Il Papa agli infermieri nel nome di Sifra e Pua

Quotidianamente assistiamo alla testimonianza di coraggio e di sacrificio degli operatori sanitari, in particolare delle infermiere e degli infermieri, che con professionalità, abnegazione, senso di responsabilità e amore per il prossimo assistono le persone affette dal virus, anche a rischio della propria salute. Ne è prova il fatto che, purtroppo, è elevato il numero degli operatori sanitari che sono morti nel fedele compimento del loro servizio. Prego per loro – il Signore li conosce ciascuno per nome – e per tutte le vittime di questa epidemia. Il Risorto dia ad ognuno la luce del paradiso e alle loro famiglie il conforto della fede.E’ l’attacco del Messaggio del Papa inviato oggi in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere. Nei commenti alcuni passaggi e poi il brano dell’Esodo nel quale si ricordano due eroiche levatrici ebree – Sifra e Pua – citato da Francesco nel messaggio.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Santi della porta accanto. Messaggio 1. Da sempre gli infermieri svolgono un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria. Ogni giorno, a contatto con gli ammalati, sperimentano il trauma che la sofferenza provoca nella vita di una persona. Sono uomini e donne che hanno scelto di rispondere “sì” a una vocazione particolare: quella di essere buoni samaritani che si fanno carico della vita e delle ferite del prossimo. Custodi e servitori della vita, mentre somministrano le terapie necessarie, infondono coraggio, speranza e fiducia.
    Voi – e penso anche alle ostetriche – siete vicini alle persone nei momenti cruciali della loro esistenza, la nascita e la morte, la malattia e la guarigione, per aiutarle a superare le situazioni più traumatiche. A volte vi trovate accanto a loro mentre stanno morendo, donando conforto e sollievo negli ultimi istanti. Per questa vostra dedizione, voi siete tra i “santi della porta accanto”.[3] Siete immagine della Chiesa “ospedale da campo”, la quale continua a svolgere la missione di Gesù Cristo, che avvicinò e guarì persone sofferenti per ogni genere di male e si chinò a lavare i piedi dei suoi discepoli. Grazie per questo vostro servizio all’umanità!

    12 Maggio, 2020 - 21:49
  2. Luigi Accattoli

    Lavoro tra i più nobili. Messaggio 2. In tanti Paesi, la pandemia ha messo in luce anche molte carenze a livello di assistenza sanitaria. Per questo, mi rivolgo ai Responsabili delle Nazioni di tutto il mondo, affinché investano nella salute come bene comune primario, potenziando le strutture e impiegando più infermieri, così da garantire a tutti un adeguato servizio di cura, nel rispetto della dignità di ogni persona.
    Alle ostetriche, in particolare, che assistono le donne in gravidanza e le aiutano a dare alla luce i loro bambini, dico: il vostro lavoro è tra i più nobili che esistano, dedicato com’è direttamente al servizio della vita e della maternità. Nella Bibbia, i nomi di due eroiche levatrici, Sifra e Pua, sono immortalati all’inizio del Libro dell’Esodo (cfr 1,15-21). Anche oggi il Padre celeste vi guarda con gratitudine.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/05/12/0274/00608.html

    12 Maggio, 2020 - 21:49
  3. Luigi Accattoli

    Una Sifra e l’altra Pua. Questo è il brano dell’Esodo (1, 15-21) segnalato da Francesco alle levatrici: Il re d’Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l’altra Pua: 16 “Quando assistete le donne ebree durante il parto, osservate bene tra le due pietre [il sedile su cui veniva sistemata la partoriente]: se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, potrà vivere”. 17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d’Egitto e lasciarono vivere i bambini. 18 Il re d’Egitto chiamò le levatrici e disse loro: “Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?”. 19 Le levatrici risposero al faraone: “Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità. Prima che giunga da loro la levatrice, hanno già partorito!”. 20 Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21 E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una discendenza.

    12 Maggio, 2020 - 21:51

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