«Ho sbagliato battuta e non volevo offendere. L’arcivescovo Tettamanzi sa bene che cosa c’è nel cuore di noi leghisti, al di là delle polemiche. Io lo rispetto»: così ieri il ministro Roberto Calderoli e io – che avevo protestato per l’attacco della Padania: vedi post del 7 dicembre, MA TETTAMANZI E’ UN CARDINALE O UN IMAM – apprezzo. Può essere un utile esercizio di elasticità mentale quello di apprezzare oggi le parole di chi abbiamo combattuto ieri.
Calderoli si scusa con Tettamanzi e io apprezzo
59 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
gli esercizi sono sempre utili, è vero.
ma anche a cambiare l’ordine degli addendi la somma non cambia:
Calderoli è aggressivo, fomenta odio, razzismo, superficialità e menefreghismo.
ciao
L’elasticità mentale sta nel fatto che per “apprezzare oggi le parole di chi abbiamo combattuto ieri” occorre non giudicare quelle stesse parole come mera strategia politica.
Insomma, è un duro “esercizio”.
Apprezzo anch’io, vabbuò… ma sono sfinito.
“Ho sbagliato battuta”: si può essere più simpatici? Chieder scusa e riconoscere di essere un battutista (non sempre felice, come tutti) con una frase sola. (Se capita a un D’Alema, poniamo, di farla fuori dal vaso, sai che solfa: quelli devono sempre dimostrare che hanno avuto comunque ragione e che sono comunque più intelligenti degli altri).
Segnalo un altro punto sul pallottolliere berlusconico: la sera della prima della Scala, il brav’uomo è andato in una multisala di Vimercate a vedere “2012”. Sublime!
(spero che almeno il caro don Ignigo capisca al volo il perché)
“e non volevo offendere”: si può essere più scemi?
No, Fiorenza: non si può.
Roberto 55
Si’ Luigi, si puo’ apprezzare. Pero’ cominciano a diventare un po’ troppe le volte che si dicono baggianate offensive e poi si fa marcia indietro. Intanto si e’ creato malumore e si e’ forse espresso quello che si crede davvero…e poi si ritorna su cio’ che si e’ detto e ci si scusa. In questa maniera, perdono senso anche le scuse. Ma provero’ ad essere mentalmente elastica come saggiamente ci consigli. Abbracci
La frase di Calderoli era di pessimo gusto, e imbecille, ma mi domando se in fondo in modo molto rozzo non ha espresso il sentimento di molti Lombardi che hanno spesso l`impressione che Tettamanzi è lontano dalle preoccupazioni reali della gente, dice di essere sul terreno ma le risposte-soluzioni o le spiegazioni che dà a ciò che vede e ascolta, non combaciono con ciò che sente il piccolo che con quella realtà ci vive, la costeggia giorno dopo giorno, che vive l`insicurezza, anche fisica.
In diverse occasioni i Milanesi hanno aspettato una parola del cardinale che non è venuta, o quando è venuta è stata applaudita da ambienti politici e mediatici che si servivono delle sue parole per dare adosso al governo, alla Lega, a chi governa Milano, o …al Papa.
Comunque che Calderoli abbia ammesso di aver sbagliato è tutto a suo merito.
Poter dirmi quanti di questi signori nei media e nella politica hanno ammesso di aver sbagliato, di avere male interpretato, di aver troncato delle frasi, di aver uscito frasi dal loro contesto, di essersi fidati a lanci di agenzia stampa, di essere andati troppo in fretta nei gudizi, quanti di questi signori posseggono, anche minimamente, la capcità di autocritica quando l`errore è palese?
Si fà il male, il male circola, si diffonde, prende radice, e poi la rettifica non viene o se viene è in decima pagina in un angolino che nessuno legge.
Gentile Luisa,
lei dice che il cardinale è lontano dai problemi reali della gente lombarda???????????????
Al momento il cardinale Tettamanzi ha raccolto – e distribuito – quasi SEI MILIONI DI EURO alle famiglie lombarde in difficoltà economica: si può informare su questo sito
http://www.caritas.it/Documents/0/3709.html
Mi scusi cara Luisa, ma credo che la realtà sia un pò differente da quella che lei propone. Lei chiama insicurezza ciò che andrebbe chiamata semplicemente paura e chiusura: se i milanesi invece di votare Berlusconi e chiudersi in casa a vedere le televisioni dello stesso, si riprendessero le loro strade, le loro piazze, le loro case facendo un pò di figli in più, Milano sarebbe più umana e meno impaurita dal vento della storia che passa come sempre tra le sue vie.
Non la seguo poi nell’elogio di Calderoli: un pentimento che si rispetti, almeno in terra lombarda, deve avere la dignità spirituale dell’Innominato e non quella di una furbastra e codarda dichiarazione alla stampa.
Un caro saluto, cara Luisa!
Luisa, può esprimere un po’ più concretamente i suoi personali punti di insoddisfazione per il cardinale Tettamanzi? Soltanto per aiutarci a comprendere…
Altrimenti, noi non- milanesi, ormai avvezzi (ahinoi) a conoscere le profondità culturali del ministro dentista, non comprendiamo come sia possibile superare siffatti abissi…
grazie
La sua reazione Ignigo è molto ideologica e politicamente corretta .
Non vedo che cosa centri la paura, senza dubbio perchè sono ottusa e politicamente incorretta, con il votare Berlusconi.
Ho già notato, su altri lidi, come la politica parasita ogni dibattito ivi compreso quello religioso, cadendo in un linguaggio semplicistico e demagogico.
Lei pensa che l`insicurezza risentita fortemente in Italia, ma lo stesso vale in altri Paesi, debba chiamarsi paura, ma Ignigo, è evidente che l`insicurezza, reale e non immaginaria, genera paura che a sua volta genera insicurezza e si ricomincia.
La paura è un`emozione istintiva che ci avverte di un pericolo, è una reazione adatta e giusta in certe situazioni.
Relativizzare il pericolo, addirittura negarlo, rendendo responsabili chi lo vede, lo sente e reagisce è, a mio umile avviso, irresponsabile.
