Scola sul preconclave del 2013: nessuno era indegno

E’ in libreria un volume intervista del cardinale Scola (Angelo Scola con Luigi Geninazzi – Ho scommesso sulla libertà. Autobiografia – Solferino, agosto 2018 – pp. 300 – euro 18.00) che è un’ottima lettura: la segnalo riportando nel primo commento una domanda e una risposta che sono alle pagine 209s.

18 Comments

  1. Luigi Accattoli

    C’era l’impressione diffusa [alla vigilia del Conclave del 2013] che il Papa fosse ostaggio di una burocrazia vaticana allo sbando. Qual è il suo giudizio?
    “Sui maneggi e sugli scandali finanziari all’interno della Curia romana, il cosiddetto Vatileaks, (Benedetto XVI) ha aperto un’inchiesta affidata a tre saggi, i cardinali Herranz, Tomko, e De Giorgi. Il loro rapporto è stato consegnato a Benedetto XVI nei giorni precedenti la fine del suo pontificato ma il contenuto non è stato fatto conoscere. Nelle Congregazioni generali preparatorie dell’ultimo conclave del marzo 2013 ci fu qualcuno che domandò delucidazioni sul rapporto dei tre saggi. La risposta fu che nella relazione, per il resto tenuta sotto segreto, non emergevano sospetti o elementi negativi su nessun membro del Collegio cardinalizio. Era una risposta che chiariva senza ombra di dubbio che nessun cardinale era indegno di venire eletto Pontefice”.

    3 Settembre, 2018 - 22:48
  2. maria cristina venturi

    Ma come? Su questo blog avete continuato a dire che le nomine a cardinali di persone oggi sotto accusa o comunque discutibili e discusse per le coperture di persone come Maciel e Karadima, erano state fatte tutte da GPII e Benedetto XVI? Avete ripetuto che i cardinali su cui sono aperti processi penali o che sono accusati di aver coperto pedofili come Barbarin in Francia , Erraruziz in Cile , erano stati fatti cardinali prima che Bergoglio fosse papa .Insomma che lui ha ereditato senza colpa una situazione disastrata lasciategli dai predecessori che avevano mal governato, soprattutto GPII negli ultimi anni a causa della sua malattia.
    Ora salta fuori che nessun cardinale del conclave che ha eletto Bergoglio era indegno? E che dunque GPII e Benedetto XVI hanno creato cardinali tutte degne persone?
    Ogni giorno una nuova asserzione contraddice le asserzioni del giorno prima.

    4 Settembre, 2018 - 8:53
  3. Luigi Accattoli

    Maria Cristina Venturi: “Ogni giorno una nuova asserzione contraddice le asserzioni del giorno prima”. E’ vero Maria Cristina: la varietà è forse il fine dell’universo e nella varietà prospera la contraddizione.

    4 Settembre, 2018 - 9:06
  4. Beppe Zezza

    Forse prima di ogni asserzione bisognerebbe dire : “pare che”!
    Cos’è la verità, dice Pilato. Io sono la Verità, dice Gesu’. Lui. Lui solo. Il resto sono “opinioni” più o meno fondate.

    4 Settembre, 2018 - 9:23
  5. Lorenzo Cuffini

    Precisazione: veramente ” pare che” messo avanti ogni affermazione è il trucco vecchio come il mondo per poter scodellare impunemente ogni cosa, pessime comprese, salvandosi in corner le pie terga.
    Non lo consiglierei punto.

