore
Ovviamente, per evitare ogni trionfalismo del tutto fuori luogo, propongo questa parafrasi come contrappunto:
“Dicunt boni, dicunt mali:
sorte tamen inæquáli,
vitæ vel intéritus.
Mors est malis, vita bonis:
vide paris oratiónis
quam sit dispar éxitus”.
Grazie di cuore Discepolo!
p.s. Non è che puoi riportarlo tutto?
Sostieni Benedetto XVI (davvero però!):
Prega
Comunicati
Sacrificati
Sii Apostolo
Ps. Detto senza offesa per Lycopodium e altri e senza voglia di polemica, quello delle firme e degli “appelli” è un’altra forma di “schieramento” un poco ideologizzante.
L’appello per tutti i cristiani lo suona la campana che annuncia la Messa, e la presenza ad essa è la firma più valida. Comunione in Dio con i fratelli.
Poi la mia opinione è giustamente “opinabilissima”. Però volevo dirla.
C’è la tua grazia davanti ai miei occhi
c’è la tua verità dovunque io vada
Agli officianti del male non mi piego
Coi tramanti nell’ombra non mi contagio
Ho in odio i settari del Nulla
Non mi aggrego con chi ti nega
Lavo nell’innocenza le mie mani
Girando intorno al tuo altare
E il grido mio di grazie risuona
nel rievocare tutti i tuoi prodigi
Amo ritrarmi nella tua Casa o Signore
Nel luogo dove la Gloria tua posa
Non buttarmi tra i peccatori
Distinguimi dai sanguinari
Dalle mani imbrattate
dalle destre corrotte
Ma di me che diritto cammino
Abbi pietà e liberami Signore
Su fermo suolo è piantato il mio piede
tra i pellegrini benedirò il Signore
Di nuovo grazie, Discepolo.
p.s. Ubi Maior, minor cessat?
Per completare e per il piacere di lyco
Ecco anche dal salterio di Bose curato da E. Bianchi
SALMO 26 Amo la casa dove dimori, Signore
(25)
1 Di David,
Fammi giustizia, Signore ho camminato sulla via dell’integrità
mi sono abbandonato al Signore
perciò non potrò vacillare
2 scrutami, Signore, e provami
passa al fuoco il mio profondo e il mio cuore.
3 Il tuo amore è davanti ai miei occhi
io cammino secondo la tua verità
4 non siedo con uomini idolatri
non vado con gente ipocrita,
5 ho in odio la compagnia degli empi
non siedo insieme ai malvagi.
6 Lavo nell’ innocenza le mie mani e danzo intorno al tuo altare, Signore
7per far risuonare il mio inno di grazie
per raccontare tutti i tuoi prodigi,
10 amo la casa dove dimori, Signore
il luogo dove abita la tua gloria.
9 Non associare il mio essere ai peccatori
la mia vita a chi versa del sangue
lO la loro mano è colma di delitti
la loro destra spande corruzione.
11 lo invece cammino nell’integrità
riscattami, di me abbi pietà
12 il mio piede sta saldo sulla via retta
nelle assemblee benedirò il Signore.
Spero che il blog di Tornielli non sia tra quelli proscritti dall’amico Ubi, comunque trascrivo questo commento, che si riferisce ad un link sopra citato:
«Massimo Scrive: March 27th, 2010 at 6:16 pm – Repubblica che ieri da’ per morto un vescovo ancora in vita e oggi invecchia di oltre vent’anni l’attuale segretario del Santo Padre
– Leggete questo dal blog di Sandro Magister
– .L’abbaglio “liberal” per l’ex arcivescovo Weakland è così accecante che sulla prima pagina della “Repubblica” del 26 marzo Giancarlo Zizola ha iniziato così il suo commento alla bomba fatta esplodere dal “New York Times”. “Se mai il comportamento di un vescovo è stato irreprensibile di fronte ai doveri della coscienza verso la verità e verso la Chiesa sugli abusi sessuali del clero, questo è il caso dell’arcivescovo di Milwaukee monsignor Weakland, una delle figure più luminose del cattolicesimo degli Stati Uniti d’America. Egli non avrebbe meritato uno solo dei rimproveri mossi di recente da Benedetto XVI ai vescovi irlandesi. Ciò che ha portato alla luce il ‘New York Times’ della storia di questo pastore, morto con parole di perdono per coloro che lo avevano ingiustamente coinvolto in accuse infamanti, testimonia con chiarezza…”
Sbalorditivo. Perché Weakland non è morto ma è vivo, e tutto quello che Zizola scrive di lui non corrisponde alla sua biografia ma a quella del cardinale Joseph Bernardin, arcivescovo di Chicago, lui sì “irreprensibile” e morto nel 1996 dopo aver perdonato colui che lo aveva falsamente accusato di atti carnali, a sua volta pentitosi».
