“Il comparire di un Papa come Francesco è stato un salutare colpo allo stomaco che lo Spirito Santo ci ha assestato per svegliarci”: è un’affermazione del cardinale Angelo Scola nell’autobiografia di cui al post precedente, che è al centro del capitolo 19: “Un papato inedito. Il Conclave del 2013 e il rapporto con Papa Francesco” (pp. 259-270). Nei commenti riporto alcuni brani che mi sono parsi meglio interpretanti il Papa nuovo.
Scola su Francesco “salutare colpo allo stomaco”
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Cristocentrico. Il primo elemento [che mi aiuta a “imparare” Papa Francesco] è dato dalla sua straordinaria capacità di porre dei segni di vicinanza e di affezione verso tutti, in particolare nei confronti degli emarginati e degli esclusi contro ciò che chiama «la cultura dello scarto». In secondo luogo, si affida a una predicazione molto cristocentrica, che emerge chiaramente in tutti i suoi discorsi ma soprattutto nelle omelie di Santa Marta e nelle catechesi del mercoledì. Papa Francesco affronta tutte le questioni in termini schiettamente evangelici e lo fa con una forza comunicativa che si appoggia sugli esempi e con un temperamento che lo porta a rischiare dei giudizi […]. Il terzo elemento è la cultura di popolo da cui noi europei abbiamo molto da imparare. Non dimentichiamo che Bergoglio è stato uno degli artefici della trasformazione della teologia della liberazione fino a farla evolvere in una teologia del popolo, evitando il rivestimento ideologico del marxismo.
Solida formazione. Infine, c’è il suo magistero che non è affatto sprovveduto dal punto di vista del pensiero. Pur non essendo stato in senso stretto un accademico, Bergoglio ha una solida formazione intellettuale che non si fonda soltanto sull’assimilazione del messaggio di sant’Ignazio all’interno della Compagnia di Gesù, ma si è nutrita dei testi di grandi teologi e filosofi, da Möhler a Przywara fino a Guardini, dai gesuiti francesi come De Lubac e Fessard fino a Balthasar. Ha inoltre messo a frutto gli studi di importanti pensatori latino-americani, come Fiorito, Amelia Podetti, Gera, Methol Ferré e Scannone, arrivando a formulare un pensiero poliedrico caratterizzato da un’unità armonica del tutto che conserva la particolarità di ciascuna delle parti.
Chi l’accusa è fuori dalla realtà. Ogni volta che gli ho chiesto udienza mi ha sempre ricevuto con prontezza, concedendomi tutto il tempo dovuto e intrattenendomi con molta familiarità. Non ha inoltre mancato di chiedermi qualche consiglio, per esempio nelle pause delle due Assemblee Sinodali sulla famiglia, e talvolta anche per telefono […]. Quel che mi interpella è la modalità di donazione totale di sé e di vicinanza agli altri che testimonia Francesco e a cui cerco di piegare il mio carattere e il mio ministero pastorale […]. Coloro che guardano con diffidenza Francesco e lo sospettano, o addirittura l’accusano apertamente, di favorire posizioni ereticali, sono fuori dalla realtà. Ma anche quelli che lo esaltano come il Papa che cerca di riportare la Chiesa a vivere in modo evangelico dopo pontificati segnati da chiusure e trionfalismi gli fanno un pessimo servizio.
Categoria dell’incontro. Mi sento in particolare sintonia con lui nell’insistenza sulla categoria dell’incontro come decisiva per il credente. «All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona.» Francesco cita questa frase di Benedetto XVI in uno dei primi paragrafi dell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” che è un po’ il manifesto del suo pontificato, e per sottolinearne l’importanza aggiunge che non si stancherà di ripetere quelle parole perché «ci conducono al centro del Vangelo». Da questo punto di vista c’è una stretta continuità tra Francesco, Benedetto XVI e san Giovanni Paolo II, che da molti invece viene negata. Che il cristianesimo non sia prima di tutto una dottrina o una morale, ma un incontro personale con Cristo, era il leit-motiv di don Giussani i cui scritti hanno ispirato la riflessione del cardinale Bergoglio, come ammise lui stesso in più occasioni. Dunque io, per la formazione e la storia che ho avuto, non posso non ritrovarmi in consonanza profonda e sincera con Papa Francesco.
