Ho conosciuto la coppia più singolare che mai mi sia capitata: piena di travagli ma per nulla lamentosa. Lui è cieco da un decennio per una patologia mal curata, lei è sorda pure da un decennio e non vuole apparecchi. Giura che le fanno confusione. “Ci sente lui per me” conclude serenamente. Sono sui settanta. Camminano molto, hanno il contapassi e sono orgogliosi delle medie che realizzano. Lei guida i movimenti, lui parla con la gente che non vede. Non discutono mai su quello che vedono e sentono: l’uno si fida dell’altro. Non si considerano sfortunati. “Pensa – dice l’uno all’altra – se ero sordo anch’io”. “E tu immagina – replica lei – se ero cieca come te”. Quando incontrano un conoscente che chiede “come va” rispondono a una voce: “Basta accontentarsi”.
Parabola del cieco e della sorda
2 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Almeno si aiutano a collegarsi con la realtà. E certa sociologia attuale? Per essa il vero è un optional al servizio di interessi privati?
https://gpcentofanti.altervista.org/le-due-nuove-classi-sociali/
Encomiabili|