Le ultime omelie e dichiarazioni del patriarca Kirill mi feriscono, come feriscono tanti intorno a me. Ma essendo occupato in dieci altre faccende, non sono riuscito finora a procurarmi i testi integrali in buona traduzione. Chi ne dispone me li segnali. Non articoli che li citano e commentano, non le traduzioni automatiche, ma i testi originali integrali in traduzioni affidabili. Voglio ascoltarlo davvero prima di commentarlo. Intanto prego che il Signore l’assista, come prego che assista quanti sono vittime della guerra, combattenti nella guerra, narratori e commentatori della guerra e quanti sulla guerra prendono decisioni. Tra questi il patriarca di Mosca.
Cerco il testo intero delle parole del patriarca Kirill: mi aiuti chi lo ha
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Intanto nella Chiesa italiana ci sono alcuni movimenti di cui vanno valutate alcune possibili tendenze teoricamente positive ma che nella realta dei fatti potrebbero trovare motivazioni meno entusiasmanti
https://gpcentofanti.altervista.org/rete-di-cristiani-e-pericoli/
http://www.patriarchia.ru/db/text/5906442.html?fbclid=IwAR2X7xipngHi4sy1dEZRztobyLr0ZEwEBt3Y1EvXT-uW-kRYTUXTQqGWC3A
è il link al testo del semone così come è uscito sul sito ufficiale del Patriarcato di Mosca. Unico inconveniente: è in russo. Naturalmente si apre in alto a destra l’opzione per la traduzione in italiano, ma è giustappunto una traduzione italiana automatica propsta da Google. Ho chiesto a una mia amica interprete ; attualmente all’estero, per sapere se a primo avviso le paresse traduzione centrata, mi ha risposto di sì, ma dovrebbe mettersi a tradurre lei per avere una attendibilità soddisfacente. Segnalo che, non ne so il motivo, ma se uno va sulla versione inglese ufficile del sito ( cliccando sulla bandierina inglese in alto a destra) il testo i questione non mi risulta comparire.
Una traduzione compare anche dal COMBONIANUM BLOG DI FORMAZIONE PERMANENTE MISSIONARIA dei padri Comboniani, generalmente attendibile nelle fonti.
https://comboni2000.org/2022/03/07/dio-ci-liberi-dalle-sue-caricature-e-dalla-strumentalizzazione-del-suo-nome-a-proposito-del-sermone-di-kirill-patriarca-di-mosca-e-di-tutte-le-russie-ieri-domenica-del-perdono/
Anche questa mi pare una buona traduzione (se mai si può tradurre bene un testo del genere…)
https://silerenonpossum.it/kirill-sermone-ucraina/
https://gpcentofanti.altervista.org/cosa-dimostra-kirill/
Il Signore, condannando il peccato, non condanna il peccatore. Lo chiama solo al pentimento, ma non a fare in modo che attraverso una persona peccatrice e il suo comportamento, il peccato diventi una norma di vita, una variazione del comportamento umano considerata rispettata e accettabile.
Se l’umanità inizia a credere che il peccato non sia una violazione della legge di Dio, se l’umanità accetta che il peccato sia una delle opzioni del comportamento umano, allora la civiltà umana finirà lì.
Credo che queste parole di Kirill siano profondamente cristiane .
Non condanniamo nessuno, non invitiamo nessuno a venire alla croce, diciamo solo a noi stessi: saremo fedeli alla parola di Dio, saremo fedeli alla sua legge, saremo fedeli alla legge dell’amore e della giustizia, e se vediamo violazioni di questa legge, non saremo mai tolleranti con coloro che distruggono questa legge, confondendo la linea tra santità e peccato, e ancor più con coloro che promuovono il peccato come esempio o come uno dei modelli di comportamento umano.
Anche queste parole di Kirill mi sembrano condivisibili da ciascun cristiano .
preghiamo che tutti coloro che oggi combattono, che spargono sangue, che soffrono, entrino anch’essi in questa gioia della Risurrezione in pace e tranquillità. Perché quale gioia ci sarà se alcuni sono nel mondo, mentre altri sono in potere del male e nel dolore della guerra intestina?
