Un abbraccio al presidente Mattarella e una grattatina sul collo a Briciola
11 Comments
Luigi Accattoli
Giorni travagliati. “Il mio pensiero, in questo momento, è rivolto a tutte le italiane e a tutti gli italiani: di ogni età, di ogni Regione, di ogni condizione sociale, di ogni orientamento politico. E, in particolare, a quelli più in sofferenza, che si attendono dalle istituzioni della Repubblica garanzia di diritti, rassicurazione, sostegno e risposte al loro disagio.
Queste attese sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di gravi difficoltà.
Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana. Travagliati per tutti, anche per me.
Mia noterella. Il passaggio che ho riportato nel primo commento dice, indirettamente, la ragione immediata dell’apprezzamento mio per la rielezione di Mattarella: non era questo il momento di mettere in discussione il Governo, la maggioranza da solidarietà nazionale che lo sostiene, lo sforzo largo ma anche traballante di rispondere alle attese dell’Europa e ai tanti guai che ci feriscono e forse domani ci trapasseranno. Poi il mio consenso va sui contenuti maggiori del messaggio, che si possono forse indicare nello stimolo al superamento delle disuguaglianze, delle povertà, degli ostacoli alla pari dignità di tutti i cittadini.
Sul richiamo alla dignità attinente al valore delle persone riporto questo passaggio: “Dignità è impedire la violenza sulle donne, piaga profonda e inaccettabile che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio. La nostra dignità è interrogata dalle migrazioni, soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita, quando neghiamo nei fatti dignità umana agli altri. È anzitutto la nostra dignità che ci impone di combattere, senza tregua, la tratta e la schiavitù degli esseri umani”.
Infine il mio apprezzamento va all’uomo sobrio, antiretorico, amico dei piccoli e dei disabili che è Sergio Mattarella.
Il travaglio ci sarà anche stato, prima della votazione decisiva. Quando i presidenti delle due camere sono andati a portargli la ferale notizia non mi è sembrato così travagliato, direi anzi che pareva un gatto con il sorcio in bocca. Forse potresti scambiare le effusioni: fare un abbraccio a Briciola e una grattatina sul collo (e sul colle) a Mattarella.
Certo che il nostro Presidente della Repubblica si porta particolarmente bene. Ed ha solo un mese meno di me.
4 Febbraio, 2022 - 19:56
Beppe Zezza
A proposito di soluzioni tipo « Napolitano « , a meno che non mi sia sfuggito qualcosa, neanche l’ombra!
5 Febbraio, 2022 - 9:07
maria cristina venturi
Nella mia vita l’ unica persona che ho visto rinunciare realmente e sinceramente al potere e’ stato papa BenedettoXVI.
Tutti gli altri ,tante belle parole, tanta retorica, sul servizio e il sacrificio per il ” bene del popolo” poi stringi stringi ti accorgi che al potere non rinunciano ,mai.
Figuriamoci i democristiani.
5 Febbraio, 2022 - 9:47
maria cristina venturi
Ormai siamo abituati al tradimento della Costituzione
italiana che dicono a parole di difendere. Come in campo cattolico al tradimento della dottrina che dicono a parole di credere . Ammantati di retorica i potenti recitano una parte. Ma io personalmente ( e come me molti) non riesco piu’ ad applaudire.
5 Febbraio, 2022 - 9:51
Lorenzo Cuffini
Rif. ore 9.51
L’unica cosa a cui dovremmo essere abituati è la volontà diffamatoria e calunniatrice, su base rigidamente qualunquista si capisce, che l’inesausta Caifetta ci propina a dose quotidiana, da anni. No pasarà.
Per l’intanto la suddetta è pregata di chiarire chi sono quei “loro” sottintesi che
*) “dicono a parole di difendere la Costituzione” e poi la tradiscono.
*) ” dicono a parole di credere, e poi tradiscono la dottrina” in campo cattolico.
Nomi, cognomi. Nomi, cognomi. Nomi, cognomi. Dati, fatti, date, prove.
