Francesco su Siria – Vincent Lambert – Alfie Evans

Parole di pianto e preghiera sono venute dal Papa a mezzogiorno sui fatti incredibili di Siria e sulle vicende tristissime di Vincent Lambert e di Alfie Evans. Prego e piango con lui. Nei commenti i due passaggi e un mio richiamo al patriarca Kirill che ieri aveva parlato con il tono di pianto del Papa e aveva raccontato d’aver parlato al telefono con Francesco.

21 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Per Vincent e per Alfie. Affido alla vostra preghiera le persone, come Vincent Lambert, in Francia, il piccolo Alfie Evans, in Inghilterra, e altre in diversi Paesi, che vivono, a volte da lungo tempo, in stato di grave infermità, assistite medicalmente per i bisogni primari. Sono situazioni delicate, molto dolorose e complesse. Preghiamo perché ogni malato sia sempre rispettato nella sua dignità e curato in modo adatto alla sua condizione, con l’apporto concorde dei familiari, dei medici e degli altri operatori sanitari, con grande rispetto per la vita.

    15 Aprile, 2018 - 14:43
  2. Luigi Accattoli

    Prego incessantemente. Sono profondamente turbato dall’attuale situazione mondiale, in cui, nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale, si fatica a concordare un’azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo. Mentre prego incessantemente per la pace, e invito tutte le persone di buona volontà a continuare a fare altrettanto, mi appello nuovamente a tutti i responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace.

    15 Aprile, 2018 - 14:45
  3. Luigi Accattoli

    Kirill chiama Francesco. Sulla conversazione che il patriarca russo e Francesco hanno avuto ieri al telefono riporto una corrispondenza da Mosca: “Oggi, ho avuto una conversazione con Papa Francesco e tutti i Patriarchi ortodossi del Medio Oriente, con il patriarca ecumenico Bartolomeo, con Teodoro di Alessandria, con Giovanni di Antiochia e Teofilo di Gerusalemme. Il tema è stato ovviamente la Siria”. Il Patriarca e Papa Francesco si sono parlati personalmente “in un buon clima di comprensione reciproca” e “hanno concordato di continuare il dialogo costruttivo”. “Questa iniziativa” è stata presa nella consapevolezza “che i cristiani non possono restare distanti da tutto ciò che sta accadendo oggi in Siria. Lì è sorto il cristianesimo, e i terribili conflitti che oggi tormentano la terra siriana non possono che creare minacce, anche per la presenza cristiana”. Inoltre, “è assolutamente evidente che le persone soffrono”. Nelle parole del Patriarca anche il richiamo al fatto che “il messaggio della Chiesa al mondo è sempre legato alla proclamazione della pace tra i popoli e la giustizia”. Quindi, “è impossibile rimanere in silenzio” di fronte a quanto accade. Il patriarca si è detto “soddisfatto” dei dialoghi: “Ciascuno degli interlocutori ha accolto con piena comprensione le mie preoccupazioni. C’è il desiderio di continuare le consultazioni per cercare in qualche modo di influenzare la situazione”. La Chiesa, ha sottolineato il patriarca “è al di fuori di ogni implicazione politica e lotta politica, e ciò ci permette di parlare con tutti”.

    15 Aprile, 2018 - 15:00
  4. Luigi Accattoli

    Dichiarazione di Cuba. La dichiarazione comune che Francesco e Kirill avevano firmato nel febbraio 2016 a Cuba al decimo paragrafo parlava così della Siria: «In Siria e in Iraq la violenza ha già causato migliaia di vittime, lasciando milioni di persone senza tetto né risorse. Esortiamo la comunità internazionale ad unirsi per porre fine alla violenza e al terrorismo e, nello stesso tempo, a contribuire attraverso il dialogo ad un rapido ristabilimento della pace civile. È essenziale assicurare un aiuto umanitario su larga scala alle popolazioni martoriate e ai tanti rifugiati nei paesi confinanti […]. Eleviamo le nostre preghiere a Cristo, il Salvatore del mondo, per il ristabilimento della pace in Medio Oriente che è “il frutto della giustizia” (cfr Is 32, 17), affinché si rafforzi la convivenza fraterna tra le varie popolazioni, le Chiese e le religioni che vi sono presenti, per il ritorno dei rifugiati nelle loro case, la guarigione dei feriti e il riposo dell’anima degli innocenti uccisi. Ci rivolgiamo, con un fervido appello, a tutte le parti che possono essere coinvolte nei conflitti perché mostrino buona volontà e siedano al tavolo dei negoziati».