Domande scomode. Nell’autobiografia in forma di intervista vi sono anche le risposte alle domande scomode, perchè Luigi Geninazzi è un giornalista sveglio. Vi si parla di Citterio e Conigli, dell’ordinazione a Teramo, di Nicora compagno di studi, del morbo di Addison che lo colpì da giovane, “decisi di andare in analisi da un lacaniano”, del colloquio con Papa Wojtyla che lo destina a Venezia, della lettera di Carròn a Benedetto che lo propone come successore di Tettamanzi a Milano, della critica a Papa Benedetto per il discorso di Ratisbona, delle parole che gli disse il cardinale Martini sul letto di morte, del comunicato della Cei che lo salutava Papa alla fumata bianca del 2013. Di Caffarra che sottoscrive i “dubia” sull’Amoris laetitia. E della propria e diversa critica a quel documento. Ma non vi dico quello che dice per spingervi a comprare il libro: merita leggerlo.
A proposito di colpi allo stomaco (più o meno salutari), Luigi, toglimi una curiosità: a te che sei così fine e delicato nell’uso del linguaggio non ha fatto nessun effetto l’epiteto di “cani selvaggi” e “non persone” applicato da papa Bergoglio ai suoi oppositori nella chiesa? Neanche un po’ di disagio?
Non lo so,si possono avere opinioni diverse senza per questo ricoprire, chi le ha, di insulti, come di fatto avviene puntualmente su questo blog, ma non solo.Si possono imbavagliare le persone, ma non le idee. Diceva Tolstoj che tutte le idee che hanno conseguenze forti sono semplicissime e quelle corroborate da una fede vera, trascendente, autentica, addirittura invincibili, anche se per qualcuno è la realtà ad essere più importante dell’idea (uno dei quattro postulati di Papa Francesco).Perciò, ricoprire di improperi o tacciare di falsità chi non è sulla linea di demarcazione non fa che peggiorare l’attrito.
Qui non si tratta di essere Pro Papa Francesco o contro Francesco.
Papa Francesco è parte di un sistema che è al suo ipogeo. Un sistema che collassa e dal quale, se non si cambia registro drasticamente, non vi è possibilità di risalita. Vedere in Bergoglio l’uomo di buona volontà che inaugura una stagione di coesistenza e convivenza pacifica nella quale gli scontri, i disaccordi, in una parola “il bordello” dentro e fuori la curia può essere superato per “rimozione inconscia” in virtù di un dialogo tra “parenti” (serpenti) -e la realtà sotto i nostri occhi lo attesta- è utopia!
Ora, che Egli tenga conto della “continuità” con i predecessori certamente è parte della strategia del suo papato.Ma va detto che è una “continuità” sui generis, tutta gesuitica: la sua vista è gesuita, gesuita e “argentino/populista”. E’ lo stesso dei suoi precedessori? Domanda. Il problema non sono le scarpe o la mozzetta, quelli sono solo “segnali” visibili di rottura un voler dire :” pregate per me, ma vedete? Io non sono come loro”.
O silenzio e non-risposte , o insulti a chi domanda verita’ e trasparenza.
Tertium non datur.
Dopo il soffitto della Chiesa di San Giuseppe dei falegnami, a Roma sono cominciate a venir giu’ anche parte delle mura del Vaticano, le mura del Passetto che collegano Castel Sant’ Angelo al Vaticano.
Il quotidiano dei vescovi Avvenire che ci ha dato una interpretazione simbolico-politica del crollo del ponte Morandi a Genova come simbolo della non accoglienza dei migranti, che interpretazione simbolica dara’ di queste cadute a pezzi di chiese e mura vaticane ? ?
