Quando il Rabbi Gesù entra in disputa con gli altri Rabbi
Commento
Luigi Accattoli
Se i discepoli non capiscono il loro Rabbi. L’opposizione tra i dottori della legge e il popolo semplice era addirittura tragica […] e Gesù abbatte questa barriera, che era stata eretta per mezzo della religiosità degli scribi, fondata sulla legge […]. Non dobbiamo tuttavia rappresentarci Gesù stesso come appartenente al popolo semplice e illetterato; nelle controversie con gli scribi egli si rivela piuttosto un interlocutore degno di loro. In effetti nei Vangeli ci sono anche numerosi luoghi che mostrano come i discepoli di Gesù, i quali appartenevano a quel popolo semplice, non comprendessero il loro rabbi. [Schalom Ben-Chorin, Fratello Gesù. Un punto di vista ebraico sul Nazareno, Morcelliana 1985, alle pagine 33-90, passim]
Ecco una mia rassegna di luoghi dei Vangeli dove i discepoli non capiscono il Maestro che hanno deciso di seguire:
Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane. 6Gesù disse loro: “Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei”. 7Ma essi parlavano tra loro e dicevano: “Non abbiamo preso del pane!”. 8Gesù se ne accorse e disse: “Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane? 9Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei”. – Matteo 16, 5-9
Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro”. [ 16] 17Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. 18E disse loro: “Così neanche voi siete capaci di comprendere? – Marco 7, 15-18
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. – Marco 9, 9s
Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra gli empi. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento”. 38Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli disse: “Basta!”. – Luca 22, 36-38
Quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. 50E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. 51Ma Gesù intervenne dicendo: “Lasciate! Basta così!”. E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. – Luca 22, 49-51
Intanto i discepoli lo pregavano: “Rabbì, mangia”. 32Ma egli rispose loro: “Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete”. 33E i discepoli si domandavano l’un l’altro: “Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?”. – Giovanni 4, 31-33
Se i discepoli non capiscono il loro Rabbi. L’opposizione tra i dottori della legge e il popolo semplice era addirittura tragica […] e Gesù abbatte questa barriera, che era stata eretta per mezzo della religiosità degli scribi, fondata sulla legge […]. Non dobbiamo tuttavia rappresentarci Gesù stesso come appartenente al popolo semplice e illetterato; nelle controversie con gli scribi egli si rivela piuttosto un interlocutore degno di loro. In effetti nei Vangeli ci sono anche numerosi luoghi che mostrano come i discepoli di Gesù, i quali appartenevano a quel popolo semplice, non comprendessero il loro rabbi. [Schalom Ben-Chorin, Fratello Gesù. Un punto di vista ebraico sul Nazareno, Morcelliana 1985, alle pagine 33-90, passim]
Ecco una mia rassegna di luoghi dei Vangeli dove i discepoli non capiscono il Maestro che hanno deciso di seguire:
Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane. 6Gesù disse loro: “Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei”. 7Ma essi parlavano tra loro e dicevano: “Non abbiamo preso del pane!”. 8Gesù se ne accorse e disse: “Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane? 9Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei”. – Matteo 16, 5-9
Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro”. [ 16] 17Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. 18E disse loro: “Così neanche voi siete capaci di comprendere? – Marco 7, 15-18
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. – Marco 9, 9s
Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra gli empi. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento”. 38Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli disse: “Basta!”. – Luca 22, 36-38
Quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. 50E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. 51Ma Gesù intervenne dicendo: “Lasciate! Basta così!”. E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. – Luca 22, 49-51
Intanto i discepoli lo pregavano: “Rabbì, mangia”. 32Ma egli rispose loro: “Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete”. 33E i discepoli si domandavano l’un l’altro: “Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?”. – Giovanni 4, 31-33