La Padania – intesa come quotidiano – è disorientata dall’arcivescovo Tettamanzi, lo guarda e scuote la testa: “Cardinale o imam? Se lo chiedono in molti”. Voglio bene al cardinale Tettamanzi e sono contento che si scontri con la Lega Nord. Il conflitto in questo caso è reale e aiuta a fare chiarezza.
Ma Tettamanzi è un cardinale o un imam?
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Non sono molti i vescovi – in Italia – che dicono qualcosa contro di esplicito qualche potente. Il cardinale di Milano è davvero un buon successore di Ambrogio: non ha paura nè della Lega nè di sparigliare in genere le carte. Tettamanzi pensa bene a quello che dice e dice quello che pensa: io ne condivido fino in fondo stile e contenuti. Ho già condiviso su questo pianerottolo virtuale il mio vivido fastidio per l’attacco del Foglio al cardinale Tettamanzi di qualche mese addietro e in occasione del Convegno di Verona. Oggi dico che il più scollegato dalla realtà è Calderoli che si è ben guardato dal venire a vedere il flusso ininterrotto di migliaia e migliaia di fedeli che hanno visitato la basilica di sant’Ambrogio e che hanno pregato con il loro arcivescovo. Credo che ci sia molto, molto malumore tra i politici filogovernativi ambrosiani: i 6 milioni di euro raccolti in un anno dal cardinale per i milanesi in crisi economica sono uno sberlone pazzesco, centrato sulla faccia di chi, come la Moratti, fa il sindaco per non stare in casa ad annoiarsi contando le proprie cameriere. La verità è che Tettamanzi è un dono del cielo, e davvero sta mettendo lì continuamente tessere di un mosaico sereno, deciso, vero, civile e cristianemente sincero. La Milano cristiana è molto vivace ma anche molto riservata: non si degnerà mai – giustamente – di scendere a duello con gente come Calderoli. I cristiani di Milano hanno una vita da vivere, Calderoli minchiate da sparare. La Lega un giorno con il tricolore vuole pulirsi il deretano, il giorno dopo metterci sopra la Croce…
questi sono i seguaci di Calderoli. Come è vero Luigi: questo conflitto aiuta a fare chiarezza. Resta un fatto, almeno nel milanese, moltissimi cristiani della domenica – specialmente in Brianza – guardano con moltissimo fastidio l’immigrato tout court.
Un carissimo saluto a tutti, ciao.
E’ disorientata?? ma guarda un po’!! ma perche’? loro, i leghisti e i giornalisti della Padania, dove vivono? su Marte?
Grazie a Dio per i vescovi come Tettamanzi ( ahime’, pochi ) che non hanno timore di scendere in campo – seriamente!! – e “fare” le cose piu’ che parlarne soltanto.Di pastori cosi’, capaci di guidare in concreto il proprio gregge, ce ne sarebbe veramente bisogno, in una societa’ che ha perso ormai ogni punto di riferimento.
Grazie ad Ignigo per aver dettagliato l’agire del cardinale.
A Ignigo un saluto caro e sincero.
Condivido parola per parola Ignigo74.
Anch’io da milanese avverto il fascino di questo “piccolo” dolcissimo Arcivescovo, sempre sorridente e pieno di calore umano e divino.
[Non era il punto essenziale, Ignigo, ma mi hai fatto morire pensando alla Moratti che si annoiava contando le sue cameriere…]
Si è chiesto Calderoli: “Perché Tettamanzi non è mai intervenuto in difesa del crocifisso? Perché parla solo dei rom?”. Povero, sventurato Calderoli. E’ proprio in difesa del crocefisso che parla il Cardinale…
Tra quelli che vanno a Messa la domenica ce ne sono moltissimi che votano Lega, spero che questo episodio serva a far aprire gli occhi a molti preti e cattolici di Lombardia e Veneto.
Buona festa a tutti.
Stimo anch’io Tettamanzi, mi fido di lui.
