Anglicani uniti ma non assorbiti

La notizia di ieri sul passaggio alla Chiesa Cattolica di alcuni gruppi della Comunione Anglicana andrà capita con la calma e la buona informazione che ancora non abbiamo. Ho ripensato a quanto disse con emozione Paolo VI il 28 aprile del 1977 ricevendo il primate anglicano Donald Coggan e io ero lì con 32 anni di meno a prendere appunti: “Il ritmo di questo movimento [di avvicinamento tra le due Chiese] è divenuto meravigliosamente più rapido negli ultimi anni tanto che quelle parole di speranza ‘la Chiesa anglicana unita ma non assorbita’ oggi non sono più un semplice sogno“. Sapevo da dove venivano quelle “parole di speranza”: avevo letto DIALOGHI CON PAOLO VI di Jean Guitton ed esse erano alle pagine 226-228 dell’edizione Mondadori 1967, a riassumere il “sogno” dell’unione che era stato coltivato nelle CONVERSAZIONI DI MALINES tra il 1921 e il 1925, guidate dal cardinale Mercier. Lì – nel primo dialogo di unione tra cattolici e anglicani – si era immaginata un’unione a modo di Patriarcato, dove gli anglicani avrebbero mantenuto la struttura e il diritto e la liturgia della loro tradizione e sarebbero restate le “sedi storiche della Chiesa Anglicana” mentre le diocesi cattoliche istituite dopo il 1851 “verrebbero soppresse”. Rispetto ai tempi di Paolo VI l’avvicinamento è divenuto forse un allontanamento (con le tappe dirompenti della donna prete e ora della donna vescovo) ed ecco che a un’unione che non sia assorbimento arrivano dei gruppi, ma non la Chiesa Anglicana tutta. I gruppi che arrivano ora sono degli apripista o un drappello in fuga? Io intanto sono contento degli arrivi e più ancora del fatto che l’evento non sia stato accompagnato da scomuniche ma da una “dichiarazione congiunta”. Nel primo commento il testo di un mio articolo che appare oggi sul CORRIERE DELLA SERA.

59 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Ecco il mio articolo di commento alla notizia sugli anglicani, pubblicato oggi dal Corsera a p. 10 con il titolo IL DISARMO TRA LE CHIESE PASSA ANCHE DAL CELIBATO:

    L’indebolimento delle Chiese facilita la loro intesa o almeno impone un reciproco disarmo: potrebbe essere questa la “morale” di quanto annunciato ieri dalla Comunione Anglicana e dalla Chiesa di Roma. Per la prima volta nella storia delle grandi comunità cristiane, alcuni spezzoni di una passano a un’altra senza scomuniche.
    La decisione di creare particolari comunità per accogliere i fuoriusciti anglicani che si fanno cattolici – soprattutto perché non sono disposti ad accettare le donne vescovo – è del Papa e non è ovviamente il frutto di un accordo tra le due Chiese. E’ evidente il momento difficile che vivono gli anglicani e che li costringe a fare buon viso a questa perdita di preti, vescovi e battezzati.
    Ma c’è un accordo sostanziale tra le massime istanze delle due Comunioni per non considerare questo evento come un intralcio al loro “dialogo” in vista dell’unione: e questo è il secondo significato di quanto annunciato ieri. Non solo non volano scomuniche, ma si assicura che l’impegno all’avvicinamento reciproco continuerà.
    E’ questa considerazione consensuale su un fatto oggettivamente traumatico a costituire una sorpresa e a dirci che per il futuro dovremo abituarci a confini confessionali meno rigidi e alla nascita di formazioni intermedie e miste tra le Chiese storiche.
    Avremo infatti – in questo caso – non degli anglicani divenuti cattolici, ma dei “fedeli anglicani di rito cattolico” che sono una totale novità: essi infatti mantengono i loro “libri di preghiera” e le vesti e le consuetudini e le regole di vita proprie dell’anglicanesimo, tutte le volte che non contrastano con elementi fondamentali della disciplina cattolica.
    Meno rilevante – per gli osservatori – è l’implicazione celibataria di questa decisione: che i sacerdoti anglicani passati al cattolicesimo vengano ammessi al sacerdozio cattolico anche se sposati non è una novità. Ma qualcosa di nuovo si avrà su questo fronte con il passare del tempo, quando cioè arriveranno a essere ordinati i “seminaristi” anglicani già sposati che ora passano al cattolicesimo. E’ stato detto ieri che sulla loro ordinazione si deciderà “caso per caso”. Ma ogni caso – c’è da scommettere – farà notizia.
    Luigi Accattoli

    21 Ottobre, 2009 - 12:24
  2. don78

    Io, più che “fedeli anglicani di rito cattolico”, direi che saranno “fedeli catolici di rito anglicano”.