Per la banale cronaca: Bergoglio non ha affatto ” applicato l’epiteto di cani selvaggi e non persone ai suoi oppositori nella chiesa? “.
https://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2018-09/papa-francesco-messa-santa-marta-silenzio-a-chi-cerca-scandalo.html
Riferimento 8.18.
Ci vuole una dicreta faccia di bronzo a scrivere ” i possono avere opinioni diverse senza per questo ricoprire, chi le ha, di insulti, come di fatto avviene puntualmente su questo blog, ” da parte di chi ha messo giù nero su bianco che “il papa spara cazzate”.
Così, tanto perché nessuno è cretino, e la realtà non si cambia con i trucchetti di parole.
Rif. ore 8,26.
Cara Venturi, Avvenire non saprei, vedremo.
Ti ricordo quelle che alcuni babbei propalarono tempo fa, “leggendo” come segno dei tempi un fulmine che colpiva er cupolone…..
La Venturi latineggiante non avrà difficoltà a produrre con precisione come, dove e quando ci siano stati “insulti a chi domanda verita’ e trasparenza.”
S’attende.
Nel frattempo, se lo desidera, posso riempire alcune videate zeppe di insulti di vario ordine e grado scritti da Maria Cristina Venturi a bizzeffe su papa, anzi papi, cardnali, vescovi, preti, cattolici assortiti.
Non c’è che fa chiedere.
Per la cronaca: “chi domanda verità e trasparenza”, chi sarebbe? Monsignor Corvo De’Corvis , il pentito Viganò? Sarebbe come dire che Cicciolina reclamasse a gran voce castità e pudicizia.
Rif 8:54
Nessuno è cretino, grazie a Dio, eccetto il maestro in “trucchetti di parole” che impartisce lezioni di realtà sui “trucchetti di parole”.
Come dice il Profeta: “non c’è pace per malvagi!”
Se davanti allo scandalo si fosse detto questo, si sarebbe data maggiore Gloria a Dio.
Il Signore dice: ‘Avvicinatevi voi altri, figli di streghe. Non siete altro che una razza di adulteri e di prostitute! Di chi vi prendete gioco? A chi fate smorfie e mostrate la lingua? Non è vero che siete ribelli e falsi?
Metti il tuo idolo osceno allo stipite della porta. Ti dimentichi di me: ti spogli, ti metti a letto e fai posto agli amanti che tu paghi. Ti piace andare a letto con loro e ne ammiri la virilità. Prepari grandi quantità di olio profumato e lo offri al dio Moloc. Mandi i tuoi messaggeri molto lontano, li fai scendere fino al mondo dei morti. Ti stanchi a forza di camminare, ma non dici mai: ‘È tutto inutile’. Quando riprendi forza, ricominci. Ma di chi hai tanta paura da farti dire menzogne, da farti dimenticare di me? Sono rimasto per troppo tempo zitto, per questo non mi rispetti più. Ma ora denunzierò il tuo comportamento che ritieni giusto; le tue azioni non ti saranno d’aiuto.
Capitolo 57 di Isaia
Ottimo. Dunque , bando ai trucchetti.
Una domanda semplicissima, Floris Leo.
Dire ” Il papa spara cazzate ” è un epiteto , oppure no?
Chi la pronunciato.
Claudia Floris Leo, oppure no?
Di una semplicità disarmante.
🙂
Lascia pure perdere Isaia.
Rispondi tu.
Clodine pone una domanda giusta, anche se credo che nessuno di noi sia un grande esempio di innocenza in questo processo quotidiano al papa. Il problema è più profondo. Le due posizioni rispetto a Francesco rappresentano, con le ovvie differenze fra le singole persone, due visioni diverse del mondo, e della vita. Non è un caso che tutti i partecipanti al blog si schierino sempre allo stesso modo e insieme, più o meno, su tutte le questioni che il padrone di casa propone. E’ un contrasto senza rimedio. Se ne prendiamo coscienza, possiamo provare ad evitare che diventi scontro.
Evidentemente qualcuno ha la coda di paglia se si sente un cane selvaggio.
Comunque il papa stava parlando dei contemporanei di Gesù.
