Apprezzamento dell’ospedale come luogo dove “sovrabbonda” l’amore e schiettezza nel racconto della prova: sono i due elementi più vivi delle riflessioni sull’esperienza del Covid che il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, affida a vari canali nel periodo della malattia e in quello immediatamente seguente. Viene curato nell’ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia a partire dal 31 ottobre, dal 2 al 13 novembre è in terapia intensiva, rientra a casa, a Perugia, il 3 dicembre dopo una degenza supplementare di due settimane al Gemelli di Roma. Riporto nei commenti il saluto del 2 dicembre in videoconferenza ai vescovi del Consiglio permanente della Cei, alcune espressioni sulla durezza della prova affrontata che ho preso da vari testi, un brano di plauso all’umanità degli ospedali contenuto in un’intervista del 19 dicembre.
Cardinale Bassetti: “Sembrava che la testa scoppiasse”
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Pensavo di essere giunto al limite. Bassetti al Consiglio permanente della Cei il 2 dicembre. Come sapete, io sono reduce da un periodo di malattia Covid molto grave. Pensavo di essere giunto al limite. Mi verrebbe da dire ‘al limitar di Dite’. Ho avvertito però, in tutto questo travaglio, la presenza forte del Signore. Quello di oggi, da parte mia, vuol essere soltanto un saluto affettuoso e grato per ciascuna delle vostre persone, perciò ho solo una parola da esprimervi: ‘Grazie’. Grazie perché avete pregato per me!”.
“Sarò unito a voi nel raccoglimento e nella preghiera. Vi saluto uno per uno e ancora grazie: vi ho sentito davvero vicini nei momenti più gravi del mio calvario. Anche la vostra gente ha pregato per me! Grazie.
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/bassetti-cei-covid-ho-pensato-di-essere-giunto-al-limite
Mentre ero sotto il casco. Già nel testo di cui al commento precedente abbiamo trovato parole forti del cardinale sul “calvario” affrontato e sul “limite” quasi raggiunto. In un messaggio alla diocesi del 30 ottobre dice esplicitamente il suo sgomento: “La paura aiuta a rimettere alcune cose a posto”. Intervistato da “Avvenire” il 19 dicembre parla di “straordinaria e al tempo stesso straziante prova”; descrive il virus come “un corpo estraneo che prende possesso della tua persona e ti svuota dal di dentro; è terribile: non soltanto ti toglie le energie fisiche ma anche quelle psicologiche e direi spirituali; ti riduce all’improvviso a una larva”; accenna alla fase più acuta della terapia intensiva con le parole: “Mentre ero sotto il casco e sembrava che la testa scoppiasse, la preghiera è stata un’offerta. Ripetevo: Signore tutto per te”.
In ospedale sovrabbonda l’amore. Intervista all’Avvenire del 19 dicembre. Ho sperimento come in ospedale sovrabbondi l’amore. Ho incontrato medici in pensione che sono tornati in corsia per questa crisi sanitaria; dottori che non conoscono orari quando c’è un’emergenza; giovanissimi che si stanno specializzando e che ti manifestano la propria passione di donarsi; infermieri e infermiere “ragazzini” da cui dipendi in tutto e per tutto e che si fanno in quattro per te. Durante i turni di notte li ho scorti anche a pregare. Ecco il volto nobile della gioventù. Ho assaporato la bontà che Dio ha iscritto nel cuore dell’uomo. Una bontà che sorprende.
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/il-cardinale-bassetti-io-e-il-covid-vi-racconto-la-mia-malattia-la-fraternita-risposta-alla-pandemia
Vedi anche il saluto riconoscente del cardinale al personale sanitario e ai giornalisti, affidato a un messaggio nel giorno di uscita dal Gemelli:
https://www.chiesacattolica.it/card-bassetti-sono-stato-nel-deserto-ma-con-gli-angeli/
Settantotto storie. Questa del cardinale Bassetti è la settantottesima vicenda da Covid – 19 che racconto nel blog. Per vedere le altre vai al capitolo 22 “Storie di pandemia” della pagina “Cerco fatti di Vangelo” elencata sotto la mia foto:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/22-storie-di-pandemia/
https://gpcentofanti.altervista.org/i-preti-e-la-psicologia/
Bassetti al Consiglio permanente della Cei. “Ritorno tra di voi dopo il periodo di malattia e, ancora una volta, vi ringrazio per la vicinanza e per la preghiera condivisa con le nostre Chiese. Saluto anche quanti mi hanno seguito nella strada tortuosa del COVID-19: da ultimo, il Cardinale Crescenzio Sepe, che non potrà partecipare ai lavori”: così ha parlato stamane il cardinale Bassetti aprendo i lavori – da remoto – del Consiglio. Una relazione appassionata, da uomo segnato dall’esperienza, quale ora egli è. Metto il link al testo integrale e segnalo questi due passaggi:
Ancora non possiamo trarre una valutazione conclusiva sulle conseguenze a lungo termine di ciò che sta accadendo, ma i dati diffusi devono interrogare le coscienze e allarmare le Istituzioni e le agenzie educative tutte: solitudine, isolamento sociale, aumento delle malattie legate al disagio mentale, impennata di suicidi. I giovani, gli anziani, le persone con disabilità, le persone vulnerabili sono le prime vittime di queste infermità dell’anima […]. È evidente che alla solidarietà generosa di molti, bisogna affiancare la volontà politica di andare oltre la logica delle misure d’urgenza e di sollievo temporaneo per elaborare una strategia che sia davvero di sistema perché nessuno sia lasciato solo di fronte allo sconvolgimento psicologico, economico e spirituale che tutto ciò provoca e per evitare che a farsi prossime siano le organizzazioni criminali.
https://www.chiesacattolica.it/card-bassetti-comunione-e-corresponsabilita-per-sanare-le-fratture/