Un vescovo della Nigeria, Peter Ebere Okpaleke, nominato ordinario della diocesi di Ahiara da Benedetto XVI nel 2012, non riesce a “prendere possesso” della sua diocesi per opposizione di una parte del clero e della popolazione, pare per ragioni tribali. Dopo lunga istruttoria Papa Francesco ha ricevuto giovedì una delegazione della diocesi e ha pronunciato parole di grande severità, chiedendo obbedienza e accettazione del vescovo: i sacerdoti che non l’accetteranno saranno sospesi a divinis. Nei commenti l’intero discorso del Papa, pubblicato oggi, e qualche informazione in attesa di sapere di più. Quelle che riporto per intero sono le parole più severe dette fino a oggi da Francesco.
Severità di Francesco su una vicenda nigeriana
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Vignaioli assassini. Discorso Papa 1: Saluto cordialmente la Delegazione e ringrazio per essere venuti dalla Nigeria con spirito di pellegrinaggio. Per me, è una consolazione questo incontro, perché sono molto triste per la vicenda della Chiesa in Ahiara. La Chiesa, infatti (e mi scuso per la parola), è come in stato di vedovanza per aver impedito al Vescovo di andarvi. Tante volte mi è venuta in mente la parabola dei vignaioli assassini, di cui parla il Vangelo (cfr. Mt 21, 33-44)…che vogliono appropriarsi dell’eredità. In questa situazione la Diocesi di Ahiara è come senza sposo, ed ha perso la sua fecondità e non può dare frutto.
Idea di sopprimere la diocesi. Discorso Papa 2: Chi si è opposto alla presa di possesso del Vescovo Mons. Okpaleke vuole distruggere la Chiesa; ciò non è permesso; forse non se ne accorge, ma la Chiesa sta soffrendo e il Popolo di Dio in essa. Il Papa non può essere indifferente. Conosco molto bene le vicende che da anni si trascinano nella Diocesi e ringrazio per l’atteggiamento di grande pazienza del Vescovo; dico di santa pazienza da lui dimostrata. Ho ascoltato e riflettuto molto, anche sull’idea di sopprimere la Diocesi; ma poi ho pensato che la Chiesa è madre e non può lasciare tanti figli come voi. Ho un grande dolore verso questi sacerdoti che sono manipolati, forse anche dall’estero e da fuori Diocesi.
Tutti scrivano a me. Discorso Papa 3: Ritengo che qui non si tratti di un caso di tribalismo, ma di appropriazione della vigna del Signore. La Chiesa è madre e chi la offende compie un peccato mortale, è grave. Perciò ho deciso di non sopprimere la Diocesi. Tuttavia, desidero dare alcune indicazioni da comunicare a tutti: anzitutto va detto che il Papa è profondamente addolorato, pertanto, chiedo che ogni sacerdote o ecclesiastico incardinato nella Diocesi di Ahiara, sia residente, sia che lavori altrove, anche all’estero, scriva una lettera a me indirizzata in cui domanda perdono; tutti, devono scrivere singolarmente e personalmente; tutti dobbiamo avere questo comune dolore. Nella lettera 1. si deve chiaramente manifestare totale obbedienza al Papa, e 2. chi scrive deve essere disposto ad accettare il Vescovo che il Papa invia e il Vescovo nominato. 3. La lettera deve essere spedita entro 30 giorni a partire da oggi fino al 9 luglio p.v. Chi non lo farà ipso facto viene sospeso a divinis e decade dal suo ufficio.
Popolo scandalizzato. Discorso Papa 4: Questo sembra molto duro, ma perché il Papa fa questo? Perché il Popolo di Dio è scandalizzato. Gesù ricorda che chi scandalizza, deve portarne le conseguenze. Forse qualcuno è stato manovrato senza una piena cognizione della ferita inferta alla comunione ecclesiale. A voi, fratelli e sorelle, manifesto vivo ringraziamento per la vostra presenza; così pure al Cardinale Onaiyekan per la sua pazienza e al Vescovo Okpaleke, di cui ho ammirato oltre la pazienza anche l’umiltà. Grazie a tutti.