    4 Settembre, 2018 - 10:51
  6. Clodine-Claudia Leo

    Il diluvio è già avvenuto, caro Beppe, l’11 Febbraio 2013 con le dimissioni di Benedetto XVI. Per quanto, sia personalmente convinta che la sua attenzione su quanto accade in Vaticano, dall’epoca ad oggi, sia altissima e la presenza fondamentale sotto più punti di vista. Le stesse dimissioni, le cui motivazioni non le ha bevute proprio nessuno, rientrano nella cornice degli scandali emersi -già presenti,pressanti , e attivi durante il Suo pontificato- orge, affarismi, omosessualità, pedofilia e tutto quel ribollire sulfureo che ci stiamo respirando da tempo.Ma anche, e non da ultimo, l’annacquamento del Cattolicesimo: tolto il freno a mano,il vento del Concilio sta facendo colare a picco la barca di Pietro. Mai si registrò un tale degrado, una tale febbre infettiva che se non si vuole restare contagiati meglio starsene in quarantena, come gli ebrei nel deserto. Per questo Benedetto XVI , e Dio sa con quanta sofferenza, ha preso quella direzione.
    Ma, vedi Venturi, ti sei chiesta come mai è salito al soglio pontificio J. M. Bergoglio che in fondo aveva consegnato le dimissioni da tempo, e proprio nelle Reverendissime mani del Pontefice regnante. Precisamente -se non vado errata- intorno a Dicembre del 2011, al compimento dei 75 anni come da diritto canonico e, sempre se non ricordo male, si diceva che Bergoglio in quel di Buenos Aires non venne sostituito quasi che quelle dimissioni non fossero state firmate da Benedetto, o forse fatte sparire? Mai consegnate?
    Di fatto, mi chiedo, come sia stato possibile che entrò in Conclave neppure da arcivescovo emerito e ne uscì dopo meno di 24 ore da Papa;
    Misteryon: come i monoliti di Stonehenge, i cerchi nel grano, gli ufo.

    4 Settembre, 2018 - 13:59
  7. alphiton

    È stata la mafia di San Gallo…
    Ma piantiamola di dir sciocchezze. Benedetto XVI non ne aveva azzeccata una e, essendo comunque uomo avveduto, ha tirato le conclusioni con un gesto nobile.
    Quanto a Scola, che definisca fake new il fatto che lui era il delfino di Ratzinger è veramente patetico. Non ho letto il libro e non lo leggero, ma mi pare che si taccia della cacciata di Scola dal Seminario ambrosiano, del soccorso del vescovo di Teramo che lo ordinò, della contrarietà al CVII, dei corsi di etica tenuti a Berlusconi, della gestione faraonica del Marcianum a Venezia, del penoso tentativo di sganciarsi da CL una vita divenuto arcivescovo di Milano. Cose sulle quali sarebbe bene sapere come effettivamente andarono.

    Alberto Farina

    4 Settembre, 2018 - 14:53
  8. Lorenzo Cuffini

    ….o le scempiaggini di chi parla, senza saperne un’acca, tanto per dar aria ai denti.
    Tra tanta dovizia di patacche, vale la pena espungere la affermazione :” il vento del Concilio sta facendo colare a picco la barca di Pietro” .
    🙂 🙂 🙂
    Questa è ottima. Specie detta da chi, nel suo terrissima terrissima, si da da fare come puo’ ogni giorno per mandarla a picco con le sue stesse zampe di molto pelose.
    Mozzafiato, certamente, anche la domanda sulle ” dimissioni” per limiti di età di Bergoglio, e sugli scenari che, dicendo nulla- e come potrebbesi? – ma facendo intuire chissàche voragini….
    E dunque, ci si esprima, via!, si dica, si disvelino i misteri.
    Non si tenga la cattolicità intera sul filo della spasmodica tensione.

    4 Settembre, 2018 - 15:05
  9. Andrea Salvi

    I vescovi si dimettono a 75 anni, obbligatoriamente con la riforma di papa Francesco. Prima era vivamente consigliato. I cardinali rimangono elettori fino a 80 anni. Per essere eletto papa non si devono avere più di 80 anni.
    Queste precisazioni per non aggiungere ulteriori inesattezze su cui imbastire polemiche futili.

