A chi non ha sarà tolto: muratori senza paga

Abd Alla Aten è disperato: da dieci mesi lavora in un cantiere a Legnano senza percepire un euro dalla società che gli ha concesso il subappalto. E senza quei soldi non può pagare i suoi operai – diciotto, tutti egiziani, quelli che si sono alternati in questi mesi. Da quattro giorni sono in sciopero della fame” (vedi qui). A chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha: vedi post del 15 marzo.

12 Comments

  1. Purtroppo è più facile menar parole,
    su emozioni e sentimenti di tradizioni o culturali,
    e invece…
    i problemi veri…
    ricerca di lavoro
    per chi è e per chi non è italiano
    problemi abissali.

    A Roma,
    molte ristorazioni e commerci vari
    cercano solo personale straniero,
    non lo affermano pubblicamente,
    ma quando ci si presenta….
    ti scartano,
    vogliono lo straniero,
    da buttare in qualsiasi momento in mezzo alla strada,
    che non faccia domande,
    che si accontenti,
    che sopporti……

    In questa Italia dalle tradizioni cristiane,
    che invece si infervora sul crocifisso, sul sesso….

    e intanto
    tanti figli…
    precari…
    600/900€ di stipendio,
    il resto coperto da mamma e papà….

    Intanto i professionisti,
    fanno dichiarazioni per le tasse,
    facendo risultare di avere un reddito minore ad un garzone addetto in una macelleria…
    avvocati,
    commercialisti,
    gioiellieri,
    conduttori di negozi per abbigliamento griffato,
    tutta gente pronta a chiudere le porte d’Italia,
    in nome dei sani principi cristiani.

    Siamo un popolo dalla dura cervice?

    No!
    Siamo un popolo dalla doppia morale.

    Se rappresento un mio momento di crisi etica, dinanzi ad una questione attinente il lavoro,
    mi danno dell’imbecille,
    capi e colleghi,
    gli stessi che in massa,
    lasciavano gli uffici
    perchè il capo ha concesso di andare in orario di lavoro a messa delle ceneri.

    Abd Alla Aten
    non è un feto,
    non rischia di essere abortito,
    questo è importante,

    tutti hanno capito che la vita va difesa fin dal suo concepimento,
    che è la tipica frase studiata dalla Gerarchia per lottare contro l’aborto,

    ma la qualità della vita,
    non riuscire ad avere lo stipendio anche se lavori,
    che sei sfruttato,

    ma chi se ne frega?

    Basta che non sei stato abortito,
    poi
    come riesci a sopravvivere…

    sono ca…voli tuoi

    Questa è la difesa della vita ???’ che vanno urlando??

    Signore aiutami a non essere inutile

    19 Marzo, 2010 - 13:53
  2. Luigi Accattoli

    Grazie Fiorenza dall’ottimo fiuto.

    19 Marzo, 2010 - 23:08
  3. roberto 55

    Bentornata, Fiorenza !