    21 Ottobre, 2009 - 12:29
  3. Leonardo

    Sulla domanda che poneva Luigi direi senza esitare “drappello in fuga” da una manica di scervellati che hanno ridotto la comunità anglicana a una barzelletta.

    21 Ottobre, 2009 - 12:51
  4. principessa

    Grazie Luigi! tu e Fabio Zavattaro siete stati gli unici chiari e completi,senza sensazionalismi e ricordando anche che sono quasi trent’anni che questo processo si è avviato.
    Non ho le competenze per discutere teologicamente, ma mi fa piacere – veramente molto – osservare l’amore,il dialogo e la fratellanza messi in pratica. I mancati strali delle scomuniche reciproche sono ciò che fa veramente epoca e ribadisco che questo Papa continua a sorprendermi , con buona pace di coloro che lo avevano frettolosamente bollato come conservatore e rigido nelle posizioni. Egli si sta rivelando un grande pastore e anche un uomo che sa leggere i tempi e fare i passi giusti.Aprirsi e accogliere forse è la chiave per l’unità della chiesa e dei cristiani.
    Mi piacerebbe che tutti riuscissero a cogliere la delicatezza e l’amore che c’è dietro un gesto come questo.
    I preti, sposati o meno,non sono altro che uomini consacrati a Dio e al servizio dei propri simili. Lo stato civile o la esperienza sessuale ben poco hanno a che fare con la dedizione,l’amore,la comprensione e tutte quelle qualità che devono esistere in un uomo perchè il Signore lo chiami al Suo servizio attraverso il suo cuore.

    Saluti a tutti (anche a Sump e Mandis)

    21 Ottobre, 2009 - 13:07
  5. Grazie della lettura, Luigi,
    mi fa fare meno masturbazioni mentali… 🙂

    21 Ottobre, 2009 - 13:08
  6. Anche a me è venuta la stessa osservazione di don78.

    21 Ottobre, 2009 - 13:38
  7. Luigi Accattoli

    Don78 e Luca Grasselli hanno ragione: ho fatto confusione come si addice a un giornalista…

    21 Ottobre, 2009 - 13:50
  8. andreacs

    Aiutatemi a orientarmi, non sono esperto di ecumenismo. Se si riavvicinano significa che riconoscono il primato petrino,che abbracciano i tre dogmi post scismatici (immacolata concezione, infallibilità papale, assunzione della Vergine) e che rinunciano alle tesi giudicate eretiche (tra cui, credo di aver capito, l’opposizione alla transustanziazione)? Ma se così è, di fatto sarà un rito alternativo sul modello dei cattolici di rito orientale o sbaglio? Anche loro, in fondo, possono sposarsi (anche se solo dopo aver ricevuto l’ordinazione).

    21 Ottobre, 2009 - 14:10
  9. tonizzo

    Credo sia una fuga, Luigi. E credo che gli anglicani andranno incontro a una polverizzazione pari a quella della galassia protestante per intero, perdendo la propria identità.
    Penso che molti “traslocheranno” nella Chiesa cattolica e che gli anglicani d’Inghilterra in qualche modo torneranno in comunione con noi. La storia con i se e i ma non si fa, ma credo che se Leone XIII fosse riuscito nella riunione con gli anglicani 120 anni fa forse oggi gli anglicani non sarebbero nella tremenda crisi in cui si trovano.
    Del resto, Blair e la sua conversione hanno fatto un rumore enorme in Inghilterra. Certo nel caso del ritorno degli anglicani nella Chiesa cattolica ci sarebbe da vedere la posizione della Regina d’Inghilterra. Ne uscirebbe dimezzata secondo voi nel suo prestigio e appeal morale sulla nazione?

