Buon 2025 a ognuno che voglia farsi pellegrino della Speranza
Da tre anni un’associazione di amatori dei presepi di Castelfiorentino, Firenze, installa un pellegrinaggio luminoso della Natività sul dorsale della maestosa scalinata absidale di Santa Maria Maggiore. Mi incanto a guardarlo e mi si collega, nella memoria, alla trafila dei romei che l’Antelami raffigura – se ricordo bene – sul fianco destro della cattedrale di Fidenza. Siamo nel Giubileo e già tanti sono in fila per venire a Roma. A tutti i pellegrini della Speranza auguro buon cammino lungo i giorni e le notti del 2025 adveniente
2 Comments
fiorenza
Buon 2025 anche a te, e grazie! Grazie non solo per l’augurio ma, anche, per questo “pellegrinaggio luminoso della Natività”, immagine che sono tornata a guardare, qui, tante volte. Sì, è un incanto. E non si sa se è più grande la fila dei piccoli pellegrini di luce o l’immensità dello sfondo di Santa Maria Maggiore: come se l’una rivelasse qualcosa del segreto dell’altra. (Sei sempre stato un grande fotografo, Luigi, ma ora hai raggiunto la perfezione. Lo dico tra parenttesi, sottovoce, ma in qualche modo questo va detto).
Fiorenza Bettini
1 Gennaio, 2025 - 23:58
fiorenza
Ora vorrei lasciare qui il mio “Buon Anno” anche ai “pianerottoliti” di un tempo, per primi a quelli che ricordo meglio perché via via avevo avuto con loro più occasioni di scambio. E mi chiedo, ora, se non eravamo anche noi “pellegrini”. Si veniva qui come in pellegrinaggio. Si ripartiva seguendo, tutti, una stella. Si tornava, ricondotti sempre da quella luce. Dell’esperienza di quegli anni mi ricordo soprattutto di questo.
Fiorenza Bettini
Buon 2025 anche a te, e grazie! Grazie non solo per l’augurio ma, anche, per questo “pellegrinaggio luminoso della Natività”, immagine che sono tornata a guardare, qui, tante volte. Sì, è un incanto. E non si sa se è più grande la fila dei piccoli pellegrini di luce o l’immensità dello sfondo di Santa Maria Maggiore: come se l’una rivelasse qualcosa del segreto dell’altra. (Sei sempre stato un grande fotografo, Luigi, ma ora hai raggiunto la perfezione. Lo dico tra parenttesi, sottovoce, ma in qualche modo questo va detto).
Fiorenza Bettini
Ora vorrei lasciare qui il mio “Buon Anno” anche ai “pianerottoliti” di un tempo, per primi a quelli che ricordo meglio perché via via avevo avuto con loro più occasioni di scambio. E mi chiedo, ora, se non eravamo anche noi “pellegrini”. Si veniva qui come in pellegrinaggio. Si ripartiva seguendo, tutti, una stella. Si tornava, ricondotti sempre da quella luce. Dell’esperienza di quegli anni mi ricordo soprattutto di questo.
Fiorenza Bettini