Forse qualcuno nella fretta ha letto solo i titoli di qualche blog o di qualche giornale, senza leggersi il testo della omelia.
http://lanuovabq.it/it/prete-sospeso-dopo-unomelia-magistrale-sugli-abusi
un prete è stato sospeso negli USA per aver detto nell’omelia:
“non si può pensare solo di dire «”preghiamo, offriamo un paio di Rosari e vedremo che cosa avverrà”. Non potete fare così. Dovete pregare, ma pregare per la verità. Pregare in modo che Dio possa agire».
“ora avete bisogno di un vero discernimento, perché il diavolo ha vestito i suoi figli con abiti da pastore, per rendere più difficile il riconoscerlo».
Pregate per «i vostri sacerdoti, specialmente per i tanti vescovi buoni, fermi e per quei sacerdoti che sono buoni, fedeli».
“pregare anche per chi «ha sofferto molto in tutti questi decenni, e in tutti questi anni, essendo stato spostato da una parrocchia all’altra perché predicava la verità, e al parroco o al vescovo non piaceva…È difficile. Piangi molto, perché ti senti solo. Dimenticato. Disprezzato. Solo perché volevi rimanere fedele a Cristo, ma il tuo parlare, le tue omelie non concordavano con il pensiero di quelle persone che vogliono distruggere la Chiesa e di chi vuole che tu dica cose carine alla gente…”non innervosire le persone, rimani generico che tanto le persone sanno di cosa stai parlando”».
Lorenzo Cuffini, a proposito di cazzate, ecco, non le dica.Diciamo che la frase è “leggermente” (si fa per dire) diversa.
Questo è il link.
Si tratta del commento arrivato alle ore 08.59.
Commento scoppiettante, mai negato,e anche profetico in vista del memoriale di Viganò pubblicato ben 2 giorni dopo…oiboh.
http://www.luigiaccattoli.it/blog/incredibile-dal-mio-blog-laccusa-al-papa-di-dire-cazzate/
Lascia perdere Isaia? Cosaaaa?
Non lascio perdere affatto Isaia, per niente, non perda tempo lei Cuffini sempre a discutere su cose vane..
… legga Isaia che è di gran più interessante e profetico.
Tutti dovrebbero leggere il capitolo 57 del grande Profeta. Capitolo che andrebbe visitato e approfondito, sul quale meditare lungamente.
Pardon, per chi volesse leggerlo, ma credo che a nessuno interessi, il link di rimando contenente la famosa frase che non si sa bene in quante salse è stata condita, è il seguente.
Il commento è quello delle 8:59
Così, chi volesse leggerlo se lo legge e chiudiamo una volte per tutte questa pantomima
http://www.luigiaccattoli.it/blog/abusi-il-papa-chiama-tutti-a-preghiera-e-penitenza/
Caro Leopoldo, per essere chiari: personalmentè della logica degli schieramenti non mi importa nulla, così come di quella del “papa nostro/Papi vostri.”. Ho nei confronti di BergOglio lo stesso identico atteggiamento che ho avuto nei confronti di Benedetto e di Lolek Wojtila. È proprio la logica dello schieramento che butta tutto in vacca, sempre, comunque, costantemente.Non sono affatto di accordo che i papati ultimi rappresentino diverse concezioni del cristianesimo e della vIta. Sono le letture deformate che ne danno le tifoserie a dare questa percezione.Il fatto è che Benedetto GPII E Francesco sono del tutto diversi dai fantocci caricaturali che le tifoserie stesse si sono costruite.
Caro Lorenzo, la logica degli schieramenti nell’esporre le proprie ragioni corrisponde al parlare per partito preso. A volte può succedere ma io dicevo il contrario. Dicevo che le diverse opinioni sul papa (non mi pare si possa contestare che sul blog vi siano almeno due aree di riferimento) hanno come sfondo retroterra culturali diversi. Dopo, su Francesco e sui papi che lo hanno preceduto sono state dette cose gravi, con l’uso di espressioni non esattamente consone ad un civile confronto, ma questo riguarda chi le ha usate e influisce parzialmente sulla questione posta. Infine, non mi riferivo ai pontefici quando parlavo di diverse concezioni della vita, bensì, molto più modestamente, al blog. Per quello che mi riguarda, la discontinuità tra Francesco, Bendetto XVI e Giovanni Paolo II c’è, anche se non mi pare sul piano dottrinale. Ne è testimonianza il fuoco incrociato al quale il papa è giornalmente sottoposto (Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi). E coloro che aspettano la rinascita dopo il diluvio non si sono accorti che la rinascita è già iniziata.
