Francesco indurisce la repressione degli abusi sessuali su minori: oggi ha tolto il cardinalato allo statunitense Theodore McCarrick, 88 anni, già arcivescovo emerito di Washington. Un provvedimento rarissimo, mai adottato finora per gli abusi. Nei commenti il fatto e le parole.
Depennato Theodore McCarrick cardinale abusivo
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Vita di penitenza. Formalmente si è trattato di una “rinuncia da membro del Collegio Cardinalizio”, ma quella rinuncia gli è stata chiesta da Francesco. Oltre ad accettarne le dimissioni da cardinale il Papa “ha disposto la [sua] sospensione dall’esercizio di qualsiasi ministero pubblico, insieme all’obbligo di rimanere in una casa che gli verrà indicata, per una vita di preghiera e di penitenza, fino a quando le accuse che gli vengono rivolte siano chiarite dal regolare processo canonico”. Le autorità vaticane appaiono certe della sua colpevolezza: negli ultimi giorni si è appreso che in due casi l’ex cardinale aveva pagato risarcimenti alle vittime, che sarebbero un minore e alcuni maggiorenni. Il processo potrebbe portare alla sua privazione dello stato sacerdotale.
Come Groër e O’Brien. Già altri due cardinali erano stati privati delle “prerogative cardinalizie”, e sempre per abusi su minori: uno da Benedetto XVI, lo scozzese Patrick O’Brien, nel 2013; un altro da Giovanni Paolo II nel 1995: l’austriaco Hans Hermann Groër. Erano stati privati del ruolo ma non del titolo cardinalizio. Per avere una privazione del titolo occorre risalire a Pio XI che lo tolse al francese Louis Billot nel 1927: ma la motivazione era “politica” [adesione del cardinale all’Action française, un’associazione tradizionalista fondata da Charles Maurras e condannata dalla Santa Sede nel 1926] e non di scandalo sessuale.
Per entrare nel dettaglio. Una buona ricostruzione dei fatti è in questo articolo del collega Matteo Matzuzzi:
https://www.ilfoglio.it/chiesa/2018/07/28/news/il-papa-ha-deciso-theodore-mccarrick-non-e-piu-cardinale-207887/
L’antefatto della decisione papale credo vada cercato in una nota del cardinale Sean O’Malley e avevamo visto la stessa consecutio con il ripensamento di Francesco sul Cile:
https://www.ilfoglio.it/chiesa/2018/07/27/news/dal-cile-a-washington-sugli-abusi-la-chiesa-rischia-la-catastrofe-207746/
Sull’intervento del cardinale Sean O’Malley vedi anche questo servizio di Jacopo Scaramuzzi:
http://www.lastampa.it/2018/07/25/vaticaninsider/il-cardinale-omalley-sul-caso-mccarrick-non-bastano-le-scuse-kJOSc0Py0HKlvScNYJ4ozI/pagina.html
Segnalo queste parole di Sean O’Malley che fanno diretto riferimento a McCarrick, che è stato un suo confratello nella Conferenza episcopale statunitense:
Queste accuse sono comprensibilmente fonte di grande delusione e rabbia per molti. Questi casi, che coinvolgono un cardinale, devono essere considerati alla luce degli ultimi due decenni di esperienza fatta dalla Chiesa con i casi di abuso sessuale del clero. È mia convinzione che a questo punto sono necessarie tre azioni. Primo, una valutazione rapida e corretta delle accuse; secondo, una verifica dell’adeguatezza dei nostri standard e delle nostre politiche nella Chiesa ad ogni livello, specialmente nel caso dei vescovi; e terzo, comunicare in modo più chiaro ai fedeli cattolici e a tutte le vittime il processo per portare avanti denunce nei confronti di vescovi o cardinali. Non prendere queste iniziative minaccerà e metterà in pericolo la già indebolita autorità morale della Chiesa e può distruggere la fiducia richiesta alla Chiesa per guidare i cattolici ed avere un ruolo significativo nella più ampia società. In questo momento non c’è imperativo più grande per la Chiesa che saper rispondere responsabilmente in queste materie, che porterò con urgenza e preoccupazione nel mio prossimo incontro con la Santa Sede.
Rif. 20.32 – Titolo tolto
Ma che pretesa questo papa: togliere il titolo cardinalizio a un vecchio prelato, pure progressista. Neanche glielo avesse dato lui l’altro ieri, il titolo.
Veramente, che pretese, da parte del papa!!!
Non tenere in alcun conto l’età veneranda, ignorare la militanza progressista conclamata, non aver riguardo per la parità di anzianità cardinalizia, persino, dato che McCarrick è stato fatto cardinale nello stesso concistoro di Bergoglio, giugno 2001, Giovanni Paolo II regnante….
Se ancora una volta la triste vicenda del card. Mc Carrick viene letta solo nell’ottica delle due contrapposte tifoserie progressisti-conservatori, si perde l’opportunita’di fare una seria riflessione su cosa e’diventata la Chiesa cattolica dal Concilio Vaticano II a oggi.E si manca di rispetto al male subito dalle vittime.
Dai loro frutti li riconoscerete dice il Vangelo.