    21 Ottobre, 2009 - 14:40
  10. principessa

    @tonizzo

    Assolutamente no! Elisabetta II è dotata di un carisma eccezionale. Grande diplomatica e ineccepibile donna di stato. Non credo che il suo appeal morale sulla nazione derivi dal suo stato di capo della chiesa anglicana; ne è componente, ma sono altre le qualità che gli inglesi riconoscono alla loro sovrana, e in particolare negli ultimi anni.

    21 Ottobre, 2009 - 15:03
  11. tonizzo

    Abbastanza d’accordo con te, principessa. Mi chiedo con un altro re (Carlo? William?) come si potrebbero definire capi della Chiesa Anglicana… a quel punto come andrebbe a finire?

    21 Ottobre, 2009 - 15:12
  12. Giovanni Mandis

    UNA PARTE DELLE PECORELLE ANGLICANE SMARRITE E ALLO SBANDO, TORNA FINALMENTE NELL’UNICO OVILE, ACCOLTE AMOREVOLMENTE DAL VICARIO DI CRISTO CHE NON DIMENTICA IL COMANDAMENTO DEL SIGNORE: “PASCI LE MIE PECORELLE, PASCI I MIEI AGNELLI”.

    CE NE RALLEGRIAMO E RINGRAZIAMO.
    LAUDETUR JESUS CHRISTUS.

    21 Ottobre, 2009 - 15:24
  13. principessa

    Probabilmente la monarchia – visti i tempi e gli accadimenti sia pubblici che privati – finirà per abdicare il (al?) suo ruolo di leadership religiosa…sarebbe la cosa più logica.
    L’Arcivescovo di Canterbury sarebbe la figura più giusta come capo della Chiesa Anglicana.

    21 Ottobre, 2009 - 15:28
  14. principessa

    Se riappare anche Sump (almeno solo per un saluto) faccio festa…..

    21 Ottobre, 2009 - 15:30
  15. Giovanni Mandis

    principessa ricambio i saluti.
    però, la “chiesa” anglicana NON esiste. Come tutte le confessioni protestanti non è chiesa.
    il signor Rowan Williamson come tutti i pretesi ministri anglicani è un semplice laico non avendo la confessione anglicana un valido sacramento dell’Ordine come definitivamente e infallibilmente ha sancito il Pontefice Leone XIII.

    21 Ottobre, 2009 - 15:36
  16. Nino

    Luigi,
    ben fatto il tuo articolo e ben spiegate le posizioni e le exit strategies.
    Di fronte a questi avvenimenti, come il precedente dei lefebvriani, mi chiedo se, come, e quando i nostri sacerdoti ne daranno conto pubblicamente alle liro comunità pastorali, parrocchie, ecc.
    E qualora lo facessero, cosa capirebbe la massa dei fedeli.
    Sul grande polverone levebvriano non sentii dire una parola in almeno 6 chiese romane e 4-5 in giro per l’Italia.
    Per inciso io in generale sono per accogliere tutti i fratelli in Cristo e la soluzione che si profila, così come l’hai spiegata la condivido e mi pare del tutto dignitosa per tutti.

    21 Ottobre, 2009 - 17:00
  17. don78

    Non per infrangere i sogni di gloria di qualcuno che già vede la regina Elisabetta con cenere in capo tornare sui ceci tra le braccia di Pietro e dietro di lei tutta l’Inghilterra tra il colonnato invocando Bloody Mary subito santa…

    …ma vorrei dire che, anche se non posso prevedere il futuro, tale invito al ritorno lo accoglieranno alcuni gruppi minoritari (soprattutto provenienti da Africa e Sud America) che si sono opposti ai vescovi donna e al ruolo dei gay nella chiesa, la maggioranza degli anglicani (soprattutto di quelli nell’emisfero settentrionale) è in favore di queste decisioni “liberal”… anche perchè queste decisioni non le prende il Primate d’Inghilterra da solo, ma un sinodo che discute e vota, fatto per un terzo da vescovi, per un terzo da preti e per un terzo da laici….

    … quindi per vedere la regina a San Pietro che dichiara l’abolizione della gerarchia anglicana e la sua riconsegna nelle mani del papa ce ne vorrà ancora.