Hanno perseguitato me , perseguiteranno anche voi.
Ma da chi e’ perseguitato Papa Francesco? Dai media laici e mondani no di sicuro, perche’ mentre contro GPII e Benedetto tutti i media laici e mondani erano fortemente critici, per non dire astiosamente avversi, nei confronti di Francesco sono tutti stranamente “ protettivi” . Perche’?
Della strana attitudine dei media laici e mondani si sono resi conto anche giornalisti coraggiosi come Ben Saphiro ( evidentemente non un cattolico tradizionalista ma un ebreo liberal) su
Newsweek , che si e’ chiesto : perche’ in nome di Dio i media proteggono papa Francesco?
https:// http://www.newsweek.com/ ben-saphiro-why-name-god-media-protecting- pope-Francis-opinion-10989882
Nel 2003 il Boston Globe vinse il Premio Pulitzer per aver indagato e rivelato l’ insabbiamento clericali di casi di abusi dei preti a Boston.
Perche’ si chiede Ben Saphiro oggi i mass media fanno a gara a cercare di disinnescare le rivelazioni di Vigano’ e nessuno pare interessato a scoprire la verita’ sul caso Mc Carrick?
Evidentemente il clima e’ cambiato : un tempo gli scandali sessuali del clero venivano usati per colpire la gerarchia cattolica “ conservatrice” . Oggi che al soglio di
Pietro e’ salito un papa progressista i media progressisti sono molto piu’ indulgenti su presunti insabbiamenti di abusi.
Questa la tesi di Shapiro, non di un pericoloso tradizionalista.
Quindi e’ ridicolo che presentiate l’ attuale Pontefice, che gode della popolarita’ planetaria, dell’ amicizia di Scalfari, della stima di massoni ed anticlericali, che ha avuto prima pagina di Time come uomo dell’ anno, che ha avuto un film fatto su di lui da Wim Wenders, come un “ perseguitato”
Perseguitati piuttosto, sono i Francescani dell’ Immacolata.
Perseguitato sono i cattolici in Medio Oriente e in Africa.
Perseguitato sono il cardinale Zen e i cattolici non conformisti in Cina.
Perseguitato sono i pro-linfe, le sentinelle in piedi, i cattolici che si battono contro aborto ed eutanasia.
Perseguitata fu la Davis, licenziata perche’ non volle registrare le nozze gay, e incontrata da Papa Francesco quasi di nascosto e poi rinnegata di fronte ai media per non “ scontentare i gay”
Perseguitato sono quelli che la verita’ la dicono coraggiosamente, non chi si trincera dietro la furbizia e la tattica.
🙂
Ma che bell’elenco.
Peccato sia rimasta fuori una voce.
Perseguitate sono le persone omosessuali che debbono sentirsi chiamare “checche” da Maria Cristina Venturi.
🙂 🙂 🙂
11.30 11.37 11.44
Siamo all’autocitazione, nonché alla autolinkatura, nonché alla autoproclamazione a profetessa di sé.
Bene ha fatto, la tizia che ha scritto le perle di cui si gloria e mena vanto, a riproporle nella sua interezza.
“Molto meglio se anziché dire cazzate avesse taciuto, Bergoglio”.
Questo sarebbe il bel testo: definito adesso ” Commento scoppiettante, mai negato,e anche profetico”.
Toh guarda: avevamo una Isaia in ciabatte e sottoveste, e non ce n’eravamo accorti.