I frutti avvelenati e marci stanno saltando fuori ed e’solo la punta dell’iceberg. Per un cardinale McCarrick che viene finalmente scoperto come predatore sessuale, dopo anni e dopo essere giunto al vertice della Chiesa, con una carriera strepitosa, tanto che al conclave che elesse Bergoglio a vrebbe potuto in teoria essere eletto.lui papa, dico.per uno cosi’ tanti ce ne sono ancora saldamente ai loro posti e continuano a far carriera, a far parte persino del G9.
La Chiesa, e anche i due commenti f a tti da p.Amigoni e da Cuffini q ui sopra, sembra non capire che il MALE fatto alla vittime non si toglie togliendo il berretto cardinalizio a Mc Carrick o di vescovo a Barros. Se in un cestino di frutta ci sono dei frutti marci e muffiti non basta togliere quelli, bisognare risanare tutto.
Come ha detto.il card. O’Malley queste vicende fanno perdere l a fede e l a fiducia nella Chiesa a tanta gente.
Non si tratta piu’di conservatori e progressisti, non si tratta di politica. Qui si tocca il nervo scoperto della credibilita’ dei testimoni di Cristo che sono i preti , i Vescovi, i Cardinali. Sono testimoni veri di Cristo o sono solo dei testimoni di se’stessi?Come potersi ancora fidare di loro?Come potra’una famiglia affidare i propri figli a qualcuno che si presenta come ministro di Dio e poi si rivela come un.predatore sessuale?
Se la Chiesa gerarchica invece di perder tempo su ecologia e riscaldamento globale, non fa una approfondita riflessione su se’stessa e sul proprio dissesto non idro-geologico ma spirituale, poco cambiera togliere berrette cardinalizie. Penitenza e preghiera, il capo cosparso di cenere ci vuole, non le tifoserie politiche .
«Francesco indurisce la repressione» eccetera eccetera. Questa dunque è la tua chiave di lettura della vicenda McCarrick, punta dell’iceberg di un disastro ben più grave (come ha detto giustamente sopra Maria Cristina Venturi), che è ancora tutto lì, pressoché intatto.
Caro Luigi, purtroppo tu e molti altri siete ormai prigionieri dell’ideologia (o del mito, se preferisci) che vi siete costruiti. La realtà, molto semplicemente, è che la corruzione sessuale (e in gran parte omo-sessuale) della gerarchia cattolica (preti vescovi e cardinali) è un fenomeno che c’era sotto Giovanni Paolo II, è continuato sotto Benedetto XVI e ora continua sotto Francesco. Molto probabilmente è cresciuto nel corso di questi decenni e nessuno dei tre papi ha potuto farci niente. Penso che quello che ci ha provato di più, per le poche forze che aveva, sia stato Benedetto (penso al caso Maciel, ad esempio), ma questo conta poco. La biografia di Mc Carrick, in questo senso, è esemplare: ha cominciato la carriera sotto Giovanni Paolo II, l’ha continuata sotto Benedetto e con Francesco è stato più influente che mai, ad esempio nel propiziare l’ascesa di prelati come Tobin (quello del Nighty-Night Tweet) e Farrell, fatti cardinali dall’attuale pontefice, i quali oggi dicono di non aver saputo mai nulla delle abitudini del loro mentore. Solo che, da quanto sta venendo fuori, se fosse così sarebbero stati quasi gli unici, nell’ambiente dell’establishment ecclesiastico americano, a non essersi accorti di niente.
Se posso aggiungere una considerazione del tutto soggettiva: McCarrick, ripugnante nella sua ipocrisia quando era in auge, ora che è in disgrazia e tutti gli danno il calcio dell’asino, a me fa soprattutto pena. Spero che smetta di dire che non ricorda di aver fatto niente di male, che capisca, si penta e ringrazi il Signore dell’umiliazione che ora gli tocca (e che potrebbe essere la sua salvezza).
Ma senti senti senti.
Sentire Maria Cristina Venturi che stigmatizza “le tifoserie progressisti-conservatori” fa l’effetto che farebbe sentire Rocco Siffredi che stigmatizza il cinema a luce rossa….ma tant’è: son lieto della sua conversione esistenziale.
Son lieto anche che abbia la graziosa bontà d’animo di riconoscere che i preti, i Vescovi, i Cardinali ” sono testimoni di Cristo”. Strano, per una che virtualmente passa la vita a delegittimarli un giorno sì e l ‘altro pure. Vorrei ricordare alla “indignada” fiammeggiante che sono testimoni di Cisto non solo se e quando sono colti nel mezzo di scandali e misfatti…. lo sono sempre, ANCHE quando “si limitano” a dare la vita, per come possono, per la Chiesa e per il Vangelo, ricevendo in cambio fango e calunnia per pittoresco doler di calli ideologico/paturnia religiosa della prima salama cui gira male la mattina.
Che la Chiesa , non solo gerarchica, ma tutta ( a partire da quella virtuale) abbia bisogno di una approfondita riflessione su se stessa e sul proprio dissesto, oltreché di penitenza e preghiera,non c’è dubbio alcuno. Che questo debba essere fatto “invece di perder tempo su ecologia e riscaldamento globale” è contemporaneamente la solita panzana ( leggi: balla) e una strumentalizzazione polemica.
Tutto questo chiarito, possiamo procedere.
mcv
si perde l’opportunita’di fare una seria riflessione su cosa e’diventata la Chiesa cattolica dal Concilio Vaticano II a oggi.
La csa giusta da dire è si perde l’opportunita’di fare una seria riflessione su cosa e’sempre stata la Chiesa cattolica .