    4 Settembre, 2018 - 17:31
  10. Amigoni p. Luigi

    Rif. 17.31 – Precisazioni sui 75 anni

    La casistica dei “fine incarico” è varia ma non difficile da inquadrare.
    E’ fatto invito ai vescovi di presentare la rinuncia al compimento dei 75 anni. Il papa “provvederà valutate tutte e circostanze” (can 401,1).
    Di fatto i gli arcivescovi cardinali (ma anche quelli non cardinali) – da Giovanni Paolo in poi, ma in qualche caso anche prima – godono di qualche attenzione, cioè di una proroga (se l’accettano). I casi sono infiniti. Meisner (uno dei dubia) è arrivato a oltre 81 anni, nel 2014; Koenig, ai tempi, a 80 anni, Tettamanzi ha avuto tre anni in più, Caffarra due, Vallini due, Poletto oltre due. Si sa che Bagnasco ha ricevuto, pochi mesi fa, una proroga di due. E mi riferisco solo ai casi italiani e a quelli, esteri, più evidenti. Probabilmente ogni papa vuole prendersi un po’ di tempo per “scegliere”. Si sa che Martini, Biffi e Scola non hanno desiderato proroghe hanno insistito per la sostituzione subito.
    Diverso il discorso circa gli incarichi di curi vaticana che finiscono necessariamente a 75 anni; salvo, credo, che il papa prolunghi. Ma su questo ultimo aspetto potrei esser più preciso.

    4 Settembre, 2018 - 20:45
  11. Amigoni p. Luigi

    Rif. 14.53 – Uscita di Scola da Venegono

    La vulgata della cacciata di Scola da Venegono (seminario milanese) è diffusa e raccontata da tempo. Le cose sono andate un po’ diversamente da come anche io pensavo. Lui è stato nei seminari milanesi di Saronno e Venegono dal 1967 al 1969. Faceva parte di un gruppetto di 5 vocazioni adulte milanesi, entrati con già una laurea (l’apripista delle “teste d’uovo” fu, pochi anni prima, Nicora, prete nel 1964). Scola racconta la vicenda con molti particolari da pag. 54 a pag. 58.

    4 Settembre, 2018 - 22:44
  12. Amigoni p. Luigi

    Rif. 4 settembre ore 8.53 – Rapporto dei tre saggi

    Mi scuso se un po’ a distanza riprendo il discorso – base del post – circa il rapporto dei tre “vecchi saggi” (cardinali Herranz, De Giorgi, Tomko).
    Il loro compito – svolto in breve tempo come da indicazione ricevuta – era relativo allo scandalo Vatileaks e essenzialmente ha riguardato ciò che succedeva ed era successo in Vaticano e ha interessato (negli interrogatori) le persone operanti in Vaticano o comunque a Roma. Non era un rapporto con oggetto tutta la Chiesa e nemmeno il corpo cardinalizio come tale (oltre 200 persone). Nel libro Scola usa pronomi indefiniti (ci fu qualcuno che domandò…la risposta fu che…). Si può supporre che in Vaticano non furono raccolte, dai tre, voci gravi (o echi di voci) sui cardinali operanti a Roma e Vaticano e altrove. E la stessa cosa si potrebbe anche dire del pre-conclave 2013, in cui- a parte il cardinale scozzese escluso – il più in difficoltà poteva essere l’ex cardinale di Boston, a Roma dal 2004, ma praticamente non papabile, avendo nel 2013 più di 82anni.
    La testimonianza di Scola, certamente preziosa, può essere rivelativa di un clima di Conclave non “da ultimi giorni di Pompei”, come lo sarebbe uno oggi, carico di sospetti e timori e memorie retroattive.

    6 Settembre, 2018 - 13:25
  13. Amigoni p. Luigi

    Rif. 4 settembre ore 20.45 – Dati biografici

    Non interessa niente a nessuno ma a me dispiace di essere stato impreciso nel fare riferimento alla età o agli anni di proroga di governo episcopale di due cardinali. Ho regalato un anno a Meisner e Tettamanzi. Sicuro è invece che Siri, arcivescovo di Genova a 40 anni nel 1946. ha lasciato a 81 anni e passa nel 1987.

    8 Settembre, 2018 - 20:55

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