Don Milani nelle foto della prima e della seconda vita
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Luigi Accattoli
Don Lorenzo Milani. Biografia per immagini a cura di Andrea Cecconi e Stefano Zecchi. Contributi di Eraldo Affinati, Ernesto Balducci, Andrea Bigalli, Sandra Gesualdi
Società Editrice Fiorentina 2021, pp. 136, euro 16.00
“Tutte le immagini riprodotte nel volume, escluse quelle dell’abitazione dove Lorenzo Milani è nato, dove è morto e la foto di papa Francesco sulla tomba a Barbiana, sono state riprodotte da quelle originali conservate negli album di famiglia che Elena Milani e suo marito Erseo Polacco hanno voluto donare alla Fondazione Ernesto Balducci che le ha messe a disposizione per questo progetto editoriale”: coì è detto nella Premessa.
La foto di copertina [riprodotta nel post] ha questa didascalia: “Barbiana 1959, don Lorenzo con i primi ragazzi”.
28 Gennaio, 2022 - 10:12
Luigi Accattoli
Intenzione dei curatori. Per la prima volta la vita di Lorenzo Milani viene ripercorsa attraverso immagini e foto fra cui molte inedite. Dalla nascita a Firenze in viale Principe Eugenio (oggi viale Gramsci) alla visita di papa Francesco il 20 giugno 2017 alla tomba di don Lorenzo a Barbiana. È un lasciare alle sole immagini la capacità di “parlare”, di suscitare nel lettore emozioni, suggestioni e commozioni attraverso il non-detto, il silenzio, appunto. Anche se è necessario premettere che la selezione iconografica è riuscita a rappresentare solo in parte il divario realmente avvertito, dall’osservazione della raccolta nella sua completezza, tra la realtà sociale e culturale vissuta dal giovane Lorenzo per tutta l’infanzia e l’adolescenza e quella successiva alla sua ordinazione sacerdotale (Premessa).
28 Gennaio, 2022 - 10:13
Luigi Accattoli
Indice
Premessa di Andrea Cecconi e Stefano Zecchi La rivoluzione del giovane Lorenzo di Eraldo Affinati La storia, le immagini, la memoria di Andrea Bigalli Gli occhi della gioia di Sandra Gesualdi Cronologia biografica a cura di Stefano Zecchi
I primi vent’anni
La seconda nascita
Nota bibliografica
Don Milani di Ernesto Balducci (26 giugno 1967)
28 Gennaio, 2022 - 10:14
Luigi Accattoli
Di foto in foto. E’ stata gran cosa leggere le 80 foto di questo volumetto, accompagnate da brani di lettere di don Lorenzo e da poche parole dei biografi e dei testimoni, essenziali per intendere le immagini. La piccola ma sincera verità delle foto mi è stata di aiuto ad amare più che mai il prete di Barbiana, del quale sempre mi ero occupato, facendomi pellegrino alla sua tomba con gli amici della Fuci già nel primo anniversario della morte, e poi da vaticanista nelle ritornanti occasioni della sua inesausta attualità.
Le foto aiutano a intendere lo stacco tra il primo e il secondo Lorenzo: le ultime immagini del primo ce lo mostrano ventenne intellettuale borghese, lettore dei buoni giornali e innamorato della pittura, tutte le altre – dai vent’anni alla fine – lo ritraggono innamorato dei poveri.
E bastino queste parole sue scheggiate – che sono riportate a pagina 81 – a dire la nettezza dello stacco: «Tutto sommato sono un’anima anch’io e non c’è ragione di buttarmi a mare specialmente se si tien conto della giovane età, della cattiva educazione, delle tare ereditarie e dei venti anni passati nelle tenebre dell’errore».
Ma le foto segnalano che tra i due Lorenzo c’è anche una continuità sottocutanea. Ed è stata questa filigrana interpretativa che mi ha guidato nello sfogliare le foto.
Il ragazzo bene che fu Lorenzo, alunno modello di scuole qualificate, lascerà il posto a un prete innamorato della scuola, che chiamerà “ottavo comandamento”. In una delle foto della prima adolescenza lo vediamo seduto su un prato di montagna con il linguista Giorgio Pasquali, amico di famiglia: non ci meraviglieremo poi se da prete individuerà nel “potere della parola” la maggiore ricchezza di una persona.
Vorrà che i ragazzi di Barbiana imparino a nuotare e a sciare, per meglio cavarsela nella vita: e in vacanze al mare, o in montagna, ce lo avevano raccontato le foto dei primi vent’anni.
Nella prima parte del volumetto Lorenzo è il Pierino di “Lettera a una professoressa” (1967), saputello e perfettino; nella seconda è il tranciante pedagogo autore della Lettera.
Potremmo dire che il buono che c’era nella “cattiva educazione” dei pierini don Lorenzo provò a fornirlo ai suoi ragazzi poveri.
C’è abbondanza di foto in ogni stagione della vita del nostro. Il libretto ci informa che quando salivano fotografi a Barbiana, don Lorenzo chiedeva che scattassero foto ai suoi scolari e le spediva a casa perché la mamma le inserisse negli album di famiglia: e così sono arrivate fino a noi.
E noi di foto in foto possiamo seguire questo prete maestro nei momenti più vari della azione educativa e possiamo capire con gli occhi da dove gli venissero le tante risorse d’umanità e di cultura che gli hanno permesso, essendo nato ricco, di farsi povero senza impoverire la propria anima, pur giocandola per intero nel riscatto dei nati poveri dalla povertà di lingua e di parole.