Quanto a chi va a Messa la domenica, ha indubbiamente ragione don78: sono largamente prevalenti tra l’elettorato del PDL e a Nord della Lega.
Immaginare che la base cattolica più larga sia quella che vota la Bindi è un tragico errore, che confonde sogni e realtà.
«Questi bastardi leghisti vanno buttati fuori dalle chiese, e lasciati nel loro letamaio»
(don Giorgio de Capitani, prete della diocesi di Milano, fan di Tettamanzi, che nel suo blog si vanta, ad ogni piè sospinto, della protezione del “suo” cardinale, e forse protetto lo è davvero, dal momento che con tutto quello che dice e che fa non ha ricevuto, dal suo superiore, altro che un buffetto sulla guancia. Per intenderci, è il prete (!) che ha scritto, dei militari italiani morti in Afganistan, che erano fascisti per i quali non merita versare una lacrima).
Mi rallegro nel sentire da don Ignigo che la vita cristiana è così fiorente in quel di Milano, e sul cardinale Tettamanzi non ho nulla da ridire, ma i “tettamanziani”?
P.S.: vedo che sul Foglio di oggi c’è un intervento di Ferrara su Tettamanzi. Se non fossi così pigro da non volermi allungare fino all’edicola (non è sul tragitto da casa alla chiesa, circa 150 metri), né così tirchio da non voler spendere per abbonarmi all’edizione online, potrei riferirvi il contenuto, che presumo come sempre interessante.
Una parolina sui commenti della Padania e di Calderoli la vuoi spendere, Leonardo, visto che questo era il temino di oggi? Le tue parole – oltre alla pubblica confessione di accidia e avarizia – creano disorientamento in noi, poveri non-leghisti…
Tutto era partito da una discussione su quanti extracomunitari siano presenti nel presepe.
Un po’ rimpiango quelle sane scazzottate di qualche annetto fa (era circa il V secolo), quando con gli amici si discuteva di “consustanzialità” nelle più malfamate birrerie di Costantinopoli… e poi tutti ‘mbriachi a giocare a Trivial Theology con quel buontempone del Patriarca.
Premettendo che non condivido affatto i toni usati contro il cardinale, vivendo in un Paese dove il politico e il religioso sono rigorosamente separati, osservando la levata di scudi in difesa del card. Tettamanzi, con in testa Repubblica che non penso si possa definire un giornale cattolico, un giornale che ringhia con ferocia quando può contro il Papa, qualche domanda me la pongo.
Quando Tettamanzi parla in favore degli immigrati, dei musulmani, quando reclama una moschea per ogni quartiere, ma tace quando i musulmani occupano la piazza del Duomo, quando scende sul terreno politico e sociale, e che che i media appaudiscono…anti-governamentali bien-entendu, è logico che reagiscano anche i politici, quelli che devono governare, che sono in presa diretta e concreta con certi problemi, che sono stati eletti, reagiscono forse non tutti in modo elegante ed intelligente, ma hanno il diritto di farlo.
Ho diversi amici che abitano nella diocesi milanesi, non li sento affatto condividere l`entusiasmo di Ignigo per il loro cardinale, al contrario, e non credo che siano dei cattolici di serie b che stanno a casa ad occuparsi delle loro cameriere, la frase di Ignigo sul sindaco di Milano, è di una banalità ridicola e di un`ironia troppo facile, a meno che sia ciò che pensa veramente e sarebbe grave perchè rivelerebbe a che punto le idee politiche influiscono sul sentire religioso e ispirano un livore unidirezionale.
Il discorso è molto più complesso, ma penso che politica e religione non fanno un buon ménage.
Luisa, la Repubblica è un giornale da quattro soldi e strumentalizza le informazioni in base a convenienza, che non è la mia. Anche Calderoli è un ministro da quattro soldi. Però è un ministro che, almeno per la veste istituzionale che indegnamente ricopre e perché voglia o non voglia amministra il bene di tutti – dovrebbe difendere la convenienza di tutti e potrebbe essere più misurato.
