Incredibile foto per mezzo secolo e passa di “Civiltà Cattolica”
Foto con gli ultimi quattro direttori di “Civiltà Cattolica” pubblicata oggi dal padre Spadaro – attuale direttore – nel suo profilo Instagram. Nei commenti tutte le mie esclamazioni…
13 Comments
Luigi Accattoli
Scrive il padre Antonio Spadaro – che nella foto è il primo a sinistra – che si tratta di una “foto unica”: “Era il 6 settembre 2012. C’è stato un momento in cui ci siamo trovati insieme”. Il secondo da sinistra è Giampaolo Salvini , morto ieri a 85 anni: fu direttore dal 1985 al 2011. Il terzo è Roberto Tucci, che infine fu fatto cardinale da Giovanni Paolo II: direttore dal 1959 al 1973. L’ultimo il padre Bartolomeo Sorge, direttore dal 1973 al 1985. Li ho conosciuti, frequentati, intervistati. A prima vista avrei scommesso che si trattava di un fotomontaggio. Era la mia testa che faticava a montare i decenni. Dedico un commento a ciascuno di loro.
22 Marzo, 2021 - 22:54
Luigi Accattoli
Roberto Tucci – 1921-2015 – è tra i quattro la figura alta. Lucidità. Sicurezza di parola. Ha delocalizzato Civiltà da colonna portante della tradizione romana a portavoce del rinnovamento conciliare e della partecipazione della Chiesa Cattolica al movimento ecumenico. Gli altri tre direttori sono suoi figli legittimi. Dopo aver diretto Civiltà Cattolica Tucci è stato direttore della Radio Vaticana e infine organizzatore dei viaggi papali. L’ho seguito in tutte le stagioni. Gli ho voluto bene. Mi è stato vicino nel momento di un grave lutto.
22 Marzo, 2021 - 23:02
Luigi Accattoli
Bartolomeo Sorge – 1929-2020 – è entrato di più nelle vicende italiane, sia per incarico dei superiori, sia per la passione che prese – a seguito di tale incarico – alle vicissitudini dell’area cattolica e al suo ruolo politico. I superiori gli chiesero di occuparsi prima delle Acli, poi del convegno Evangelizzazione e promozione umana. E’ stato un collaboratore apprezzato di Paolo VI nella conduzione delle cose italiane e ancor più del segretario della Cei Enrico Bartoletti. Dopo Civiltà ha diretto il Centro Pedro Arrupe di Palermo e la rivista milanese Aggiornamenti Sociali. E’ stato attivo e combattivo fino al novembre scorso, quand’è morto a 91 anni. Gli devo qualcosa per i tanti colloqui ai quali era sempre disponibile.
22 Marzo, 2021 - 23:11
Luigi Accattoli
Con Giampaolo Salvini c’è stata più vicinanza amicale: è l’unico dei quattro con il quale sono stato a tavola più di una volta. Pari a quello degli altri è stato l’aiuto che ne ho avuto sul piano professionale, maggiore la sintonia nella lettura delle vicende sia politiche sia ecclesiali. Quello tra i quattro che più mi ha aiutato nella ricerca di fatti di Vangelo. Piacevolissima la sua conversazione e l’occhio disincantato con cui guardava se stesso, la Chiesa, la politica, i gesuiti. Che definiva “una specie non in via di estinzione ma protetta”.
22 Marzo, 2021 - 23:16
Luigi Accattoli
Antonio Spadaro – 54 anni – ha introdotto molte novità nella gloriosa rivista, più di quante non ne avessero osate gli altri tre sommati insieme. L’ha proiettata nel digitale, ne ha promosso un sito web molto attivo, l’ha internazionalizzata: ora la rivista dispone di 4 edizioni mensili in 4 lingue (coreano, francese, inglese e spagnolo) che traducono una selezione degli articoli già pubblicati nella edizione originale italiana. Dove vuole arrivare il padre Spadaro, si chiedono in molti? Da nessuna parte, è la mia risposta: la Chiesa e la Compagnia di Gesù non sono più a dominante europea e la rivista cerca di tenerne conto. L’uomo è versatile e intraprendente, ma non credo che abbia la tanta influenza sul Papa che gli viene attribuita. Lo vede spesso. Ma uno come Bergoglio non basta vederlo per influenzarlo.