Credi veramente che abusi di questo tipo ci sono stati solo dopo il concilio??Anche prima c’erano, però tutto accadeva nel silenzio..
Mio padre , classe 1927, in seminario fino al diaconato ben prima del concilio ha subito un tentativo di abuso da un prete dello staff del seminario, dopo la sua ribellione si è reso conto che gli abusi continuavano con altri seminaristi…Il rettore si limitò a dire ” se hai dei problemi non andare più nella sua stanza” …cioè i problemi erano dei seminaristi non certo dei preti..
Mi chiedo come si faccia a pensare che concilio e abusi siano legati…
cristina vicquery
Privato del cardinalato. Meglio tardi che mai. Ma, ahimè, quanto tardi!
E quanti altri casi dovremo conoscere, in ritardo?
Ahimè per inspirare fiducia ci vuole tempo, per distruggerla basta poco.
La fiducia nella Chiesa Istituzione è severamente colpita.
Il dramma è quando questo coinvolge i “piccoli che credono” e che si affidavano ciecamente alla Chiesa istituzione.
I “piccoli che credono” e che si affidavano alla Chiesa Istituzione avranno i loro buoni motivi di diffidenza.
Gli altri, coloro che si credono superiori moralmente alla Chiesa istituzione e si affidano solo al proprio ego smisurato, lanciano lai e scuotono la capoccia.
Ma in realtà, a lor non cambia nulla.
Han già smesso di seguire la guida della Chiesa da un pezzo.
Per loro il dramma è già del tutto consumato, e da mo’.
Rif. 9.05 – Conclave 2005 – ma perché non se ne indovina mai una?
E’ più probabile che McCarrick fosse eletto papa nel conclave del 2005, quando era presente, quando era ancora vescovo in carica, quando non aveva ancora 80 anni. Nel 2013 non era presente al conclave e benchè eleggibile (come tutti i maschi battezzati) era sicuramente un po’ svantaggiato. Certo che non si perde occasione di “infilzare”, appena se ne intravede la possibilità, Bergoglio. Anche con carte false.
Lo Spirito santo era presente nel conclave 2013 come era presente in quello del 2005, quando avrebbe potuto essere scelto l’allora arcivescovo cardinale di Washington.
– D’accordo con Picchio delle 12.52.
– Assolutamente fuori di logica – secondo me – le considerazioni di Lugaresi delle 9.52, circa i possibili rapporti tra il cardinale incriminato e Farrell e Tobin.
D’ accordo p. Amigoni ho sbagliato a citare il conclave del 2013 , ma quello che volevo dire e’ che un personaggio come McCarrick POTEVA diventare papa, essendo un cardinale di Santa Romana Chiesa. E non mi si venga a parlare di Spirito Santo, che gente come McCarrick e altri cardinali non ci credono certo allo Spirito Santo e tantomeno ne ascoltano i suggerimenti.
Inoltre non e’ fuor di logica quello che dice Leonardo , sui card. Farrel e Tobin, i cui rapporti col Mc Carrick non sono “ possibili” ma certi e documentati.
Il card. Farrell, che e’ stato un Legionario di Cristo, e ha asserito, mentendo, che non conosceva bene padre Maciel, mentre sono saltati fuori testimoni che lo conosceva benissimo ha condiviso per anni l’ appartamento con Mc Carrick e ne e’ stato il piu’ stretto collaboratore. Eppure dice di essere rimasto stupito e che non sapeva nulla. Naturalmente come le scimmiette, non vedo , non sento, non parlo. Oppure il card. Farrel e’ eccezionalmente ottuso e privo della capacita’ di capire gli uomini, ancor peggio per un cardinale.
Tobin e’ stato fatto cardinale su raccomandazione di McCarrick. E come cardinale puo’ essere eletto papa.
Un domani potremmo trovarci papa il card. Tobin che augura Dolce notte tesoruccio a qualche suo amichetto, come e’ stato beccato a fare su Twitter.
Nighty night , Chiesa cattolica, bye bye.
MCV
Certo tutto può essere, si puo’ essere abusatori e pedofili “per vicinanza” come si può essere innocenti..
Madre Teresa di Calcutta ebbe per anni come confessore e direttore spirituale un sacerdote gesuita americano che viveva in India pedofilo e predatore seriale… Si spostava portandosi dietro i bambini con cui aveva rapporti, possibile che lei non sapesse?
Ben più di Farrel non diede ascolto a chi parlava di Maciel GPII e lo hanno fatto Santo.
Dopo che Maciel venne infine condanato come MCCarrick a una vita di silenzio e penitenza il cardinale Rodè allora prefetto della vita consacrata durante una Messa che celebrò a Roma presso i legionari lodò Maciel parlandone in un’omelia come un santo.
Il punto è che comportamenti omertosi e negazioni dell’evidenza ci sono sempre stati, ma anche non tutti quelli che circondano un abusatore sono stati complici.
E’ comunque triste il doppio standard dei siti conservatori ( la stampa libera sta sviscerando MC Carrick in ogni piega) mentre il papa non si può dire che non sia intervenuto con estrema durezza.
