La passione per la “parabola” mi viene dal Boccaccio

Mi scrive un lettore del libretto delle 110 “parabole” di Papa Francesco [vedi post precedente] che chiede: “Avevo già notato dal blog la tua passione per la parola ‘parabola’: ma da dove ti viene?” Ho risposto: dalle parabole di Gesù, ovviamente, che cerco di imparare a memoria. Ma anche dal Talmud, dalle storielle dei maestri rabbinici, dai racconti dei Chassidim, dalle Mille e una notte, dai fioretti di tutti i santi, dalle astuzie di Bertoldo e dalle simplicità di Bertoldino, dalle avventure di Pinocchio, dagli exempla e dalle similitudini d’ogni secolo, dalla “Leggenda aurea”, dal Novellino e dal Boccaccio. “Dal Boccaccio?” richiede il mio lettore. La risposta la trovi nel primo commento.

2 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Giovanni Boccaccio, proemio del Decameron: “Intendo di raccontare cento novelle o favole, o parabole, o istorie che dire le vogliamo”. Il Boccaccio magno maestro di ogni prosatore del volgare d’Italia. De vulgari eloquentia.

    1 Agosto, 2019 - 23:00
  2. Leonardo Lugaresi

    «Ma anche dal Talmud, dalle storielle dei maestri rabbinici, dai racconti dei Chassidim, dalle Mille e una notte, dai fioretti di tutti i santi, dalle astuzie di Bertoldo e dalle simplicità di Bertoldino, dalle avventure di Pinocchio, dagli exempla e dalle similitudini d’ogni secolo, dalla “Leggenda aurea”, dal Novellino e dal Boccaccio».
    Tutto sullo stesso piano (compresi i vangeli), si direbbe.
    Bravo, sei perfettamente aggiornato.

    2 Agosto, 2019 - 11:41

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