Nel merito, la condotta di Tettamanzi mi appare più che coerente e a mio avviso condivisibile. Se parla in favore degli immigrati e tace quando occupano la piazza forse persegue la linea secondo cui è bene che ognuno abbia un posto nel suo quartiere senza dover fare sceneggiate tanto folcloristiche quanto inutili. Puoi suggerire la tua opinione: cosa avrebbe dovuto dire? Non si prega? Oppure non si prega di fronte alla mia chiesa? Oppure non si prega un altro Dio, fuori del mio?
Buon giorno a tutti.
Buona Solennita della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
Mi preoccupa molto ciò che fa notare don78.
Si, alcuni stanno confondendo il Cristianesimo con il “cristianismo”.
“Cristianismo” che è l’altra faccia della nocivissima medaglia su cui è stampato l’ “islamismo”. Islamismo che è cosa ben diversa dall’Islam.
Il fatto è che qualcuno su questo ci gioca. Ci gioca una partita su corpo anima e frattaglie (per dirla alla Totò) della gente, con la “dignità personale di ogni essere umano”.
Cristianismo, che dimentica (proprio oggi sigh!), (mistifica?) che Giuseppe e Maria oer far scampare Gesù da Erode il Grande dovettero fuggire in Egitto.
Fuga in Egitto che non è il viaggio a Sharm El Sheik che si fa oggi, ma vuol dire andare da stranieri in una terra straniera (e pure ostile) lasciando tutto per ripartire da capo e trovare rifugio lavoro sostentamento e sperare di non incorrere in peggio del male da cui si scappa.
Mistificazione dicevo, che vorrebbe farci credere che tutti coloro (europei e africani, asiatici ec che vengono qui in Italia siano dei “pericolosi” che vogliono sabotare il nostro paese e la nostra cultura.
Ci sono anche quelli, certo. Ma sono pochissimissimi.
Il resto è povera gente che scappa da fame guerra e carestia, da paesi che hanno i confini tracciati con la riga dalla civilissima e cristianissima europa.
Da paesi che erano sotto il dominio della anglicana, ma pur sempre “cristiana” Inghilterra. Da paesi che sono sotto il fuoco dei protestanti, ma pur sempre “cristiani” USA.
Da gente che scappa dalla fame e dalla miseria e dalle persecuzioni del suo paese per venire nella “cristianissima e civilissima europa”.
Europa, quel famoso “mondo occidentale” con 800 milioni di abitanti che si sta “pappando” l’ottanta per cento delle risorse del pianeta. Lasciando al restante del pianeta (quattro, cinque Miliardi ?) di persone solo il 20 % di ciò.
Signori cari, questa è la “loro” fuga in Egitto.
E’ il caso che i cristiani lo sappiano, gli venga detto, lo capiscano, e che finalmente ci si accinga a porvi rimedio. E per porvi rimedio dobbiamo come “mondo occidentale” rinunciare ai nostri privilegi.
Poscritto: stamane mi sono svegliato con questa canzone in testa:
http://www.youtube.com/watch?v=pFjO2tt0pHU
Nemesi semiseria del grande partito della Lega Nord:
ieri – la Croce al centro del tricolore
oggi – la Croce dal petto alle spalle del cardinale.
Mi fido di Tettamanzi, al punto di considerare secondario qualche suo accento che suona intempestivo.
Non è facile essere profeti a Milano, ricordo che il neo-nominato Arcivescovo Martini stupì una città operosa, imprenditrice e yuppie con una lettera che richiamava a La dimensione contemplativa della vita.
Oggi i tempi sono anche più difficili, e il cardinale fatica – secondo me – a fronteggiare certe maree montanti di paura e istinti regressivi.