Doppio standard che dura da un bel po? Di Mariadaga si parla sui soliti siti in continuazione , di Pell che sta fronteggiando cose simili a Mariadaga , anzi peggio visto che è stato lui stesso accusato di abusi mai. E di Anatrella
si parla come di un povero perseguitato. Persino su questo blog poi ,oltre ai soliti siti conservatori, ci furono persone tra quelle che oggi tirano in ballo Tobin e Farrel che difesero il vescovo Livieres di ciudad dell’este eppure pure lui diede asilo e difese dando compiti di responsabilità ad un noto abusatore , oltre che a prete argentino condannato per totyure durante la dittatura militare.
cristina Vicquery
Rif. ieri 23.36 – Su Farrell (solo su lui)
Due premesse.
– Ogni opinione, illazione, sospetto, intuizione ha bisogno di essere certificata con documenti sicuri. Regola che vale per tutti.
– Al prossimo (e prossimi) conclave chiunque, battezzato maschio, può essere scelto come papa. Anche uno dei vari della “cordata Bertone”, da papa Benedetto fatto cardinale o nominato arcivescovo (per esempio di Santiago del Cile).
Qualche fatto
– Kewin Farrell (irandese – 1947) lascia i legionari di Cristo nel 1984 (o 1983) dopo pochissimi anni che è prete. Forse qualcosa aveva capito della legione, prima di altri.
Si incardina nella diocesi di Washington, 16 anni prima che arrivi McCarrick che lo nomina suo ausiliare, un anno dopo (2001). Un anno dopo la nomina di Farrell a vescovo, a Roma viene nominato vescovo (di curia – lo è tuttora) anche un suo fratello, rimasto legionario.
– Un po di collegamenti. Tra il 2000 e il 2007 avvengono queste cose: nomina di McCarrick a arcivescovo della capitale USA; nomina a cardinale dello stesso; nomina di Farrell ad ausiliare del cardinale (molto verosimilmente su sua indicazione); trasferimento a Dallas (2007) di Farrell.
– Due possibili valutazioni: o le cose sono state fatte, ognuna, con un minimo di serietà e di buona fede e allora onore a Giovanni Paolo II e a Benedetto. O le cose sono state fatte male (fretta, omissioni, occultamenti, frode ecc.) e allora si fa il processo agli stessi papi e ai loro stretti collaboratori di fiducia.
– Non vedo (salvo sicura documentazione contraria) come McCarrick (“fuori gioco” dal 2006 come vescovo in carica, e dal 2010 come cardinale attivo e, comunque, non vivente a Roma) possa avere influito tanto o poco sulla decisione del papa di fare Farrell e Tobin cardinali. Sui loro incarichi e successive nomine cardinalizie sono possibili e fondate altre interpretazioni.
– Chiedo: predecessori e successori di McCarrick nelle diverse sedi, tutti i nunzi, i tanti cardinali (quasi tutti) della linea Wojtyla-Ratzinger dal 1990 in poi, nessuno sapeva o poteva dire qualcosa? Nemmeno il grande e benemerito O’Malley, cardinale dal 2006? Solo due persone “dovevano” sapere e dire?
– Su Tobin (che ho conosciuto anni fa a Roma): ad altro messaggio, se necessario.
p.Amigoni mi sembra Bergoglio prima maniera interrogato sui casi del Cile :
“Sono tutte calunnie, è chiaro? Non ci sono prove contro Barros”
Va bene, andiamo aventi così a chiudersi in una posizione difensiva di arrocco e finirà come in Cile .
Già negli Usa c’è chi chiede le dimissione di tutto l’Episcopato statunitense e chi propone di non dare più un dollaro di finanziamento alla “Lavender Mafia”
( Mafia lavanda=lobby omosessuale )
https://www.catholicnewsagency.com/news/mccarrick-the-bishops-and-unanswered-questions-87927
https://www.crisismagazine.com/2018/bishops-lose-authority
https://reginamag.com/thats-my-money-your-excellency/
Rif. 10.29 – Papi prima di Francesco
Non mi pare di avere difeso nè oggi nè prima l’ex cardinale.
E’ la prima che sento parlare di dimissioni di tutto l’episcopato USA.
Significa buttare a mare almeno 30 anni di lavoro (= restaurazione) di Wojtyla e Ratzinger. Esattamente come i 30 anni di loro lavoro in Cile.
Ma se è proprio necessario, lo si faccia.
Poi spero di avere chiuso su Farrell.
Rif. mio 10.29 (seconda riga)
E’ la prima volta
per .Amigoni che minimizza il male diffuso “capillarmente” e non per pochi casi isolati:
http://www.lastampa.it/2014/11/12/blogs/san-pietro-e-dintorni/lomoeresia-nella-chiesa-attuale-6d6mAalrEWLjUgOAYy1iUI/pagina.html
“Quando il vicecancelliere o un altro superiore cerca di rimuoverli, può andare a finire che si trovino rimossi proprio loro, invece degli omoseminaristi. O quando un vicario cerca di proteggere i giovani da n prete che li molesta, può accadere che sia il vicario a essere punito”, grazie al fatto che le istanze superiori a cui si rivolge fanno parte della lobby che se sono fondate alcune indiscrezioni trapelate dai Palazzi vaticani, avrebbe un estensione sovranazionale e coinvolgerebbe centinaia di chierici, a ogni livello. “
https://www.ilfoglio.it/chiesa/2018/07/27/news/dal-cile-a-washington-sugli-abusi-la-chiesa-rischia-la-catastrofe-207746/
MCV
non mi dispiacerebbero per nulla le dimissioni di tutta la conferenza episcopale USA , una delle più conservatrici al mondo “grazie ” alle nomine di GPII e Ratzinger.
cristina vicquery
Trovo francamente disgustoso l’atteggiamento di chi sembra godere di questi casi come se essi fossero frutto del Vaticano II e di Bergoglio. Prima tutto restava sotto il tappeto, ora la polvere esce… Sarebbe piuttosto auspicabile una riflessione ampia sul tema della sessualità che affianchi il rigore nei confronti di chi sbaglia.