Mcv
Non infiliamo la Davis in quel mucchio…La Davis, protestante , è indifendibile. Una che non rilascia certificati per i matrimoni gay perché si proclama paladina del matrimonio Cristiano, quando lei di quel matrimonio ne ha fatto strame, avendo divorziato tre volte..
Cristina vicquery
Rif 16:23
Anche il figlio di Maria era un carpertiere con pialla chiodi e martello.
“fabri sonóram málleo domum salútat Názaræ” , recita l’ Aurora solis nuntia.
Era il Figlio di Dio, e nessuno se n’era accorto.
“Nemo propheta acceptus est in patria sua”.
https://www.democratica.com/focus/chiesa-vaticano-divisioni-bergoglio-vigano-mccarrick/
Interessante
Cristina Vicquery
Toh guarda.
La tizia delle cazzate che si paragona al Messia.
Dobbiamo stare a sentirne ancora molte?
Questo sta messo proprio male… sta a pezzi.È arrivato!
A proposito di “persecuzioni” :
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/80-anni-fa-le-Leggi-Razziali-c7bd87c9-8bba-4f69-8934-0a2251c3bf13.html
Meglio tenere gli occhi ben aperti.
Rif. 5 settembre ore 20.50 – Di chi e che cosa è “spia” Viganò
Approfondimento utile il “linkato” in oggetto, benché dei democratici.
Rif. – 4 settembre, ore 22,14 – Pianeta Scola
Visto che siamo in tema
http://www.lastampa.it/2018/09/06/vaticaninsider/scola-i-cardinali-devono-accompagnare-e-sostenere-il-papa-WNBYJDCM1r9mHWYn3huQuN/pagina.html
Rif. argomento del post – Voler bene a papa Francesco
Io che milanese non sono (ma ci abito nel milanese) e quindi non sono “migliore degli altri”, come i milanesi, accetto con cuore lieto questa attestazione di Delpini sottolineata dagli applausi: noi vogliamo bene a papa Francesco. E non dipendiamo – per volergli bene – dai titoli dei giornali (frase di Delpini), nemmeno dai titoli e dagli argomenti esposti nei blog.
http://www.lastampa.it/2018/09/08/vaticaninsider/larcivescovo-di-milano-la-chiesa-ambrosiana-vuole-bene-a-papa-francesco-54M8ARcdj3jmp23pebBXWP/pagina.html
Non so se quella dell’ arcivescovo Delpini e’ una “ captatio benevolentiae” verso il Papa, ma posso assicurare padre Amigoni che la chiesa ambrosiana vuole prima di tutto bene a Cristo, secondariamente non vuole bene a chi insabbia gli scandali dei preti abusatori , fossero pure i vertici della Chiesa .
L’ arcivescovo Delpini, come i suoi colleghi americani, si e’ contraddistinto per un atteggiamento di “ insabbiamento” di un caso di abuso perpretato da un prete milanese su un minore ( tra l’ altro disabile psichico) , prima offrendo soldi alla famiglia
perche’ ’ Stessero “ zitti” , secondariamente spostando il prete abusatore in una altra parrocchia, sempre a contatto con giovani.
Quindi l’ arcivescovo Delpini vuole bene alla linea del silenzio di questa gerarchia perche’ lui ne fa parte, e come i suoi colleghi americani insabbiatori ha tutto da sperare nella benevolenza del pontefice.
Ma anche il ragazzo abusato, i suoi genitori offesi dall’ offerta di denaro per stare zitti, sono “ chiesa ambrosiana”
La chiesa statunitense, quella che negli ultimi 40 non si era accorta di nulla riguardo agli abusi sessuali del clero, ora, d’improvviso, si sveglia e non trova di meglio da fare che riversare sul Papa la responsabilità delle proprie colpe».
https://www.uccronline.it/2018/09/08/il-vaticano-sapeva-di-mccarrick-dal-2000-allora-cosa-centra-francesco/
Cristina Vicquery
Rif. ore 19.53 – Falsità
Delpini non ha detto di “volere bene solo al papa” o di “voler bene prima al papa e poi a Dio”.
Delpini non ha insabbiato niente.