Però – secondo me – dovrebbe avere cura che i suoi interventi non suonino sempre troppo politicamente corretti, al rischio – appunto – di sembrare un editoriale di Repubblica o di essere sempre applauditi solo da quella parte lì.
Secondo me fra il cardinale Martini e il cardinale Tettamanzi c’è un abisso, in quanto a intelligenza, profondità, cultura. Diciamo che Tettamanzi è un Martini pacioso e sorridente, con l’aria da bonaccione ( solo l’aria perchè secondo me non è per niente bonaccione) molto astuto), che non perde occasione per dire le cose “giuste” e politicamente corrette .
Detto questo la Lega ha fatto un autogol. Non si attacca mai il Cardinale arcivescovo di Milano! E’ un errore politico micidiale. e soprattutto non lo si fa con questi toni volgari e beceri.
è stato islamicamente corretto ma ha forse fatto prova anche di una visione molto corta (courte vue).
Resta fermo il diritto di pregare, di avere dei luoghi di culto per poterlo fare, ma senza irenismo, pur sapendo che le moschee non sono solo luoghi di culto ma scuole coraniche.
Insomma una parolina del vescovo ci stava, i milanesi, ma non solo loro, l`aspettavano, ma non è venuta.
Per rifarmi a quello che ha detto francesco 73 Martini scrisse una lettera sulla “Dimensione contemplativa della vita” . Bello, grande.
Quale cardinale parla più di queste cose ormai?’ Mi sembra che parlino solo di politica, , sociale , economia, . forse è un pò demodè, capisco, per un Cardinale, parlare di religione…
Scusatemi, il mio commento è partito troppo in fretta.
Mattiar, non sono il consigliere de cardinale, non sono la sua responsabile per la comunicazione …che cosa avrebbe dovuto dire quando i musulmani hanno invaso la Piazza del Duomo?
In ogni caso nessuna delle sue proposizioni, Mattiar, molto semplicistiche e un tantino demagogiche, che sorvolano allegramente il significato di quel gesto.
Devo ricordarle che hanno bruciato bandiere di Israele inneggiando alla Guerra Santa, che erano guidati dall’imam di viale Jenner, già condannato per terrorismo, che sono arrivati di corsa, seminando paura, sgomberando di forza la piazza, occupandola senza alcun permesso, costringendo il Duomo a chiudere?
La loro è stata la strumentalizzazione della preghiera a fini politici.
Devo ricordarle che hanno ripetuto lo stesso gesto anche davanti a San Petronio a Bologna?
Devo ancora ricordarele che la preghiera in un sito, l’occupazione con la preghiera, corrisponde ad una presa di possesso: quel luogo diventa dell’Islam da quel momento= Dar al-islam?
Direi anche che il silenzio del cardinale non ha aiutato di certo i musulmani moderati, quelli che vogliono veramente integrarsi, quelli che rispettano le vostre leggi, quelli che non bruciano le bandire di Israele durante le loro preghiere, non predicano l`odio.
Con il suo silenzio il cardinale ha contribuito a rinforzare l`islam fondamentalista, è stato islamicamente corretto ma ha forse fatto prova anche di una visione molto corta (courte vue).
Resta fermo il diritto di pregare, di avere dei luoghi di culto per poterlo fare, ma senza irenismo, pur sapendo che le moschee non sono solo luoghi di culto ma scuole coraniche.
Insomma una parolina del vescovo ci stava, i milanesi, ma non solo loro, l`aspettavano, ma non è venuta.
Non c’è dubbio, comunque, che tra Calderoli/Castelli e Tettamanzi, qui si sappia da che parte occorra stare!
Chiederei solo a don Dionigi di stare attento a qualche sfumatura, c’è il rischio di essere Tettamanzi ma di sembrare un pò troppo Veltroni.
E anche qui, come dire, non c’è dubbio che le cose sono ben diverse!
