Lunedì 8 novembre leggemmo da Marco 6, 1-6 il racconto della visita di Gesù nella sinagoga di Nazaret al centro del quale c’erano le parole “ed era per loro motivo di scandalo”: perchè lo conoscevano come il falegname del villaggio e non riuscivano a pensarlo come profeta e messia. Metto qui la registrazione audio di quella serata e nel primo commento aggiungo uno spunto su come oggi possiamo tutti e sempre scandalizzarci di lui.
Come quel giorno a Nazaret così oggi in Europa Gesù parla alla nostra fede scandalizzata
10 Comments
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Gesù come scandalo: cioè come pietra d’inciampo. I nazaretani si scandalizzavano del falegname che aveva avuto bottega all’angolo di quella via e pretendeva di presentarsi come il Messia (Marco 6, 3). I farisei trovavano motivo di scandalo nelle sue parole contrarie alla purità rituale: “Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo ma ciò che esce” (Matteo 15, 12). Gesù stesso trova motivo di scandalo in Pietro che lo prende da parte e lo scongiurava di non accettare il destino di morte di cui aveva parlato, perché il primo tra i discepoli non pensava “secondo Dio ma secondo gli uomini” [Matteo 16, 23]. Forse lo stesso Giovanni il Battezzatore dubita – quand’è in carcere – di questa inermità dell’Agnello di Dio e provoca la più importante delle beatitudini: “beato è colui che non trova in me motivo di scandalo” (Luca 7, 23). La più importante perchè è tentazione grande e ricorrente per tutti, allora, nella storia e oggi, adorare un Dio che soffre nella carne e si lascia crocifiggere, che a domanda non risponde, che sopporta il dolore innocente, che una volta o due sfama la folla ma che lascia nella fame interi continenti. I discepoli tutti, compreso Pietro, si scandalizzano del fatto che il Maestro si lascia arrestare come un qualunque oppositore dell’ufficialità religiosa (Marco 14, 26-29). Beato è chi sopporta un Dio inerme.
Nei vangeli tantissima gente riconosce Gesù per i suoi miracoli ma anche per il suo amore così vicino e umano. Si sentono compresi nel loro cammino e nei.loro bisogni. Pare che siano sempre gli interessi contrastanti il vero ostacolo al lasciarsi portare della fede. Lo scandalo del Battista o di Pietro è uno scandalo superato dal lasciarsi aiutare da Gesù.
https://gpcentofanti.altervista.org/i-sepolcri-dei-profeti/
https://gpcentofanti.altervista.org/gesu-compiva-piu-miracoli-allora-che-oggi/
Poi c e la difficolta a scoprire cose nuove ma li e importante il lasciarsi portare gradualmente. Per ora non siete capaci di portarne il peso dice Gesù agli apostoli.
Oggi il vero nemico di Gesu’ non e’ chi si scandalizza di lui , ma l’indifferente. Quello per cui Gesu’ e’ stato solo un personaggio storico come tanti altri. Non ci si scandalizza con passione di Gesu’ oggi, come non ci si scandalizza di Budda, di Maometto, di Confucio. A che pro?basta situarli nel loro tempo, nella loro epoca, si raccoglie qualche massima che piace ,qualche bella frase sempre attuale , e tutto il resto si scarta come ” datato” . Non credendo piu’ ,la maggior parte delle giovani generazioni , nella Santissima Trinita’, Gesu’ non scandalizza piu’ . Siamo lontani anni luce da quei feroci critici di Cristo , da quegli atei dell’ 800, da quei passionali che si scandalizzavano. Oggi l’ indifferenza avvolge in una gelida tolleranza Gesu’ come tanti altri profeti del passato. Magari ci fosse qualcuno che si scandalizza di Gesu’ ,almeno vorrebbe dire che e’ ancora vivo nel cuore degli.uomini. perche’ l’amore non e’ il.contrario dell’ odio, ma il contrario dell’ indifferenza.
Oggi…oggi…oggi…
Sempre colpa dell’oggi, naturalmente.
E sempre colpa degli altri.
E’ così rassicurante, come la camomilla e le ciabatte logore e sformate.
Colpa? Chi è « indifferente « è colpevole? La questione colpa si o colpa no mi pare totalmente estranea all’ argomento. È un fatto che alla gran parte della popolazione Gesù non interessa. Non interessa perché « non serve « Di Lui si hanno solo poche nozioni e confuse, basta ascoltare le risposte alle domande religiose dei quiz televisici. Certo il bla bla bla non aiuta.
Personalmente, non credo affatto che chi sia indifferente sia colpevole.
Ma se lo si individua, letteralmente, come ” nemico di Gesù “, le somme si tirano rapidamente.
Certamente Gesù non interessa alla gran parte della popolazione. Come, mi si permetta, non è mai interessato. Nella rimpianta (?) da alcuni società formalmente cristianizzata, interessava molto il contorno e l’apparato, e esattamente perché si riteneva che , a vario titolo, dall’aspetto sociale a quello parascaramantico, la cosa potesse “servire”.
Il che non saprei se fosse propriamente un bene. Direi una stessa solfa , diversamente presentata.
Anche sulle nozioni , poche e confuse, non metterei la mano sul fuoco che fossero tanto migliori tra la “ggente” dei rimpianti(?) anni d’oro (?) .
Rif 13,19. Non conosco l’eta dello scrivente ma quando afferma che « Gesù non è mai interessato « ho l’impressione che commetta un errore di prospettiva proiettando la realtà odierna nel passato. Forse perché nato e/o cresciuto dopo la rivoluzione del ‘68.
Rimpianto per la « cristianita » ? Sotto certi aspetti certamente si. O bisogna credere che accanto al fantastico progresso tecnologico di questi decenni ci sia stato anche un progresso « morale » ?
🙂
L’impressione è errata, la data di nascita sbagliata, il termine di ” cristianità” mai usato.
Tombola.