“Ho un grande dolore verso questi sacerdoti che sono manipolati, forse anche dall’estero e da fuori Diocesi.”
A chi stanto pensando?
Comunque non c’è bisogno di andare in Africa per vedere atteggiamenti di opposizione aperta alla nomina di un vescovo o di un parroco. Tutto il mondo è paese.
Certo qui si e’ evidentemente superato il limite.
Ma mi domando ancora
Continuo..
Mi domando ancora, da chi sono manipolati questi sacerdoti?
La delegazione nigeriana ricevuta dal Papa giovedì era accompagnata dal cardinale John O. Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, nominato dallo stesso Francesco amministratore apostolico di Ahiara nel luglio 2013 per cercare di risolvere questa intricata faccenda che ha alla base motivazioni etniche. Laici e preti della diocesi nigeriana hanno rifiutato la nomina episcopale di monsignor Okpaleke perché appartenente alla etnia Ibo maggioritaria nel sud-est della Nigeria e nello Stato vicino di Ambra, al contrario del suo predecessore monsignor Victor Chikwe, che proveniva invece dall’etnia Mbaise maggioritaria nella diocesi di Ahiara. All’udienza erano presenti il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, e il prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il cardinale Fernando Filoni, con i superiori del Dicastero. Proprio Filoni ha proposto al Papa che, a conclusione di questa pagina nera per la diocesi di Ahiara, tutti i fedeli con il loro vescovo compiano un pellegrinaggio a Roma e incontrino il Pontefice. Proposta accettata da Bergoglio.
http://www.lastampa.it/2017/06/10/vaticaninsider/ita/vaticano/nigeria-il-papa-ai-fedeli-ribelli-di-ahiara-ora-chiedete-perdono-oAnrkU0yn5Pheq9jar2tUO/pagina.html
Chi sa di più ci aiuti a capire. Non mi pare di ricordare precedenti simili a questo. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno sperimentato analoghe opposizioni a nomine di vescovi non graditi, specie in Austria, Svizzera, Olanda. Ma non mi pare che mai la contesa sia arrivata a questi estremi: del vescovo che non riesce a entrare in diocesi e del Papa che prende in esame la soppressione della diocesi.
Non mi meraviglia che l’opposizione al vescovo giunga dalla popolazione, perché in molti paesi africani c’è sempre stata netta divisione, fino alla guerra aperta, fra etnìe diverse che proprio si odiano. Un po’ come avviene fra israeliani e palestinesi.
Quel che mi colpisce è invece il fatto che anche i sacerdoti siano divisi e non accettino il vescovo.
Perciò capisco la sospensione a divinis minacciata dal Papa indignato.
La persona che “non si meraviglia” del VescovoPeter Ebere Okpaleke, e la stessa che ieri ha scritto testuali : “Quando leggo proposizioni apodittiche quali quelle della signora Claudia o quelle del card. Arinze da lei citato allegramente perché ci si ritrova rappresentata in pieno, io non posso fare a meno di sentirmi urtata in profondità.Questi cattolici sono talmente integralisti che non si accorgono che rinnegano il Cristo stesso. Altro che salvezza nella Chiesa!
Io direi piuttosto: IGNORANZA crassa nella Chiesa!
Sicchè il Cardinale Arinze, e la sottoscritta che ne rispetta la dignità, non solo è tacciato di integralismo, ma ha “piuttosto UN’ IGNORANZA crassa della Chiesa!
Come vedi, Luigi, l’Africa non è poi così lontana, la Nigeria è qui, a un passo!
https://youtu.be/-OnRxfhbHB4
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma
Un esempio su scala “planetaria”di un rifiuto eclatante e PREGIUDIZIALE si e’avuto col pontificato di Benedetto XVI.Buona parte dei media e dei giornali, dell’opinione pubblica, e una parte dei sacerdoti, non si sa manovrati da chi, per citare Andrea Salvi, si e’opposta FIN DALL’INIZIOal pontificato di Ratzinger,ancor prima che potesse difendersi, l’hanno chiamato il Pastore Tedesco cioe’gli hanno dato del cane, hanno sbeffeggiato le scarpe rosse, hanno imputato a lui personalmente lo scandalo della pedofilia del clero, hanno boicottato tutte le sue iniziative,hanno gridato allo scandalo per il MOTU PROPRIO, lo hanno linciato mediatocamente, per Ratisbona , hanno fomentato tradimenti di corvi e maggiordomi ,insomma hannoha reso a Benedetto una vita d’inferno finche’si e’dimesso.