“cosa avrebbe dovuto dire quando gli islamici hanno invaso Piazza del duomo”‘?
beh, per esempio avrebbe potuto ricordare i princìpi della religione cristiana, i suoi valori, il suo Credo,
Ma questo non l’ha fatto, cara Luisa, perchè .. perchè noi siamo cento volte più moderni, tolleranti, raffinati, meno sempliciotti degli islamici, noi siamo scettici, colti, veniamo da centinaia di anni di critica, filosofica e storica, noi, noi cristiani, neppure i cardinali , non siamo dei sempliciotti che prendiamo alla lettera il nostro Testo sacro, loro gli islamici sì.. lo prendono alla lettera !.. noi siamo i figli dell’illuminismo, del marxismo, del socialismo, dell’esistenzialismo, del ’68, noi siamo tutto questo , noi, anche i nostri cardinali, e dunque non siamo più “religiosi” come si intendeva questo nei tempi antichi.. non siamo più intolleranti, fanatici, bigotti.. siamo ecumenici , tolleranti, possibilisti, relativisti.per i diritti umani, egalitè, libertè , fraternitè.
siamo questo noi e non possiamo essere altro! La Storia , la cultura è passata su di noi. Gli estremisti, i fanatici, i tradizionalisti, sono frange isolate, criticate, sbeffeggiate .. il Cattolico moderno è tollerante, ecumenico, e permette agli Isamici di pregare davanti al Duomo. anzi è contento che lo facciano.
i tempi cambiano, le usanze mutano, tra cento o duecento anni, forse, se potessimo esserci per vedere cosa accade, sarà tutto diverso.
Così Avvenire
“Slogan indegni, senza misericordia e senza verità. Che mistificano il magistero di un vescovo ancorato, come lo stesso Tettamanzi ci ha ricordato ieri, alla serena fedeltà al Vangelo.”
A proposito di…. “cento volte più moderni, tolleranti, raffinati” ecc ecc…
Si fortunatamente siamo cosi cento volte più…
di quei “crociati” ad opera di cui l’orrendo sacco di Costantinopoli.
Le “crociate” SONO FINITE.
E a chi desidera la guerra, il mio più fervido augurio è che la abbia al più presto (oggi stesso!!!) in casa sua.
Questo era gratis, e quindi l’ho letto. Mi sembra un pochino più serio di Calderoli.
http://www.ilfoglio.it/soloqui/4001
Cara Luisa, vengo dalla campagna romana e sono un semplice, per questo forse lei ha scambiato le mie parole per demagogia. In più oggi ho la febbre, quindi le mie parole sono sconclusionate e vacue. D’altra parte, la sua analisi mi sembra solo poco più articolata della mia: forse si sarebbe potuto scrivere di più e motivare meglio. Nel merito, le bandiere bruciate e l’assedio al duomo – in questo condivido la sua analisi – mi paiono un problema di ordine pubblico. L’autorizzazione alla manifestazione è stata data dal questore o dal prefetto (di nomina del governo non certamente aderenti a Repubblica); la giunta cittadina è guidata da Letizia Moratti e non da Veltroni. Tragga le conclusioni che vuole, ma a mio avviso Tettamanzi aveva più di un motivo per tacere, perché non competente, e più di un motivo per ritenere che la responsabilità della situazione di fatto creatasi si sarebbe dovuta evitare prima. Tutto quello che veniva dopo sarebbe stato un errore. Così come dimostra, d’altra parte, anche la signora Santanché che sposa sicuramente le Sue ragioni e difende il Suo diritto alla non islamizzazione delle piazze italiane.
“Fare chiarezza”.
Sono anni che i leghisti hanno fatto chiarezza su questo punto. Sono anni che i leghisti parlano di una “Chiesa buona” e di una “Chiesa cattiva”. Sono anni che i leghisti dicono di essere cristiani e poi partecipano a quel ridicolo rito pagano al dio Po che assomiglia alla raccolta delle urine per farle analizzare.
