Percorso preghiera in San Pietro: una novità che lodo e che critico
7 Comments
Luigi Accattoli
Lungo la navata di destra. Il percorso si snoda all’interno della Basilica Vaticana lungo la navata di destra. Ti porta alla Cappella della Pietà, all’altare di Giovanni Paolo II, alla Cappella del Sacramento, all’area delle confessioni, alla Cappella di San Giuseppe per la celebrazione delle Messe. Dopo quest’ultima, sei obbligato a uscire dalla Basilica passando per le Grotte vaticane.
Il pregio del percorso è lampante: in San Pietro entrano ogni giorno “almeno 47 mila persone” (parole del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica) e la coda per filtrare questo fiume di visitatori attraverso gli otto metaldetectors è lunghissima. Al momento della nostra visita, tra le 11 e le 12, il serpentone partiva dalla fontana di sinistra che è sulla piazza, saliva verso il Braccio di Carlo Magno, scendeva lungo l’intero colonnato di sinistra, percorreva lo spazio che è tra i due colonnati e risaliva lungo quello di destra, si divideva in otto rivoli per il passaggio dei metaldetectors e raggiungeva infine il Braccio di Carlo Magno. Un percorso di almeno un’ora, forse più. Andando invece alla postazione transennata per il “Percorso della preghiera”, che è sulla destra della fontana di destra, si salta la fila dei turisti e si raggiunge direttamente il metaldetector riservato a questo flusso. Ti risparmi dunque la fila, ma devi poi restare su questo percorso transennato e non puoi fare una libera visita al resto dell’immensa Basilica.
Gli orari del nuovo percorso sono quelli di apertura della Basilica: dalle 6.50 alle 18.40. Per l’ingresso non è richiesto alcun biglietto, così come è gratuito il percorso dei turisti. “Introduciamo in via sperimentale un percorso privilegiato per permettere a fedeli, gruppi di preghiera e pellegrini, di venire a pregare in San Pietro e partecipare ai sacramenti senza attendere in lunghe code”, aveva detto il cardinale Gambetti presentando il progetto alla stampa: “In linea con il desiderio del Santo Padre, vorremmo restituire al Santuario la massima accessibilità alla vita spirituale, liturgica e celebrativa”.
Al commento seguente le mie critiche.
25 Aprile, 2023 - 19:44
Luigi Accattoli
La prima critica riguarda la cattiva informazione. All’Ufficio delle Informazioni turistiche, che è a metà del Braccio di Carlo Magno, non sapevano neanche dell’esistenza di questo percorso. Sulla piazza esso è segnalato solo dov’è il suo avvio transennato, vigilato da un addetto. Insomma: se non sei un vaticanista, o un frequentatore abituale della Basilica, non sai di questa possibilità e non la scovi. Sarà bene dunque che venga meglio pubblicizzata e segnalata. Poi lungo il suo sviluppo vi sono dei passaggi non transennati, dove non c’è alcuna garanzia che il visitatore orante non si trasformi in turista vagante. Credo di averne avvistati almeno tre, di tali passaggi: salendo i gradoni del sagrato, nel gorgo dell’atrio, all’imbocco della discesa alle Grotte.
Una buona idea, dunque, ma da migliorare nell’esecuzione. La tempistica vaticana è lenta: diamogli tempo fino al Giubileo del 2025.
25 Aprile, 2023 - 19:44
Luigi Accattoli
Mia foto al tabellone che segnala il “Percorso della preghiera” accanto alla postazione transennata e vigilata da cui esso prende inizio. Ch’io abbia visto, in tutta la piazza questa è l’unica segnalazione del Percorso. Esso non è indicato neanche ai varchi di accesso alla piazza.
25 Aprile, 2023 - 20:24
Luigi Accattoli
Mia foto al cartello che segnala il “Percorso della preghiera” nell’Atrio della Basilica.
25 Aprile, 2023 - 20:24
viviana.cuozzo
Caro Luigi, in effetti le code per entrare nella Basilica di San Pietro confermo che sono estenuanti e va elaborato un sistema per snellire le visite, ad esempio prenotare gli ingressi, come si fa per le conferenze, alle quali ho partecipato molte volte. Accreditati sulla piattaforma on line mostri il passi e al metaldetektor è veloce, poiché la fila è riservata. Considera che le file per i metal detektor sono indistinte anche per entrare al palazzo apostolico sala Clementina etc…
Viviana forse hai ragione: per la visita turistica alla Basilica di San Pietro e per la salita alla Cupola potrebbero adottare il sistema della prenotazione con fila riservata, come già avviene per i Musei Vaticani. Ma la prenotazione non sarebbe certo appropriata per la preghiera e i sacramenti.