Alberto Farina
hai perfettamente ragione Alberto, non solo ritengo auspicabile una riflessione ampia sul tema della sessualità, ma credo che bisogna ampliare questo discorso al ruolo della donna nella Chiesa….L’esclusione della donna da ogni importante ruolo ecclesiale ha portato, e questo da secoli sia chiaro non dal Concilio, al proliferare di soggetti immaturi, immaturi affettivamente, sepre sotto tutela dei genitori: papà vescovo e mamma Chiesa….
cristina vicquery
Situazione molto grave per non dire gravissima quella della pedofilia nel clero.
Concordo con Alberto Farina delle 15.2.
@Picchio/Cristina Vicquery.
Ciao Cristina.
Il tema del diaconato femminile e/o sacerdozio femminile ha la sua importanza, ma non la collegherei al tema abusi: la chiesa anglicana ad esempio pare sia altrettanto travolta da scandalo abusi.
https://www.tio.ch/estero/attualita/1151759/scandalo-nella-chiesa-anglicana–insabbiati-casi-di-pedofilia
https://www.tio.ch/estero/attualita/1311599/carlo-nega-di-aver-coperto-il-vescovo-ball
si hai ragione Fabrizio, ma la Chiesa dovrebbe metter mano a queste due cose, il tema della sessualità e il ruolo della donna, non si può continuare con papi come gpII che parlano di “genio femminile” per far che poi? il nulla….e basta cari papi smettela di dirci che adorabili creature siamo e mettete più donne nei seminari, nelle curie, nei dicasteri e dietro l’altare a celebrare Messa.
Cristina Vicquery
Caro Luigi,
non so se il mito del pugno duro risanatore di papa Bergoglio ti avrà fatto salutare con favore anche la notizia di ieri che «ha accettato [si intenda: ha ottenuto] la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Adelaide, in Australia, presentata da mons. Philip Edward Wilson».
Io temo invece che sia un esempio di come sia difficile in questo frangente, per chi governa la chiesa, operare con vera giustizia, senza subire il condizionamento di ambigue pressioni mondane. Probabilmente il caso del vescovo Wilson apparirà, a tutti quelli che non approfondiscono la notizia, simile a quello dell’ex cardinale McCarrick. Invece mi pare che siano molto diversi. Quello che ne penso l’ho scritto qui: https://wordpress.com/view/leonardolugaresi.wordpress.com alla data del 4 luglio.
Se le cose stanno come abbiamo saputo dalle fonti giornalistiche (se …), allora mi pare davvero difficile non riconoscere che il vescovo Wilson è vittima di un atteggiamento ostile e prevenuto dei magistrati australiani, i quali hanno voluto punire – calpestando tra l’altro un istituto giuridico fondamentale come quello della prescrizione – un isolato comportamento omissivo sbagliato da lui tenuto più di quaranta anni fa (e non da superiore, benì da “inferiore” rispetto al soggetto accusato dell’abuso), e lo hanno fatto allo scopo dichiarato di “dare una lezione” alla chiesa cattolica. Ricordo che lo hanno condannato alla prigione, senza condizionale e che forse potrà ottenere i domiciliari solo perché è in cattive condizioni di salute.
La decisione di farlo dimettere da vescovo di Adelaide può anche darsi che sia opportuna per ragioni (in senso lato) “politiche” che noi non conosciamo, però a me dà una brutta impressione di acquiescenza della chiesa al giustizialismo mondano, che non è mai giusto. Fare di ogni erba un fascio è sempre sbagliato: in una materia così scottante e delicata lo è in modo particolare.
Molto preoccupante, d’altro canto, quello che si legge qui: http://www.ncregister.com/daily-news/honduran-seminarians-allege-widespread-homosexual-misconduct
sul modo in cui il cardinale Maradiaga starebbe gestendo il problema nella sua diocesi. Vale sempre la cautela metodologica di cui sopra: se è tutto vero quello che l’articolo riferisce.
Otiimo articolo su NCRegister:
http://www.ncregister.com/blog/jenfitz/how-to-be-catholic-when-your-bishops-are-not
( Come essere cattolici quando i vostri vescovi non lo sono)
Ne traduco una parte ( secondo paragrafo)
“Cattolicesimo non clericalismo
Recentemente, in una conversazione, diversi amici hanno condiviso storie d’infanzia di molestie sessuali apertamente tollerate nelle loro parrocchie. Ho osservato quale benedizione fosse quella di essere cresciuta in una casa dove molestare qualcuno non è mai stato considerato per un istante un comportamento accettabile.
Quando mettiamo da parte gli standard di base della decenza morale dal cosiddetto “rispetto per l’autorità”, stiamo adorando un falso dio. Stiamo rendendo la persona al comando più alta della legge di Dio. Mettiamo Dio su un gradino più basso e eleviamo il nostro parroco, vescovo o cardinale a qualcosa più alto di Dio. C’è da meravigliarsi se nella provvidenza di Dio i frutti marci di quell’idolatria vengono rivelati mentre celebriamo il 50 ° anniversario di Humanae Vitae ?