    Sorry.

    21 Ottobre, 2009 - 17:12
  18. speravo che prima o poi qualcuno lo dicesse…..
    e come ognun di vita ecclesiale universale sà,
    don78 lo ha ricordato.

    La rivista delle Dehoniane ci aggiorna sempre su ciò, oltre che Adista e altre…

    Grazie

    21 Ottobre, 2009 - 17:27
  19. ovviamente lo sapeva anche chi teneva l’agenda ecumenica…………

    21 Ottobre, 2009 - 17:27
  20. Luigi Accattoli

    Il mio bentornato a Mandis, che arriva con i primi freddi: come vedi qui nessuno ti ha dimenticato, ma le donne sono le più memori.

    21 Ottobre, 2009 - 18:09
  21. lycopodium

    Io consiglio la lettura di questo blog di un giovane espertissimo di un Santo, oggi più che mai attuale: John Henry Newman:
    http://bottone.blogspot.com/
    Per cominciare, il post “Anglicanism: City of Confusion”.

    21 Ottobre, 2009 - 18:25
  22. lycopodium

    A proposito di «Fuga»
    (che, in “ecclesialese corretto”, si traduce con: «gli anglicani integristi, [che sono] incapaci di sopportare il confronto e di portare le proprie responsabilità in solido nella propria tradizione/confessione»).

    In un blog di tolkieniani, è facile ricordare che il Nostro veniva accusato di non coltivare i canoni del realismo socialista alla occidentale e di praticare «Evasione». Agli accusatori, così replicava: «[I] critici … confondono, non sempre in buona fede, l’Evasione del Prigioniero con la Fuga del Disertore. Un militante politico avrebbe potuto etichettare alla stesso modo la fuga dalle miserie del Reich del Fuehrer o di qualcun altro, e definire tradimento la critica ad esso. Ugualmente, i critici in questione, per rendere ancor maggiore la confusione e attirare il disprezzo sui loro oppositori, appiccicano l’etichetta del vilipendio, non soltanto alla Diserzione, ma anche alla vera e propria Evasione e a quelli che sono spesso i suoi compagni, Disgusto, Rabbia, Repulsione e Rivolta; non soltanto confondono l’evasione del prigioniero con la fuga del disertore, ma sembrerebbe anzi che preferiscano l’acquiescenza del collaborazionista alla resistenza del patriota. con un simile modo di pensare, basta dire “la terra che amate è condannata”, per scusare ogni tradimento, anzi glorificarlo» [“Albero e Foglia”, ed. Rusconi, pg. 76-77].

    21 Ottobre, 2009 - 19:00
  23. Sumpontcura

    Cara Principessa (e cari tutti voi),
    a una richiesta così garbata non si può rispondere col silenzio. Del resto, come potete immaginare, ho continuato e continuerò a leggervi quotidianamente, con affetto e vivo interesse, partecipando con emozione alle vicissitudini di cui è possibile, in alcuni interventi e in molti silenzi, cogliere un’eco; e arrossendo ogni volta che qualcuno si ricorda dei bei mesi che abbiamo trascorso insieme.
    Il “Padre nostro” di mezzogiorno, continuate a recitarlo? Io sempre: e specialmente per i “navigatori” con cui mi sento meno in sintonia.
    Un abbraccio a tutti: in primis ante omnia a Luigi, ma poi a frati cercatori, teologi e pastori, diaconi, moralisti, profeti e terzovaticanisti, rahneriani e guardiani dello iota unum, seriosi, dubbiosi e spiritosi; e un bacio schioccante a te, a Clodine, a Fiorenza/Lea. Addio, Principessa. E grazie.

    Giuseppe (quondam Sump)

    21 Ottobre, 2009 - 19:52
  24. Luigi Accattoli

    Sump! Dunque anche tu arrivi con le castagne… grazie della visita e l’autunno ti sia propizio.

    21 Ottobre, 2009 - 20:07
  25. principessa

    Giuseppe/Sump carissimo…non puoi immaginare la gioia che mi hai dato!!
    GRAZIE davvero…
    Sempre nei miei pensieri e nelle mie preghiere – e insieme ogni mezzogiorno per il Padre Nostro.
    Anche se, tra qualche settimana, ritornerà ad essere alle 6 del mattino per me.Ritorno negli USA. Scrivimi se ti fa piacere…
    Un abbraccio anche a te e un bacio altrettanto schioccante

    21 Ottobre, 2009 - 20:07
  26. FABRICIANUS

    Ciao!! Sump, carissimo!!!