Questa parte ,diciamo questa tribu’di laici e cattolici, si crede tanto diversa nell’atteggiamento dalla tribu’africana chenon vuole il vescovo di un altra tribu’?
I modernisti non volevano Ratzinger perche’non faceva parte dell loro tribu’.
Gli atteggiamenti sono gli stessi, certo gli africani sono piu’r ozzi nel loro rifiuto, noi eravamo piu’sottili e raffinati, ci affidavamo alla penna velenosa dei vari giornalisti, ma l’atteggiamento e’lo stesso.
Percio’fanno ridere coloro che oggi si atteggiano a severi giudici della poca carita’cristiana di questi sacerdoti e fedeli africani che rifiutano il loro vescovo.
Fa ridere che prop r io coloro che hanno rifiutato per otto anni il.papa Benedetto e i suoi insegnamenti, arrivando a dire che l’unica cosa buona del suo pontificato e’stata la rinuncia, si ergano ora a paladini dell’obbedienza assoluta.
E costoro NON HANNO MAI CHIESTO SCUSAne’si sono
mai pentiti del loro atteggiamento!Se ne vanno tronfi di loro stessi, gli da’solo un po’fastidio che Ratzinget non sua ancora morto.E lo zittiscono infastiditi se osa dire o scrivere qualcosa.
E coloro che “non appartengono alla loro tribu”modernista sono perseguitati, licenziati, tacitati.Pero’si indignano se gli africani non voglipno un vescovo di un altra tribu’!
E’proprio vero ,come e’facile vedere la pagliuzza nell’occhio del fratello e non la trave nel proprio!
Come ha detto bene ALDO MARIA VALLI c ostoro “grondano misericordia da tutti gli artigli”
Molto di quello che MCV riporta sul linciaggio mediatico a Benedetto XVI e’ realmente accaduto. Peccato che concluda il suo intervento con un riferimento a Aldo Maria Valli, che per via di artigli misericordiosi non scherza: li estrae da guanti di velluto in maniera sistematica sul suo blog in modo spesso pretestuoso e la sua vittima e’ sempre la stessa: papa Francesco.
Da qual pulpito (Valli) viene la predica!
“Tante volte mi è venuta in mente la parabola dei vignaioli assassini, di cui parla il Vangelo (cfr. Mt 21, 33-44)…che vogliono appropriarsi dell’eredità. *
Anche a me tante volte è venuta in mente questa parabola, ma nel senso che i vignaioli assassini sono proprio quelli che tengono Corte in Santa Marta .
Sicuramente papa Benedetto è “rifiutato” da buona parte del mondo cattolico ed è stato portato a dare le dimissioni da enormi pressioni fatte da vari gruppi o tribù o lobby dentro e fuori la Chiesa cattolica. ormai stanno emergendo le prove, persino la rivista di geopolitica LIMES, diretta da Caracciolo, non certo un tradizionalista complottista, ha pubblicato un articolo su questo.
http://www.campariedemaistre.com/2017/05/dimissioni-di-benedetto-ecco-il.html
http://www.campariedemaistre.com/2017/06/la-fine-di-benedetto-i-mandanti-alla.html
Andrea Tornielli, assieme a Paolo Rodari, scrisse nel 2010un libro dal titolo ” Attacco a Ratzinger. Accuse, scandali, profezie e complotti contro Benedetto XVI (Piemme, Milano 2010)”. Una disamina interessante e, letta con gli occhi di oggi, illuminante, riguardo ciò che è passato dietro le sacre mura. All’epoca un altro personaggio, un sociologo, che era annoverato fra i buoni cattolici, Massimo Introvigne, recensì diffusamente il volume sul sito del Cesnur (link a fine articolo), delineando un quadro pesantissimo.