È reale il pericolo legato ad un`immigrazione “selvaggia” e mal gestita, di persone con un`altra cultura e religione, che vengono da Paesi dove la violenza imperversa e con la quale sono nati e cresciuti.
Poi è anche evidente che il rinchiudersi non è la soluzione, che le soluzioni trovate per lottare contro l`insicurezza non sono sempre misurate e adeguate, ma il problema è reale, e non lo si risolverà di certo con delle formule choc o demagogiche e semplicistiche.
A Ginevra ad esempio, sono state tollerate delle milizie private in un quartiere diventato invivibile per il cittadino, traffico di droga, prostituzione, il tutto in mano a clandestini, furti, agressioni, il nuovo governo ha deciso di mettere fine alle milizie imponendo un presenza più attiva delle forze di polizia…vedremo.
Adesso è tutto chiaro.
Mi cara Luisa,
ma cosa intende quando parla di sicurezza: la tranquilla urbanità con aiuola ordinata custodita dalle milizie? Il “pacchetto vita” svizzero tutto compreso dall’elementari all’eutanasia? Non mi stupisco: a Milano la signora sindaca quando si riposa esausta dalla conta delle proprie cameriere dice cose tipo: “il problema di Milano sono i graffiti sui muri”.
Eh sì, il problema di Milano sono i graffiti sui muri, per certe principessine sul pisello (nel senso dell’ortaggio).
Il suo silenzio, gentile Luisa, sui 6 milioni di euro raccolti dal Cardinale per sostenere le famiglie impoverite dalla crisi, è un silenzio molto eloquente o almeno così pare a me.
I milanesi hanno scelto: non facciamo più figli così possiamo comprare il televisore al plasma, il Suv e tenere la casa in montagna. Le case occupate dall’immigrazione sarebbero VUOTE cara Luisa, VUOTE VUOTE VUOTE perché i milanesi che le occupavano non ci sono più: ora ci sono i cingalesi, i sudamericani, i filippini, gli egiziani, i cinesi, i marocchini, i rumeni…Stesso discorso per certi lavori che i milanesi non fanno più: POSTI DI LAVORO occupati da immigrati, perché i milanesi non li fanno più. CASE E LAVORI VUOTI: occupati – secondo elementare legge naturale che nessuna milizia potrà contenere! – da chi non ha né casa né lavoro. Le faccio notare poi che molte delle persone che arrivano ad occupare questi posti vuoti sono di religione cattolica o cristiani ortodossi e in genere molto più praticanti di quei cattolici italiani istericamente difensori dei crocefissi nei luoghi pubblici e accusatori di Tettamanzi. Il parroco ortodosso della chiesa di via De Amicis a Milano l’anno scorso ha fatto 600 battesimi… saremo travolti da una massa di bambini “nuovi italiani, nuovi milanesi” che scioglieranno molte paure. E’ già così.
Le ricordo infine che ogni cento spacciatori marocchini, ci sono 10.000 clienti italiani, figli di quegli stessi genitori che magari votano lega e sgridano il cardinale accusandolo di essere un Imam.
Questa è Milano, cara Luisa.
Il resto, Califano favente, è noia.
Ricordo, non per infierire, che il governo italiano (ben prima di quello svizzero) ha dedicato alle milizie private l’elaborazione di un decreto che ci ha causato almeno due settimane di intensi dibattiti.
Le milizie private fiorite in Italia sono state due (2). Con un calcolo approssimativo, un governo eletto più o meno da 20 milioni di elettori; che dovrebbe rappresentare sperabilmente i 54 milioni di italiani ha dedicato, a conti fatti, ca una settimana a milizia. Di quante persone sono composte le milizie mi sfugge, ma ipotizziamo che contino anche 100 persone ciascuna… faccia lei.
conosco molti milanesi: sono dalla parte di Tettamanzi, apprezza non molto quello che fa e che dice, non credono che egli non abbia dato risposte, ma che lo abbia fatto e meglio e prima di altri vescovi.
In realtà nella Lega stessa c’è chi giudica le sparate di certi suoi rappresentanti molto male. Ma siccome sperano (anzi si illudono) che li portino al federalismo pseudo-secessionista li lasciano fare. Dalle canzoncine sui napoletani alle battute razziste, alle velate incitazioni al reato (vedi il canone Rai, i “mille” pronti a partire ecc. ecc.)
Le Chiese lombarde sono molto lontane dalla Lega istituzionale, cercano solo di evitare che i fedeli ingenui si perdano e quindi evitano lo scontro diretto. Ma non manca occasione per ricordare che i velori cristiani sono agli antipodi di quelli propagati dal populismo godereccio leghista-berlusconiano.
Per questo questa nuova destra si scaglia contro la Chiesa e contro alcuni suoi esponenti, anche laici (vedi Boffo). L’intimidazione comunque non riuscirà a raggiungere il suo scopo.
Ignigo, le risponderei volontieri che cosa intendo per sicurezza ma ogni cosa potrei scrivere cozzerà contro la sua ideologia prêt-à porter dove il bene è tutto da una parte e il male dall`altra.
La sua descrizione del sindaco di Milano, che non conosco, è troppo caricaturale per essere “onesta” e credibile.
Peccato, perchè in quel che lei dice c`è del vero o, per essere più precisa, potrei anche condividere una parte delle sue osservazioni che, senza le semplificazioni che non aiutano alla riflessione, si applicano alla società odierna in generale e non si limitano di certo a Milano.
Un caro saluto.
Due articoli che forse vi interesseranno:
“Le due linee della Chiesa
Sulla polemica tra la Lega e Tettamanzi è stato detto troppo ma non tutto ”
di Tiziano Fonte
http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/12/sulla-polemica-tra-la-lega-e-tettamanzi.html
“Alla curia di Milano c’è un Prof. che lavora per un’ibridazione con l’islam” (Meotti)
http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/12/alla-curia-di-milano-ce-un-prof-che.html
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=OP3QU
Ai miei occhi, Calderoli ha dalla sua la fisiognomica. Con quel testone preso direttamente dal teatro dei burattini, e con quegli spropositi bertoldeschi che ogni tanto sforna, come si fa a non averlo in una certa simpatia? (Poi immagino che sia anche uno furbo e con una doppia fila di denti, per cui eviterei di mettergli un ditino in bocca, come si dice dalle mie parti …).