Precisando alla furente Caify che il “tradimento della Costituzione” è è uno dei due reati (l’altro è l’attentato alla Costituzione), per i quali, se commessi nell’esercizio delle funzioni, è riconosciuta la responsabilità penale del Presidente della Repubblica. ( art.90 della Costituzione stessa) Non so se si rende conto della responsabilità di quello che ha scrite-
riatamente scritto, oltre delle conseguenze insite.
E precisandole di tallone che – lapalissiano, ma non è mai abbastanza ripeterlo- fa non ridere, ma rotolarsi in terra legioni di polli sganasacianti nei pollai, il fatto che una pirpillacchera di ultima come lei è, al pari mio beninteso, creda di sapere quello che è in linea o non in linea con la dottrina cattolica. Specie una come lei che, stando a quel che scrive qui, si è posta fuori dalla Chiesa Cattolica ormai da anni.
Due righe piu’ basso e senso del ridicolo, grazie.
5 Febbraio, 2022 - 12:01
Amigoni p. Luigi
Rif. 9.07 – Capire la Costituzione
Se la “soluzione Napolitano” significa impegnarsi ufficialmente (o impegnare uno ufficialmente) per meno dei 7 anni previsti dall’art. 85 della Costituzione, è il caso di dire che ciò è “tradire” la Costituzione. Se poi ci saranno ragionevoli motivi per durare di meno, lo valuterà l’interessato. E’ costituzionale il principio delle dimissioni.
Al di là della differenza di età – al momento del bis – tra l’uno e l’altro dei due presidenti, rimane il fatto che il Parlamento ha espresso in più votazioni preferenze per Mattarella. E non è escluso che – secondo me – la maggioranza del parlamento lo avrebbe votato vittoriosamente anche, e soprattutto, nel caso che la triade (o quaterna) dei semi-leader avesse proposto il nome femminile.
Tutti liberi, poi, di pensare che i traslochi fossero una sceneggiata siciliana.
5 Febbraio, 2022 - 21:15
Beppe Zezza
Rif 21.15 nel mio commento mi riferivo a quanto scritto da Luigi Accattoli il 31 Gennaio, 2022 – 14:59. “Tradimento “ è una parola grossa ; per quanto mi consta la nostra Costituzione è abbastanza “elastica”, inoltre bisogna sempre avere presente che se le leggi umane – comprese le Costituzioni – fossero leggi matematiche non cisarebbe bisogno di avvocati e di giudici!
Giorni travagliati. “Il mio pensiero, in questo momento, è rivolto a tutte le italiane e a tutti gli italiani: di ogni età, di ogni Regione, di ogni condizione sociale, di ogni orientamento politico. E, in particolare, a quelli più in sofferenza, che si attendono dalle istituzioni della Repubblica garanzia di diritti, rassicurazione, sostegno e risposte al loro disagio.
Queste attese sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di gravi difficoltà.
Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana. Travagliati per tutti, anche per me.
https://www.quirinale.it/elementi/62272
Mia noterella. Il passaggio che ho riportato nel primo commento dice, indirettamente, la ragione immediata dell’apprezzamento mio per la rielezione di Mattarella: non era questo il momento di mettere in discussione il Governo, la maggioranza da solidarietà nazionale che lo sostiene, lo sforzo largo ma anche traballante di rispondere alle attese dell’Europa e ai tanti guai che ci feriscono e forse domani ci trapasseranno. Poi il mio consenso va sui contenuti maggiori del messaggio, che si possono forse indicare nello stimolo al superamento delle disuguaglianze, delle povertà, degli ostacoli alla pari dignità di tutti i cittadini.
Sul richiamo alla dignità attinente al valore delle persone riporto questo passaggio: “Dignità è impedire la violenza sulle donne, piaga profonda e inaccettabile che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio. La nostra dignità è interrogata dalle migrazioni, soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita, quando neghiamo nei fatti dignità umana agli altri. È anzitutto la nostra dignità che ci impone di combattere, senza tregua, la tratta e la schiavitù degli esseri umani”.