Leggiamo cosa scrisse Introvigne (come vedete facciamo parlare gli altri, noi non inventiamo):
“In conclusione Rodari e Tornielli si chiedono se si possa parlare di un complotto contro il Papa, citando varie opinioni tra cui la mia in un’intervista che ho loro rilasciato specificatamente per questo volume.
La loro conclusione è che ci siano in atto tre diversi attacchi a Benedetto XVI da parte di tre diversi nemici. Il primo è costituito dalla galassia di lobby laiciste, omosessuali, massoniche, femministe, delle case farmaceutiche che vendono prodotti abortivi, degli avvocati che chiedono risarcimenti miliardari per i casi di pedofilia. […]
Queste lobby hanno successo perché hanno arruolato un secondo nemico del Papa costituito dal progressismo cattolico e da quei cattolici e teologi – tra cui non pochi vescovi – i quali vedono la loro autorità e il loro potere nella Chiesa minacciato dallo smantellamento da parte di Benedetto XVI di quella interpretazione del Concilio in termini di discontinuità e di rottura con la Tradizione su cui hanno costruito per decenni carriere e fortune”.
Nel 2010 Tornielli e Rodari potevano scrivere un libro sull”Attacco a Ratzinger, ed Introvigne scrivere le righe sopra riportate. . altri tempi, oggi non potrebbero più, se non a rischio di essere accusati di “complottismo”.
Una coltre densissima di conformismo ecclesiastico e di ipocrisia grava sullla storia recente della chiesa. la vulgata “ufficiale” che Benedetto è un buon nonnetto, da tenere in naftalina, che ha lasciato solo per la vecchiaia, è quella tutti devono ripetere.
RIpeto è una vergogna che si chiedano le scuse degli africani , e che nessunio di quelli che ha rifiutato in modo eclatante, pubblico e dirompente il papa Benedetto non abbia mai chiesto scusa !
A MCV :
“Anche a me tante volte è venuta in mente questa parabola, ma nel senso che i vignaioli assassini sono proprio quelli che tengono Corte in Santa Marta .”
Potresti chiarire il senso di questa grave affermazione?
Maria Cristina, ma FATTI FURBA.
“La persona che “non si meraviglia” del VescovoPeter Ebere Okpaleke……”
FALSO!!!
Legga bene, signora Claudia-Clodine, e non mistifichi a suo piacimento.
Sì, lei è integralista e ignorante.
Idem per la Venturi e per tutti quelli, ivi compresi certi ministri del culto, che sostituiscono alla VERITÀ VIVENTE che è GESÙ CRISTO quella improbabile verità prodotta, lungo molti secoli, in un complesso dottrinale, spesso farraginoso, dalla Chiesa.
Gesù Cristo è semplice, voi rendete complicato il Suo annuncio, escludendo dalla salvezza milioni di uomini che si attengono alla semplicità di Gesù Cristo, venuto fra noi non per giudicare ma per salvare.
Voi, invece, giudicate e non volete salvare. Il che è l’esatto opposto dell’intendimento di Gesù.
Non avete capito nulla del messaggio del Cristo e persistete nell’errore.
“Potresti chiarire il senso di questa grave affermazione?”
Ma, Andrea, cosa vuoi che chiarisca una persona che ha in testa una confusione tale che non la fa andare oltre il proprio naso, ovvero oltre il convincimento che questo Papa sia una specie di anti-cristo?
Il fondamentalismo suo e di altri, compresi certi giornalisti, li fa convergere sempre verso una lampante falsità pregiudiziale: il Papa, questo papa, sbaglia sempre, sbaglia tutto.
Signora Venturi, nel commento @8.24 lei ha farneticato alla grande. Forse non aveva dormito bene.
Le idiozie però non hanno scusanti.
