“Io a te ci tengo”: scritta che leggo su un muro di cinta a metà di via Giovanni Battista Piatti, sulla sinistra per chi vada verso San Giovanni in Laterano. Amo la sobrietà di questa dichiarazione. L’immagino tracciata da lui sotto l’abitazione di lei. Nel primo commento un’altra scritta – ma di tipo incontinente – che ho beccato stamane nella stessa via.
Sul muro sta scritto: “Io a te ci tengo”
3 Comments
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Graffitaro cojone. Nella stessa via, dalla parte opposta, sul muro di cinta di Villa Wolkonski [sede dell’ambasciata di Gran Bretagna presso la Santa Sede: vastissima, esagerata] si leggono due versi della canzone di Marco Mengoni “In un giorno qualunque” (2010), ovviamente riportati senza indicazione della fonte: “Perché tu sarai sempre il mio solo destino / posso soltanto amarti senza mai nessun freno”. Gli assoluti ammatassati in questi due versi (sempre, solo, soltanto, mai, nessun) ti disgustano immediatamente a vederli pittati su un muro e dev’essere stato questo effetto collaterale a spingere un altro graffitaro – forse all’oscuro di quella fonte canzonettara – a vergare al di sotto dell’intrepida scritta un laconico commento: “Cojone”.
Non mi sembrano tanto brutti i versi di Marco.Mengoni.
Cantati non sono male ma scritti sul muro ridondano… come i libretti dell’opera…