Becciu verso la riabilitazione: invitato al Concistoro di fine mese

Nuovo gesto di benevolenza del Papa verso il cardinale Angelo Becciu che è sotto processo in Vaticano, gesto che prelude a una riabilitazione che possiamo immaginare relativamente prossima: Francesco l’ha invitato a partecipare al Concistoro di fine mese al quale – nei giorni 27, 29 e 30 agosto – sono stati chiamati i cardinali di tutto il mondo. Il Papa gli avrebbe anche promesso una piena reintegrazione nelle funzioni delle quali fu privato nel settembre del 2020, ma in Vaticano fanno osservare che quella reintegrazione ci sarà solo se il processo che lo riguarda avrà una conclusione a lui favorevole. – E’ l’attacco di un mio articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera a pagina 22 con il titolo Becciu e la telefonata del Papa: mi ha invitato al Concistoro. Nei commenti l’intero articolo.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Teste Becciu. E’ stato lo stesso cardinale a dare la notizia sia dell’invito al Concistoro sia della promessa del Papa. Lo ha fatto informandone la comunità parrocchiale sarda di Golfo Aranci presso la quale sta passando le vacanze: “Sabato mi ha telefonato il Papa per dirmi che sarò reintegrato nelle mie funzioni cardinalizie e per chiedermi di partecipare a una riunione con tutti i cardinali che si terrà nei prossimi giorni a Roma. Per questo domenica prossima non potrò essere presente alla messa essendo impegnato a Roma”.
    “Sono molto emozionato per questo gesto del Papa”, ha detto poi il cardinale all’Ansa: “Lo ringrazio di cuore e riconfermo la mia piena comunione con lui”.
    L’invito al Concistoro costituisce una seconda e più impegnativa mano tesa del Papa nei confronti di Becciu, dopo che Francesco il Giovedì Santo del 2021 aveva celebrato la messa nell’appartamento del cardinale: quel gesto segnalava che Bergoglio continuava a nutrire verso di lui un’affettuosa amicizia, nonostante il provvedimento di privazione dei “diritti connessi al cardinalato” con cui l’aveva colpito sei mesi prima.

    23 Agosto, 2022 - 18:39
  2. Luigi Accattoli

    Sarà la giustizia a decidere. Quel provvedimento era stato preso con riferimento a presunte responsabilità del cardinale in usi irregolari di fondi della Segreteria di Stato dei quali aveva avuto piena disponibilità fino ad allora in quanto Sostituto. Nel luglio 2021, poi, il cardinale era stato rinviato a giudizio – insieme ad altri – nel processo per l’acquisto del famoso immobile di Londra, con l’accusa di peculato e abuso d’ufficio, nonché di “subornazione”, ovvero di aver cercato di far ritrattare Alberto Perlasca, già suo collaboratore e poi suo accusatore. Processo che è ancora in corso.
    “Desidero con tutto il cuore che sia innocente”, aveva detto il Papa di Becciu in un’intervista del settembre 2021: “E’ stato un mio collaboratore e mi ha aiutato molto e il mio desiderio è che ne esca bene. Ma è un modo affettivo di presumere l’innocenza. Ora, sarà la giustizia a decidere”.

    23 Agosto, 2022 - 18:40
  3. Luigi Accattoli

    Diritti connessi con il cardinalato. Rispetto alla celebrazione papale nell’appartamento di Becciu, l’invito al Concistoro è un gesto che più direttamente prelude alla riabilitazione del cardinale, perché lo riguarda non solo in quanto persona ma anche specificamente come cardinale, in quanto gli permette di partecipare a un incontro di cardinali al quale non avrebbe potuto accedere a seguito della sanzione del 2020.
    Che tuttavia la reintegrazione di Becciu nei diritti del cardinalato (il primo dei quali è la partecipazione al Conclave) non sia da dare ancora per scontata, in quanto subordinata all’esito del processo, lo richiamavano ieri varie indiscrezioni provenienti dal Vaticano, tra le quali una raccolta da AscaNews affermava che “i diritti del cardinalato non si riferiscono alla partecipazione alla vita della chiesa. I cristiani sono sempre chiamati a prendervi parte, secondo il proprio stato: nel caso dei cardinali questo può includere l’invito – talvolta personale – a partecipare ad alcune riunioni a loro riservate”. Come a dire che tra l’invito a un Concistoro e la piena riabilitazione la differenza è di sostanza
    .

    23 Agosto, 2022 - 18:41
  4. maria cristina venturi

    Il Papa non sbaglia mai.Soprattutto Papa Francesco non sbaglia mai e non si puo’ presumere che sbagli !
    Quindi non ha sbagliato quando ha tolto il cardinalato a Becciu, Ancor prima della condanna del processo, e non sbaglia oggi che lo riabilita prima dell’ assoluzione del processo.Inutile fare i processi: il Papa condanna e assolve a piacere suo.C’ e’ solo da sperare , per i cardinali ,di essere nelle sue simpatie.

    23 Agosto, 2022 - 20:00
  5. Grazie, dottor Accattoli,
    in realtà non so se è corretto parlare di “benevolenza”. Credo piuttosto che il Papa 1) sia stato informato che nel processo non s’è vista nemmeno l’ombra di una prova contro il card. Becciu e 2) abbia capito d’essere stato ingannato due anni fa. Questa sarebbe, quindi, una prima piccola vittoria della verità e del diritto.
    Tant’è vero che il Papa gli ha detto letteralmente: «Sono Francesco. Lei ha tutto il diritto di partecipare al Concistoro. Anche per lei deve valere il principio della presunzione di innocenza. La aspetto».
    Con un cordiale saluto
    AP

    Per chi volesse informarsi, io tengo aggiornata la mia rassegna stampa sul “caso Becciu”: https://www.andreapaganini.ch/CASO_BECCIU.html

    23 Agosto, 2022 - 20:45
  6. Leonardo Lugaresi

    Caro Luigi, so bene che per te (e per molti altri, fuori e dentro la chiesa) a papa Francesco tutto è permesso, ma sei proprio sicuro che anch’egli non abbia degli obblighi verso la giustizia e la prudenza, un po’ come tutti noi comuni mortali? Due anni fa, improvvisamente e inopinatamente egli privò il cardinale Becciu delle prerogative del suo stato, infliggendogli una sanzione disonorante, in assenza di un accertamento delle sue responsabilità. Ora, perdurando tale mancanza di certezza – dato che il processo a carico del cardinale si trascina, a detta dei competenti in modo discutibilissimo, senza aver portato ancora ad una sentenza – pare che voglia riabilitarlo. Si è dunque reso conto di aver sbagliato a punirlo due anni fa? Ma se è così, come può non riconoscere di aver mancato gravemente, allora, ai suoi doveri di giustizia e di prudenza? E dato che lo scandalo allora fu pubblico, non dovrebbe essere pubblica ora anche la riparazione, con l’ammissione del torto commesso e la richiesta all’offeso di essere perdonato? Condividi con me, caro Luigi, una tale aspettativa?

    25 Agosto, 2022 - 17:36

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