Parabola del cieco e della sorda

Ho conosciuto la coppia più singolare che mai mi sia capitata: piena di travagli ma per nulla lamentosa. Lui è cieco da un decennio per una patologia mal curata, lei è sorda pure da un decennio e non vuole apparecchi. Giura che le fanno confusione. “Ci sente lui per me” conclude serenamente. Sono sui settanta. Camminano molto, hanno il contapassi e sono orgogliosi delle medie che realizzano. Lei guida i movimenti, lui parla con la gente che non vede. Non discutono mai su quello che vedono e sentono: l’uno si fida dell’altro. Non si considerano sfortunati. “Pensa – dice l’uno all’altra – se ero sordo anch’io”. “E tu immagina – replica lei – se ero cieca come te”. Quando incontrano un conoscente che chiede “come va” rispondono a una voce: “Basta accontentarsi”.

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