Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno: è nel Vangelo ascoltato a Messa, da Luca 13. Ottimo il commento del mio parroco don Francesco alla Madonna dei Monti: “La porta è stretta ed entra solo chi si fa piccolo”. Nel primo commento l’intero spunto del parroco.
La porta del Regno è stretta: la passa chi si fa piccolo
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Don Francesco Pesce: “La porta è stretta ma è aperta. Dunque possiamo passarla. Inoltre la porta è Gesù, cioè è una porta amica. Ma essendo stretta, non la passa chi si fa grande o porta un carico eccessivo con sé. Chi ha troppa scienza, o troppi onori, o troppo denaro, o troppa ingordigia di ogni risorsa terrena. Ovvero chi è troppo attaccato a quello che ha per poterlo deporre. Vale qui, a illuminare questo passaggio, l’altro ammonimento di Gesù: se non diventerete come i bambini non entrerete nel Regno. Il bambino è piccolo e con naturalezza passa per la porta stretta“.
Credo non sia questione di “troppo” , ma una questione di come si vive questo “troppo”.
Se lo si vive come Grazia e dono di Dio oppure lo si vive come autore di ogni “troppo”.
Già il termine “troppo” indica qualcosa che non va.
Si potrebbe anche essere “troppo” santi per non passare da quella Porta.
Credo sempre di più che Gesù, prima di “insegnarci” la santità, desideri portarci all’umanità.
Forse dovremmo leggere ogni singola parola del Vangelo con sotto gli occhi l’Inno alla Carità” di San Paolo
Lidia
ha ragione il parroco anche perchè la porta stretta era quella piccolina aperta nellla grande porta che nelle città circondate da muri veniva chiusa al tramonto..il viaggiatore arrivato tardi, allo scadere del tempo doveva abbandonare pesi, bagagli, armenti, animali ed entrare da solo…
cristina vicquery
Passare per la porta stretta significa rinunciare a se stessi.