Vicenda molto triste questa in Nigeria. Certamente mancano, almeno a me, molti elementi per comprendere quanto la componente “etnia” sia purtroppo decisiva nella cultura locale e anche nella vita di una diocesi.
A lode del papa c’è la correttezza istituzionale di difendere assolutamente la scelta del predecessore. C’è da immaginare come sarebbe stato criticato, soprattutto dalla attuale destra antipapale, un ribaltamento di quanto stabilito precedentemente.
Sul piano “misericordia”: non si governa e non si ama la Chiesa con gli slogan, nemmeno con quelli della misericordia. Tutti d’accordo su questo, immagino, “a monti e a valli”.
Il provvedimento del papa – dopo l’incontro con una delegazione apposita – è secondo la vecchia e seria “disciplina ecclesiastica”, magari anche in salsa “gesuitica”. Per un tentativo di respingimento “di forza” di un vescovo da parte della base, mi viene in mente quello contro Kurt Krenn, ausiliare a Vienna; ma di molto minore intensità e di altri tempi e contesti.
“A lode del papa c’è la correttezza istituzionale di difendere assolutamente la scelta del predecessore.”
Non la si può e non la si deve disconoscere, p. Amigoni.
Trovo assai strano che i sacerdoti della Nigeria abbiano seguito la divisione delle etnìe, non considerando vincolante e primaria l’unità della Chiesa.
Per questo c’è da chiedersi che cosa ci sia dietro.
Quando Il Papa arriva a meditare sulla soppressione di una diocesi, che sarebbe una decisione assai grave e inusuale, si deve captare qualche segnale di estremo disordine in quella chiesa. E ciò lascia adito a parecchie ipotesi ancora non decifrabili.
forte sofferenza
“Come ha detto bene ALDO MARIA VALLI c ostoro “grondano misericordia da tutti gli artigli”
Leggo parole come queste e mi viene curiosità di andare a dare uno sguardo nel blog di A. M. Valli, sempre rigorosamente chiuso, per cui nessuna replica è possibile. Lui non vuole repliche; gli interessa solo esprimere il suo pensiero senza alcun contraddittorio.
Questa volta, nell’ultimo post, la prende alla lontana per andare a gettare la sua buona dose di criticità, con grande misericordia beninteso, sul Papa attuale.
Prima c’è una lunga divagazione di stampo pseudofilosofico sul caos che c’è nella “vecchia” Europa, e sulla mancanza di certezze cui agganciarsi. Egli vede uno “smarrimento palese”.
Mi viene da pensare: sarà mica il caso di strapparci i capelli?
Il giornalista, che crede di essere assai furbo, chiama in causa un autorevole professore di ermeneutica filosofica, tale Renato Cristin, che ha scritto “I padroni del caos”; un libro dove espone tesi destrorse che, guarda caso, sono le stesse del pio Valli, assai meditabondo e preoccupato per come le cose stanno andando in questo nostro tempo.
Nel lungo articolo, che qui non è possibile riassumere, vengono espresse alcune tesi risibili, a mio modo di vedere, sulle quali potranno trovarsi facilmente d’accordo gli antieuropeisti, gli anti-immigrazione, gli antislamici; dunque tutti i filosofeggianti alla maniera di Salvini and company.
Il tema di fondo è che è a forte rischio l’identità nazionale dei paesi europei, a causa dei burocrati europei di Bruxelles, i quali avrebbero un progetto tecnocratico antinazionale, e che dunque sarebbero i “padroni del caos”. Valli conclude il suo articolo con un eloquente: “il libro di Cristin, comprese le sue parti più discutibili, rappresenta una bella scossa. Per il cervello, per il cuore, per l’anima.” Et voilà, il gioco è fatto. C’è l’imprimatur di Valli, e tanto basta.
A me, però, interessa la parte che si sofferma sul Papa.
