Giovedì 13 Francesco ha incontrato i rappresentanti pontifici di tutto il mondo e ha tenuto loro un discorso in dieci punti: nel primo commento riporto i titoletti del decalogo e a seguire alcuni passaggi più vivi della trattazione. Il titolo del post è preso da queste righe, che figurano al quinto punto del decalogo: “È inconciliabile l’essere Rappresentante Pontificio con il criticare alle spalle il Papa, avere dei blog o addirittura unirsi a gruppi ostili a Lui, alla Curia e alla Chiesa di Roma”. Se Francesco parla così, vuol dire che vi sono nunzi che lo combattono e che lui ne ha notizia certa.
Francesco ai nunzi: “Non criticate il Papa alle spalle”
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Decalogo di Francesco ai nunzi
1 – Il Nunzio è uomo di Dio
2 – Il Nunzio è uomo di Chiesa
3 – Il Nunzio è uomo di zelo apostolico
4 – Il Nunzio è uomo di riconciliazione
5 – Il Nunzio è uomo del Papa
6 – Il Nunzio è uomo di iniziativa
7 – Il Nunzio è uomo di obbedienza
8 – Il Nunzio è uomo di preghiera
9 – Il Nunzio è uomo di carità operosa
10 – Il Nunzio è uomo di umiltà
Francesco ai nunzi 2. Il Nunzio cessa di essere “uomo di Chiesa” quando inizia a trattare male i suoi collaboratori, il personale, le suore e la comunità della Nunziatura come un cattivo padrone e non come padre e pastore. È triste vedere taluni Nunzi che affliggono i loro collaboratori con gli stessi dispiaceri che loro stessi hanno ricevuto da altri Nunzi quando erano collaboratori (…)
È brutto vedere un Nunzio che cerca il lusso, gli indumenti e gli oggetti “firmati” in mezzo a gente priva del necessario. È una contro-testimonianza. L’onore più grande per un uomo di Chiesa è quello di essere “servo di tutti” (…)
Questa identità del Nunzio lo porta anche a distinguersi dagli altri Ambasciatori nelle grandi feste, Natale e Pasqua: quando quelli si assentano per raggiungere le famiglie, il Nunzio rimane in sede per celebrare la festa col popolo di Dio del Paese perché, essendo uomo di Chiesa, questa è la sua Famiglia.
Francesco ai nunzi 3. L’operato del Nunzio non si deve mai limitare allo svolgimento delle pratiche, che, pur essendo importanti, non potranno mai rendere la sua missione feconda e fruttuosa; per questo il Nunzio deve spendersi nelle opere caritative, specialmente verso i poveri e gli emarginati: solo così potrà realizzare pienamente la sua missione e il suo essere padre e pastore. La carità è anche gratuità, ed ecco perché vorrei qui parlavi di un pericolo permanente, ossia il pericolo delle regalie. La Bibbia definisce iniquo l’uomo che «accetta regali di sotto il mantello, per deviare il corso della giustizia» (Pr 17,23-24) e anche il Salmo domanda: «Signore, chi abiterà nella tua tenda?» e risponde: chi «non accetta doni contro l’innocente» (15,1.5). La carità operosa ci deve portare ad essere prudenti nell’accettare i doni che vengono offerti per annebbiare la nostra oggettività e in alcuni casi purtroppo per comprare la nostra libertà. Nessun regalo di qualsiasi valore deve mai renderci schiavi! Rifiutate i regali troppo costosi e spesso inutili o indirizzateli alla carità, e ricordate che ricevere un regalo costoso non giustifica mai il suo uso.
Molto bello il discorso di papà Francesco oggi a Camerino.
Rif. ore 9.56 di ieri – rivelazioni
Sullo scorta di quanto successo 6 anni, fa attendiamo qualche inedito da parte di nunzi papali, pieni di “zelo apostolico”. Chissà che non emerga qualche rivelazione, fresca e pruriginosa, magari riguardante cardinali, possibilmente non risalente a quinquenni o decenni fa e che lascino intatta la fama dei pontefici passati.
Rif. 14.56 – correzione grammaticale
…che lasci intatta