    La vicenda, che qui ci ha proposto Luigi, di Abd Alla Aten rischia ormai di diventare una delle tante micro-storie di ordinaria disperazione che fioriscono (si fa per dire ……) in questi tempi di grave crisi economica: nella mia regione, in particolare, l’emergenza occupazionale sta colpendo gravemente persone e famiglie appartenenti a quella diffusissima rete di piccole e piccolissime imprese (quella che, un tempo, veniva chiamata la “struttura leggera”) che hanno, per tanti anni, costituito la sostanza (e la fortuna) della realtà socio-economica del Nordest; non s’è praticamente parlato (certo, non m’aspetto che lo facciano il TG1 di Minzolini od il TG5 di Mimun) dei 12/13 suicidi che dal 2008 ad oggi hanno riguardato, qui nel Veneto, piccoli imprenditori, titolari di Ditte individuali, artigiani e lavoratori autonomi, improvvisamente soffocati e ridotti alla più disperata povertà dalla crisi economica, e neppure è stato casuale che venerdì scorso, in occasione dello sciopero generale della CGIL (cui – come v’ho scritto – ho aderito anch’io), Guglielmo Epifani abbia tenuto il suo comizio proprio a Padova (nel “cuore” della mia terra).
    Dato tutto questo, mi chiedo, con tutto il dovuto rispetto, se il messaggio della Chiesa sia sempre all’altezza di questa drammatica situazione: così come – e mi pare anche d’averlo scritto – ho molto apprezzato l’intervento compiuto, in occasione dell'”Angelus” di domenica 31 gennaio, dal nostro Papa in difesa dei lavoratori sardi e di Termini Imerese, e così come pure sento e verifico la vicinanza pastorale delle tante articolazioni della Chiesa di territorio (parlo della mia parrocchia, della mia Diocesi, e di tanta altra parte del clero impegnato in tal senso), al tempo stesso, ho trovato – e non posso nasconderlo, a costo di sembrare ruvido – deboli le parole adoperate giorni or sono dal Cardinale Bertone in occasione della sua recente visita in Confindustria (e pure questo l’ho già scritto, e chiedo scusa se mi ripeto); credo, francamente, e pur messe nel conto le legittime esigenze di “realpolitik”, che i lavoratori cristiani s’aspettino di più da chi rappresenta il vertice della Chiesa, e sopratutto in momenti come questi: non solo quell’azione ‘umanitaria’ che concretizzi l'”opzione preferenziale per i poveri” ma anche quella capacità “profetica” d’analisi e di proposta sociale e politica, rinvenibile, ad esempio, nella “Popolorum progresso” e, da ultimo, nella “Caritas in veritate” (il compito di “ridistribuire” le ricchezze, il rafforzamento delle organizzazioni sindacali, la difesa dell’accesso all’acqua e al cibo, il rifiuto del carattere esclusivo della regola della massimizzazione del profitto e, magari, pure leggi giuste, invece – aggiungo io – che il recentissimo Disegno di Legge n° 1167/B).
    Va bè: chiedo scusa del “pistolotto”, ma questi argomenti toccano, dalle mie parti, nervi scoperti.

    Buona notte !

    Roberto 55

    20 Marzo, 2010 - 0:34
  4. roberto 55

    Chiedo venia anche per gli errori/orrori ortografici: “Populorum progressio” !
    Va bè, confido nel perdono di Paolo VI e pure un pò nel vostro.

    Buon sabato !

    Roberto 55

    20 Marzo, 2010 - 1:39
  5. Luigi Accattoli

    Roberto55mi avevi interrogato – a commento di un altro post – sulla deblezza delle parole del cardinale Bertone in Confindustria e non avevo risposto. E avevi nominato anche la Cei e il cardinale Bagnasco, sempre per manco di vigore. Sono giuste osservazioni: hanno detto poco e bilanciato e diplomatico. Ma forse è giusto che così sia. I momenti di magistero e di giudizio sul reale io credo che li dobbiamo cercare nel papa e nel vescovo che parlano a nome della Chiesa tutta o della Chiesa locale e non nei portavoce diplomatici o istituzionali o collegiali come sono gli incarichi curiali o delle conferenze episcopali.

    20 Marzo, 2010 - 9:24
  6. discepolo

    Che bella sorpresa , Maioba… 🙂
    Bravissima Fiorenza che hai saputo scovare un poeta nascosto…i poeti si nascondono sempre…
    MC

    20 Marzo, 2010 - 11:22
  7. discepolo

    Per Don Marco
    Dalla poesia ” I poeti ” di Aleksandr Blok (il mio poeta preferito”)

    “ch’io chiuda gli occhi sotto uno steccato
    come un cane e la vita mi calpesti-
    son convinto: è Dio che mi ha coperto
    di neve, è il turbine che mi ha baciato!