Sempre per stare allegri: dal sito del Corriere: «Obama ritira il Nobel: “A volte la guerra serve”».
Mme Luisa,
Ricordo bene che lei abita in Svizzera? Ci dica di grazia, se vuole, cosa ha votato sui minareti? Cosa ne pensa della presa di posizione del Vaticano in merito? (mi scuso se per caso l’avesse già detto, ma non posso seguire tutto)
E poi, chi le dice con tanta certezza che il politicamente scorretto, del quale lei si vanta essere apostola e testimone, non sia anche moralmente abbietto… o per dirla con le parole del dentista a lei caro: “una porcata”?
Au revoir
DIALOGHI DIURNI A GINEVRA
Bisogna capire chi si annoia in un paesino con la metà degli abitanti di uno dei 20 municipi di Roma, escluso il più piccolo, il III con 84.000 che si triplica dalle 8 alle 16.
Freddo, neve, nebbia, un cicchetto qua, una sigarettina la, un cordiale, una cioccolata calda buona e rassicurante, un solitario, una canasta, un burraco.
Che vuole signora mia, direbbe Arbasino, contro il logorio della vita moderna un piccolo e sicuro paesino è il top.
Tutto sotto controllo, la cronaca dice? Noo, macchè mezza paginetta una vita serena, emozioni poche, meglio non esagerare sa, il cuore.
Ma ecco un blog! Due blog! Un’infinità di blog.
Ma che invenzione internet! Ah signora mia. La tecnologia è un toccasana, pensi si può parlare con il mondo. Vuole mettere il mondo? Suvvia provi anche lei, vedrà che spasso.
Non se la sente? Non ha una cultura adeguata? Potrebbe dire un mare di fregnacce?
Niente paura li nessuno la vede e puo dire tutto quello che le passa per la mente.
Vedrà quanta gente la prenderà sul serio e le risponderà.
Beh si, qualche maleducato s’incontra ma il resto, mi creda, tanta brava gente e qualche allocco.
Avevo già percepito che su questo blog chi non è alineato su posizioni di sinistra, politicamente e religiosamante parlando, è persona non grata.
Ne ho la conferma.
A don 78 rispondo che ho votato in favore dell`iniziativa contro i minareti.
Penso che i vescovi che hanno parlato di attacco alla libertà religiosa si sono sbagliati (potrei dire che hanno mentito) sapendo di farlo, perchè la libertà religiosa in Svizzera è assoluta, ma non riprenderò la discussione che ha già avuto luogo e ampiamente.
Al sacerdote don 78 dirò che il suo linguaggio è molto evangelico e rispettuoso, e che non so chi sia il “dentista” al quale allude.
Per que che riguarda il “commento” di Nino, è di una tale volgarità che non perderò tempo a reagire.
A proposito di “porcate”:
http://www.youtube.com/watch?v=685mcnG-2BM
“Avevo già percepito che su questo blog chi non è alineato su posizioni di sinistra, politicamente e religiosamante parlando, è persona non grata”.
Questa storia che chi non la pensa come qualcun’altro è di sinistra l’ho già sentita da qualche parte….si usa anche in Svizzera?
Sinceramente, mi permetta gentile signora, io non la penso come nessuno in questo blog. E tantomeno come lei. Non sarà che anche lei – come tutti gli altri qui dentro – è di sinistra?
Luisa, tranquilla, io non sono di sinistra (non nel senso corrente per lo meno, nella sostanza molto più Zapatero/Blair/Obama/Veltroni), eppure qui mi tollerano, in qualche modo!
🙂
Del resto, ogni blog ha una sua specificità: da Andrea Tornielli, lui fa un post sul tempo e piovono 2000 commenti sul rito tridentino;
da Paolo Rodari la sapienza giovanile del padrone di casa induce a moderare ogni contributo, dacchè si riesce raccapezzarsi un minimo; da Accattoli si chiacchiera in libertà, e i sinistrorsi – in sè stessi inesorabili e crudeli 🙂 – seguono lo stile accogliente e temperato di Luigi.
Forza, dunque, animo! 🙂
Grazie Francesco dell`incoraggiamento!
Però, posso dire che i commenti di don 78, secondo il quale mi vanto 🙄 di essere apostola (addirittura) e testimone di un sistema che sarebbe una “porcata” moralmente abbietta…..e quello di Nino che non commento… non sono dei modelli di accoglienza e temperanza?
E non mi appesantisco sui giudizi sul mio Paese, domandandomi però se, per caso, non ci sarebbe da qualche parte, ben sepolto, un pizzico di invidia 😉
Posso assicurare che conosco di persona sia don78 che nino.
Il primo è un personaggio davvero crudele: pensa che mi ha regalato una sua dottissima dissertazione teologica (roba forte: escatologia, utopia, mistagogia, antropologia, psicologia, ecclesiologia), solo che era scritta in una lingua diversa dall’italiano! Con una mano faceva il bel gesto, con l’altra si compiaceva della mia duplice ignoranza (della materia e della lingua)! 🙂
Nino è uno splendido adulto che conserva entusiasmo e freschezza di ragazzo. L’ho visto dai gesuiti, e ti assicuro che – come loro – lui è per una fede cui nulla può essere dato a intendere con facilità.
Quindi, mi permetto di invitarvi tutti a essere curiosi l’uno dell’altro, come meritate! 🙂
Io sono molto accomodante e mi adatto a quasi tutto. Ci sono però almeno due cose che non sopporto. Nino è colpevole di entrambe. Mancare di rispetto alle signore è una. Mancare totalmente di spirito è l’altra.
Atmosfera irrespirabile. Esco.