Il primo passo per rimanere fermo nella tua fede cattolica è prendere la decisione che adorerai Dio solo. Le nostre letture nelle ultime settimane hanno chiarito ciò che Dio pensa ai cattivi pastori . Geremia 23 1-.6 :
Guai ai pastori
che ingannano e disperdono il gregge del mio pascolo,
dice il Signore.
Perciò, così dice il SIGNORE, l’Iddio d’Israele,
riguardo i pastori che pascolano il mio popolo:
Voi avete disperso le mie pecore e le avete scacciate.
Non vi siete presi cura di loro,
Ecco io mi prenderò cura di punire le vostre cattive azioni.
Io stesso raccoglierò il resto del mio gregge
da tutte le terre in cui li ho cacciati
e li ricondurrò al loro pascolo;
là esse saranno feconde e si moltiplicheranno.
Nominerò pastori su di loro che le pasceranno in
modo che non debbano più temere e tremare;
e non ne mancherà alcuna , dice il Signore.
cosi’ conclude l’articolo di Jennifer Fitz
“Be more Catholic than ever. Now is not the time for simpering fecklessly. Now is the time to put on your grown-up clothes. God is Truth, God is Love, God is Justice, God is Mercy. There is no love without truth. There is no mercy without justice. Give yourself completely to God and you will not be able to help but carry out your part in reforming the Church.”
( Sii più cattolico che mai. ORA non è il tempo di inconcludenti leziosità Ora è il tempo di rivestirti coi vestiti di chi è cresciuto . Dio è Verità, Dio è Amore, Dio è Giustizia, Dio è Misericordia. Non c’è amore senza verità, non c’è misericordia senza giustizia. Dai te stesso completamente a Dio e non sarai solo di aiuto ma porterai avanti la tua parte di riforma della Chiesa)
Completamente d’accordo con Alberto Farina.
Rif. 10.13 – Garantismo a giorni alterni
Ho molti buoni motivi, da quanto letto, per essere “garantista” nel giudizio a proposito dell’arcivescovo di Adelaide. Ma temo di essere impedito in tale onesto esercizio di coscienza da ben due interventi di ieri (ore 10.29 e 11.57).
L’unica cosa su cui si vorrebbe tutti concordi – per ordine di destro-scuderia – è di dare comunque addosso al papa.
Mi associo a Cuffini (ore 18.16)
Ma alla fine della fiera tutti questi vescovi pedofili da chi sono stati nominati? Ricordo che quando Benedetto XVI venne a Milano ci fu un breve incontro fra il Pontefice e il cardinale Martini, già gravemente malato, in cui il vescovo emerito contesto’ al Papa la modalità delle nomine episcopali. Questo secondo la testimonianza dell’allora segretario di Martini, Don Damiano Modena. Il tema vero è questo: come scegliere i Pastori della Chiesa. Secondo le cordate ecclesiastiche, le simpatie personali, l’acquiescenza ad una determinata linea teologico / pastorale, le cambiali da pagare al movimento di turno, oppure secondo criteri più trasparenti e con un coinvolgimento del popolo di Dio?
Alberto Farina
Rif. 21.31 di ieri – Criteri
Immagino che la domanda iniziale di alphiton sia retorica.
Esclusa assolutamente la mala fede e la volontà di coprire, le spiegazioni sono da cercare anche in quel piccolo elenco finale di cui sopra. Rompere le cordate con i no cardinalizi a sedi non divinamente (e talora non storicamente) chiamate a ciò; mandare vescovi di prima nomina in sedi “difficili”; non garantire ai vescovi il “cursus honorum” (dalle sedi piccole, a quelle medie, a quelle che contano) sono criteri di governo da 5 anni introdotti che, insieme ad altri, potrebbero dare frutti molto buoni.
“ Secondo criteri piu’ trasparenti e con il coinvolgimento de l popolo di Dio “
Attento Alberto Farina perche’ se il coinvolgimento del popolo di Dio vuol dire chiedere ai fedeli il loro “ gradimento” per la nomina del vescovo, non succeda che “ democraticamente” il popolo non accetti il vescovo voluto da Roma, come e’ successo in quella diocesi africana in cui il vescovo e’ stato rifiutato dalla maggioranza dei fedeli perche’ di altra etnia.
E’ vero che Sant’ Ambrogio fu acclamato a furor di popolo, e sarebbe bello vedere ancara oggi nelle strade di Milano una folla di cristiani che acclama il suo candidato vescovo, ma purtroppo i tempi sono quelli che sono: e se poi il popolo, come alle scorse elezioni, acclamasse un vescovo di idee conservatrici che diresti caro Alberto Farina?
E il card. Martini che si sentiva tanto autorevole da criticare il Papa Benedetto XVI sulle sue nomine vescovili, che avrebbe detto del confratello gesuita oggi papà che ha voluto fare vescovo Barros anche contro il popolo della diocesi cilena che fin da subito ha protestato?
Ero stato male informato, la scusa credi che basterebbe al card. Martini? Io penso che l’ eccellentissimo cardinale che poteva criticare il Papa di allora ( Ratzinger) oggi si metterebbe le mani nei capelli .
A proposito di nomine:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/08/02/mccarrick-e-i-suoi-protetti-la-miracolosa-carriera-del-cardinale-farrell/
Però capisco, caro Luigi, che convincersi che da cinque anni va tutto per il meglio abbia i suoi vantaggi.