Possa il Signore aiutarci tutti in questo modo, e non altrimenti, ad entrare nei giorni della Santa Grande Quaresima, per salvare le nostre anime e contribuire alla moltiplicazione del bene nel nostro mondo peccatore e spesso terribilmente sviato, affinché la verità di Dio possa regnare e dominare e guidare il genere umano.
Chibsara’ contro queste parole di Kirill?
Povero Kirill: trasformato in meno di sei anni, dal 2016 anno della sua dichiarazione congiunta con papa Francesco a Cuba , da fratello amato ,abbracciato e vezzeggiato dagli ecumenisti ,a oggi imbarazzante reazionario che ha osato parlare contro la corruzione morale imposta dall’ Occidente come stile di vita.
Ma Kirill e’ sempre rimasto se stesso ,non e’ cambiato dal 2016 ad oggi, siamo noi occidentali che cambiamo sempre piu’ e ormai l’ ecumenismo a cui possiamo aspirare e’ solo l’ ecumenismo con le forze del male e della corruzione, da noi sempre piu’ tollerate , da Kirill sempre combattute. Un abbraccio tra Kirill e Bergoglio e’ ormai impensabile.
La corruzione morale imposta dall’occidente come stile di vita è nelle farneticazioni tue, e sue. Le sue sono per lo meno comprensibili, visto che ha deciso di legarsi a filo quadruplo con quel sant’uomo difensore dei valori cristiani che è già nel pattume della storia e che fa scempio di civili, di soldati suoi come le mosche e della libertà dei suoi “sottomessi”, perché hannop smesso di essere cittadini da un pezzo.
Ma le tue, Venturi, sono menzogne prive di motivazioni, salvo la malafede.
Goditeli, i valori putiniani , e credi in lui, giacché in Altri non puoi più credere.
Forse mi sarà sfuggito ma non trovo ,né nel testo del sermone del Patriarca Kirill né nei brani sopra riportati ,alcuna parola di condanna della guerra né tanto meno un appello per la sua cessazione. Colpisce anche la mancanza di una qualsiasi, non dico cristiana, ma almeno umana, compassione per le vittime innocenti di questo massacro.
Rif. 21,20
” Ormai l’ ecumenismo a cui possiamo aspirare e’ solo l’ ecumenismo con le forze del male e della corruzione”. Questo è nei voti, da sempre maledicenti, di chi scrive. La invito a leggere qua:
“Una preghiera ecumenica per la pace in Ucraina nella cattedrale cattolica di Leopoli. Oggi, mercoledì 10 marzo, rappresentanti di varie Chiese cristiane si sono uniti per invocare insieme la fine del conflitto e il ritorno della pace. La preghiera è stata guidata dall’inviato speciale di Papa Francesco, il card. Konrad Krajewski ed erano presenti membri delle Chiese ortodosse (anche l’arcivescovo di Leopoli Filaret del Patriarcato di Mosca), delle Chiese protestanti e rappresentanti delle Comunità ebraiche. “In questo tragico tempo di guerra e sofferenza umana, in questo momento di disperazione per la perdita dei nostri cari o per l’abbandono delle nostre case, rivolgiamo al Padre celeste una sincera preghiera comune per la pace”, ha detto l’arcivescovo cattolico di Leopoli, mons. Mechyslav Mokshytsky, accogliendo in cattedrale fedeli e rappresentanti delle autorità locali, regionali e cittadine. “Per questo motivo, siamo qui nella cattedrale di Leopoli”. Ogni rappresentante ha letto una sua preghiera per la pace in Ucraina. “Davanti ai Tuoi occhi oggi – ha detto Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina – presentiamo il dolore dell’Ucraina. Montagne di cadaveri, fiumi di sangue e un mare di lacrime. Preghiamo per tutti coloro che hanno dato la vita per la Patria, per il nostro esercito, per i figli e le figlie dell’Ucraina che si proteggono di fronte al male. Preghiamo per tutti i civili innocenti uccisi in Ucraina: donne, bambini, anziani. Preghiamo per le vittime di Mariupol, che vengono scaricate in grandi fosse comuni senza sepoltura e preghiera cristiana. Accetta la nostra preghiera per il loro riposo eterno!”