Altre due segnalazioni del “Vecchio gesuita furbaccione”

6 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Salvatore Izzo 1. Il titolo del volume evoca l’introduzione fatta da Francesco a uno degli episodi usati nella sua predicazione a modo di esempi, ma chiaramente si riferisce allo stesso Bergoglio, che ormai è “un vecchio gesuita”, e che nella mega-intervista a padre Spadaro pubblicata il 19 settembre 2013, disse tra l’altro: “Posso dire che sono un po’ furbo, so muovermi”.
    “Crediamo di poter dimostrare – spiegano gli autori, il decano dei vaticanisti Luigi Accattoli, e il più giovane ma non meno arguto Ciro Fusco – che gli esempi del Papa costituiscono la forma più contagiosa con cui egli propone il ritorno al Vangelo. Le parabole gli servono per farsi capire, ma anche per scuotere e per dire qualcosa quando non può dire tutto”.
    Nelle parabole ‘narrate’ Luigi Accattoli individua parallelismi tra Gesù e Bergoglio. Un solo esempio basta: “Il ruolo svolto dalla cavalcatura del samaritano che porta l’uomo ferito e mezzo morto alla locanda (Luca 10) è ora affidato al taxi sul quale una signora fa salire un rifugiato senza scarpe (parabola 65).

    https://www.agi.it/blog-italia/il-papa-pop/francesco_parabole-5946284/post/2019-07-31/

    31 Luglio, 2019 - 22:52
  2. Luigi Accattoli

    Salvatore Izzo 2. Le parabole bergogliane non sono però solo quelle ‘narrate’, ma quelle “vissute e attualizzate, che sono numerose e significative almeno quanto quelle narrate” e che si potrebbero definire come “atti con una loro concretezza e novità, che hanno come protagonista il Papa in persona e sono svolti con finalità di insegnamento”. Un esempio: “Battezza la bambina di una coppia sposata civilmente (12 gennaio 2014) ed è parabola vissuta che completa le parabole narrate che dedica alle dogane pastorali imposte a chi vive in situazione irregolare”. Un altro: “Visita la moschea di Bangui che raggiunge avendo come ospite l’imam sulla papamobile (29 novembre 2015)”. Un altro ancora: “Incontra in un appartamento romano un gruppo di preti che hanno lasciato il ministero e si sono sposati (11 novembre 2016) e lo fa perché ‘questi spretati sono guardati con disprezzo’ ”. Atti come quest’ultimo “dicono – rileva Accattoli – misericordia verso gli irregolari o i feriti dalla vita”. Di più: “Se si attua una compiuta ermeneutica si può notare come essi alludano a possibili cambiamenti del diritto o della prassi o a una nuova interpretazione degli stessi”. Ed è qui il punto fondamentale, perché “Francesco, con la sua parabola vissuta, ci provoca a guardare oltre ogni norma escludente”.

    31 Luglio, 2019 - 22:52
  3. Luigi Accattoli

    Bruno Scapin. Gli autori si pongono la domanda: perché papa Francesco usa questo genere narrativo? La risposta che dà Luigi Accattoli è la seguente: per esplorare il nuovo, per scuotere gli ascoltatori, per dire qualcosa dove non può dire tutto. Ma, prima di tutto, perché nel Vangelo Gesù usa questa modalità di annuncio. E se lui è il Maestro… […] C’è un’accusa ricorrente nei confronti di papa Francesco: di rendere incerto il messaggio del Vangelo, di non fornire dei punti fermi e sicuri. A parte la superficialità di una simile accusa, rimane vero che a tutto non c’è una risposta immediata. Per cui, per papa Francesco dire: «“Signore non capisco” è una bella preghiera». Non tutto si può spiegare, non tutto deve essere giustificato. Ecco che la parabola (narrazione o gesto) lascia aperti spazi di interpretazione, suscita sensazioni, pone interrogativi.

    http://www.settimananews.it/libri-film/110-parabole-papa-francesco/

    31 Luglio, 2019 - 22:56
  4. Luigi Accattoli

    Ringrazio anche a nome di Ciro Fusco i due colleghi che ci hanno recensiti. Per chi voglia un approccio diretto al testo, suggerisco di andare nella pagina “Antologia delle pubblicazioni”, elencata come quinta ad apertura del blog, sotto la mia foto e cliccando su quelle parole vedrà aprirsi un elenco di titoli. Cliccando di nuovo sul primo di essi, che è appunto il Furbaccione, potrà vedere la foto della copertina e potrà leggere, andando sulle parole cliccabili che sono sotto la foto della copertina, la Premessa al volume, l’Indice e la Quarta di copertina. Segnalo l’indice: vi sono elencati i titoli delle 110 parabole, scorrendo i quali ci si potrà fare un’idea del contenuto narrativo del volume. Andando invece sulla Premessa si potrà coglierne l’ambizione interpretativa.

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/antologia-delle-pubblicazioni-2/cera-un-vecchio-gesuita-furbaccione/

    31 Luglio, 2019 - 22:59
  5. faber

    Ciao Luigi, ho letto come mi hai suggerito la introduzione e qualche parabola del tuo libro. Non mi sento di fare una “recensione” ma un paio di commenti si.

    Perdonami se non le scrivo qui ma sono troppo articolare per entrare in un commento, rimando quindi al mio blog personale:

    https://www.bzimage.it/blogwp/cera-un-vecchio-gesuita-furbaccione.html

    provo comunque a sintetizzare qui le mie osservazioni:
    1) il genere letterario (parabola propriamente detta, allegoria, similitudine, iperbole, proverbio…) sarebbe potuto essere una informazione interessante da indicare in qualche modo sia per analizzare meglio lo “stile” Bergoglio sia per formare il lettore rispetto a questi diversi generi in ambito dei testi evangelici.
    2) il tema di una certa voluta ambiguità di questo pontefice su temi molto importanti non può essere risolta con una semplice alzata di spalle o rimandando a mere “contrapposizioni o cordate o dinamiche di scontro intra-ecclesiale”. Si tratta invece di un tema ben più serio che prima ancora di essere elogiato o condannato attende il giudizio della storia che credo solo il tempo ci farà capire. Nel frattempo la Chiesa più che di papi illuminati o di cordate di un certo tipo ha bisogno di santi che illuminano le vere rivoluzioni della Chiesa.
    Fabrizio Sebastiani

    5 Agosto, 2019 - 0:47
  6. Luigi Accattoli

    Ringrazio Fabrizio Sebastiani per l’impegno con cui ha messo mano al libretto delle “parabole” papali. Invito i visitatori interessati a leggere la recensione che ha pubblicato nel suo blog e che ha linkato al commento precedente. In essa focalizza l’attenzione sul genere letterario della parabola e sull’incertezza interpretativa che essa sempre comporta e che Francesco forse persegue. Sulla questione dell’omosessualità – e in particolare sul “bisogno di santi omosessuali” che Fabrizio segnala – conto di fare oggi un nuovo post.

    6 Agosto, 2019 - 9:45

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