“Oggi, in questo momento, penso al Signore crocifisso e alle tante storie dei crocifissi della storia, a quelli di oggi, di questa pandemia: medici, infermieri, infermiere, suore, sacerdoti… morti al fronte, come soldati, che hanno dato la vita per amore, resistenti come Maria sotto le croci loro, delle loro comunità, negli ospedali, curando gli ammalati. Anche oggi ci sono crocifissi e crocifisse che muoiono per amore e questo pensiero mi viene, in questo momento”: così Francesco ha parlato ieri in una telefonata alla conduttrice della rubrica di Rai 1 Lorena Bianchetti. Nei commenti il resto della telefonata e altre informazioni sul Venerdì Santo.
La supplica di Francesco per i “crocifissi della pandemia”
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Vicino al dolore del mondo. Sono vicino al popolo di Dio, al più sofferente, soprattutto alle vittime di questa pandemia, al dolore del mondo, ma guardando su, guardando la speranza, perché la speranza non delude. Non toglie i dolori, ma non delude […]. Sempre la Pasqua finisce nella risurrezione e nella pace, ma non è un “happy end”, è proprio il compromesso, l’impegno dell’amore, che ti fa attraversare questa strada dura, ma Lui l’ha fatta prima, e questo ci conforta e ci dà forza.
Nuova preghiera universale. Il pomeriggio di ieri durante la celebrazione della “Passione del Signore” nella Basilica di San Pietro, alle intenzioni dell’antica “Preghiera universale” per volontà del Papa ne è stata aggiunta una “per i tribolati nel tempo dell’epidemia”: “Dio onnipotente ed eterno guarda con compassione alle afflizioni dei tuoi figli che patiscono per questa epidemia; allevia i dolori dei malati, da’ forza a coloro che si prendono cura di loro, accogli nella tua pace coloro che sono morti e, per tutto il tempo di questa tribolazione, fa’ che ciascuno trovi conforto nella tua misericordia”.
Bacio al Crocifisso. Il rito della “Passione” prevede che Francesco si prostri davanti alla Croce coperta da un telo viola, che è il colore della penitenza quaresimale. Il Papa lo ha fatto nella fatica degli 83 anni e della sciatica, aiutato dai cerimonieri. Poi al bacio della Croce, quando il popolo si mette in fila per quel gesto di venerazione, a baciare i piedi del Crocifisso di San Marcello è andato solo Francesco.
Che più persone mettano le labbra sullo stesso legno potrebbe essere una via di contagio e i contagiati sono anche in Vaticano. Per ora ne sono stati diagnosticati otto, ma tra loro – assicura il portavoce – non ci sono “né il Papa né i suoi più diretti collaboratori”.
Ostensione da remoto. Ieri c’è stata anche un’altra parola di Francesco sulla pandemia, consegnata a un messaggio inviato all’arcivescovo di Torino per la “Ostensione straordinaria della Sindone”, come si faceva nei secoli in occasione delle pesti: “Nel volto dell’uomo della Sindone vediamo anche i volti di tanti fratelli e sorelle oggi malati, specialmente di quelli più soli e meno curati”. Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17.00, nella cappella della Sindone della Cattedrale di Torino si farà la più straordinaria delle ostensioni: un’ostensione in diretta social e tv, con una celebrazione condotta dal solo arcivescovo Nosiglia, come il 4 aprile.
Portatori della Croce. Con una scelta senza precedenti Bergoglio ha voluto con sé, nel “Cammino della Croce” di quest’anno, una rappresentanza del mondo carcerario e un’altra di protagonisti della lotta alla pandemia: medici e infermieri del servizio sanitario vaticano.
I testi delle meditazioni e delle preghiere della Via Crucis di ieri erano stati redatti a cura della Cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Le meditazioni sono state scritte da cinque persone detenute, da una famiglia vittima di un reato di omicidio, dalla figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, da un’educatrice del carcere, da un magistrato di sorveglianza, dalla madre di una persona detenuta, da una catechista, da un frate volontario, da un agente di Polizia Penitenziaria e da un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia, dopo otto anni di processo ordinario.
Il cammino della Croce è stato condotto da due gruppi di cinque persone ciascuno: quello della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova e quello della Direzione Sanità e Igiene del Vaticano.
Il percorso ha avuto inizio nei pressi dell’obelisco, ha girato attorno allo stesso per otto stazioni e poi è proceduto verso il “ventaglio” per quattro stazioni. Sotto il “ventaglio” è stato collocato il Crocifisso di San Marcello, rivolto verso il Santo Padre. Qui è stata collocata la dodicesima stazione. La tredicesima stazione era a metà del “ventaglio”, mentre l’ultima era sopra la piattaforma. Tutto l’itinerario è stato segnato da fiaccole a terra.
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/04/10/0219/00486.html
i crocifissi della storia
Sentire questa espressione detta dal papa ( oggi ha telefonato a sua immagine) mi ha fatto ricordare Sobrino, Romero e i tanti che l’hanno usata in America Latina.
“Deporre i poveri dalla croce : cristologia della liberazione” si intitolava una raccolta che lessi tanti anni fa…Bello sentire questa espressione detta dal papa
Cristina VIcquery
Preghiera ecumenica al Monumentale di Milano:
https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/preghiera-ecumenica-al-cimitero-monumentale-315934.html
https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2020-04/preghiera-ecumenica-milano-pandemia-delpini-valdman-di-carlo.html
Cantalamessa ieri. “Qual è la prova più sicura che la bevanda che qualcuno ti porge non è avvelenata? È se lui beve davanti a te dalla stessa coppa. Così ha fatto Dio: sulla croce ha bevuto, al cospetto del mondo, il calice del dolore fino alla feccia. Ha mostrato così che esso non è avvelenato, ma che c’è una perla in fondo ad esso“: è un brano dell’omelia che il predicatore pontificio Raniero Cantalamessa ha tenuto ieri durante la “Celebrazione della Passione” in San Pietro, presieduta dal Papa. Mando un abbraccio al padre Raniero, che ha parola calda e che mi è caro.
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-04/papa-francesco-passione-adorazione-croce-venerdi-santo.html
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-12-aprile-2020-pasqua-di-resurrezione-del-signore-anno-a/ BUONA PASQUA
BUONA SANTA PASQUA DI RESURREZIONE A TE, LUIGI, ED A TUTTE LE AMICHE E TUTTI GLI AMICI DEL PIANEROTTOLO !
Roberto Caligaris