Fede, perseveranza e coraggio. In questi giorni, nei quali è necessario pregare, pregare di più, pensiamo se noi preghiamo così: con fede che il Signore può intervenire, con perseveranza e con coraggio. Il Signore non delude, non delude. Ci fa aspettare, prende il suo tempo, ma non delude. Fede, perseveranza e coraggio. – Così ha parlato Francesco a conclusione dell’omelia di stamane. Nei commenti il brano sul coraggio e l’intenzione di giornata.
Fede – perseveranza – coraggio – quasi minaccia a Dio
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Quasi come minacciando. Brano dell’omelia di stamane: La terza cosa che Dio vuole nella preghiera è il coraggio. Qualcuno può pensare: ci vuole coraggio per pregare e per stare davanti al Signore? Ci vuole. Il coraggio di stare lì chiedendo e andando avanti, anzi, quasi… – quasi, non voglio dire un’eresia – ma quasi come minacciando il Signore. Il coraggio di Mosè davanti a Dio, quando Dio voleva distruggere il popolo e lui farlo capo di un altro popolo. Dice: “No. Io con il popolo” (cfr Es 32,7-14). Coraggio. Il coraggio di Abramo, quando negozia la salvezza di Sodoma: “E se fossero 30, e se fossero 25, e se fossero 20…”: lì, il coraggio (cfr Gen 18,22-33). Questa virtù del coraggio, ci vuole tanto. Non solo per le azioni apostoliche, ma anche per la preghiera.
Per chi non può lavorare. Intenzione di preghiera proposta dal Papa stamane prima della celebrazione della messa: Preghiamo oggi per le persone che per la pandemia stanno incominciando a sentire problemi economici, perché non possono lavorare e tutto questo ricade sulla famiglia. Preghiamo per la gente che ha questo problema.
Per il video della messa e la trascrizione dell’omelia vedi qui:
https://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2020-03/papa-francesco-messa-santa-marta-crisi-economica-coronavirus.html