Lungo la navata di destra. Il percorso si snoda all’interno della Basilica Vaticana lungo la navata di destra. Ti porta alla Cappella della Pietà, all’altare di Giovanni Paolo II, alla Cappella del Sacramento, all’area delle confessioni, alla Cappella di San Giuseppe per la celebrazione delle Messe. Dopo quest’ultima, sei obbligato a uscire dalla Basilica passando per le Grotte vaticane.
Il pregio del percorso è lampante: in San Pietro entrano ogni giorno “almeno 47 mila persone” (parole del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica) e la coda per filtrare questo fiume di visitatori attraverso gli otto metaldetectors è lunghissima. Al momento della nostra visita, tra le 11 e le 12, il serpentone partiva dalla fontana di sinistra che è sulla piazza, saliva verso il Braccio di Carlo Magno, scendeva lungo l’intero colonnato di sinistra, percorreva lo spazio che è tra i due colonnati e risaliva lungo quello di destra, si divideva in otto rivoli per il passaggio dei metaldetectors e raggiungeva infine il Braccio di Carlo Magno. Un percorso di almeno un’ora, forse più. Andando invece alla postazione transennata per il “Percorso della preghiera”, che è sulla destra della fontana di destra, si salta la fila dei turisti e si raggiunge direttamente il metaldetector riservato a questo flusso. Ti risparmi dunque la fila, ma devi poi restare su questo percorso transennato e non puoi fare una libera visita al resto dell’immensa Basilica.
Gli orari del nuovo percorso sono quelli di apertura della Basilica: dalle 6.50 alle 18.40. Per l’ingresso non è richiesto alcun biglietto, così come è gratuito il percorso dei turisti. “Introduciamo in via sperimentale un percorso privilegiato per permettere a fedeli, gruppi di preghiera e pellegrini, di venire a pregare in San Pietro e partecipare ai sacramenti senza attendere in lunghe code”, aveva detto il cardinale Gambetti presentando il progetto alla stampa: “In linea con il desiderio del Santo Padre, vorremmo restituire al Santuario la massima accessibilità alla vita spirituale, liturgica e celebrativa”.
Al commento seguente le mie critiche.
La prima critica riguarda la cattiva informazione. All’Ufficio delle Informazioni turistiche, che è a metà del Braccio di Carlo Magno, non sapevano neanche dell’esistenza di questo percorso. Sulla piazza esso è segnalato solo dov’è il suo avvio transennato, vigilato da un addetto. Insomma: se non sei un vaticanista, o un frequentatore abituale della Basilica, non sai di questa possibilità e non la scovi. Sarà bene dunque che venga meglio pubblicizzata e segnalata. Poi lungo il suo sviluppo vi sono dei passaggi non transennati, dove non c’è alcuna garanzia che il visitatore orante non si trasformi in turista vagante. Credo di averne avvistati almeno tre, di tali passaggi: salendo i gradoni del sagrato, nel gorgo dell’atrio, all’imbocco della discesa alle Grotte.
Una buona idea, dunque, ma da migliorare nell’esecuzione. La tempistica vaticana è lenta: diamogli tempo fino al Giubileo del 2025.
Mia foto al tabellone che segnala il “Percorso della preghiera” accanto alla postazione transennata e vigilata da cui esso prende inizio. Ch’io abbia visto, in tutta la piazza questa è l’unica segnalazione del Percorso. Esso non è indicato neanche ai varchi di accesso alla piazza.
Mia foto al cartello che segnala il “Percorso della preghiera” nell’Atrio della Basilica.
Caro Luigi, in effetti le code per entrare nella Basilica di San Pietro confermo che sono estenuanti e va elaborato un sistema per snellire le visite, ad esempio prenotare gli ingressi, come si fa per le conferenze, alle quali ho partecipato molte volte. Accreditati sulla piattaforma on line mostri il passi e al metaldetektor è veloce, poiché la fila è riservata. Considera che le file per i metal detektor sono indistinte anche per entrare al palazzo apostolico sala Clementina etc…
https://gpcentofanti.altervista.org/ecco-la-via-del-futuro/
Viviana forse hai ragione: per la visita turistica alla Basilica di San Pietro e per la salita alla Cupola potrebbero adottare il sistema della prenotazione con fila riservata, come già avviene per i Musei Vaticani. Ma la prenotazione non sarebbe certo appropriata per la preghiera e i sacramenti.