La fede sposta le montagne: ma è mai avvenuto, o mai è stato sognato?

Ecco a voi il Gran Sasso: lo metto per porre una domanda ai visitatori in vista della prossima lectio di Pizza e Vangelo nella quale leggeremo le parole di Gesù che sono in Marco 11, 23: Se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. La domanda è questa: vi risulta che sia mai capitato questo spostamento di montagne per sola fede, o che sia stato sognato da qualche cristianuccio e narrato in leggende auree? Io conosco una sola leggenda siffatta, dal Milione di Marco Polo, e la riporto nel primo commento. Chi sa di altre mi dia una mano

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Dal Milione di Marco Polo: Il gran miracolo della montagna – capitoli XXVI-XXIX. Ora vi racconterò un miracolo che avvenne tra Baudac e Mosul. Nell’anno 1265 vi era un califfo a Baudac che odiava molto i cristiani; e ciò è naturale per i saraceni. Quel califfo pensò di far ridiventare saraceni i cristiani, oppure di ucciderli tutti; e a far questo lo persuadevano i suoi consiglieri saraceni.
    Allora il califfo mandò a chiamare tutti i cristiani del luogo ed espose loro questo punto: che egli trovava scritto in un vangelo che, se un cristiano avesse una fede grande quanto un granello di senape, gli basterebbe rivolgere una preghiera a Dio per far congiungere due montagne; e mostrò loro il vangelo. I cristiani dissero che era vero. – Dunque, – disse il califfo, – tra voi tutti deve esserci tanta fede quanto un granello di senape: fate quindi spostare quella montagna o io vi ucciderò tutti, oppure voi vi farete saraceni, perché chi non ha fede deve morire -. E per questo diede loro tempo dieci giorni.
    Quando i cristiani udirono ciò che aveva detto il vescovo, ebbero una gran paura e non sapevano cosa fare. Si radunarono tutti, adulti e bambini, maschi e femmine, l’arcivescovo e il vescovo, e pregarono molto Iddio; rimasto otto giorni in orazione, supplicando Iddio di aiutarli e di salvarli da una morte tanto crudele. La nona notte apparve ‘angelo al vescovo, che era un uomo molto santo, e gli disse che andasse la mattina seguente dal tale calzolaio e che gli dicesse che la montagna si sarebbe spostata. Quel calzolaio era un uomo virtuoso e conduceva una vita così retta che un giorno andò nella sua bottega una donna molto bella, per cui egli commise un piccolo peccato con gli occhi; allora si percosse con la lesina e non la volle mai più vedere; tanto era uomo virtuoso e santo.
    Quando il vescovo ebbe la visione che per intercessione del calzolaio la montagna si sarebbe spostata, egli fece radunare tutti i cristiani e disse loro della visione.
    Allora il vescovo pregò il calzolaio che pregasse Dio di spostare la montagna; quegli disse che non era uomo adatto a questo, ma i cristiani lo implorarono talmente che il calzolaio si mise a pregare. Compiuto il termine, la mattina tutti i cristiani andarono in chiesa e fecero cantare la messa pregando Iddio di aiutarli; poi trassero fuori la croce e si recarono nella pianura fino davanti alla montagna; qui tra grandi e piccoli, maschi e femmine erano almeno in centomila. Venne anche il califfo con molti saraceni armati, per uccidere i cristiani, credendo che la montagna non si sarebbe mossa. Mentre i cristiani stavano in orazione inginocchiati dinnanzi alla croce e pregavano Dio di compiere il miracolo la montagna cominciò a crollare e a spostarsi. I saraceni vedendo ciò si stupirono assai, e il califfo si convertì insieme a molti saraceni. E quando morì si trovò che aveva una croce al collo; i saraceni vedendo questo non lo sotterrarono nel mausoleo con gli altri califfi trapassati, lo misero invece in un altro luogo.

    25 Ottobre, 2023 - 12:23
  2. fiorenza

    Eccome se è capitato, e se continua a capitare, “questo spostamento di montagne per sola fede”! E, di sicuro, la cosa è stata ripetutamente sognata e raccontata. Per ora, però, segnalo soltanto la premessa da cui parto prima di inoltrarmi in leggende, racconti, narrazioni, e narrazioni di sogni. Questa:
    http://scrittidijosephratzinger.blogspot.com/2013/05/spostare-le-montagne.html

    Fiorenza Bettini

    25 Ottobre, 2023 - 20:13
  3. fiorenza

    In breve, per chi non avesse tempo di aprire il link, e per chiarire quale sia “la premessa da cui parto” per leggere le storie di ” spostamento di montagne per sola fede” e intendere di quali monti a me intendesse parlare Gesù, estraggo, dal testo che vi ho segnalato, queste parole di Benedetto, tutte luce:

    “Qui si intendono in realtà quei monti che ostruiscono il cammino della nostra esistenza. E che sono tanto più importanti dei monti riportati sulle cartine geografiche. Questi monti posso infatti oltrepassarli se mi affido a Dio. (…) L’atto di fede non è, per così dire, convincersi di una certa idea o attribuire alla fede il potere di compiere determinate azioni. L’atto di fede consiste nel riporre la propria fiducia nell’esistenza di Dio, nel fatto che posso mettermi nelle sue mani. E allora anche la montagna si dissolverà “.

    Non è proprio questo che dicono, “in parabola”, antiche storie, “leggende auree” o, come i racconti di sogni, narrazioni le più intime, le più personali (e, paradossalmente, proprio in quanto tali, le uniche che possiamo davvero capire, che sentiamo familiari, e, al di là della loro veste a volte “fiabesca”, così vere, così quotidiane, così intime a noi, così “nostre”)?

    Fiorenza Bettini

    26 Ottobre, 2023 - 13:53
  4. Luigi Accattoli

    Grazie Fiorenza delle parole di Benedetto e del tuo commento…

    26 Ottobre, 2023 - 21:18

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