22 Marzo, 2021 - 23:19
Amigoni p. Luigi
Rif. 22.54 – Civiltà conciliare
Sono gli uomini della Civiltà cattolica che diventa Civiltà conciliare. Se non erro ,Tucci ha scritto volumi su ogni sessione conciliare e sui primi sinodi. Sono i gesuiti intelligenti e amabili (tutti rigorosamente in clergyman) sotto cui sono cresciuto anch’ io, leggendo la rivista.
Tucci è anche quello che per rinunciare ad essere vescovo-fuori età ha dovuto indossare i vestiti rossi (e inutili) di cardinale. Situazione che Cantalamessa ha potuto evitare: altri tempi.
22 Marzo, 2021 - 23:20
Amigoni p. Luigi
Rif. ore 23.20 – Correzione
L’autore dei volumi , di cui sopra, su Concilio e Sinodi, è il gesuita Giovanni Caprile
22 Marzo, 2021 - 23:52
Luigi Accattoli
Vestito rosso. Provo a decifrare questo passaggio del primo dei due commenti del padre Amigoni: Tucci è anche quello che per rinunciare ad essere vescovo-fuori età ha dovuto indossare i vestiti rossi (e inutili) di cardinale. Fatto cardinale nel 2001 Tucci – che stava per compiere gli 80 (è morto a 93 anni) – chiese di non essere ordinato vescovo e di essere dispensato dal vestire di rosso. La prima richiesta fu accolta, la seconda no. Ambedue le richieste sono state riproposte ultimamente dal padre Raniero Cantalamessa fatto cardinale da Francesco a 86 anni: e a lui ambedue sono state accordate.
23 Marzo, 2021 - 8:13
maria cristina venturi
Mi sfugge il nesso fra essere intelligenti ed amabili ed essere rigorosamente vestiti in clergyman. Come l’abito non fa il monaco cosi’il clergyman non rende ipso facto intelligenti ed amabili. Ne’la tonaca o il vestito rosso stupidi e cattivi.
23 Marzo, 2021 - 11:47
maria cristina venturi
Se no si scade nella ” tipologia” presa in giro da Gaber in una famosa canzone: la doccia e’di sinistra..il bagno e’di destra.Il clergyman e’ di sinistra…la tonaca di destra….
23 Marzo, 2021 - 11:51
Amigoni p. Luigi
Rif. ore 11.51 – Gaber
A dire il vero non avevo pensato alla connessione fotografica essere gesuiti intelligenti e portare il clergyman. Ma ci potrebbe stare. Quanto al resto, Gaber ha ragione: si può avere la tonaca (bianca) e non essere di destra.
Scrive il padre Antonio Spadaro – che nella foto è il primo a sinistra – che si tratta di una “foto unica”: “Era il 6 settembre 2012. C’è stato un momento in cui ci siamo trovati insieme”. Il secondo da sinistra è Giampaolo Salvini , morto ieri a 85 anni: fu direttore dal 1985 al 2011. Il terzo è Roberto Tucci, che infine fu fatto cardinale da Giovanni Paolo II: direttore dal 1959 al 1973. L’ultimo il padre Bartolomeo Sorge, direttore dal 1973 al 1985. Li ho conosciuti, frequentati, intervistati. A prima vista avrei scommesso che si trattava di un fotomontaggio. Era la mia testa che faticava a montare i decenni. Dedico un commento a ciascuno di loro.
Roberto Tucci – 1921-2015 – è tra i quattro la figura alta. Lucidità. Sicurezza di parola. Ha delocalizzato Civiltà da colonna portante della tradizione romana a portavoce del rinnovamento conciliare e della partecipazione della Chiesa Cattolica al movimento ecumenico. Gli altri tre direttori sono suoi figli legittimi. Dopo aver diretto Civiltà Cattolica Tucci è stato direttore della Radio Vaticana e infine organizzatore dei viaggi papali. L’ho seguito in tutte le stagioni. Gli ho voluto bene. Mi è stato vicino nel momento di un grave lutto.