Luisa, non si preoccupi. Nonostante Berlusconi e il suo amico Calderoli non augurerei a nessuno di finire i propri giorni in Svizzera… che noia!!!
Una domanda a Francesco73. Ma come fate a conoscervi tutti? Forse che siete in una combriccola di amici, magari anche frequentatori di casa Accattoli, che si incontrano sul blog per trastullare gli avventori del pianerottolo? Io – a parte uno e per puro caso – non conosco nessuno qui dentro. O almeno non conosco le facce…
Da “sinistrorso inesorabile e crudele” mi associo all’incoraggiamento dell’amico Francesco73 verso Luisa: questo, Luisa, non è un blog “di sinistra” (magari lo fosse !) ma, al contrario, è un “pianerottolo” dove la straordinaria ospitalità del nostro padrone di casa ha, nel tempo, favorito e consolidato quel clima di positivo confronto tra le più diverse posizioni che ha, per lo più, contraddistinto i nostri dibattiti.
Penso e spero, perciò, che tu potrai restare qui tra noi ed anche, poco alla volta, trovarti bene: non fosse così, sarebbe una sconfitta per tutti gli inquilini del “pianerottolo”, che, in tal caso, si dimostrerebbe collettivamente incapace d’accogliere una donna ed una cittadina straniera (per quanto distante ed avverso possa essere il suo pensiero).
Tutto ciò posto, Luisa, a me questi attacchi al Cardinale Tettamanzi portano ad immaginare quel che oggi direbbe il “mio” Fortebraccio, corsivista dell’Unità degli anni della mia adolescenza e gioventù: basta che un uomo di Chiesa parli d’umanità verso i poveri, d’accoglienza verso gli immigrati e di solidarietà verso i disoccupati, che, ecco !, lor signori non hanno più dubbi: quel vescovo è un comunista !
Buona notte !
Roberto 55
“Felicissima sera, a tutti sti signuri incravattati …” a leggere certi post mi viene in mente Mario Merola … chissà perchè.
ROMA LA MEZZANOTTE
Premessa
Tutt’intorno è silenzio in compagnia del dolce brusio della ventola di raffreddamento del PC.
Introduzione
……..Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passeggier che il suo cammin ripiglia.
E ora che parli the master
——-
A People Place
If this is not the place where tears are understood, where do I go to cry?
If this is not a place where my spirits can take wing, where do I go to fly?
If this is not a place where my questions can be asked, where do I go to seek?
If this is not a place where my feelings can be heard, where do I go to speak?
If this is not a place where you ‘ll accept me as I am, where can I go to be?
If this is not a place where I can try to and learn to grow, where can I just be me?”
William J Crocker
Se questo non è un posto dove le lacrime sono comprese
Dove posso andare a piangere?
Se questo non è un posto dove il mio spirito non può prendere il volo
Dove posso andare a volare?
Se questo non è un posto dove le mie domande possono esser poste
Dove posso andare a ricercare ?
Se questo non è un posto dove i miei sentimenti non possono essere ascoltati
Dove posso andare a parlare?
Se questo non è un posto dove tu mi accetterai cosi come sono
dove posso stare per esistere?
Se questo non è un posto dove posso cercare d’imparare di crescere
Dove posso permettermi di essere semplicemente quello che sono?
Prego chi vuole (leggittimamente) manifestare il proprio dissenso dalle idee di Luisa di non tirare in ballo la Svizzera e tutti i pregiudizi sulla Svizzera.
Prego Luisa di non dare del “sinistro” a chi dissente da lei.
“Mancare di rispetto alle signore” è grave, Leonardo. Mancare di rispetto ai vescovi e ai sacerdoti, però, a me pare gravissimo.
Un’altra cosa: “spropositi” sì, quelli di Calderoli, ma “bertoldeschi” no e poi no.
Bel dibattito.
Peccato che emerge che alla fine la scriminante sia destra/sinistra.
Brutto pregiudizio fare riferimento in ogni cosa alla maledetta (si, MALEDETTA) politica.
Non si può trattare così l’interlocutore.
Ebbene sì, vorrei anche ribadirlo:
1) Io penso che il divieto di costruzione dei minareti sia una porcata moralmente abbietta, non degna di un Paese civile come la Svizzera, che l’allontana dall’Europa e l’avvicina alla Turchia.
2) Vorrei segnalare la falsa obbedienza ad intermittenza al papa e ai vescovi di certi ambientini di destra cattolica (sì, di destra, chiamiamo le cose col proprio nome, se mi chiamate catto-progressista, -riformista -liberal o di catto-sinistra non mi offendo). E’ particolarmente odiosa questa obbedienza intermittente perchè i suddetti si credono quelli fedeli al magistero, i duri e puri nella fede, e quelli che per amor di verità sono politicamente scorretti…. ma mi faccia il piacere!
3) Mme Luise, non se la prenda però, qui vige la libertà di pensiero e la conseguente libertà di criticare il pensiero altrui. Non se ne vada svp… se no mi lascia solo quel catto-centrista di Francesco73 con cui prendermela!
Saluti
Rispondo a Mattlar:
conosco don78 e nino dal giorno dell’iniziazione alla loggia Louis de Accattolais, cerimonia che avviene con riti e mascherature tutt’affatto tipiche e originali
si tratta di un circolo occulto, cui appartengono laici e consacrati (ne fa parte anche Maioba, ad esempio), dedito a ingarbugliate trame politico/ecclesiastiche, risultati di mescolanze arrischiate e avventate
vi si entra per cooptazione, e percorrendo una certa quantità di gradi, ovviamente dispensabili a capriccio del Gran Maestro, attento farmacista di equilibri…
🙂
Amo chi domanda a noi fedeli di rispettare vescovi e sacerdoti, ma-e tollerano che vescovi e sacerdoti manchino di rispetto ai fedeli, in diverse maniere del resto.