Prendendo avvìo da un libro(” Le camp des Saints”) scritto molti anni fa da Jean Raspail, dove vengono solo immaginati accadimenti molto simili a quelli del nostro tempo ( forti flussi migratori verso la Francia), e dove compare anche un papa buono e accogliente, sudamericano, che soleva dire, ahilui!, che «solo la povertà è degna di essere condivisa» e «se non daremo tutto, non avremo dato nulla», non si può non concludere che di un libro profetico si trattava; troppe e notevoli sono le rispondenze dei fatti. Ma la conclusione davvero drammatica, nel libro, è che i nuovi arrivati, gli immigrati, conquistano, di fatto, la terra dove hanno fatto approdo.
La morale della favola non potrebbe essere più chiara: verrà giorno in cui nell’ Europa del nostro tempo tanta tolleranza, anche in campo religioso, permetterà agli islamici di essere i padroni assoluti del nostro continente europeo, dopo aver cancellato ogni identità nazionale, compresa la religione cristiana.
Il Papa, dice Cristin, con la sua politica di apertura ai profughi e agli immigrati, “alimenta la retorica dell’accoglienza” contribuendo così allo “sbandamento europeo”.
Devo dire che queste parole non sono molto dissimili da quelle sentite da parte di qualche ecclesiastico timoroso di vedere la nostra religione soppiantata da quella islamica.
In ogni caso, l’articolo del beneamato Valli che prende a pretesto un paio di libri di altri, per dire la sua–e la cosa è più che evidente– mi fa capire una volta di più che si precostituisce una tesi e si costruiscono tutte le vie immaginarie possibili per farla apparire valida.
Ma a chi possono apparire ragionevoli? Agli stupidi, evidentemente. A quelli che non si accorgono dell’assurdità di certe argomentazioni del tutto campate in aria.
Il Cristin, chiamato in causa da Valli come un alter ego, da buon cristiano forse non sa o non ricorda che l’accoglienza dello straniero è un preciso dovere di noi cristiani e fa parte del dettato di Gesù Cristo.
E forse non gli interessa per niente vedere che ogni giorno c’è una strage di morti in mare fra chi cerca di arrivare nei nostri paesi.
E neanche sa, il Cristin o Valli che dir si voglia, che il “pauperismo” con cui viene sprezzantemente definita la preferenza di Bergoglio per i poveri, lungi dall’essere un “populismo antiliberale”, è una indicazione di autentica fratellanza con i diseredati, nel nome del Cristo.
Bastano questi due comportamenti d’amore verso il prossimo per relegare ogni lungo e tortuoso ragionamento nel cassetto dei discorsi vacui.
Ecco, la vacuità di certi discorsi dovrebbe lasciare il posto al silenzio, di fronte ai drammi dei nostri giorni.
Il Papa ha chiesto che tutti i sacerdoti gli scrivano, compresi quelli che lavorano altrove, anche all’estero. Forse si riferisce a questi quando parla di possibili manipolazioni da fuori Diocesi e dall’estero.
Maria Cristina,
‘Sicuramente papa Benedetto è “rifiutato” da buona parte del mondo cattolico ed è stato portato a dare le dimissioni da enormi pressioni fatte da vari gruppi o tribù o lobby dentro e fuori la Chiesa cattolica. ormai stanno emergendo le prove, persino la rivista di geopolitica LIMES, ‘
io credo più al Papa emerito che a qualsiasi giornalista e lui ha detto che si è dimesso volontariamente. Pensare che Benedetto abbia ceduto a pressioni è per me offensivo verso la sua persona. Con amici così non ha bisogno di nemici.
Quanto agli articoli citati ho letto l’inizio del primo: Benedetto dava fastidio perché si stava riavvicinando alla Russia. Benissimo, ammettiamo che sia vero. Peccato che Francesco stia facendo la stessa cosa e che forse il riavvicinamento a TUTTI gli ortodossi sia ancora più evidente (ma non lo si può dire perché la teoria dice che Francesco opera in rottura col precedente pontificato). Quindi tra un po’ si dimetterà anche Francesco, travolto anche lui dalle pressioni?