Non dico che vada meglio, anche se vi sono i segnali positivi indicati da P. Luigi Arrigoni. Personalmente sono stato molto deluso della nomina di Delpini a Milano, poiché dopo l’opaco vescovato di Scola avrei preferito una figura più autorevole. Ribadisco però che forme serie di coinvolgimento dei fedeli debbano essere messe in pratica anche al fine di evitare nomine di persone che non hanno i requisiti idonei a ricoprire determinati ruoli.
Rif. 8.57 – Ma chi nominava? (cfr. anche 8.47 di ieri)
Non posso competere con l’autorità di Magister; ma segnalare qualche
sua (colpevole?) omissione e incompletezza di dati posso doverosamente farlo.
E devo – purtroppo – ripetere quanto già detto in questo post alle 9.26 del 30 luglio. Molto ironicamente: se Magister avesse per caso avuto la fortuna di leggerlo avrebbe forse scritto con più onestà e completezza il suo velenoso articolo.
a) Farrell, prete nel 1978, viene incardinato nel 1984 in diocesi di Washington, in cui forse già opera – da semi-legionario – come parroco nel 1983. Rimane in posti importanti tra i Legionari 5-6 anni di prete e li lascia. Posso supporre che avesse capito qualcosa molto prima di altri, nel momento di maggior auge di Maciel in Vaticano? E chissà che anche lui non fosse tra i pochi che avanzavano, inascoltati, dubbi o certezze sul guru messicano. La sua ex breve appartenenza alla legione è un titolo altissimo
di merito, forse anche nella decisione di farlo vescovo, 17 anni dopo che è “prete diocesano”, iniziando ad essere tale ben 16 anni prima che arrivi nella capitale McCarrick, che lo fa poi suo vescovo ausiliare.
b) Sarà ancora il caso di ripetere che la carriera episcopale-cardinalizia di McCarrick inizia nel 1977 e finisce come vescovo nel 2006 e come cardinale “attivo” nel 2010? Rischiando addirittura di essere stato nel 2005 tra gli elettori di papa Ratzinger? E che prima nomina e trasferimento (2007) di Farrell, alla non insignificante diocesi di Dallas, avvengono con GPII e Benedetto?
c) E’ interpretazione comune, fuori del compatto circolo antibergogliano, che nel 2016 il papa cercava un nome americano da mettere in curia (per gli stessi evidenti motivi per cui altri papi volevano “simbolicamente” rappresentanti precisi in posti vaticani – da cui per altro era stato estromesso in malissimo modo nel 2012, dopo due anni di eccellente servizio alla congregazione dei religiosi, il redentorista americano Tobin, vescovo). Solo lo Spirito santo che parla ad alcuni “magistri del blog” può dire che la nomina di Farrell a Roma avvenne per istigazione dell’ allora 86enne cardinale di Wash., oggi ex.
d) E’ evidente che le nomine di Francesco (soprattutto quelle americane – orientate da quasi 40 anni in un preciso senso conservatore) seguono altri criteri rispetto ai precedenti. E speriamo continuino a seguirli.
– Kewin Farrell (irandese – 1947) lascia i legionari di Cristo nel 1984 (o 1983) dopo pochissimi anni che è prete. Forse qualcosa aveva capito della legione, prima di altri.
Si incardina nella diocesi di Washington, 16 anni prima che arrivi McCarrick che lo nomina suo ausiliare, un anno dopo (2001). Un anno dopo la nomina di Farrell a vescovo, a Roma viene nominato vescovo (di curia – lo è tuttora) anche un suo fratello, rimasto legionario.
– Un po di collegamenti. Tra il 2000 e il 2007 avvengono queste cose: nomina di McCarrick a arcivescovo della capitale USA; nomina a cardinale dello stesso; nomina di Farrell ad ausiliare del cardinale (molto verosimilmente su sua indicazione); trasferimento a Dallas (2007) di Farrell.
– Due possibili valutazioni: o le cose sono state fatte, ognuna, con un minimo di serietà e di buona fede e allora onore a Giovanni Paolo II e a Benedetto. O le cose sono state fatte male (fretta, omissioni, occultamenti, frode ecc.) e allora si fa il processo agli stessi papi e ai loro stretti collaboratori di fiducia.
DefiniRe velenoso il pezzo linkato di Magister è un eufemismo.
Non che abbia importanza alcuna: ma io lo trovo francamente imbarazzante.
Rif. 8.47 – Barros vescovo dal 1995, per nomina di Wojtyla
Barros non è stato fatto vescovo da Francesco. Trasferito a Osorno (quarta destinazione, dopo tre di GPII) nel 2015.
Basta falsità.
passate in cavalleria le varie correzioni fraterne minacciate dal cardinale Burke vedo che si è aperto un nuovo fronte ” guarda che loschi figuri ha promosso papa francesco”….strano che Magister e soci dimentichino sempre che il papa che più ha protetto e aiutato nella carriera Maciel e McCarrick ( nonostante tutte le denuncie arrivate in Vaticano) è stato Giovanni Paolo II.
cristina Vicquery
Se poi andiamo a vedere : Law, Mahony, O’Brien tutti creati cardinali da Giovanni Paolo II…..