Infine il mio apprezzamento va all’uomo sobrio, antiretorico, amico dei piccoli e dei disabili che è Sergio Mattarella.
https://gpcentofanti.altervista.org/un-indispensabile-cambio/
Il travaglio ci sarà anche stato, prima della votazione decisiva. Quando i presidenti delle due camere sono andati a portargli la ferale notizia non mi è sembrato così travagliato, direi anzi che pareva un gatto con il sorcio in bocca. Forse potresti scambiare le effusioni: fare un abbraccio a Briciola e una grattatina sul collo (e sul colle) a Mattarella.
Certo che il nostro Presidente della Repubblica si porta particolarmente bene. Ed ha solo un mese meno di me.
A proposito di soluzioni tipo « Napolitano « , a meno che non mi sia sfuggito qualcosa, neanche l’ombra!
Nella mia vita l’ unica persona che ho visto rinunciare realmente e sinceramente al potere e’ stato papa BenedettoXVI.
Tutti gli altri ,tante belle parole, tanta retorica, sul servizio e il sacrificio per il ” bene del popolo” poi stringi stringi ti accorgi che al potere non rinunciano ,mai.
Figuriamoci i democristiani.
Ormai siamo abituati al tradimento della Costituzione
italiana che dicono a parole di difendere. Come in campo cattolico al tradimento della dottrina che dicono a parole di credere . Ammantati di retorica i potenti recitano una parte. Ma io personalmente ( e come me molti) non riesco piu’ ad applaudire.
Rif. ore 9.51
L’unica cosa a cui dovremmo essere abituati è la volontà diffamatoria e calunniatrice, su base rigidamente qualunquista si capisce, che l’inesausta Caifetta ci propina a dose quotidiana, da anni. No pasarà.
Per l’intanto la suddetta è pregata di chiarire chi sono quei “loro” sottintesi che
*) “dicono a parole di difendere la Costituzione” e poi la tradiscono.
*) ” dicono a parole di credere, e poi tradiscono la dottrina” in campo cattolico.
Nomi, cognomi. Nomi, cognomi. Nomi, cognomi. Dati, fatti, date, prove.
Precisando alla furente Caify che il “tradimento della Costituzione” è è uno dei due reati (l’altro è l’attentato alla Costituzione), per i quali, se commessi nell’esercizio delle funzioni, è riconosciuta la responsabilità penale del Presidente della Repubblica. ( art.90 della Costituzione stessa) Non so se si rende conto della responsabilità di quello che ha scrite-
riatamente scritto, oltre delle conseguenze insite.
E precisandole di tallone che – lapalissiano, ma non è mai abbastanza ripeterlo- fa non ridere, ma rotolarsi in terra legioni di polli sganasacianti nei pollai, il fatto che una pirpillacchera di ultima come lei è, al pari mio beninteso, creda di sapere quello che è in linea o non in linea con la dottrina cattolica. Specie una come lei che, stando a quel che scrive qui, si è posta fuori dalla Chiesa Cattolica ormai da anni.
Due righe piu’ basso e senso del ridicolo, grazie.
Rif. 9.07 – Capire la Costituzione
Se la “soluzione Napolitano” significa impegnarsi ufficialmente (o impegnare uno ufficialmente) per meno dei 7 anni previsti dall’art. 85 della Costituzione, è il caso di dire che ciò è “tradire” la Costituzione. Se poi ci saranno ragionevoli motivi per durare di meno, lo valuterà l’interessato. E’ costituzionale il principio delle dimissioni.
Al di là della differenza di età – al momento del bis – tra l’uno e l’altro dei due presidenti, rimane il fatto che il Parlamento ha espresso in più votazioni preferenze per Mattarella. E non è escluso che – secondo me – la maggioranza del parlamento lo avrebbe votato vittoriosamente anche, e soprattutto, nel caso che la triade (o quaterna) dei semi-leader avesse proposto il nome femminile.
Tutti liberi, poi, di pensare che i traslochi fossero una sceneggiata siciliana.
Rif 21.15 nel mio commento mi riferivo a quanto scritto da Luigi Accattoli il 31 Gennaio, 2022 – 14:59. “Tradimento “ è una parola grossa ; per quanto mi consta la nostra Costituzione è abbastanza “elastica”, inoltre bisogna sempre avere presente che se le leggi umane – comprese le Costituzioni – fossero leggi matematiche non cisarebbe bisogno di avvocati e di giudici!