    Un abbraccio a tutti voi!!

    Un caro saluto a Clo e Principessa.

    Ciao Luigi!!!

    21 Ottobre, 2009 - 20:14
  27. Clodine

    Eihaoooo…mamma mia Sump, Sump, Sump……SUUUUMMMPPPPP….aspetta che tra un po’ torno, mi devo assentare un minuto, ma torno…

    21 Ottobre, 2009 - 20:20
  28. Clodine

    Ma c’è anche Mandis, doppio iahoooo con urletto finale!! Grazie amici, risentirvi è una gioia insperata e inaspettata

    Sono andata a prendere spumante e pasticcini, per festeggiare l’evento.

    Sump, che grande piacere vedere il tuo nome di nuovo sul blog. Ci manchi tantissimo, hai lasciato un vuoto grande, e questo lo sai. Sei una ricchezza per tutti noi è per questo che, sia io che principessa, ti nominiamo spesso.
    Il motivo preciso per il quale non hai più postato lo posso intuire: so che va aldilà delle incomprensioni e attriti dovuti alla divergenza di vedute che spesso animano le nostre chiacchierate. Per questo non insisto. Sappi tuttavia che, personalmente, non ho perso la speranza di vederti tornare ad animare le nostre discussioni a condividere le idee, confrontarci sui grandi temi cui Luigi ci rende partecipi, di deliziarci con la tua simpatia oltre che preparazione e spessore umano e culturale che fanno di te una persona ricca, unica e insostituibile.

    Grazie, ti voglio bene. Un bacio grande…ciao Fabricianus…ciao Principessa.

    Ciao Mandis, ci manchi anche tu…

    21 Ottobre, 2009 - 20:52
  29. Nino

    Saluto di cuore Giuseppe e Mandis.

    21 Ottobre, 2009 - 20:57
  30. Francesco73

    Bè, ma insomma: tornate no??! Che senso ha star lì a sbirciare dalla finestra?
    Qui anche gli eretici sono educati, merito dello stile della casa. 🙂
    Forza, vi aspettiamo.

    21 Ottobre, 2009 - 21:05
  31. Francesco73

    Sul futuro dei rapporti con gli anglicani, mi accodo alla coda (e gliela reggo come a Corte) di don78 (so peraltro che sotto sotto tiene molto alla simbolica dell’abito: mi dicono celebri assai più in pianeta che in casula, che giri col tricorno e col saturno, che scambi volentieri la cotta col rocchetto, e che non disdegni il manipolo, benchè si acconci a star voltato ad populum…).
    Non penso che la regina tornerà e che lo scisma sarà sanato.
    Moderiamo gli entusiasmi, sia per le rivalse che per le presunte aperture.
    Tra l’altro, la Chiesa di Ratzinger non vive di scosse.

    21 Ottobre, 2009 - 21:11
  32. principessa

    Caro don78, io credo che tu sia andato un po’ troppo avanti. Neppure io credo all’ipotesi della regina Elisabetta che sbarca a Roma per andare a chiedere perdono dei trascorsi 4/500 anni e rientrare nella Fede Cattolica… ma – in patria – forse sarebbe auspicabile ( visti i possibili successori ) un cambio al vertice della Chiesa Anglicana, sembrando (almeno a me) più naturale che il capo della chiesa sia l’Arcivescovo di Canterbury. E lasciando al sovrano gli altri compiti di rappresentanza e di guida civile.
    MA, come sempre, è un’opinione…

    21 Ottobre, 2009 - 21:47
  33. fiorenza

    No, io non immaginavo che tu continuassi a leggerci, Sump. Quindi doppia emozione, stasera, molto forte. E, come quando, un giorno, si riaffacciò Syriacus, con lacrime. Ma non me ne vergogno. Ti prego, rimani. E anche tu, Mandis. E se tornasse, e rimanesse con noi, anche Syriacus… La gioia chiama altra gioia. Non ci si stanca mai della gioia. Grazie, Sump. Un abbraccio grande grande grandissimo.