. Ieri, le nove chiese cristiane presenti nel Consiglio ecumenico panucraino, hanno proposto il testo di una preghiera comune per la pace. “Chiediamo perdono per la mancanza di unità tra noi, la discordia sociale, la corruzione, il decadimento morale e l’ingiustizia sociale. Perdona la nostra colpa. Perché da oggi vogliamo essere il tuo popolo, che osserva fedelmente i tuoi comandamenti. In tempi di avversità e di guerra, ci rivolgiamo a Te”. “Sappiamo che il nostro destino è nelle tue mani. Di fronte al nemico, che a tradimento ha fatto irruzione nella nostra casa comune, ti chiediamo aiuto e salvezza!”. “Confidiamo nella Tua amorosa Provvidenza, che non abbandona mai l’uomo. Con cuore aperto ti chiediamo di liberarci dal male, che crudelmente colpisce il nostro popolo, e di darci la vittoria desiderata e la via per un futuro benedetto tra i popoli liberi della terra”.
https://www.agensir.it/quotidiano/2022/3/10/ucraina-preghiera-ecumenica-nella-cattedrale-di-leopoli-ai-tuoi-occhi-ti-presentiamo-il-dolore-del-nostro-paese/
L’ecumenismo è strada provvidenziale e senza ritorno. Atti e scelte come quelle di Kyrill ne complicheranno forse il tragitto, ma i tempi della Chiesa sono per definizione biblici, e non sarà certo la’ennesima alleanza di interesse trono/altare a essere un problema. Già da adesso, anzi, l’improvvida uscita del patriarca che benedice implicitamente questa guerra definendola ” metafisica”, ha prodotto per riflesso, in casa cristiana e pure ortodossa, l’effetto di sonoro e plastico isolamento.
Ada dice molto bene, e rimarca un dato di fatto oggettivo, nel suo commento.
Tant’è che il card. Hollerich (vescovi Ue) ha scritto a nome della COMECE ( Vescovi europei) al Patriarca Kirill, “Per favore, rivolga un urgente appello alle autorità russe”. “Molti la guardano come qualcuno che potrebbe portare un segno di speranza”
10 Marzo 2022 @ 13:35, su AGENSIR.
https://www.agensir.it/quotidiano/2022/3/10/ucraina-lettera-del-card-hollerich-vescovi-ue-al-patriarca-kirill-per-favore-rivolga-un-urgente-appello-alle-autorita-russe-molti-la-guardano-come-qualcuno-che-potreb/
Rif. 10 marzo 21.07 – Invasione e invasore
Se l’umanità inizia a credere che invadere uno stato vicino non sia una violazione della legge di Dio, se l’umanità accetta che “l’invasione di campo e di stato” sia una delle opzioni del comportamento umano, allora la civiltà umana – predicata dai vari cirilli di oggi – finirà lì. Perfettamente vero!
Sempre sulla lugubre ( e speranzosissima, in bocca a chi la pronuncia) profezia della “fine dell’ecumenismo”.
Fresca fresca di giornata:
“Il Papa: per me l’ecumenismo naviga nel mare aperto di tutta l’umanità”
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-03/papa-francesco-prefazione-libro-osservatore-romano-ecumenismo.html
Quando si dice “toppare”.