    15 Aprile, 2018 - 15:01
  5. Luigi Accattoli

    Non abbiamo le parole. Dunque le Chiese non sono assenti ma non hanno parole. Kirill Francesco Bartolomeo Teodoro Giovanni e Teofilo si sono consultati ma non le hanno trovate. Ancora non le hanno. Troppo grande è la stoltezza umana. Troppa la confusione sul pianeta. Non resta che unirsi alla loro invocazione penitenziale.

    15 Aprile, 2018 - 15:14
  6. maria cristina venturi

    Meno male che Trump non ha seguito il consiglio dei “ falchi” ( Botton) ma quello di chi lo spingeva a piu’ miti consigli ( Mattis) . Il suo intervento “ simbolico” e
    limitato ha scontentato molti,gli inglesi e i francesi come al solito guerrafondai,
    i ribelli siriani, Israele, che avrebbero voluto un bombardamento piu’ massiccio per mettere piu’ in difficolta’ Assad.
    Preghiamo che Trump continui ad ascoltare le colombe e non i falchi. Preghiamo perche’ il destino del mondo e la probabilita’ di una devastante escalation e’ nelle mani di un tycoon un po’ stravagante , impulsivo, e per nulla prevedibile.
    Per Macron inutile pregare: il robot dagli occhi di ghiaccio messo li’ dalle élite finanziarie non e’ umano.
    Le martoriate popolazioni della Siria oltre che del dittatore Assad sono pure vittime di questi “ nuovi mostri” occidentali . Preghiamo per loro.

    15 Aprile, 2018 - 15:58
  7. Anche se “in zona Cesarini” speriamo.che qualcosa si muova dopo questi appellI.

    15 Aprile, 2018 - 17:46
  8. Luigi Accattoli

    Dichiarazione di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, dopo l’intervento militare in Siria nella notte tra il 13 e 14 aprile 2018: La forza militare impiegata nella notte tra il 13 e 14 aprile ha riportato al centro delle preoccupazioni internazionali il conflitto in Siria. Essendo in continuo contatto con le nostre comunità in Siria non possiamo non far nostra la loro impressione dolorosissima di essere vittime di una guerra per procura, causata e portata avanti da interessi altrui. Il Movimento si appella ai responsabili politici in tutto il mondo perché si faccia ritorno ad un dialogo profondo e veritiero, guidato dalla ricerca sincera di una soluzione pacifica a favore del bene del popolo siriano e di tutti i popoli nel Medio Oriente”.

    15 Aprile, 2018 - 21:21
  9. maria cristina venturi

    Il piccolo Alfie e’ stato destinato per il suo miglior interesse all’ eutanasia. I giudici inglesi hanno deciso, come era da aspettarsi, che non puo’ essere trasportato al Bambino Gesu’ perche’ c’ e’ il rischio che sull’ aereo gli venga una crisi epilettica.
    Dunque molto astutamente per evitare che gli venga una crisi epilettica lo uccidono prima nel loro Ospedale. Il ragionamento non fa una piega! Esattamente come il ragionamento di Trump Macron e May: Assad ha ammazzato con le armi chimiche 70 persone, percio’ noi per punizione buttiamo missili e bombe uccidendo altre migliaia di siriani.
    L’ intelligenza superiore di ch ci governa, stati e giudici , e che sono ormai padroni delle nostre vite rifulge oggi in tutto il suo splendore.Qui mira e qui ti specchia secol superbo e sciocco , scrisse Leopardi del 1800, con l’ attuale secolo siamo entrati veramente nell’ era della “ idiozia al potere”.

