Gesù che promette ricompensa a chiunque “vi darà da bere un bicchiere d’acqua”
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Luigi Accattoli
Perchè siete di Cristo. “Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa”: Marco 9 41. Questa è un’affermazione che rafforza l’invito del versetto precedente a evitare atteggiamenti esclusivisti o integralistici, come diremmo oggi. Essa infatti promette ricompensa a chi opera del bene verso i discepoli pur non facendo parte del loro numero. Osservano gli esegeti che il detto non può essere stato pronunciato da Gesù in questa forma: parlando cioè di sé in terza persona e qualificandosi come “il Cristo”. “Chi è colui al quale viene promessa una ricompensa perfino per un bicchiere d’acqua offerto ai discepoli di Gesù? In questo contesto, per Marco e per la sua comunità, può trattarsi solo di qualcuno che di tale comunità non faccia parte e che, al tempo stesso, non sia ostile a Cristo e ai suoi seguaci, bensì compia quel servizio per suo amore […]. Esistono persone buone che, pur non professando la fede in Cristo, vengono in soccorso agli altri per motivi umanitari; nel giudizio di Dio costoro sperimenteranno la loro misericordia. Come nella vicenda del buon samaritano e nella scena del giudizio finale, Gesù qui loda un senso di umanità, che talvolta dà dei punti anche ai cristiani. A siffatte persone egli si riferisce, là dove dice: chi non è contro di noi, è con noi”” (Schnackenburg).
A tempo debito non avevo seguito questa lezione e conversazione. Ora l’ho fatto, ma non capisco perché oltre all’audio non si può fruire anche del vide! del video!
Il pericolo e’ quello di aiutare il prossimo per avere in cambio una gratificazione, un riconoscimento, una ricompensa, anche solo psicologica . Per sentirsi ” buoni” “compassionevoli”.Tentazione sottile ma molto presente nei moderni ” benefattori”. Quanto lo facciano per amore di Dio o di Cristo, e quanto per la propria vanagloria certo nessuno di noi puo’ giudicare. Solo Dio che scruta la coscienza di ogni uomo puo’ sapere se il gesto di dare un bicchiere d’ acqua e’ fatto disinteressatamente o per amore di Cristo . Sicuramente pero ‘ esiste un criterio. Quando il bicchiere d’ acqua e’ dato di fronte a telecamere e giornalisti, quando e’ strombazzato su tutti i giornali, quando il compassionevole ci tiene a farlo sapere a tutti presentandosi come ” filantropo” ecc ,allora qualche dubbio viene..Nel Vangelo e’ scritto non sappia la tua mano destra cosa fa la tua sinistra ….
5 Marzo, 2023 - 9:24
Luigi Accattoli
Antonella abbiamo optato per la registrazione audio perché quella video è meno maneggevole – la video è cento volte più “pesante” della audio, per dirla approssimativamente – e richiede una liberatoria (o autorizzazione) da parte di tutte le persone che vengono riprese. C’è insomma il diritto d’immagine che entra in causa. Abbiamo anche pensato che nel nostro caso il video aggiunge ben poco all’audio. E lascia più libere le persone quanto all’abbigliamento e all’insieme dell’aspetto con cui collegarsi. Soddisfatta della risposta?
5 Marzo, 2023 - 21:34
Beppe Zezza
Desidero segnalarvi i lavori di Pierre Perrier circa la formazione e trasmissione orale dei Vangeli. In quel contesto il bicchiere d’acqua offerto è quello che viene dato al predicatore del Vangelo da parte di un ascoltatore.dunque si tratta di un segno di accoglienza della Parola
7 Marzo, 2023 - 8:26
Luigi Accattoli
A Beppe Zezza. Ti ringrazio della segnalazione. Non conosco i lavori di Pierre Perrier sulla formazione e la trasmissione orale dei Vangeli. Ti chiedo se questo autore riporti qualche fonte narrativa antica sul bicchiere d’acqua offerto al predicatore del Vangelo da parte di un ascoltatore. Se vi fosse, mi piacerebbe conoscerla…
7 Marzo, 2023 - 21:16
Beppe Zezza
Ho recentemente terminato si lwggete il libro ‘les colliers evangeliques’ di Perrier. Là osservazione sul rapporto tra bicchiere d’acqua è predicazione orale del Vangelo la ho trovata li e memorizzata perché mi è parsa interessante. Andrò a ricercarla per essere più preciso. I lavori di Pierre Perrier fondati sulle tradizioni delle chiese apostoliche orientali e sugli studitelativi alle culture’orali’ li ho trovato di palpitante interesse e li consiglio a chiunque legga in francese
Perchè siete di Cristo. “Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa”: Marco 9 41. Questa è un’affermazione che rafforza l’invito del versetto precedente a evitare atteggiamenti esclusivisti o integralistici, come diremmo oggi. Essa infatti promette ricompensa a chi opera del bene verso i discepoli pur non facendo parte del loro numero. Osservano gli esegeti che il detto non può essere stato pronunciato da Gesù in questa forma: parlando cioè di sé in terza persona e qualificandosi come “il Cristo”.