Da rimarcare anche questo testo:
UCRAINA, CREPE NEL MONDO ORTODOSSO: L’ACCORATO APPELLO A KIRILL DEL METROPOLITA DI PARIGI
10/03/2022 “Mi rivolgo a voi affinché alziate la vostra voce come Primate della Chiesa Ortodossa Russa contro questa guerra mostruosa e insensata e per intercedere presso le autorità della Federazione Russa affinché al più presto cessi questo conflitto assassino”, scrive Ioann di Dubna, arcivescovo delle Chiese ortodosse di tradizione russa in Europa occidentale.
https://www.famigliacristiana.it/articolo/ucraina-crepe-nel-mondo-ortodosso-l-accorato-appello-a-kirill–del-metropolita-di-parigi.aspx
Da AVVENIRE di oggi:
“Mosca riprende la vecchia strategia. «Le stragi di civili perché si rivoltino»
Francesco Palmas venerdì 11 marzo 2022
Fallito ormai il tentativo di prendere l’Ucraina con truppe leggere, i russi ricorrono a bombe vecchie e imprecise. Colpendo ovunque. E la situazione sta peggiorando”
Ahhhh. Che modo sublime e evangelicissimo di combattere le forze del male. Che modo autenticamente, da sempre cristiano di essere fedeli al principio scolpito nel sermone:” saremo fedeli alla parola di Dio, saremo fedeli alla sua legge, saremo fedeli alla legge dell’amore e della giustizia”.
E che bel fetore si sprigiona dall’ascoltare queste sinistre parole “Noi perdoniamo, rinunciamo all’odio e alla vendetta, ma non possiamo cancellare le malefatte umane là in cielo; così con il nostro perdono consegniamo i nostri malfattori nelle mani di Dio affinché sia il giudizio che la misericordia di Dio siano fatti su di loro.”
Se ci si lega anima e corpo a un tragico messia di nome Vladimir Putin, tutto va di conseguenza.
Questo è il link all’articolo sopra citato:
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ucraina-russia-guerra-in-europa-strategia-stragi-di-civili
Assodata la condanna assoluta di questa guerra assurda, in concreto non mi è chiara la posizione “ufficiale” della Chiesa italiana a proposito dell’invio di armi in Ucraina.
Su Avvenire ad esempio leggo articoli discordanti….
https://www.avvenire.it/opinioni/Pagine/ucraina-15-giorni-di-guerra-il-dilemma-dell-occidente
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/caschi-blu-in-ucraina-e-non-armi-popolo-pace-chiede-svolta
Qualcuno può aiutarmi ?
Rif. 14.51 – La Chiesa come la DC
Quando piombano i momenti bellici (installazione missili anti URSS, invasione Iraq, Kosovo, Libia, oggi invasione Ucraina) la Chiesa si posiziona al centro, ribadendo forte la pace, i principi assoluti, e segnalando limiti invalicabili. Poi, come la Dc (partito di centro che guardava a sinistra; ma una buona parte di essa guardava a destra), le componenti ecclesiali (CEI compresa) si dividono: alcune vanno a sinistra con il pacifismo assoluto; e alcune a destra teorizzando un uso moderato, ragionato e coordinato, delle armi, a difesa e non per offesa. Se non erro, fu Karol Wojtyla a teorizzare e difendere “l’ingerenza umanitaria” (cioè possibilità di bombardamenti) contro Milosevic, a difesa delle vittime innocenti in Kosovo e Bosnia.
Avvenire, come da articoli allegati, si comporta analogamente a tutte le componenti ecclesiali. Addirittura: alcuni articoli “più orientati” compaiono on line ma non sul cartaceo, dove magari si confrontano alla pari le opinioni opposte di due capi-cordate. E comunque Lavazza (vicedirettore) constata lealmente che ingerenze (armate) umanitarie in Serbia e Libia hanno ottenuto almeno qualche risultato; contro la Russia la partita sarebbe molto più incerta e delicata. E allora anche il principio della “offesa legittima” a difesa degli innocenti subisce un prudentissimo rallentamento; e i principi – come in altri casi – diventano un po’ meno non negoziabili.
