L’uso di parabole narrate e vissute è un aspetto creativo della comunicazione di Francesco che ho trattato in quattro occasioni sulla rivista “Il Regno”. Nel più recente dei quattro testi provo a tirare le fila di tale indagine interrogando parabole vissute (il papa che indossa il giubbetto salvagente di una bambina morta in mare, l’incontro con un trans a Santa Marta e altre) che Francesco stesso interpreta volgendole in parabole narrate. Nel primo commento il link al testo de “Il Regno” e l’intenzione che l’ha guidato.
Con atti e con parole: sulla comunicazione di Francesco
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Con atti e con parole: indagine sulla comunicazione di Francesco: L’intenzione è di provocare a un accostamento critico, cioè attrezzato, della predicazione kerigmatica bergogliana che la polemica quotidiana appiattisce sugli aspetti conflittuali distraendo dall’intenzione prima, che è evangelica, ovvero di richiamo all’insegnamento di Gesù sia quanto ai contenuti sia quanto al modo della loro trasmissione.
Ringrazio Accattoli per questo interessante articolo che mette bene in luce una delle peculiarità di Papa Francesco. E’ il principio del “farsi prossimo”, tanto citato negli ambiebti ecclesiali, ma mai abbastanza praticato. Un principio vitale perché da esso discende una diversa considerazione di quali sono le priorità dell’annuncio cristiano e della gradualità che esso deve avere. In Papa Francesco tutto si tiene. Lo stile e l’insegnamento si alimentano reciprocamente, ma la vicinanza alle persone, soprattutto quelle in difficoltà, dovrebbe essere praticata da tutti i credenti.
Alberto Farina