    21 Ottobre, 2009 - 22:03
  34. lycopodium

    Bentornato Sump.

    21 Ottobre, 2009 - 22:43
  35. lycopodium

    E bentornato anche al conterraneo Mandis.

    21 Ottobre, 2009 - 22:49
  36. don78

    Francé!!!! ahahahahah

    Ma che te sei bevuto?

    Richiedo immediata e ufficiale dichiarazione riparatoria perchè si sappia che quello sui miei gusti d’abbigliamento liturgico fosse solo uno SCHERZO. Io sono tra quelli che pensa che in tale ambito la forma sia sostanziale 🙂

    Dear princess,
    sono d’accordo con te che la regina non dovrebbe svolgere quel ruolo nella chiesa anglicana, tuttavia non credo sia un problema centrale, perchè il ruolo è veramente e solamente simbolico e non ha nulla a che vedere con le tensioni che la comunione anglicana sta attraversando ultimamente.

    Tensioni e confusioni che, a mio modesto parere, sono causate dall’attraversamento coraggioso della modernità, dei suoi valori e delle sue sfide, che questa comunione sta facendo. Le monarchie assolute del ‘600 non erano affatto confuse, perchè il re comandava da solo e si sapeva chi decideva e chi aveva l’ultima parola. Capisco la nostalgia e la fatica di stare nella confusione, ma questo è il millennio e il mondo in cui viviamo… un mondo confuso… ma l’unico reale.

    22 Ottobre, 2009 - 11:09
  37. 🙂

    22 Ottobre, 2009 - 11:21
  38. Syriacus

    Mi immagino un Cossiga di fantasia che, intervistato sull’argomento, afferma:

    “Io, come ben sapete, nutro da sempre una enorme stima per la grande tradizione anglicana. Ma, se devo dire come la penso: ‘Amicus Rowan, sed magis amicus Ratzinger’. E, in ogni caso : God save the Queen.”

    22 Ottobre, 2009 - 16:57
  39. discepolo

    Mi metto nella categoria che Sump definisce i “dubbiosi” : dunque lasciatemi recitare il mio monologo col teschio in mano :
    gli anglicani tradizionalisti sono tornati alla Chiesa Romana perchè non sopportavano le donne prete, i preti gay,( magari con clergy -man color fucsia e gli orecchini ), non per altro.. sono tornati, i tradizionalisti anglicani , perchè a tutto c’è un limite e questo limite è stato (per loro)varcato.. dunque un piccolo “gregge in fuga” da una Chiesa che è diventata una barzelletta come dice Leonardo.. suoniamo pure le campane a stormo .. ma di tanto da stare allegri non ne vedo..!!
    A quando , un piccolo “gregge” di tradizionalisti cattolici fuggirà verso la Chiesa ortodossa? ‘ venti , trent’anni? perchè non sopporterà più lo stile “va bene tutto e il contrario di tutto” che vige oggi nella Chiesa Cattolica ?
    con questo datemi pure il tapiro d’oro e il premio per il peggior pessimista del blog…..

    22 Ottobre, 2009 - 17:04
  40. Francesco73

    per don78

    lo sai che su Facebook è stata aperta una pagina di fan di un vescovo diocesano italiano che è – diciamo – in prima linea nel recepimento della liberalizzazione del rito tridentino?

    se ci vai trovi gioia per i tuoi occhi: scarpe col fiocco, dalmatiche, chiroteche…

    🙂

    22 Ottobre, 2009 - 17:16
  41. don78

    aridaje….