Bartolomeo Sorge – 1929-2020 – è entrato di più nelle vicende italiane, sia per incarico dei superiori, sia per la passione che prese – a seguito di tale incarico – alle vicissitudini dell’area cattolica e al suo ruolo politico. I superiori gli chiesero di occuparsi prima delle Acli, poi del convegno Evangelizzazione e promozione umana. E’ stato un collaboratore apprezzato di Paolo VI nella conduzione delle cose italiane e ancor più del segretario della Cei Enrico Bartoletti. Dopo Civiltà ha diretto il Centro Pedro Arrupe di Palermo e la rivista milanese Aggiornamenti Sociali. E’ stato attivo e combattivo fino al novembre scorso, quand’è morto a 91 anni. Gli devo qualcosa per i tanti colloqui ai quali era sempre disponibile.
Con Giampaolo Salvini c’è stata più vicinanza amicale: è l’unico dei quattro con il quale sono stato a tavola più di una volta. Pari a quello degli altri è stato l’aiuto che ne ho avuto sul piano professionale, maggiore la sintonia nella lettura delle vicende sia politiche sia ecclesiali. Quello tra i quattro che più mi ha aiutato nella ricerca di fatti di Vangelo. Piacevolissima la sua conversazione e l’occhio disincantato con cui guardava se stesso, la Chiesa, la politica, i gesuiti. Che definiva “una specie non in via di estinzione ma protetta”.
Antonio Spadaro – 54 anni – ha introdotto molte novità nella gloriosa rivista, più di quante non ne avessero osate gli altri tre sommati insieme. L’ha proiettata nel digitale, ne ha promosso un sito web molto attivo, l’ha internazionalizzata: ora la rivista dispone di 4 edizioni mensili in 4 lingue (coreano, francese, inglese e spagnolo) che traducono una selezione degli articoli già pubblicati nella edizione originale italiana. Dove vuole arrivare il padre Spadaro, si chiedono in molti? Da nessuna parte, è la mia risposta: la Chiesa e la Compagnia di Gesù non sono più a dominante europea e la rivista cerca di tenerne conto. L’uomo è versatile e intraprendente, ma non credo che abbia la tanta influenza sul Papa che gli viene attribuita. Lo vede spesso. Ma uno come Bergoglio non basta vederlo per influenzarlo.
Rif. 22.54 – Civiltà conciliare
Sono gli uomini della Civiltà cattolica che diventa Civiltà conciliare. Se non erro ,Tucci ha scritto volumi su ogni sessione conciliare e sui primi sinodi. Sono i gesuiti intelligenti e amabili (tutti rigorosamente in clergyman) sotto cui sono cresciuto anch’ io, leggendo la rivista.
Tucci è anche quello che per rinunciare ad essere vescovo-fuori età ha dovuto indossare i vestiti rossi (e inutili) di cardinale. Situazione che Cantalamessa ha potuto evitare: altri tempi.
Rif. ore 23.20 – Correzione
L’autore dei volumi , di cui sopra, su Concilio e Sinodi, è il gesuita Giovanni Caprile
Vestito rosso. Provo a decifrare questo passaggio del primo dei due commenti del padre Amigoni: Tucci è anche quello che per rinunciare ad essere vescovo-fuori età ha dovuto indossare i vestiti rossi (e inutili) di cardinale. Fatto cardinale nel 2001 Tucci – che stava per compiere gli 80 (è morto a 93 anni) – chiese di non essere ordinato vescovo e di essere dispensato dal vestire di rosso. La prima richiesta fu accolta, la seconda no. Ambedue le richieste sono state riproposte ultimamente dal padre Raniero Cantalamessa fatto cardinale da Francesco a 86 anni: e a lui ambedue sono state accordate.
Mi sfugge il nesso fra essere intelligenti ed amabili ed essere rigorosamente vestiti in clergyman. Come l’abito non fa il monaco cosi’il clergyman non rende ipso facto intelligenti ed amabili. Ne’la tonaca o il vestito rosso stupidi e cattivi.
Se no si scade nella ” tipologia” presa in giro da Gaber in una famosa canzone: la doccia e’di sinistra..il bagno e’di destra.Il clergyman e’ di sinistra…la tonaca di destra….
Rif. ore 11.51 – Gaber
A dire il vero non avevo pensato alla connessione fotografica essere gesuiti intelligenti e portare il clergyman. Ma ci potrebbe stare. Quanto al resto, Gaber ha ragione: si può avere la tonaca (bianca) e non essere di destra.
C’è una rinascita personale e sociale che può iniziare già dal diffondere il traduttore simultaneo:
https://gpcentofanti.altervista.org/la-rivoluzione-della-diffusa-traduzione-simultanea/
A volto anche una foto può essere preziosa.