    16 Aprile, 2018 - 19:10
  10. maria cristina venturi

    Da segnalare poi il fulgido esempio di carita’ cristiana dell’ arcivescovo e dei preti di Liverpool. Nessuno di loro si e’ fatto disponibile per amministrare il sacramento dell’ estrema unzione al piccolo Alfie e per stare vicino e dare conforto e consiglio ai genitori. Il cappellano dell’ Ospedale si reso irreperibile. L’ arcivescovo se ne e’ lavato le mani. I preti interpellati hanno risposto “ It’ s no my job”. Finalmente oggi alle 16 un pietoso prete italiano e’ andato A dare il sacramento ad Alfie.
    Questi i nuovi pastori “ con l’ odore delle pecore” , vicini al gregge.. purtroppo per gli Evans non migranti musulmani se no l’ Arcivescovo li avrebbe ricoperti di carezze in favore di telecamere.
    Ma certo Dio rimeritera’ ciascuno secondo giustizia.

    16 Aprile, 2018 - 19:29
  11. Sono rimasta anch’io annichilita davanti all’atteggiamento dell’Arcivescovo di Liverpool. Assurdo il fatto che si motivi il silenzio e il disinteresse col dire che i due giovani genitori “non sono cattolici”! A parte che essi affermano di esserlo, dove è finito l’ecumenismo?
    Sono grata al sacerdote italiano che (meno male!) ha rimediato alle carenze degli altri.

    17 Aprile, 2018 - 0:06
  12. maria cristina venturi

    Cara Antonella, l’ esempio inglese ci mostra che la Chiesa cattolica quando rinuncia a difendere i valori non negoziabili, con la scusa di dialogare col mondo, di aprirsi al mondo, e di ridurre il gap di 200 anni fra mentalita’ moderna e cristianesimo, si riduce all’ insignificanza . Nel mondo futuro che ci aspetta secondo gli auspici dei maitre a penser come Jaques Attali, banchiere consigliere di Macron, e autore del saggio Breve storia del futuro, l’ eutanasia sara’ la soluzione ragionevole e umanitaria per tagliare i costi insostenibili dello stato sociale. Anziani , disabili, e naturalmente bambini con malattie incurabili , costano allo Stato troppo, dunque stanno cercando di convincere l’ opinione pubblica che l’ eutanasia e’ per il “ migliore interesse” di queste persone e dei loro familiari. Che la vita di un anziano di un disabile di un bambino come Alfie e’ “ inutile” per la comunita’ ed e’ umano e caritatevole metter fine a questa vita. Ammantando di umanitarismo quello che e’ un semplice e cinico calcolo economico.
    Non credete che sara’ cosi’ ? Basta leggere le recenti dichiarazioni della FMI .
    E la Chiesa in tutto questo che fara’ ? Se il comportamento sara’ quello tenuto nel caso Alfie Evans vuol dire che i maitre a penser come J Attali non hanno nulla da temere da parte della Chiesa cattolica: una opportuna etichetta di “ accanimento terapeutico” fara’ accettare come cristiano quello che fino ad ora e’ stato considerato eutanasia. Basta cambiare una parola e opla’ il gioco e’ fatto. Del resto sia Mons. Paglia sia l’ arcivescovo di Liverpool erano perfettamente d’accordo coi medici di considerare accanimento terapeutico la vita di Alfie e nel trovare giusto e cristiano togliergli la vita.
    In Belgio frati cattolici trovano che sia giusto e cristiano accorciare la vita ai disabili mentali non curabili , per il loro “ migliore interesse”
    Insomma J. Attali e Chiesa cattolica andranno a braccetto nel “ luminoso” ed umanitario futuro che ci aspetta.