Quanto alla porcata svizzera moralmente abbietta (viva l`ingerenza in una decisione sovrana e libera di un popolo straniero), allora diciamo che siamo diversi millioni in Europa ad essere dei porci, rimando ai sondaggi in diversi Paesi d`Europa che mostrano che noi Svizzeri siamo stati degli angioletti con il nostro 57 %. Quale ciffra in Italia? Forse 87% come in Germania?
Dissento totalmente da lei don78, ma mi sono spiegata più che ampiamente sul soggetto e non ci ritorno.
Le riconosco un merito, rispetto ad altri che si sono “inalberati” (si dice?), quello di riconoscere che lei rappresenta-incarna la sensibilità di certi ambientini cattolici (questo lo dico io) di centro-sinistra, progressisti, modernisti, adulti, un pensiero che non condivido, dal quale sono lontana, che mi aveva fatto scappare lontano dalla pratica della fede e che ritrovo, ahimè, al mio ritorno con i conseguenti risultati .
ma da quando esercitare la libertà di critica e di pensiero è una ingerenza in una decisione sovrana ? Qualcuno ha impedito di fare il referendum, o a qualcuno di andare a votare ?
E poi, dove sarebbero i vescovi irrispettosi dei fedeli ? solo perchè ricordano quali siano i veri valori del Vangelo ? solo perchè esercitano l’autorità ricevuta da Cristo in un modo che a qualcuno non piace ? non sarebbe proprio questo atteggiamento di pretesa proprio quel “modernismo” e quell'”adultismo” relativista di cui si accusano gli altri ?
Iniziativa, cherubino, non referendum, iniziativa, quando si vuole criticare si dovrebbe già prendere la pena di informarsi.
Vorrei vedere la sua reazione se un giorno io scrivessi che il voto del popolo italiano è una porcata moralmente abbietta, semplicemente perchè non corrisponde alla mia opinione!
Apriti cielo!
Vuole veramente che faccia la lista delle mancanze di rispetto dei sacerdoti e vescovi verso i fedeli?
Vuole che le ricordi le porte sbattute in faccia ai fedeli tradizionali che chiedono di usufruire di un diritto concesso loro dal Papa?
Vuole che le rinfreschi la memoria su certe affermazioni di sacerdoti e vescovi che contestano o ignorano il Magistero petrino (il che “revient à la même chose”), creando confusione nell`animo dei fedeli e divisione nella Chiesa?
Vuole che le parli dei magisteri paralleli, delle dottrine private, che sviano i fedeli?
Perchè crede che i Santo Padre è obbligato di ricominciare dai fondamentali della nostra Fede?
Perchè crede che ancora mercoledì ha dovuto ricordare il senso e l`importanza della Presenza reale di Cristo nell`Eucaristia dicendo:
??
“Cari fratelli e sorelle, mi sembra che a questo punto dobbiamo anche pensare al nostro tempo; anche oggi esiste il pericolo di ridimensionare il realismo eucaristico, considerare, cioè, l’Eucaristia quasi come solo un rito di comunione, di socializzazione, dimenticando troppo facilmente che nell’Eucaristia è presente realmente Cristo risorto – con il suo corpo risorto – il quale si mette nelle nostre mani per tirarci fuori da noi stessi, incorporarci nel suo corpo immortale e guidarci così alla vita nuova. Questo grande mistero che il Signore è presente in tutta la sua realtà nelle specie eucaristiche è un mistero da adorare e da amare sempre di nuovo! Vorrei qui citare le parole del Catechismo della Chiesa Cattolica che portano in sé il frutto della meditazione della fede e della riflessione teologica di duemila anni: “Gesù Cristo è presente nell’Eucaristia in modo unico e incomparabile. È presente infatti in modo vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale, e cioè sotto le Specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo tutto intero: Dio e uomo” (CCC, 1374).
Perchè ? Se non perchè la teologia fai da te, la Liturgia fai da te, la dottrina fai da te,la religione fai da te, ha portato il cattolico ad avere una consapevolezza molto fievole della sua identità, ad una grande ignoranza?
Chi si è reso responsabile di questi cattivi insegnamenti, non ha forse mancato di rispetto ai fedeli?
iniziativa o referendum non cambia niente. E lei vorrebbe negare una libertà fondamentale della persona umana: quella di parola.
Non c’è niente di male a dare un proprio giudizio morale su una scelta legislativa. E’ quello che facciamo tutti i giorni. Ad esempio, quando critichiamo come moralmente negativa la legge sull’aborto e il referendum italiano ? E di questi esempi se possono fare a centinaia.
Solo un’ideologia negatrice di libertà fondamentali può pensare di togliere alle persone il diritto di criticare democraticamente una scelta oppure un’altra.
Quanto alla sua lista è pura fantasia. Sono interpretazioni personali in perfetto stile protestante. Lettura privata che la Chiesa non condivide. Anche perchè visto che il papa approva questi vescovi, li nomina, approva i movimenti ecclesiali e approva i loro Statuti, non cambia questa liturgia che lei considera errata, non impone il vetus ordo a tutta la Chiesa, non acclama come santi i lefebvriani che considera ancora separati dalla Chiesa… insomma le sue critiche vanno prima di tutto a lui. Ne tiri le conclusioni inevitabili.
Se per lei dire ad una persona che la sua decisione è una porcata moralmente abbietta è un giudizio morale …allora ho la conferma che sono molto ma molto distante dai suoi giudizi e dai suoi riferimenti !
Comunque non mi dice come reagirebbe se io le dicessi che una sua decisione è una porcata di quel tipo!
Quella che lei definisce la mia lista non è pura fantasia, ma una triste realtà che obbliga, come ho già detto, il Papa a ripartire dai fondamentali della nostra fede.
Ignorare l`ignoranza dei fedeli, negarla, negare la crisi della Fede, negare gli abusi liturgici che hanno portato il Papa a creare una commissione che in Vaticano sta lavorando ad una riforma, è pura ideologia .
Perchè non commenta piuttosto le parole del Papa di mercoledì?
Sa che la Chiesa non si ferma ai confini dell`Italia? Vuole che le parli di ciò che io sono costretta a subire dai miei eccellenti e superobbedienti vescovi svizzeri?