Occorre sottolineare però che l’ingerenza armata umanitaria in Libia ha avuto motivazioni ben poco limpide. E sulla bontà dei suoi risultati ho fortissimi dubbi.
motivazioni reali, intendo.
Sulla questione della “ingerenza umanitaria”, tre contributi possono essere di lettura interessante:
https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1992/december/documents/hf_jp-ii_spe_19921205_conference-on-nutrition.html
“Molto spesso situazioni in cui manca la pace, in cui la giustizia viene schernita, in cui l’ambiente naturale viene distrutto, mettono popolazioni intere nel grave pericolo di non poter soddisfare i bisogni alimentari primari. Non bisogna che le guerre tra le nazioni e i conflitti interni condannino civili indifesi a morire di fame per motivi egoistici o di parte. In questi casi, si devono garantire in ogni modo gli aiuti alimentari e sanitari ed eliminare tutti gli ostacoli, compresi quelli che si giustificano con il ricorso arbitrario al principio della non ingerenza negli affari interni di un paese. La coscienza dell’umanità, ormai sostenuta dalle disposizioni del diritto internazionale umanitario, chiede che sia reso obbligatorio l’intervento umanitario nelle situazioni che compromettono gravemente la sopravvivenza di popoli e di interi gruppi etnici: è un dovere per le nazioni e la comunità internazionale, come lo ricordano gli orientamenti proposti durante questa Conferenza.
https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/fr/speeches/1993/january/documents/hf_jp-ii_spe_19930116_corpo-diplomatico.html
“Per questo, fedele alla mia missione, ritengo necessario ribadire qui, nel modo più solenne e fermo, a tutti i capi delle nazioni che rappresentate, nonché a tutti coloro che, in Europa o altrove, detengono un arma nelle loro mani per colpire i loro fratelli:
– la guerra aggressiva è indegna dell’uomo;
– è reato la distruzione morale e fisica dell’avversario o dello straniero;
– l’indifferenza pratica a tali atti è un’omissione colpevole;
– infine, chi commette queste esazioni, chi le scusa o le giustifica, ne risponderà non solo davanti alla comunità internazionale, ma ancor più davanti a Dio.
( incredibilmente, nell’archivio online vaticano, questo discorso è riportato in originale in inglese e francese, mentre in italiano ne risulta solo l’introduzione. La lettura delle altre versioni è comunque agevole)
https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2014/08/26/news/guerra-onu-e-ingerenza-umanitaria-secondo-papa-wojtyla-1.35626964
Applicandolo nella situazione attuale, e traducendolo con gli attuali “attori” sulla scena, l’enunciazione di Giovanni Paolo II suona così:
– La guerra aggressiva scatenata dalla Russia di Putin è indegna dell’uomo.
– è reato ( e non solo peccato, ndr) la distruzione morale e fisica condotta da Putin in termini di massacro ( fisica) e in termini di esodo di massa ( morale) della popolazione ucraina
_ l’indifferenza PRATICA ( tradotto: non valgono le enunciazioni di principio) a tali atti, come quella proclamata da Kirill ad esempio, ma nienete affatto solo da lui, è una omissione colpevole.
_ Putin, e chi commette insieme a lui tutte queste azioni, CHI LE SCUSA e CHI LE GIUSTIFICA ( e qui sono piccola legione pure da noi, ndr) ne risponderà non solo davanti alla comunità internazionale , ma ANCOR PIU’ davanti a Dio.
Tanto per parlare chiaro e fuor dai denti.
Sottostante a questa impostazione, e ricordando il radicale ” MAI PIU’GUERRA” enunciato dallo stesso GPII, sta il fatto che ci scatena la guerra aggressiva è non solo responsabile davanti a Dio e davanti agli uomini delle proprie azioni di violenza e delle proprie omissioni, ma anche di qutte quelle che ne deriveranno in dolorosa e ineluttabile conseguenza da parte di chi è aggredito.
Il che è un non detto, ma chiarissmo e fuorissimo dai denti.
ops: leggasi ” chi scatena”, e non ” ci scatena”.