Ho fatto una vacanza nel Casentino, tra Camaldoli e Poppi, ospite di un casale contadino e ho dato una mano alla raccolta del fieno. Nei commenti altri suggerimenti a chi voglia pagarsi le ferie aiutando nei campi.
Ho radunato balle nel Casentino
11 Comments
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Sono nato in campagna e si vede. Il fieno merita.
Non è solo forza: con balle così hai bisogno di una buona tecnica.
Lavorare stanca, come diceva quello. Il lavoro delle balle è servito a pagare il soggiorno nella casa colonica che è nella foto. Il lavoro vicino casa è vantaggioso per i momenti di relax.
Che soddisfazione assistere dalla finestra alla partenza delle balle per il vasto mondo. Il paese sullo sfondo è Bibbiena.
Complimenti! Bravissimo!
Di sotto il sole nudo,
incavo di mano piagata
semina la sua favola antica
di umana taciuta rinuncia…
Per ogni stilla di sudore
ai campi cresce una spiga.
Ti mando un bacio, Luigi, tra il giallino dei campi in operosa quiete sei ancora più bello…ciao…
Lo so che le battute troppo facili andrebbero evitate, però ci sono dei casi in cui sono quasi obbligatorie. «Far partire balle per il vasto mondo» … che vuoi che sia per un vecchio giornalista?
Va a tuo onore che tu mostri una certa fatica: molti tuoi colleghi le avrebbero rotolate col dito mignolo della mano sinistra.
Anche le balle hanno il loro fascino, ad esempio, il potere di arrotolare i pensieri, i fatti, le storie, gli eventi. Restano li, le balle, in attesa che qualcuno le raccolga, le prenda le porti via una volta sistemate sui trattori…
Queste foto sono belle, e bello Luigi che arrotola balle. Ne traggo un insegnamento, che è anche la metafora se vogliamo,della vita che come quelle balle si lascia dietro la terra nuda. La fatica, che svuota la testa e genera arsura. Ma nessuno potrà sottrarre a ciascuno il possesso del tempo: un tempo per noi stessi: il sole tutto per sé, la terra e i suoi profumi tutti per sé, egoisticamente, solo per sé stessi. Lasciare i ricordi sulla strada della vita proprio come quelle grandi balle, in solitaria attesa di riprenderli e proseguire. Ma intanto, ora, adesso si è ripreso il tempo e si vive immersi nel presente. Non nel passato, e neppure proiettati nel futuro. Ma nel presente..recuperare la sacralità del momento e gustarne la bellezza, i profumi, i colori, è un dovere e un dono da recuperare.
Un mese fa è morto il cugino di un mio amico, perché schiacciato da una balla…
Non tutte le balle sono belle…
Salutissimi!
Hai ragione Giuseppe, una balla, anche piccola pesa intorno ai venti kili, le grandi possono arrivare anche ai 5 quintali e sono tanti gli agricoltori vittime di incidenti: morti assurde che lasciano sgomenti. Mi dispiace tanto per il tuo amico…
Grazie tante, Clodine… Sei sempre cordiale…