Adesso la chiarezza ci vuole da parte di quei commentatori politici che vogliono farci credere che i cattolici non possono allearsi con i comunisti, ma che possono farlo con la Lega o addirittura che la Lega “sta dalla parte” della Chiesa.
Io non mi scandalizzo se un politico critica un vescovo (è probabilmente un cattivo affare in un paese come l’Italia, ma non mi sembra così grave). Io mi scandalizzo se si continuano a dare “patenti di cattolicesimo” agli schieramenti politici. Fossero almeno patenti a punti…
Va bene, ma di “Chiesa buona” e “Chiesa cattiva” non mi pare parlino solo i leghisti.
Provate a chiedere a qualche commentatore di Repubblica o di MicroMega cosa pensa di cardinali come Caffarra o dello stesso Ruini…
Questo difettuccio di scegliersi la Chiesa che preferiscono ce l’hanno in parecchi.
Peraltro, Tettamanzi è entrato nelle grazie di certa sinistra solo dopo il G8 di Genova, quando – da Arcivescovo della Lanterna – promosse un utile G8 parallelo, nonviolento e documentato, diverso dal contro-G8 di chi protestava mettendo la città a ferro e a fuoco.
Prima, però, pure Tettamanzi – che è un teologo moralista – era considerato un protegè dell’Opus Dei.
Le cose cambiano, sotto il cielo, ma pure la convenienza dei giudizi, date retta a me.
“Milano è generosa, ma Tettamanzi è in minoranza”
di Maria Giovanna Maglie
http://www.libero-news.it/webeditorials/view/3911
Sono d’accordo con te, Francesco73. Molti distinguono tra “Chiesa buona” e “Chiesa cattiva”.
Io, però, volevo soprattutto parlare di quelle patenti di cattolicesimo che sono il più delle volte (ma non sempre) rilasciate seguendo una “vulgata” antica e molto diffusa nel nostro paese, secondo la quale da una parte si è cattolici e da un’altra no.
conosco tanti milanesi che apprezzano il card. Tettamanzi (a proposito, ma qualcuno dei suoi denigratori si ricorda quale rispetto andrebbe portato ad un cardinale ? sa che questa parola indica che il papa lo ha riconosciuto un CARDINE della Chiesa ?).
Le critiche della Maglie poi sono un esempio di frasi fatte, e la giornalista non è certo un esempio del pensiero cattolico, come del resto la Lega.
Sarebbe poi da ricordare che non è vero che il Cardinale Tettamanzi non si occupa dei milanesi e degli italiani in genere. E’ stato il primo (e non so quanti l’hanno seguito) ad organizzare il fondo per aiutare le persone (66% famiglie) colpite dalla crisi economica. http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=1635843
Al 16 novembre il fondo http://www.caritas.it/Documents/0/3709.html aveva raccolto 5 milioni e mezzo di euro, a luglio ne aveva distribuiti 3,8 a circa 1000 persone con una media pro-capite di 2500 euro.
Tra l’altro, sostenerlo sarebbe un buon modo per festeggiare degnamente il Natale…
Ciao Francesco,
felice festività dell’Immacolata.
L’equivoco sta proprio nel sostenere l’idea della presenza di due chiese, quella buona e la cattiva.
Il Vangelo è uno. Punto.
La domanda è una sola: seguo il Vangelo?
Lo testimonio? Questo o quel presbitero lo testimoniano?
Se ritieni questa regoletta condivisibile, prova a domandarti quanto e come i due cardinali che hai menzionato incarnano il Vangelo con la vita e le opere.
E’ il loro esempio, la loro vita che devi leggere per sapere, non Micromega, Repubblica, che tra l’altro hanno anche ospitato, tra gli altri, i card. Ratzinger e Martini.
L’agenda del cammino personale di fede non la detta una rivista, uno scrittore, peggio ancora un giornalista. La Maglie, Ferrara, Repubblica Micromega, dicano e sostengano ciò che vogliono, ma quell’agenda è mia, la gestisco io e so discernere.
