Sto leggendo la storia di una famiglia contadina scritta da un geniale autore che fu mio compagno d’infanzia, cresciuto come me in una casa contadina a duecento metri da quella dove sono cresciuto io: Renato Pigliacampo. Ne parlerò ancora e per chi fosse curioso di approfondire metterò un link nei commenti. Ma per ora mi accontento di una pagina che potrebbe essere intitolata “Come il fattore infedele della parabola”. Nel primo commento il testo, nel secondo i rimandi, nel terzo una mia battuta.
Il fattore infedele della parabola e quello della mia terra
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La basculla del mezzadro. Neno [il vicefattore] stava impalato davanti alla basculla a pesare i quintali di bgrano o di usa o di mais e ne segnava la quantità sul mastro ufficiale. Ora Neno li favoriva – e i giovani più intelligenti avevano afferrato il sistema – attraverso una cortese comunicazione non verbale fatta di cenni col capo e indicazioni con l’indice della mano, allorchè veniva pesato il quintale spettante al mezzadro, la pesa saliva sino a centoquindici o centoventi chili. E subito Neno sollecitava: “Avanti, sbrighiamoci, porta via ‘sto sacco!”, e su un altro sacco che pesava, all’incirca, novanta, novantacinque chili e veniva deviato tra i sacchi del proprietario del fondo.
Renato Pigliacampo, Il vergaro. Storie di contadini nella terra di Leopardi, Moretti & Vitali 1999, pp. 188. Il capitolo del fattore disonesto è nel capitolo XI, alle pagine 79-90. Il brano che ho riportato è alla pagina 84.
Uomo singolare. Per una prima idea dell’uomo singolare che è stato il mio conterraneo e coetaneo Renato Pigliacampo si può vedere quello che fu il suo sito:
http://www.renatopigliacampo.it/pigliacampo/pigliacampo.html
Così è presentato in Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Pigliacampo
Commedia contadina. Perchè ho ripreso quel brano sulla basculla del mezzadro e del vicefattore infedele? Perchè in tante pagine di Renato Pigliacampo c’è una conoscenza fattuale, per nulla ideologica, della vita e delle sue commedie e mi ha colpito scoprirvi un parallelo così vivo della parabola evangelica del fattore infedele. Di certo l’autore non intendeva alludere alla parabola: sono io che stabilisco il collegamento. Che è improprio, in quanto il personaggio messo in scena da Gesù – straordinario sceneggiatore – è infedele al padrone per garantirsi un futuro, mentre il vicefattore del mio amico è infedele per una scelta di campo a favore dei mezzadri. Collegamento improprio ma fattualmente convincente. Che alla metà del secolo scorso un fattore della campagna di Recanati si comporti alla lettera come il fattore della parabola [“prendi 120 e segna 100”] sta a dire molte cose e tra esse una: come fosse penetrante, incisiva, la conoscenza della commedia umana da parte del rabbi di Galilea. Il mio amico Renato Pigliacampo ha visto dal vivo i fattori e i mezzadri sull’aia della trebbiatura e della pesa, come li ho visti io. Ebbene si direbbe che una presa equivalente su quel mondo dei campi l’avesse anche Gesù, che non era un figlio di contadino ma di carpentiere.
Tornerò in altri giorni a parlare di Renato Pigliacampo.
Amministratore astuto. Tra le 42 parabole narrate da Gesù nei Vangeli (60 se alle parabole narrative aggiungiamo le similitudini e i proverbi) quella del fattore è una delle più ardue a interpretare, nonostante il racconto cristallino. Come in altri casi, l’insegnamento è da cercare a ogni rilettura e in ogni ambiente e la molteplice ricerca traspare già dai titoli che la parabola riceve nelle diverse traduzioni del Vangelo di Luca: è di quelle presenti solo in Luca (capitolo 16, 1-8).
Il fattore infedele in Joachim Jeremias, “Le parabole di Gesù”.
L’amministratore infedele nella Bibbia della Cei 2008.
L’amministratore astuto nella “Bibbia interconfessionale in lingua corrente”.
Scusa, caro Luigi, se mi permetto andare fuori tema.
Ma le blasfemie del rapper Fedez contro Gesù e contro nostra Mamma Maria mi hanno allibito. In un paese mussulmano lo avrebbero fatto fuori, sicuramente esagerando. Ma c’è qualche tuo frequentatore che può suggerire cosa fare per dimostrare la nostra indignazione?… Certo lui può credere ciò che vuole, ma non può permettersi di offendere così tremendamente altri come noi che credono nel DIO Gesù e nell’Immacolata nostra MAMMA CELESTE.
Io non ho FB, ma fratelli cristiani cattolici facciamoci sentire da questo maleducato in tutti i sensi.
Caro Luigi, se vuoi cancellami pure. Un caro saluto a te e a tutti. Serena notte!
:-((
Rif. 21.33
Giuseppe carissimo.
Ho provveduto a mostrare disappunto sulla pagina “instagram” del noto cantante e ti assicuro che molti lo hanno fatto prima di me.
Un abbraccio
Fabrizio carissimo, ti ringrazio della bella notizia. Io, per come sono fatto, internet lo frequento solo nel blog del caro Luigi.
Ti abbraccio anch’io anche perché, carissimo fratello in Cristo e nostra Mamma Maria, mi fai andare a dormire più sereno.
Ciao.