No Lycopodium, non è nella lista dei proscritti.
Nella lista dei proscritti magari risultano alcuni talebani che ivi postano, che non distinguono tra errore ed errante, e son con la clava in mano.
Dato che lo leggi come me, te ne sarai accorto…..
Detto questo, ti dirò che mi piace sempre leggerlo anche se mi sono dileguato dal commentare.
Ed in mezzo alla massa dei commenti dal tono monomaniacale e “urlante”, dal tono autoesaltante e dallo sfoggio di cultura fine a se stesso, se ne trovano di quelli che mi gustano davvero. Arguti profondi, sottilmente ironici nella loro brevità.
Questo è di pochi minuti fa e in poche e semplici parole dice tanto:
macv Scrive: March 27th, 2010 at 8:28 pm
penso che l’esattezza faccia parte ( o faceva parte fino ai nostri tempi)della correttezza dell’informazione . Distorcere le notizie non è difficile , qualsiasi fatto lo si può riportare in modo distorto per maliziosamente suggerire qualcosa o tacere qualche altra: se Cristo tornasse sulla terra , come aveva immaginato anche Ennio Flaiano, sarebbe subito intervistato dai giornalisti…dalle TV.. ma come il Cristo della Leggenda del santo Inquisitore di Dostoevskij probabilmente starebbe in silenzio e il Suo silenzio sarebbe più inquietante di ogni discorso….
http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/03/27/per-caso-don-ganswein-quel-15-gennaio-1980-era-assente/#comment-75735
Vi segnalo anche il bellissimo commento di Andrea Tornielli al pezz di Repubblica che riporta che Don Georg, l’attuale segretario del papa,”per caso” non era presente alla riunione su cui si discusse dei preti pedofili in Germania..nel 1980 e dunque anche lui non poteva “non sapere”
Tornielli fa gentilmente notare che Don Georg ai tempi si trovava ancora in seminario e non era neppure prete! Come non vedere in questi goffi e imprecisi articoli che escono su Repubblica l’affanno di non perdere l’occasione, di buttar giù in fretta articoli sull’argomento “scottante” alla faccia della precisione?
http://blog.ilgiornale.it/tornielli
Caro Ubi, i nostri commenti sono partiti insieme e quindi ho ripetuto il tuo link!
scusa.. ma ti riferisci per caso a me quando parli di commenti urlanti e monomaniacali ? dimmelo pure francamente..
maria cristina
Su segnalazione di Fabricianus inserisco questo link a una riflessione di Enzo Bianchi sulla pedofilia e l’umiliazione evangelica:
https://mail.google.com/mail/?ui=2&ik=5055723e65&view=att&th=127a13aa18ab1903&attid=0.1&disp=vah&zw
No no.
Te lo avrei detto tranquillamente e fuori di ogni metafora. I mezzi termini non mi piacciono e la sincerità è una virtù da coltivare.
Quello che ti contesto Maria Cristina, e l’ho fatto in commenti che immediatamente seguivano ai tuoi, è la lettura che dai di alcuni fatti. E sempre in sincerità, sembra non sia una lettura non originale, perchè presa a spunto da altri blog o siti. Di cui tu diventi involontario (se poi volontario lo sai solo tu) megafono. Solo che tu puoi sapere cosa c’è nella tua testa, ma non in quella degli altri. Ne i fini palesi od occulti che perseguono.
E che mischiano troppo sacro e profano.
Questa è la mia impressione.
Per quel che riguarda i commenti urlanti mi riferivo ad alcuni commentatori del blog di cui sopra abbiamo postato il link.
Questo è quanto.
Signor Luigi, forse c’è un errore nel link che ci propone.
I miei cordiali saluti.
Cmq questo è un link all’articolo di Enzo Bianchi:
http://liberstef.myblog.it/archive/2010/03/15/pedofili-l-umiliazione-evangelica-e-bianchi.html#more
Ubi non so che sia quello che mi segnali: nella mia pagina funzionano ambedue i link, sia il tuo sia il mio e danno lo stesso testo. Grazie comunque dell’aiuto, se per altri il mio non avesse a funzionare.
“Vi segnalo anche il bellissimo commento di Andrea Tornielli al pezzo di Repubblica che riporta che Don Georg, l’attuale segretario del papa,”per caso” non era presente alla riunione su cui si discusse dei preti pedofili in Germania..nel 1980 e dunque anche lui non poteva “non sapere””
Se è per questo, Discepolo, c’è gente che già poco dopo l’elezione di Joseph Ratzinger, si crogiolava nell’idea che il bel giovine secretarius Georg Gaenswein fosse addirittura nientemeno che il suo amante! (giuro, chiacchere da ballatoio di comari attempate genovesi giunte di straforo alle mie orecchie – me incredulo per cotanta pasquinata-fiction)
Ma finchè rimane al ballatoio, al truogolo o al bar, è fango, o poco più.. Basta però l’esposizione attraverso certi media , per ottenere magicamente la trasmutazione di fanghiglia in guano radioattivo , come perfettamente evidenziato da Leonardo.