“Chi è colui al quale viene promessa una ricompensa perfino per un bicchiere d’acqua offerto ai discepoli di Gesù? In questo contesto, per Marco e per la sua comunità, può trattarsi solo di qualcuno che di tale comunità non faccia parte e che, al tempo stesso, non sia ostile a Cristo e ai suoi seguaci, bensì compia quel servizio per suo amore […]. Esistono persone buone che, pur non professando la fede in Cristo, vengono in soccorso agli altri per motivi umanitari; nel giudizio di Dio costoro sperimenteranno la loro misericordia. Come nella vicenda del buon samaritano e nella scena del giudizio finale, Gesù qui loda un senso di umanità, che talvolta dà dei punti anche ai cristiani. A siffatte persone egli si riferisce, là dove dice: chi non è contro di noi, è con noi”” (Schnackenburg).
https://gpcentofanti.altervista.org/un-racconto-breve-habemus-papam/
A tempo debito non avevo seguito questa lezione e conversazione. Ora l’ho fatto, ma non capisco perché oltre all’audio non si può fruire anche del vide! del video!
Scusate la ripetizione. Ci vedo poco!
Il pericolo e’ quello di aiutare il prossimo per avere in cambio una gratificazione, un riconoscimento, una ricompensa, anche solo psicologica . Per sentirsi ” buoni” “compassionevoli”.Tentazione sottile ma molto presente nei moderni ” benefattori”. Quanto lo facciano per amore di Dio o di Cristo, e quanto per la propria vanagloria certo nessuno di noi puo’ giudicare. Solo Dio che scruta la coscienza di ogni uomo puo’ sapere se il gesto di dare un bicchiere d’ acqua e’ fatto disinteressatamente o per amore di Cristo . Sicuramente pero ‘ esiste un criterio. Quando il bicchiere d’ acqua e’ dato di fronte a telecamere e giornalisti, quando e’ strombazzato su tutti i giornali, quando il compassionevole ci tiene a farlo sapere a tutti presentandosi come ” filantropo” ecc ,allora qualche dubbio viene..Nel Vangelo e’ scritto non sappia la tua mano destra cosa fa la tua sinistra ….
Antonella abbiamo optato per la registrazione audio perché quella video è meno maneggevole – la video è cento volte più “pesante” della audio, per dirla approssimativamente – e richiede una liberatoria (o autorizzazione) da parte di tutte le persone che vengono riprese. C’è insomma il diritto d’immagine che entra in causa. Abbiamo anche pensato che nel nostro caso il video aggiunge ben poco all’audio. E lascia più libere le persone quanto all’abbigliamento e all’insieme dell’aspetto con cui collegarsi. Soddisfatta della risposta?
Desidero segnalarvi i lavori di Pierre Perrier circa la formazione e trasmissione orale dei Vangeli. In quel contesto il bicchiere d’acqua offerto è quello che viene dato al predicatore del Vangelo da parte di un ascoltatore.dunque si tratta di un segno di accoglienza della Parola
A Beppe Zezza. Ti ringrazio della segnalazione. Non conosco i lavori di Pierre Perrier sulla formazione e la trasmissione orale dei Vangeli. Ti chiedo se questo autore riporti qualche fonte narrativa antica sul bicchiere d’acqua offerto al predicatore del Vangelo da parte di un ascoltatore. Se vi fosse, mi piacerebbe conoscerla…
Ho recentemente terminato si lwggete il libro ‘les colliers evangeliques’ di Perrier. Là osservazione sul rapporto tra bicchiere d’acqua è predicazione orale del Vangelo la ho trovata li e memorizzata perché mi è parsa interessante. Andrò a ricercarla per essere più preciso. I lavori di Pierre Perrier fondati sulle tradizioni delle chiese apostoliche orientali e sugli studitelativi alle culture’orali’ li ho trovato di palpitante interesse e li consiglio a chiunque legga in francese