    17 Aprile, 2018 - 10:02
  13. maria cristina venturi

    La mamma di un figlio disabile per Alfie:

    ….voglio ringraziare te, Alfie. Un tale bellissimo, piccolo, giovane, innocente e pacifico bambino che ci costringe a ripensare a ciò che conta nella vita, a ciò che significano amore e compassione, a ciò che significa essere padre e madre. Tu hai tirato fuori il meglio dai tuoi genitori, li hai resi un padre (e che padre!) e una madre (e che madre!). Tu ci stai rendendo persone, ci stai rendendo umani. Tu ci mostri cosa sia l’amore, che una persona può essere amata non per quello che fa, ma perché esiste! Tu stai facendo in modo che i tuoi genitori mostrino così chiaramente come Dio, come Padre, ci ama anche se siamo malvagi, fino alla fine, donandoci il Suo Figlio per noi. Tu ci mostri il volto puro di Dio. Tu sei come il Bambino Gesù, come il nome dell’ospedale dove i tuoi genitori vogliono portarti. Tu ci mostri così chiaramente che tutte le nostre azioni hanno delle conseguenze, ogni cosa che facciamo è come se la facessimo a Lui. Voglio dirti questo perché un giorno verrà il giudizio di Dio, che si creda in esso oppure no. Dal momento in cui Thomas ha detto che Alfie è un figlio di Dio, voglio concludere con un famosissimo passaggio della Bibbia, dall’Esodo: Allora Dio disse a Mosè « vai dal Faraone e digli ‘Questo è quello che il SIGNORE comanda: lascia andare la mia gente!’».”
    16 aprile 2018 14:07

    17 Aprile, 2018 - 10:48
  14. maria cristina venturi

    Lettera del papà di Alfie asll’Arcivescovo di Liverpool

    Sua Eccellenza,
    mi chiamo Thomas Evans e sono il papà di Alfie. Mi sono sentito davvero molto triste nel leggere le dichiarazioni dell’Arcidiocesi, circa la situazione di mio figlio Alfie.
    Il mio più grande dolore deriva dal fatto di non essere stato riconosciuto come un figlio della Santa Madre Chiesa: sono cattolico, sono stato battezzato e cresimato e guardo a Lei come mio pastore e al Santo Padre come vicario di Gesù Cristo sulla terra.
    Questo è il motivo per cui ho bussato alla porta della Chiesa per chiedere aiuto nella battaglia per salvare mio figlio dall’eutanasia!
    Alfie è battezzato come me, come Lei, Sua Eccellenza. Vorrei che le preghiere per lui e per noi fossero indirizzate all’unico vero Dio.

    17 Aprile, 2018 - 10:52
  15. Una luce in tante tenebre: l’ospedale Bambino Gesù!

    17 Aprile, 2018 - 13:12
  16. Enrico Usvelli

    Maria Cristina,
    hai scritto e riportato cose interessanti. Un piccolo appunto: quel vescovo a Liverpool l’ha mandato Francesco, ma è stato Giovanni Paolo II a farlo vescovo.
    Ci sono diverse questioni che mi sembrano strane: il documento della diocesi che parla di non cattolici, il silenzio del vescovo ed infine il rifiuto di diversi sacerdoti di dare ad Alfie l’unzione dei malati. Sarei curioso di sapere se ognuno ha sbagliato per conto proprio o se c’è qualcosa sotto che non sappiamo.

    17 Aprile, 2018 - 19:36
  17. Enrico Usvelli

    Sul dialogo tra Kirill e Francesco noto che è stato il primo a renderlo pubblico. Quando i dialoghi non sono ufficiali mi pare di vedere, Luigi potrà confermare o meno, che Francesco sia restio a renderli pubblici. Da questa constatazione mi spingo a pensare che se anche l’interlocutore di Francesco non parla in questi anni possono essere avvenuti tanti dialoghi, magari con conseguenze importanti, di cui non sapremo mai nulla.

    17 Aprile, 2018 - 19:41
  18. Enrico Usvelli

    Hai ragione, Antonella, molto bello quell’articolo.

    18 Aprile, 2018 - 9:23
  19. Enrico Usvelli

    Fonte: la NBQ.
    Questa mattina Tom Evans ha incontrato papa Francesco, grazie all’intermediazione di Benedetta Frigerio e del vescovo di Carpi mons. Cavina. Il Papa ha dato incarico alla Segreteria di Stato di mantenere i contatti con la famiglia del piccolo e di mettere in campo tutte le iniziative possibili.
    Speriamo e preghiamo.
    Certo che Tom Evans è un grande.

    18 Aprile, 2018 - 10:55

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