    MC

    20 Marzo, 2010 - 11:30
  8. discepolo

    Non capisco perchè Luigi continua a ripetere quesTa massima evangelica ” a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”?
    Lo fa credo in maniera ironica, sarcastica, applicando “alla lettera “il detto evangelico alla triste realtà. come fosse un proverbio
    nella triste realtà da che mondo è mondo ( e anche nei paesi cosiddetti comunisti) il ricco diventa sempre più ricco e il povero sempre più povero. ovvero non c’è giustizia a questo mondo. ovvero il mondo è marcio. ovvero homo homini lupus ecc. ecc.
    ma la massima evangelica allora cosa voleva dire veramente? O non ha alcun senso? Ma il vangelo è una buona notizia , dunque non ha nulla a che fare con le cattive notizie dette prima..
    forse la massima evangelica non parla di soldi (i vangeli non parlano quasi mai di soldi) e neppure di beni materiali, ma forse di beni spirituali?
    in questo senso a chi ha (molti beni spirituali) verrà dato ancora di più a chi invece è povero spiritualmente, cioè arido ,ottuso, materialista sarà tolto anche quel po’ di spirito che vivifica la sua stolida carne?
    in questa ottica la povertà materiale non è il peggiore dei mali, il peggiore è proprio la ricchezza soddisfatta dei capitalisti che vedono accrescere il proprio patrimonio materiale e in maniera inversamente proporzianale decrescere il proprio patrimonio spirituale.. il che ,visto nell’ottica dell’eternità non è un gran guadagno…
    MC

    20 Marzo, 2010 - 11:46
  9. lycopodium

    Caro Maioba, come ti avevo preannunciato: qualcuno l’avrebbe prima o poi scoperto …

    20 Marzo, 2010 - 12:53
  10. roberto 55

    Al grande Don Marco / Maioba ho già indirizzato i meritatissimi complimenti in altra sede ma approfitto molto volentieri anche di quest’occasione per rivolgerglieli nuovamente.

    Buona serata a tutti !

    Roberto 55

    20 Marzo, 2010 - 21:13
  11. Mabuhay

    Sai che mi stavo facendo proprio le stesse domande -DISCEPOLO, post delle 11:46-, davvero! “Non capisco perchè Luigi continua a ripetere quesa massima evangelica ” …. …Lo fa credo in maniera ironica, sarcastica, applicando “alla lettera “il detto evangelico alla triste realtà” Ma chissa’ che messaggio vuole mandarci, mi chiedo! E poi, tra i tanti possibili esempi, sceglie proprio quello piu’ provocante- Berlusconi!
    Parlando dalla mia esperienza, Fare del Vangelo una buona notizia in mezzo alla miseria quotidiana, ingiustizia, salari da fame, non e’ per niente facile; quando sembra che “tutto il mondo” impedisca che una persona possa cambiare/migliorare la sua situazione economica, nonostante la sua buona volonta’ e impegno… La domanda seria potrebbe essere se c’e’ una relazione tra Fede e ricchezza ( senza arrivare alla sfacciata ricchezza di Berlusconi, giusto per rimanere in tema)…; sarebbe sufficiente tra Fede e dignita’ economica!

    Condivido molto anche quello che dice ROBERTO55, con il quale mi congratulo e faccio tanti “auguri” di buona continuazione… Nella mia vita tante, troppe volte ho visto come la carita’ e’ stata solo l’altra faccia della giustizia; cioe’ e’ stato un semplice modo di far giustizia a tante persone calpestate in cosi’ tanti modi nei loro elementari diritti. Speriamo che nella nostra (vostra…) Italia, non si arrivi alla stessa situazione, dove le Caritas, Centri di Ascolto, fondi lavoratori, debbano fare giustizia delle tante “imbrogliate” dovute alla cupidigia, disonesta’ di molti….

    OT
    Quasi me la faccio addosso dal ridere quando ho visto la vignetta di Giannelli oggi sul Corriere….graaaaaaande!

    21 Marzo, 2010 - 11:12

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