28 Gennaio, 2022 - 10:15
Luigi Accattoli
Novembre 1929 – Lorenzo a sei anni con Elena, sorella minore e Adriano, il maggiore, presso la casa poderale “La Gigliola” in provincia di Firenze.
Don Lorenzo Milani. Biografia per immagini a cura di Andrea Cecconi e Stefano Zecchi. Contributi di Eraldo Affinati, Ernesto Balducci, Andrea Bigalli, Sandra Gesualdi
Società Editrice Fiorentina 2021, pp. 136, euro 16.00
“Tutte le immagini riprodotte nel volume, escluse quelle dell’abitazione dove Lorenzo Milani è nato, dove è morto e la foto di papa Francesco sulla tomba a Barbiana, sono state riprodotte da quelle originali conservate negli album di famiglia che Elena Milani e suo marito Erseo Polacco hanno voluto donare alla Fondazione Ernesto Balducci che le ha messe a disposizione per questo progetto editoriale”: coì è detto nella Premessa.
La foto di copertina [riprodotta nel post] ha questa didascalia: “Barbiana 1959, don Lorenzo con i primi ragazzi”.
Intenzione dei curatori. Per la prima volta la vita di Lorenzo Milani viene ripercorsa attraverso immagini e foto fra cui molte inedite. Dalla nascita a Firenze in viale Principe Eugenio (oggi viale Gramsci) alla visita di papa Francesco il 20 giugno 2017 alla tomba di don Lorenzo a Barbiana. È un lasciare alle sole immagini la capacità di “parlare”, di suscitare nel lettore emozioni, suggestioni e commozioni attraverso il non-detto, il silenzio, appunto. Anche se è necessario premettere che la selezione iconografica è riuscita a rappresentare solo in parte il divario realmente avvertito, dall’osservazione della raccolta nella sua completezza, tra la realtà sociale e culturale vissuta dal giovane Lorenzo per tutta l’infanzia e l’adolescenza e quella successiva alla sua ordinazione sacerdotale (Premessa).
Indice
Premessa di Andrea Cecconi e Stefano Zecchi
La rivoluzione del giovane Lorenzo di Eraldo Affinati
La storia, le immagini, la memoria di Andrea Bigalli
Gli occhi della gioia di Sandra Gesualdi
Cronologia biografica a cura di Stefano Zecchi
I primi vent’anni
La seconda nascita
Nota bibliografica
Don Milani di Ernesto Balducci (26 giugno 1967)
Di foto in foto. E’ stata gran cosa leggere le 80 foto di questo volumetto, accompagnate da brani di lettere di don Lorenzo e da poche parole dei biografi e dei testimoni, essenziali per intendere le immagini. La piccola ma sincera verità delle foto mi è stata di aiuto ad amare più che mai il prete di Barbiana, del quale sempre mi ero occupato, facendomi pellegrino alla sua tomba con gli amici della Fuci già nel primo anniversario della morte, e poi da vaticanista nelle ritornanti occasioni della sua inesausta attualità.
Le foto aiutano a intendere lo stacco tra il primo e il secondo Lorenzo: le ultime immagini del primo ce lo mostrano ventenne intellettuale borghese, lettore dei buoni giornali e innamorato della pittura, tutte le altre – dai vent’anni alla fine – lo ritraggono innamorato dei poveri.
E bastino queste parole sue scheggiate – che sono riportate a pagina 81 – a dire la nettezza dello stacco: «Tutto sommato sono un’anima anch’io e non c’è ragione di buttarmi a mare specialmente se si tien conto della giovane età, della cattiva educazione, delle tare ereditarie e dei venti anni passati nelle tenebre dell’errore».
Ma le foto segnalano che tra i due Lorenzo c’è anche una continuità sottocutanea. Ed è stata questa filigrana interpretativa che mi ha guidato nello sfogliare le foto.
Il ragazzo bene che fu Lorenzo, alunno modello di scuole qualificate, lascerà il posto a un prete innamorato della scuola, che chiamerà “ottavo comandamento”. In una delle foto della prima adolescenza lo vediamo seduto su un prato di montagna con il linguista Giorgio Pasquali, amico di famiglia: non ci meraviglieremo poi se da prete individuerà nel “potere della parola” la maggiore ricchezza di una persona.
Vorrà che i ragazzi di Barbiana imparino a nuotare e a sciare, per meglio cavarsela nella vita: e in vacanze al mare, o in montagna, ce lo avevano raccontato le foto dei primi vent’anni.
Nella prima parte del volumetto Lorenzo è il Pierino di “Lettera a una professoressa” (1967), saputello e perfettino; nella seconda è il tranciante pedagogo autore della Lettera.
Potremmo dire che il buono che c’era nella “cattiva educazione” dei pierini don Lorenzo provò a fornirlo ai suoi ragazzi poveri.
C’è abbondanza di foto in ogni stagione della vita del nostro. Il libretto ci informa che quando salivano fotografi a Barbiana, don Lorenzo chiedeva che scattassero foto ai suoi scolari e le spediva a casa perché la mamma le inserisse negli album di famiglia: e così sono arrivate fino a noi.
E noi di foto in foto possiamo seguire questo prete maestro nei momenti più vari della azione educativa e possiamo capire con gli occhi da dove gli venissero le tante risorse d’umanità e di cultura che gli hanno permesso, essendo nato ricco, di farsi povero senza impoverire la propria anima, pur giocandola per intero nel riscatto dei nati poveri dalla povertà di lingua e di parole.
Novembre 1929 – Lorenzo a sei anni con Elena, sorella minore e Adriano, il maggiore, presso la casa poderale “La Gigliola” in provincia di Firenze.
https://youtu.be/BswAjEm3Quc