    … cmq non parliamo di gruppi su FB… proprio sti giorni :-))

    22 Ottobre, 2009 - 17:19
  42. don78

    Cmq noto con piacere che anche il nostro ordinariato con fedeli accattoliani di rito sumpmandisiriaco si sta ripopolando…

    … bentornati anche a voi 🙂

    22 Ottobre, 2009 - 17:22
  43. Syriacus

    Il web è disseminato di miei auspici sognanti (ormai quasi vaticini avverantisi?) sull’attuale decisione di Roma. ..Cose che scrissi qva e là negli scorsi anni, sucitando pure pronte reazioni negative ‘da destra’ (oltre che ‘da sinistra’, ma per ragioni diametralmente opposte). Per gli anni futuri, premetto che ho già brevettato da molto ormai, all’insaputa del pubblico, anche l’idea di una “Chiesa sui juris Germanico-Cattolica” di rito luterano (magari un pò rivisitato, e non lo chiamerei così), ma il più possibile aderente alla tradizione tedesca dell’ultimo mezzo millennio…(Mettiamoci pure la Dichiarazione congiunta di Augusta… un pizzico di notae explicativae congiunte kasperiane… ok, ok, le braccia romane sono largheee..) Qualcosa di simile a quanto si proporrà per gli anglicani (di cui ampi settori nei secoli hanno assorbito non poco …calvinismo, oltretutto) , ma, mutatis mutandis, per discendenti (semi-)ravveduti di Martinus Luther, che volessero tornare all’Ovile, preservando etc…ma nella fedeltà sostanziale a … etc… 😉

    22 Ottobre, 2009 - 17:50
  44. Francesco73

    bè, anche nella chiesa accattoliana ci sono tanti carismi…

    c’è la Fraternità di San Mandis X, l’Apostolatus Maris Syriiensis, la Federazione delle Comunità di Base DotSettatontesche, il Centro Iota Sum, la Societas Ninii, l’Ordine delle Principessine, l’Opus Maiobae, ecc.ecc.

    22 Ottobre, 2009 - 17:59
  45. Syriacus

    Importante distinguo da molti “tradizionalisti” : personalmente, da vero propugnatore di un “sano” (almeno per il sottoscritto) “””uniatismo”””, non vorrei che l’accettazione di ‘preti sposati’ anglicani (o sposati già seminaristi anglicani) nei nuovi ‘Ordinariati’ fosse una norma “transitoria”. (E sennò che uniatismo è, se non posso vedere la consorte del ‘vicar’ far capolino alla festa parrocchiale, completa di marmocchi? – No, però per i vescovi, poprio no. Limite invalicabile.) Capisco che quella anglicana non si possa considerare (agli occhi di molti) una altrettanto “venerabile tradizione” quanto quelle orientali (ucraine, etc…) -e oltretutto tale più recente tradizione discende direttamente da uno scisma..- , ma… ormai secondo me è troppo consolidata – e poi mi sembrerebbe far violenza a un sacco di pie genti angliche in (e di) buonissima fede..

    22 Ottobre, 2009 - 18:00
  46. don78

    ..e l’Ordine Francescano Decimo di Paolo VI…

    22 Ottobre, 2009 - 18:07
  47. Luigi Accattoli

    Syriacus rieccoti qua! Ho detto a Mandis che tornava con i primi freddi e a Sump con le castagne – per fare terna ti metterò con le olive al forno – a un ligure dovrebbe star bene – un abbraccio festante.

    22 Ottobre, 2009 - 18:13
  48. Clodine

    AhAhAhhhhhh….che ve possino!!!

    22 Ottobre, 2009 - 19:37
  49. fiorenza

    Sono così contenta, Syriacus, che non trovo le parole. Posso solo ripetere quelle di Luigi e dirti, anch’io: “un abbraccio festante”. E’, davvero, una festa.

    22 Ottobre, 2009 - 21:41
  50. fiorenza

    Anche per discepolo, che insiste a fare il pessimista, non ho più parole se non queste di Emily: “Chi non trova quaggiù il paradiso / non lo troverà in cielo”.

    22 Ottobre, 2009 - 21:45
  51. lycopodium

    Era ora, Syr!

    22 Ottobre, 2009 - 21:47
  52. roberto 55

    Buon ultimo (al solito), arrivo io ed abbraccio i ben tornati Sump, Giovanni Mandis e Syriacus !
    Nessuno poteva dimenticarvi: siete sempre “dei nostri” !

    Buona notte !

    Roberto 55

    22 Ottobre, 2009 - 22:05
  53. auguri a tutti.
    Bentornati a tutti.
    Con gli Anglicani son tornati anche Sump, Giovanni Mandis e Syriacus!
    E se tornano i Riformati, Luigi?

    Io son contetno che la Chiesa cattolica diventi sempre più Cattolica.
    Lefebvriani, Anglicani e quant’altri vorranno.

