Ho colto dal vero, nello stesso giorno, due esclamazioni sul tempo che fugge e non s’arresta un’ora, venute da persone che parlavano con me. Le riporto con il dettaglio delle circostanze nei due primi commenti, limitandomi qui a dire che l’arte della parola può anche essere imprevista e frequente.
Due esclamazioni sul tempo che fugge
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Troppo presto. La prima delle due esclamazioni è di una nonna di 88 anni in risposta alle meraviglie di una nipotina: “Ma sei più vecchia del papà, della mamma e anche della maestra”. E la nonna: “Ho sbagliato a nascere troppo presto”.
In così poco tempo. La seconda esclamazione l’ho udita da un settantenne alla notizia che la figlia di un coetaneo si sposa:
– Si sposa? Ma è giovanissima!
– Ti sbagli, Miriam ha trent’anni: li ha compiuti il mese scorso.
– Ma come ha fatto, in così poco tempo…
È vero. Una volta domandarono ad un bambino: quanti anni hai? E lui: già cinque.
https://gpcentofanti.altervista.org/il-segreto-del-tempo-2/
Dialoghetto tra nonno e nipote – mentre camminano di sera, al buio, lungo la siepe di una villetta dalla quale di colpo e tutti insieme abbaiano tre cani e il bambino, spaventato, salta in braccio al nonno:
– Non avere paura Filippo. Capita che i bambini piccoli abbiano paura dei cani che abbaiano nel buio…
– Non è vero, nonno: io sono grande e ho paura lo stesso!