Un bacio a Francesca Romana che fu gettata nel Tevere

Ieri Roma, città e Chiesa, ha “salutato” la bambina che il 6 luglio fu trovata morta nel Tevere: è stata un’adozione simbolica con la quale la piccola è stata chiamata Francesca Romana. Nel primo commento ricordo il fatto e il saluto, nel secondo riporto un mio articolo apparso ieri sul “Corriere Roma”.

2 Comments

  1. Luigi Accattoli

    C’era la sindaca. Il saluto si è tenuto alle 19 nella parrocchia di San Raffaele Arcangelo al Trullo, vicina al luogo del ritrovamento. Dopo una breve omelia e la benedizione della bara da parte del vescovo ausiliare di Roma Gianrico Ruzza, ha parlato la sindaca Virginia Raggi che all’indomani del ritrovamento aveva accolto la proposta dell’associazione Salvamamme di «adottare quell’angelo e di dedicarle una cerimonia di addio». «Siamo – ha detto la sindaca – tutti suoi papà, fratelli e sorelle. Oggi per Roma è una giornata triste. Le vorremmo dire che la vita sarebbe stata magari difficile, ma bella. Siamo qui per questo. Dobbiamo far sapere che c’è una legge che garantisce alle donne di partorire in anonimato: è fondamentale. Il nostro compito è sostenere le mamme”. La bambina verrà chiamata Francesca Romana e riposerà al cimitero Laurentino, nella zona dedicata ai bambini. A notare il corpicino nell’acqua fu un pescatore che d’istinto tentò di raggiungerlo, come sperando di poterla riportare in vita.

    9 Agosto, 2019 - 19:49
  2. Luigi Accattoli

    Mio articolo pubblicato ieri dal “Corriere Roma” con il titolo “Una figlia della città di Roma”.

    Avrà un nome romano e sarà onorata come una figlia della città: la bambina trovata morta nel Tevere un mese addietro sarà “salutata” oggi in una chiesa di Roma, San Raffaele al Trullo. Un gesto d’umanità che è un segno di speranza per ogni vita che nasce e muore in abbandono, ancora oggi e soprattutto oggi, in questa città che pure ha una grande storia di pietà verso i derelitti.
    La sindaca Raggi e il vescovo ausiliare Gianrico Ruzza parleranno di lei chiamandola Francesca Romana. Lo faranno in risposta all’iniziativa dell’associazione Salvamamme, che ha proposto questo gesto di riconoscimento. L’associazione si batte per far conoscere la possibilità di affidamento dei neonati che i genitori non possono tenere.
    Pare che la “Ruota degli Esposti” sia stata introdotta a Roma nel 1198, all’Ospedale di Santo Spirito, da Papa Innocenzo III, che voleva porre rimedio ai tanti casi di corpicini di neonati che i pescatori del Tevere trovavano nelle reti: ed anche Francesca Romana è stata trovata da un pescatore.
    Il presente ha un cuore antico e il domani – con il rimescolamento delle genti che stiamo vivendo – chiederà un’apertura ancora maggiore al soccorso dei bisognosi. Sia lode all’associazione Salvamamme che ha bussato al Campidoglio e lode anche alla sindaca, che è mamma e ha subito colto l’appello che le è stato rivolto.

    9 Agosto, 2019 - 19:52

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