Potrei anche servirle qualche exploit di certi vescovi francesi, ne ho un cesto pieno, non ho che la difficoltà della scelta!
Il Papa ha ancora detto mercoledì:
Ruperto ci insegna che quando sorgono controversie nella Chiesa, il riferimento al ministero petrino garantisce fedeltà alla sana dottrina e dona serenità e libertà interiore.
E recentemente don D`Ercole, ora vescovo ha detto:
Bisogna guardare la Chiesa con entrambi gli occhi, come mi è capitato di dire sui teleschermi. Un occhio sul Papa, l’altro sul vescovo e sul parroco. Se il vescovo e il parroco dicono la stessa cosa del Papa, è l’unità. La mancanza di unità fa molto male alla Chiesa. Se il vescovo non dice la stessa cosa del Papa, mi viene lo strabismo, e allora io guardo solo il Papa!
Capita talvolta che Vaticano e vescovi siano in sintonia, ed è proprio il caso dei minareti svizzeri:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2009/11/30/visualizza_new.html_1622227830.html
O vuole un’enciclica del papa sul caso svizzero?
Il problema qua non è lo strabismo, ma la cecità.
Cara Luisa,
nei siti da lei segnalati (facenti riferimento alla eresia raffaelita ),
Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi viene chiamato il signor Tettamanzi.
cordiali saluti.
il punto è proprio lì: chi sono io per commentare le parole del papa ? e chi è lei ? e se il papa ritiene di non dover intervenire se qualcuno dei vescovi sembra operare in modo dissonante, sta di fatto che non lo fa e basta. Del resto vi sono materie in cui tra i principi e l’applicazione pastorale c’è di mezzo il discernimento e talvolta anche diverse possibili strategie da leggere con la sapienza prudenziale, ciò evita di far diventare la fede fanatismo.
Piuttosto, visto che il papa cita il Catechismo della Chiesa Cattolica, che oltre tutto ha contribuito a scrivere: lei Luisa lo sottoscrive questo Catechismo approvato nel 1992 ? Lei che fustiga i vescovi condivide la fede di questa Chiesa, presentata al mondo dal Catechismo ?
Roma le 15,10 sole sfacciato temperatura mite.
Rileggo alcuni dei post in sintonia con la splendida giornata e mi e sento che mi fa bene.
Per questo un many, many tanks to don78 e a Ignigo.
Ciao Francè, mi piacerebbe che prendessi una piega, quella che ti pare ma una piega.
Occhio, sei a rischio ignavia, e Dante li tratta peggio di tutti gli altri.
( Parlo da padre, permettimi la sfacciataggine, ma ti ho conosciuto e ti voglio bene). Grazie per lo “splendido adulto, fresco ragazzo”.
Io di per me mi voglio un gran bene ma i complimenti anche quelli immeritati fanno bene a quel po di vanità che alberga certamente in me.
Cambiando registro invece, il caso del piccino don d’Ercole che invece “pende” da una vita dalla parte dei forti m’intriga, sarà il primo vescovo o forse non il primo ad essere nominato dalla PDL anziché dalla gerarchia che farà l’atto notarile.
Si tratta di un caso speciale, dell’assoluto della vanità e bene figura tra chi ama l’apparire.
Mons. Vegliò, non è il Papa e ripeto che affermare che il rifiuto che altri minareti siano costruiti in Svizzera è un attacco alla libertà religiosa è una controverità, una menzogna.
Che coloro che lo pretendono per diverse ragioni, siano vescovi non cambia una virgola alla realtà dei fatti.
Chi vive in Svizzera sa che ogni religione dispone del suo luogo di culto, chi è informato sa che il minareto non è un simbolo religioso ma un simbolo politico di conquista e di potere, come ebbe da dire Erdogan, primo ministro turco, “i minareti son le nostre baionette”.
Rifiutare questa evidenza è cecità.
@ cherubino, vedo che, con la sua saggezza proverbiale, preferisce sorvolare sulle mie domande e sulla catechesi del Papa e sulla sua decisione di rimettere un pò d`ordine negli abusi liturgici.
Per quel che riguarda i vescovi che agiscono “in modo dissonante”…in generale non sappiamo se, quando e come interviene il Papa, ma recentemente sembrerebbe proprio che il Papa, o chi per lui, sia intervenuto per correggere l`ultimo exploit del vescovo di Sion, Mons, Brunner, in effetti la CES ha pubblicato una precisazione….
E ancora, la straordinaria lettera del Santo Padre ai vescovi del mondo intero, dovrebbe bastare per mostrarci quanto egli soffra del comportamento di certi suoi confratelli.
… Spaghetticons… in salsa italo-franco-svizzeroupea….
…insomma, roba immangiabile…
Nino, io prendo una piega un pò diversa.
Non condivido NULLA degli attacchi della Lega a Tettamanzi, l’ho scritto in altro post. Tra l’altro, mi fido di lui, mi ispira credibilità personale, e questo conta più di tante cose, soprattutto nel cristianesimo, che è un incontro di persone, non di uffici.
Però dico anche che la preoccupazione pastorale per i sacrosanti doveri dell’accoglienza, dell’amicizia e del multiculturalismo non deve sfociare – nella lingua dei cristiani, consacrati o laici che siano – in una sorta di permanente discorso sul metodo.
Il metodo della vita insieme, il metodo del rispetto, il metodo del dialogo, il metodo della testimonianza piuttosto che quello dell’annuncio, il metodo di Diogneto, e via discorrendo.
Sono tutte cose importanti, d’accordo, ma il merito?
I cristiani dovrebbero dar conto, raccontare, figurare, mostrare, quanto è bella la loro vicenda, la loro storia, i segni che la loro fede ha disseminato nei nostri territori, i tesori di sapienza, arte, santità, dedizione, colore, di canto, di vita comune, di tradizione, di pensiero sull’uomo.
In altre parole, è una questione di accenti.
Giusto metterli sui doveri verso la comunità civile, la convivenza, i fratelli di altro credo, i lontani.