Non a caso, sull’argomento, leggo il titolo di un articolo sulle parole dette stasera da BXVI:
Il Papa: ” Le coscienze intossicate dal meccanismo perverso dei media”
Benedetto XVI in piazza di Spagna, a Roma, per la tradizionale funzione dell’Immacolata. Ha affrontato il tema delle responsabilità etiche dell’informazione: “Ogni giorno il male viene raccontato e amplificato abituandoci all’orrore”.
Il messaggio di disceplo delle 14:11 è un capolavoro!
Il richiamo alla all’arretratezza, intolleranza, grossolanità, ignoranza è fantastico (“noi siamo cento volte….”). Effettivamente, le qualità che elenchi degli islamici sono veramente stimabili ed è giusto aspirare all’intolleranza e al fondamentalismo. Grazie, più che un discepolo sei un maestro…
Cherubino: attento a parlar così dei cardinali… ricordi Barragan e la sua ultima intervista a Pontifex?
a proposito, ma ‘sto Bruno Volpe non ha altro da fare?
Ringrazio Nino per il bel post, mi ha dato un po’ di ossigeno, giacché la lettura di alcuni post precedenti mi ha deluso, tutti più o meno a giocare la propria parte in commedia (io sono di Paolo, io di Apollo ecc.): “il Vangelo è uno. Punto. La domanda è una sola: seguo il Vangelo?”
La verità è complessa, difficile, piena di sfumature e non ama i colpi di spada, tanto meno dello spadone di Alberto da Giussano. Si può amare ed essere accoglienti nei confronti dello straniero senza irenismi, senza rinunciare a testimoniare e proclamare Cristo? La strada è stretta per chi non ha cuore largo e per chi vuol solo seguire il suo calcolo di convenienza politica.
Vorrei mordermi la lingua (la… tastiera!) ma non ci riesco: caro Ubi humilitas, lo so che tu sei così e un po’ ti compiaci di esserlo (alla Jessica Rabbit, che non è cattiva, ma la disegnano così), ma ti rendi conto di quel che hai scritto?
Rileggi:
“Le “crociate” SONO FINITE. E a chi desidera la guerra, il mio più fervido augurio è che la abbia al più presto (oggi stesso!!!) in casa sua”.
A parte che tra chi scrive qui non credo ci sia neanche uno che voglia la guerra o le crociate – Discepolo compreso – e a parte che “casa sua” è anche “casa tua” (il che mi pare autolesionista), se questa è una considerazione cristiana, beh forse è meglio farsi… buddisti!
Nino, sono d’accordo con te, l’agenda è personale ed è giusto che il singolo decida e scelga.
Ma io mi riferivo a tendenze invalse, da parte di media, riviste, gruppi, politici, a scegliere solo ciò che si preferisce dell’insegnamento della Chiesa, piluccando tra questo o quel vescovo secondo simpatia e convenienza.
Per me i cardinali che ti ho nominato, oltre a Tettamanzi, sono degni e rispettabili esponenti del clero, ciascuno con la sua sensibilità e le sue attitudini, ciascuno criticabile come tutti.
Da cattolico me li tengo, e non mi schiero a priori nè con l’uno nè contro l’altro.
Li ascolto e li prendo sul serio, vagliando tutto.
Francesco,
scusa il pong ma l’argomento è assai serio e decisivo, per questo occorre approfondire.
Ah! Il secolo.
Le sirene sono tante e sempre più ammalianti.
Ma pure loro invecchiano e anche se si fanno di botulino e via via di lifting, sempre la stessa merce vendono, cioè quello:
“……a scegliere solo ciò che si preferisce dell’insegnamento della Chiesa, piluccando tra questo o quel vescovo secondo simpatia e convenienza.”
Piluccano e non solo riguardo alla chiesa, ma alla finanza, alla borsa, all’ambiente, all’energia, all’economia, alla politica, al sociale.