CRISTINA vICQUERY
insomma par di capire che per alcuni la colpa se siamo in mano a vescovi e cardinali indegni e’ tutta e sola del pontificato di GPII , senza tener conto di quanto e’ durato .
A questo punto cosa proponete cari p. Amigoni e Picchio, che Papa Francesco tolga l’ Aureola a San Giovanni Paolo II e lo depenni dalla lista dei Santi?
Si puo’ “ de-Santizzare un santo per nomine vescovili sbagliate come si toglie il berretto cardinalizio ?
Benedetto XVI si e’ gia’ tolto spontaneamente dalle scatole dei progressisti , con grande gaudio di alcuni.
E Papa Francesco non ha proprio nessuna colpa , neppure lieve, per la vicenda cilena ? Eppure nel caso Barros lui stesso ha ammesso di averne e anche grandi : lo ha detto lui stesso.E il popolo cileno sembravo piuttosto gelido proprio con lui.
Ma p. Amigoni e’ piu’ papista del Papa.
Se Papa Francesco dovesse avere un pontificato lungo piu’ di vent’ anni come ebbe papà Giovanni Paolo II vedremo se le nomine fatte da lui saranno tutte perfette. Ne riparleremo.
Sempre a proposito di nomine americane, può essere interessante quanto scrive qui Rocco Palmo: https://twitter.com/roccopalmo/status/1022712479871315968
Picchio
La verita’ su Law, Mahony, O’ Brien , per non parlare di Maciel, di Karadima e’ arrivata con anni di ritardo, quella su McCarrick con quaranta anni di ritardo.
Se tanto mi da’ tanto scopriremo i misfatti eventuali di vescovi fatti da Bergoglio tra minimo una ventina d’ anni. Allora ci sara’ un altro papa e allora diranno “ ma questi li ha fatti tutti vescovi Papa Francesco!
Siete voi cari Picchio e p. Amigoni che la state buttando , una vicenda tragica e seria, nel ricolo dell’. Asilo Infantile : signora maestra non sono stato io, e’ stato lui !
E’ stato Giovanni Paolo II,il Papa conservatore, il nostro Papa Francesco non c’ entra nulla !
Rif. 8.47 – Errori di stampa e falsità
Se uno/a scrivesse che papa Giovanni Paolo II è morto nel 2006, si può considerare la data un errore di stampa. E nessuno si meraviglierebbe tanto è chiaro il lapsus. La seconda volta che si ripete l’errore di stampa, questo è un errore, di cui magari chiedere scusa, anche se non viene lamentato da nessuno. Alla terza volta è una evidente falsità che va non pubblicata.
ho dimenticato Groer arcivescovo di Vienna, pedofilo creato cardinale da Giovanni Paolo II
cristina Vicquey
Una semplicissima domanda a Venturi: quando la pianti di contare storie, cacciare balle, dire menzogne, scegli tu li espressione che ti aggrada maggiormente?
Non ti venga in mente di prendere questo come insulto.La balla di giornata è fresca,oggettiva, nera su bianco.
Piantala una buona volta.
mcv
Non capisco se ci fai o ci sei….
tra ventanni leggeremo e scriveremo delle malefatte di Bergoglio, ma ora smettiamola di attribuirgli le malefatte di Giovanni Paolo II…..
Se poi parliamo di asilo….Tu che difendevi su questo blog il povero vescovo livieres…ma per favore…
cristina vicquery
Rif. 14.56 – Meriti nella vicenda cilena
A scanso di falsità: Barros è stato nominato vescovo da GiovannI Paolo II e
trasferito a Osorno 20 anni dopo, da Francesco, quando era ordinario militare del Cile dal 2004. Nello sbrogliare la vicenda cilena di questi anni il papa ha solo grandissimi meriti e va ringraziato.
Le date, Venturi, non mentono.
Tu , sì.
Ripeto: falla finita.
Comunque io penso che la beatificazione di GPII sia stato un atto del tutto affrettato e quanto sta emergendo sulla questione in oggetto conferma questa mia opinione.
Alberto Farina
http://www.ilregno.it /attualita/2018-immagino-francesco-gianfranco-brunelli
http://www.il regno.it/attualita/2018/14/card-jean-louis-tauran-1943-2018-immagino-francesco-gianfranco-brunelli
Insomma:non mi riesce di lineare bene il pezzo del Regno su Tauran da questa baracchetta di fortuna…cmq digitate:
http://www.il regno.it
e aprite il primo articolo”Tauran immagino’ Francesco”.
Una lettura corroborante dopo tanto sciocco fango.
Rif. ieri ore 23.43 – Grande Tauran
Opportuno avere riportato il pezzo su Tauran. Con due perle di GPII e Benedetto, assolutamente da segnalare.
a) Al termine del suo prezioso servizio come fine diplomatico, Giovanni Paolo lo nomina cardinale nel 2003 (a 60 anni, proprio quando gli arrivano i primi segnali del Parkinson). Sembra che, appunto nel 2003 – a detta dell’articolista – il papa lo voglia fare segretario di stato; ma per la malattia incipiente non se ne fa niente. Allora viene parcheggiato come Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa.
b) Da lì nel 2007, papa Benedetto, con grande acume e onestà, lo chiama nel 2007 all’impegnativo compito di titolare del dicastero per il dialogo inter-religioso. E Tauran si comporta egregiamente.
Ricorderemo Tauran non solo per la “compassione” che ha ispirato quando ha annunciato l’elezione di papa Francesco.