Ma poi occorre dare spazio e primato anche ad annunciare chi siamo noi, e perchè ciò in cui noi crediamo è bello e vero.
Io mi auguro che i nostri pastori ripropongano sempre e di nuovo, anche nelle forme comunicative più utili, questa ineffabile bellezza. E che si curino di farlo percepire.
… poi più in la… (o già è stato proposto?), la presentazione del nuovo “i protocolli dei 7 savi d’islam”…..
e poi… e poi… e poi… (la cantava Mina)
Francesco,
non intendevo il caso particolare in cui del resto hai dichiarato forte e chiaro la tua posizione
Mi era rimasta in mente una tua frase del Post:
Ma Tettamanzi è un cardinale o un imam?
Francesco73 scrive,
8 dicembre 2009 @ 20:13
In cui dici:
“Da cattolico me li tengo, e non mi schiero a priori nè con l’uno nè contro l’altro.”
Anche se a seguire concludi con “Li ascolto e li prendo sul serio, vagliando tutto.”
Mi rimaneva appesa una sospensione sul giudizio di “personaggi” che in qualche modo conosciamo direttamente o attraverso i media.
Per semplificare del card. Martini ascolto e leggo tutto sempre con attenzione.
Bertone ad esempio potrà dire o scrivere ciò che vuole, giusto o sbagliato che sia, a me non interessa.
E’ ovvio che anche io ho le mie preferenze tra i cardinali o i vescovi, ma non è che – per partito ecclesiastico – uno mi rappresenta sempre e l’altro mai.
Per me la Chiesa ha bisogno di Martini, Ruini, Caffarra e Tettamanzi.
E’ cattolica, vuole tutto, chiede di più, non di meno!
🙂
Grazie, Francesco73! Tu parli del “merito”, io direi del sale, che deve conservare il suo sapore, o non serve ad altro che ad essere gettato. Meno male che questa immagine così politicamente ed ecclesialmente scorretta l’ha testualmente pronunciata il fondatore, altrimenti forse potrei passare per un indigesto cripto-lefebvriano (o un esteta benedettiano) di rito svizzero.
Se la nostra lucerna (il “merito”) fosse sempre ben visibile, in alto, sul lucerniere tutti questi discorsi sarebbero non dico inutili, ma quasi, perché sarebbe chiaro a tutti (Calderoli compreso, mi auguro) che l’accoglienza umana e fraterna costituisce parte ineliminabile della nostra natura di cristiani, imitatori di Cristo e portatori di una parola che ci salva e ci libera, non mero ossequio alla dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Francesco,
Qui non è questione di metodo o di accenti.
Il merito c’è ed è indignarsi e gridare perchè dei bambini e delle donne rom sono state sbattute in mezzo alla strada al freddo di Milano. Sbattuti in mezzo alla strada da quei politici che (anche) i cattolici hanno eletto e che poi sono andati a rifugiarsi da altri cattolici della Caritas che, come sa ogni cristiano che vive un po’ nel mondo delle parrocchie reali, è il posto dove alla fine tutti i disperati vengono a bussare e ricevono un minimo d’aiuto.
Indignarsi e gridare per questo E’ annunciare chi siamo noi.
Il cattolicesimo di chi guarda solo (?) al papa perchè non ha il coraggio di guardarsi intorno e vicino (anche ecclesialmente) lo lasciamo al divertissement virtuale.
don78, dunque secondo lei ci sono cattolici che guardano solo (resta da interpretare il punto interrogativo) al Papa, perchè poverini sono codardi, timorosi, sono così terrorizzati che mantengono fisso il loro sguardo su di lui, senza mai distoglierlo, indifferenti a ciò che succede attorno a loro. 🙄
De mieux en mieux, sempre più caricaturale !
don78, tu hai capito benissimo cosa intendevo, e certamente non ho alcuna intenzione di contestare il sacrosanto dovere dei cristiani di prestare ogni sollecita accoglienza a chi è nel bisogno; di questo fa parte anche il richiamo ai doveri dei politici cristiani, che però vale sempre, anche sui temi “eticamente sensibili”, e non solo su quel che ci piace;
oppure – mettiamoci d’accordo – non vale mai;
quanto al merito, io penso che ci sia tutto un tesoro di bellezza cristiana – di cui fanno parte pure la carità e la Caritas – che va riscoperto e ri-annunciato, preoccupandosi anzitutto di quello, dentro al quale ci sono poi anche i semi del dialogo, della fraternità e dell’accoglienza
non mi piace un cristianesimo che si lascia percepire sempre per quello che non vuole o cerca di non essere (da qui il riferimento alla lettera a Diogneto, di cui ho ascoltato letture e interpretazioni penose, buone per qualche congressuccio di partito, tutt’al più), più che per quello che ha di prezioso e attrattivo
tutto qui, ma mi sa che su questo abbiamo occhi e lenti di colore diverso 🙂
Francesco,
lo sai che io non mi spavento per occhi e lenti di colore diverso 🙂 anzi mi piacciono.
Luisa,
credo che richieda molto più coraggio, pazienza e fede andare d’accordo col proprio parroco e con gli altri parrocchiani vicini, che essere d’accordo con il papa che sta a Roma. C’est tout.
Sembrerebbe al contrario che per molti ci voglia molto più coraggio…e fede…per essere d`accordo con il Papa !
Il Papa, così lontano, che sta a Roma, il cui Magistero, se non andiamo a cercarlo noi alla fonte, non ci arriva, perchè ci arriva solo il magistero del vescovo, quando non è quello del teologo della domenica, che troppo spesso non combaciano con quello petrino, anzi lo contestano.
Coraggio? Pazienza?
Sì, è vero, ci vuole tanta pazienza e coraggio e Fede, per non lasciarsi andare allo scoraggiamento, quando ad esempio, si scrive al vescovo che non si degna di risponderti o, se lo fa, ti dice che a casa sua è lui che comanda e non il Papa, e che se non sei contenta puoi andare altrove.
