Sulla riforma della Curia Romana ieri la rivista il Regno mi ha chiesto un commento per il suo blog che si chiama ReBlog. Metto qui il link per leggerlo e riporto nel primo commento il passaggio da cui ho preso il titolo per questo post: Riforma curia: missionariua e sinodale.
Riforma della Curia: dov’era la Dottrina ora è la Missione. Significati cercansi…
7 Comments
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Chi ha naso li cerchi. La riforma della Curia del papa gesuita, che da giovane voleva andare missionario, non poteva non essere una riforma missionaria: e questa lo è, quantomeno nelle intenzioni dichiarate, nel titolo della Costituzione che la promulga, nella precedenza data agli organismi preposti all’evangelizzazione. Questo è a mio parere il miglior pregio – almeno in idea – della riforma, che intende collaborare alla “conversione missionaria della Chiesa” che Francesco si era proposto fin dalla “Evangelii gaudium” (2013). Tale intenzione è segnalata già dall’organigramma curiale: il primo dicastero dopo la Segreteria di Stato non sarà più la Congregazione per la Dottrina della Fede, ma il nuovo Dicastero per l’Evangelizzazione, che accorperà la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e il Consiglio per la nuova Evangelizzazione e sarà direttamente presieduto dal papa, affiancato da due pro-prefetti.
Una conduzione privilegiata, riservata al papa, che richiama l’analoga conduzione papale del Sant’Offizio, che durò fino alla riforma montiniana del 1968. Il prefetto della “Suprema sacra Congregazione del Sant’Offizio” era il papa, mentre il responsabile operativo ne era il segretario: e queste nomenclature durarono fino al cardinale Ottaviani, che appunto ne fu segretario fino alla riforma, quando gli subentrò il cardinale Seper con il titolo di prefetto.
Insomma con Francesco il ruolo che fu della dottrina viene assunto dall’evangelizzazione. E qui ci sono molti e validi significati. Chi ha naso li cerchi.
Leggi tutto: https://re-blog.it/2022/03/22/riforma-curia-missionaria-e-sinodale/
Viva il Sismografo. Questo mio commento è stato ripreso dal Sismografo – che ringrazio:
https://ilsismografo.blogspot.com/2022/03/vaticano-riforma-curia-missionaria-e.html
Il Signore porta avanti la storia con la collaborazione dei piccoli, fossero anche potenti, la prima cosa è la vita concteta. Detto questo quanto si può sperare in profondi concreti rinnovamenti!
https://gpcentofanti.altervista.org/un-racconto-breve-habemus-papam/
Servono aggregatori alternativi
https://gpcentofanti.altervista.org/crematopolitica-e-aggregatori-di-orientamenti/
25 marzo 2022 Atto di consacrazione della Russia, dell’Ucraina e del monfo a Maria presieduto da papa Francesco
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace.
Ma noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!
Nella miseria del peccato, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, tu, Madre santa, ci ricordi che Dio non ci abbandona, ma continua a guardarci con amore, desideroso di perdonarci e rialzarci. È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Per bontà divina sei con noi e anche nei tornanti più angusti della storia ci conduci con tenerezza.
Ricorriamo dunque a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto.
Così hai fatto a Cana di Galilea, quando hai affrettato l’ora dell’intervento di Gesù e hai introdotto il suo primo segno nel mondo. Quando la festa si era tramutata in tristezza gli hai detto: «Non hanno vino» (Gv 2,3). Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.
Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.
Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.
Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.
Regina della pace, ottieni al mondo la pace.
Il tuo pianto, o Madre, smuova i nostri cuori induriti. Le lacrime che per noi hai versato facciano rifiorire questa valle che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.
Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26): così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: «Ecco tua madre» (v. 27). Madre, desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.
Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.
Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen.
Rif. 10.06 – Abusivo
Dal viceconduttore (non eletto) del blog altrui speriamo non arrivino anche i pluri-commenti alla preghiera del papa o altro ancora.
Concordo in parte con lei riguardo alla riforma. Ecco cosa penso: https://iltuttonelframmento.blogspot.com/2022/03/praedicate-evangelium.html. Con stima.