    Ma ho tanta nostalgia del Vangelo…
    di quei quattro libretti piccoli piccoli….
    in questa nostra chiesa.
    Ogni gesto di apertura è bello ed evangelico: ma ne dobbiamo fare ancora tanti per essere davvero più simili al nostro Maestro.
    Sento profonda nostalgia di Gesù

    22 Ottobre, 2009 - 22:40
  54. Clodine

    Non trovate che sia stupendo stare tutti qui a far festa, radunati attorno a questi amici che sono tornati sul blog, che sembrava non dovessimo più “sentire”, che non dovessimo più veder apparire i loro nomi così cari: quanto ci sono mancati! E’ vero che ci unisce qualcosa che va al di là delle normalità perché ” nè la carne né il sangue te lo hanno rivelato”. In fondo è ciò che unisce tutti noi che frequentiamo questo blog [malgrado qualche litigio salutare] forse perché in tutti noi si cela quel fuoco che è l’amore per Gesù, e la profonda nostaglia di Lui -aspetto che fa la differenza rispetto ad altri legami determinati magari dalla stessa visione politica ecc –
    Credo che le riflessioni di Maioba siano azzeccate e tocchino delle realtà profonde .soprattutto quando allarga il concetto alla Chiesa:” lefevbriani, Anglicani e quant’altri vorranno” sono ben accetti. E’ necessario abbandonare la sindrome del “fratello maggiore” , sindrome che si presenta spesso, che fa sussultare di rabbia quando ricompare all’orizzonte quella canaglia di fratello: vedere quel padre che si da’ da fare -” fuori l’abito più bello, l’anello al dito, il vitello grasso: ammazzatelo!”- quel padre che non guarda i conti, i soldi sottratti. Per lui quel figlio tornato è la luce degli occhi, la gioia del cuore. E se Il fratello maggiore mugugna è solo perché non ha capito la tragica realtà del prodigo che dice: ” stavo muorendo di fame!”.

    Buona giornata a tutti da una Roma piovosa e grigia!

    23 Ottobre, 2009 - 7:24
  55. Nino

    Caro Marco don,
    leggo ora il tuo post che concludi richiamando alla nostalgia di Gesù.
    Ed anche, dopo qualche giorno di assenza dal tuo blog, il commovente ringraziamento a Dio e alla tua comunità per l’anniversario della tua prima santa Messa.
    “Ringraziamenti al termine della prima Messa – 16/17 ottobre 2004-2009”
    Che segnalo agli amici bloggers che ancora non l’avessero letto.

    http://maioba.blogspot.com/2009/10/ringraziamenti-al-termine-della-prima.html

    Da cui ho estrapolato questa tua riflessione:
    “È questo continuo inserimento nella passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo che fa crescere il Regno di Dio dentro di noi e noi dentro il Regno di Dio.”

    E ancora nella preghiera d’inizio alla Difesa della tesi del tuo Dottorato che rileggo spesso e che si conclude con:

    “Sappiamo che Tu attendevi il nostro ritorno: il ritorno di accattoni che sanno per dura esperienza come nulla è più funesto all’uomo della sua orgogliosa pretesa alla sufficienza e all’autogoverno. Raccoglici nella pace del Tuo perdono della Tua grazia, e che i nostri occhi non dimentichino più la legge eterna del Tuo Vangelo che è tutta, secondo la veneranda parola di Paolo, nel segno di una croce, proiettata su tutta la sconfinata sofferenza e su tutta la sitibonda speranza dell’universo.”

    Leggo l’amore grande e la fedeltà a Dio e agli uomini che caratterizza il tuo cammino spirituale di Prete e di Pastore che apre il cuore e aiuta anche me a intravedere un mondo a “sua immagine” di cui ti sono grato.
    Ti abbraccio con affetto..

    23 Ottobre, 2009 - 10:55
  56. Giovanni Mandis

    saluto fraternamente tutti.
    LJC

    (don Marco: i “Lefebvriani” non esistono è un termine dispregiativo nel quale non si riconoscono; si riconoscono nel termine cristiani oppure, che è lo stesso, cattolici)

    23 Ottobre, 2009 - 13:54

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