Vivono sul malessere, sullo sfascio, sul peggio della rappresentazione della vita umana, sullo scontro, sulle ambiguità e se non ci sono le creano per fare canizza e scriverne ancora.
Oggi poi, in un contesto di bianco e nero, sguazzano nel loro habitat naturale.
La via e la ricerca della verità sono un optional nella società del reality.
Primi ad annunciare stupefacenti performance borsistiche che fanno impennare i listini e primi a decretare il giorno dopo una crisi imprevista facendoli precipitare, semplicemente ubbidendo al loro padrone di riferimento che ogni tanto ha bisogno di fare cassa a detrimento dei poveri risparmiatori allocchi che abboccano.
Per questo insisto continuamente sulla pratica del discernimento e del senso critico, cose che i giovani hanno difficoltà a seguire in mezzo a sto casino di monnezza mediatica.
E di un cotè che si nutre di photo opportunity dove trovano persino spazio e ascolto in tribune televisive, ministri padani del tutto fuori di testa con quell’espressione da gufo, scambiati per guru da gente imbambolata che guarda il dito.
Forse mi sono allargato ma se guardiamo più in generale si capisce meglio quanto le comunità organizzate tanto più la chiesa debbano vigilare, prepararsi e stare in “campana” nel maneggiare e nel decifrare l’informazione, oggi.
maioba, sembra che il cardinale Barragan abbia smentito quella interpretazione delle sue parole, e abbia chiarito il suo pensiero. Egli dice chiaramente di non avere nessuna pretesa di dire se qualcuno soggettivamente andrà all’inferno, di aver parlato commentando un passo di S. Paolo per indicare che l’omosessualità sul piano oggettivo è un comportamento disordinato -se praticata ovviamente. Alcune sue parole sono state tagliate dal contesto del discorso e quindi lette in modo distorto.
Buona Festa dell Immacolata a tutti.
Il sangue. La terra. Le tradizioni.
I leghisti adoratori dei celti e del dio Po affondino pure in questi legami merdosi, già annientati dalla vita e dalla parola del Messia, fuoco di luce, spada di verità e vita rinnovata alla sua sequela.
Tutta la chiesa italiana adesso sa perfettamente con chi abbiamo a che fare. Non praevalebunt.
LucaB
Cherubino: propongo che nessun prete o vescovo o cardinale conceda più un’intervista a Pontifex… al di là delle proprie generalità è meglio non dire null’altro al suo direttore…
@ Gerry
a casa sua= nel suo appartamento, nella propria famiglia
E lo ripeto tranquillamente senza remore.
A chi desidera la guerra, il mio più fervido augurio è che la abbia al più presto (oggi stesso!!!) in casa sua.
Non ci trovo poi tanto di male ad augurare alle persone ciò che desiderano.
Poi fatta quell’esperienza di ciò che desiderano, può darsi che “capiscano”.
Mi è partito il post involontariamente.
Dicevo… Non ci trovo poi tanto di male ad augurare alle persone ciò che desiderano.
Poi fatta quell’esperienza di ciò che desiderano, può darsi che “capiscano”.
Quanto alla “guerra in casa sua” poi, non parlo di… “guerra d’armi”…. ma di colui “che porta la divisione”… di “tre contro due”… padre contro figlio e figlio contro padre.
“La sua parola e la sua stessa persona farà venire a galla quello che c’è di più nascosto nel profondo del cuore umano”.
Consiglio la lettura di questo: http://www.cantalamessa.org/it/omelieView.php?id=122
Va bè, avete già detto tutto voi ed io, al solito, “arrivo con l’ultimo treno”: poi, francamente, non mi va di perdere tempo a commentare le fregnacce di Calderoli o di Maria Giovanna Maglie.
Piuttosto, approfitto del “post” per salutare l’amico Ignigo74, che leggo sempre volentieri.
Ancora un saluto agli amici !
Roberto 55