(Approposito. Ricordo, molti anni fa, una vignetta di Altan, che credo recitasse, più o meno : “Non mettono più la merda nel ventilatore, ora, ma il ventilatore nella merda..” )
E’ così caro Syr, è proprio così: anche a me erano arrivate quelle voci .. non riesco a capire come possano certi menti contorte, malate, meschine arrivare a tanto! Il vero scandalo-specialità consiste nel “massacro-mediatico e ‘inoculare, iniettare quel veleno di nome “calunnia” che manda in estasi le anime mediocri…
La calunnia è un venticello,
un’auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente
s’introduce destramente
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo
prende forza a poco a poco,
vola già di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d’orror gelar.
Due cose.
Al Signor Luigi: il link non funziona per chi non ha un account Google, per cui non può accedere.
A Maria Cristina riguardo all’ “Urlanti” : sono urlanti i commenti scritti in maiuscolo, infatti i rete scrivere in maiuscolo equivale ad urlare. Scrivere addirittura totalmente in grassetto equivale a parlare col megafono.
Grassetto maiuscolo, urlare nel megafono.
Comizio politico insomma.
http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette
Leggi punto 4.
Grazie a lycopodium per il link a “soutien à Benoit XVI”. Anch’io, come discepolo, “ho subito sottoscritto”.
Serve anche a questo, la comunicazione pubblica: a sottoscrivere un appello, una testimonianza di solidarietà, in cui ti riconosci e che condividi.
Mi chiedo: ma se è vero -ed è vero- che il sistema della comunicazione è “profondamente corrotto nella sua essenza”, come dice Leonardo, che cosa, in questo mondo non è tale? che cosa, dovunque ci volgiamo, anche nel silenzio e nell’isolamento, non è “struttura di peccato”? In altre parole: non sono del tutto convinta che la merda diventi radioattiva solo “nel momento in cui varca quella soglia dell’accesso al sistema”, all’intero “sistema della comunicazione pubblica” e che si limiti a puzzare o ad essere “fango o poco più”, come precisa Syriacus, quando è ancora soltanto “chiacchiere da ballatoio di comari attempate” o “pasquinate-fiction” . “Il mio sogno -dice il diavolo a Ivan Karamazov- è d’incarnarmi, ma definitivamente, irrevocabilmente, in qualche grassa mercantessa del peso di sette pudy e di credere a tutto quello che crede lei”. Credo che questa fanghiglia sia “guano radioattivo” e faccia danni irreparabili anche prima, anche quando rimane confinata “al ballatoio, al truogolo, al bar”, e chissà, Dio mi perdoni, anche a qualche sacrestia. Così, direi, no al “nascondimento”. In ogni caso. Fare luce, informare. Testimoniare. Anche servendosi -a fin di bene- della perversa struttura di male della comunicazione pubblica.
Infine, su questa questione della “pedofilia”. I lupi (e “iene e sciacalli”) circondano e assaltano il pastore. E, con la stessa impassibile ferocia, assaltano l’inerme pecora: il bambino. A volte è proprio nella stessa persona che puoi riconoscere il nemico che attenta all’agnello e al pastore (queste due figure complementari e coincidenti): Ma, anche quando non è così, (quando non è così evidente l’evidenza) sempre qualcosa -un dettaglio, una sfumatura, un improvviso volgarissimo ammiccare- ti avverte del tipo di attacco che è in atto: è, sempre, il comparire del Bene che scatena quella ferocia; è l’Amore che non è amato; è la purezza che deve essere sporcata; è la libertà sovrana che deve essere arrestata e legata e fiaccata e spenta; è il seme di Vita che deve essere deformato, bruciato, disintegrato, dal “guano radioattivo”. E’, come sempre, “la gloria e lo scempio della creatura perfetta”.
“Pedo-filia” è un termine fuorviante. E’ il rifiuto del bambino, e di tutto ciò di cui il bambino è figura, che muove il cosiddetto pedofilo.
Un’altra cosa (scusatemi, ma, uscita dal silenzio, ho ora tante cose da comunicarvi):
come sono belli i volti dei “pueri” che cantano (ti sono molto grata, Syriacus).
“…Inferno, spalanca i tuoi abissi di fuoco”: c’è anche questo grido per la giustizia, di forza e angoscia straziante. C’è, e ti porta fuori dalle regioni della dissimiglianza: “Su fermo suolo è piantato il mio piede”.
Grazie a tutti.
Non ho niente da dire, (tanto per citare il mio quasi conterraneo Marino Moretti). Però avevo voglia di arrivare a 101.