Un fedele non dovrebbe essere esposto a quel dilemma, il vescovo e il sacerdote devono guidarci in unione con il Papa, non possono e non devono dire altro sulle verità della nostra Fede, non devono essere degli elettroni liberi, dei minivaticani, non devono creare confusione in noi.
Essere d`accordo con il parroco, o il vescovo, non deve porci in disaccordo con il Papa, essere d`accordo con il parroco o il vescovo, deve renderci sicuri che siamo in accordo con il Papa, che stiamo seguendo il Magistero de nostro Pastore universale e non una dottrina diversa.
apprezzo la frase di don78 che è di contenuto solo apparentemente non teologico: a chi deve guardare il cristiano ? al papa ? si, anche, ma in un certo senso, quello corretto. Perchè può esserci un “guardare al papa” non corretto.
E questo ci rimanda al significato del guardare. Nella parabola del buon samaritano c’è una particolare insistenza sul verbo gurdare.
Ci sono i briganti, quelli che guardano per depredare, per usare. Si può guardare anche il papa in questo modo, per cercare quella parola, quel gesto, da usare per accusare, dividere, attaccare proprio quel “corpo” di cui egli è il servo (dei servi), il “portatore” (il capo è Cristo), la pietra.
C’è poi il viandante stesso, che guarda ai suoi affari, un pò troppo preso da se stesso, al punto da sottovalutare il pericolo (quella strada era abitualmente luogo di agguati), tipica espressione del “buon” benestante che si meraviglia che dei poveracci insidino i suoi beni… sguardo come minimo miope o appannato dal dio denaro.
Ci sono poi quelli che passano: il sacerdote (tipo di un certo uomo religioso di ogni tempo e razza) guarda, sa guardare, è abituato a discernere: capisce subito che è meglio stare alla larga. E poi deve andare ad officiare il suo rito che deve essere, ovviamente, impeccabile.
Non molto dissimile lo scriba. Che però non si allontana. Particolare curioso, come forse è curioso il personaggio: in fondo un’occhiata bisogna pure darla, si tratta di “conoscere” di “sapere”. Una piccola indagine scientifica, o giornalistica (precursore di certi redattori pronti a raccogliere “note” scandalistiche…). Chissà, ci avrà scritto un libro o una dissertazione, o un articolo…
C’è anche il locandiere. Personaggio apparentemente neutrale. Salvo che pagare si fa pagare. E in fondo uno sventurato in più è pur sempre buon lavoro che arriva. Bisogna ringraziare il cielo per questo. Il business è business. Il suo sguardo è fisso sulla contabilità, su quanto rendono le varie situazioni, su quante tasse ci dovrà pagare, quanto gli costeranno i dipendenti…
C’è poi il samaritano. Da notare: un extra-comunitario per la geografia israelitica dell’epoca, che fissava i confini della comunità con le 12 tribù. Un che guarda nel modo giusto e nella direzione giusta. Perchè ebbe compassione. Le su viscere, materne come quelle di Dio, si commuovono. Il suo sguardo si concentra sul bisogno di uno sconosciuto, di cui non cerca di capire generalità, provenienza, di vedere il passaporto, di capire se domani sarà un nemico: anzi questo è probabile, essendo lui un samaritano.
Guardare per amare. Non a caso il più terribile dei peccati, l’invidia, indica il guardare al contrario, contro (in-video).
Guardiamo solo al papa ? sì, ma con verità.
Cosa vediamo infatti quando guardiamo il papa? il servo dei servi. E guardare un servo vuol dire accorgersi di coloro che egli serve, coloro che gli stanno a cuore, gli ultimi, i disperati, coloro che sono persi nel vizio e nell’odio e vanno supplicati in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare.
E allora guardasi attorno per soccorrere il viandante ferito è esattamente un guardare il papa e imitarlo, quale Cristo-foro, come servo del prossimo.
Come scrive Ostellino sul corsera oggi il problema degli immigrati clandestini non è solo un problema di accoglienza ma di convivenza. e la convivenza vuol dire regole comuni che tutti devono rispettare, gli accoglienti e gli accolti.
il cardinale tettamanzi si è scandalizzato perchè sono stati smantellati i campi ROM ABUSIVI.
ma se i Rom hanno diritto all’ “abusività”, se si considera che i ROm sono al di sopra o al sdi sotto della legalità , che bisogna accoflierli “comqunque 2 qualunque cosa amche illegale facciano e in qualunque modo, anche illegale, vivano, allora questo deve valere per tutti.. e se vale per tutti se l’illegalità e la mancanza di regole vale per tutti, allora non c’è convivenza civile. Mo sembra un discorso che i teorici dell'”accioglienza a tutti i costi ” stile Tettamanzi spesso dimenticano .
Accoglienza va bene, ma la convivenza vuol dire accettare regole comuni del vivere civile. Questo minima richiesta dettata dal buon senso non mi pare contro il cristianesimo , e comunque anche se mi dimostrate che lo è, una società civile deve reggersi su leggi e regole laiche CHE VALGANO PER TUTTI
MC.
Perdonami, Maria Cristina, ma il Cardinale Tettamanzi non “s’è scandalizzato” per lo sgombero dei “campi rom”: se tu – scusa se mi permetto l’osservazione, se vuoi, amichevole – avessi letto più attentamente i discorsi del Cardinale Tettamanzi avresti notato come, giustamente, egli abbia considerato come la risposta “poliziesca” non possa essere l’unico strumento d’intervento politico sul problema e come lo stersso problema non debba essere ridotto a questione d’ordine pubblico.
Converrai che il concetto è sostanzialmente diverso.
Sul principio di eguaglianza che deve valere per tutte le norme e regole della comunità civile, “nulla quaestio” (ci mancherebbe): del resto, gli stessi rom non mi risulta abbiano mai cercato di promuovere leggi “ad personas” che li favoriscano e, se anche ci avessero provato, la nostra Corte Costituzionale – come ha fatto per il famigerato “Lodo Alfano” – gliel’avrebbe impedito.
Non trovi ?
Buona serata a te ed agli altri amici del “pianerottolo” !
Roberto 55