Caro Enrico Usvelli, libero tu di credere che le ragioni per cui Benedetto XVi si è dimesso siano solo ed esclusivamente quelle dette pubblicamente e ufficilamente , libero tu di credere che Benedetto abbia dato le dimissioni in un periodo sereno e tranquillo, che abbia preso questa decisione in tutta serenità , circondata dall’amorevole ossequio e dall’obbedienza di tutti i suoi collaboratori, da una Curia priva di veleni e di trame occulte. .
Libero tu di credere che le manifestazioni di esultanza sui siti della Massoneria mondiale per le dimissioni di Benedetto sia state solo una “coincidenza casuale”,che le manifestazioni di esultanza della £”mafia di San gallo” siano state solo una coincidenza casuale, libero tu di pensare che il pontificato di benedetto non sia stato affatto osteggiato in tutti i modi dai poteri mondani. Libero tu di pensare che Vatileaks, i cui documenti SEGRETI, riempivano una scatola enorme che tutti hanno visto, consegnata da benedetto a Farncesco, e dopo di allora scomparsi nel nulla del silenzio più completo e nell’oscurità, , non contenessero nessuna notizia tremenda e che siano stati secretati così tanto per fare.
libero infine di pensare che gli ultimi attecchi subiti da Benedetto da parte del teologo vicino a papa Francesco Andrea Grillo per aver scritto la prefazione al libro del card. sarah, e che le durissime parole dello stesso Sarah su questo( quelli che attaccano benedetto sono diabolici) siano solo quisqulie e cose senza importanza
io invece credo che dietro le dimissioni drammatiche (e vissute dai fedeli tutti come un evento di eccezione ) di Benedetto e soprattutto dietro il suo restare dentro il recinto di Pietro, il suo non aver rinunciatone’ al titolo ne’ all’abito, ci sia qualcosa di più profondo della sdolcinata versione ufficiale.
c’è gente che in ogni occasione crede sempre e solo alla versione “ufficiale”,non dico siano ingenui , rispetto costoro ma io non sono fatta così e con me molti altri.
purtroppo la vita mi ha insegnato che le versioni ufficiali, quelle dichiarate all’Ufficio stampa, spesso non sono le versioni vere, per vari motivi, tra cui opportunità politica, paura dello scandalo, necessità di proteggere qualcosa o qualcuno.
per cui caro Enrico anche io credo di più a Benedetto XVI che a chiunque altro in questo momento , . ma credo più a ciò che NON DICE ma esprime con le sue scelte ( rimanere nel recinto di Pietro, portare l’abito bianco) che non alle parole ufficiali.
Il segreto della rinuncia di Benedetto morirà forse con lui, o forse un giorno i documenti de-secretati ci racconteranno la verità.
chi vivrà vedrà c aro Enrico!
preghiamo per il papa emerito e anche per quelle forze “diaboliche” che come ha detto il card. Sarah attaccando Benedetto stanno attaccando tutta la Chiesa.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-diabolico-chi-ha-attaccatobxvi-demoliscela-chiesa-20081.htm
preghiamo ovviamente perchè le “forze diaboliche “non abbiano il sopravvento!
Fra l’altro ho potuto conoscere il card. Sarah, presente a Milano per un Convegno sulla sacra liturgia. Ha partecipato alla Santa Messa in Rito Ambrosiano antico, organizzato dalla nostra comunità che ogni domenica si riunisce in Santa Maria alla Scala. La comunità ha datto tutto di se’, la cerimonia è stata bellissima, alla fine piangevamo tutti, compreso il cardinale.
E’ un uomo di una semplicità, umiltà e santità disarmante.
il solo vedere il card. Sarah sentirlo parlare, vedere la sua profonda e non finta umiltà, rallegra il cuore. Degno discepolo di Nostro signore e degno aiutante nell’opera cominciata dal papa emerito Benedetto di “riforma della riforma” liturgica.
Tutto molto bello e commovente. Però è evidente che la signora Venturi che continua a fantasticare sulle dimissioni di papa Benedetto XVI immaginando complotti di vario genere, ignora in tutta evidenza che la versione ufficiale delle dimissioni non fu affidata ad un Ufficio Stampa, ma la diede il Papa (oggi emerito) in persona, durante una funzione pubblica in una assemblea di vescovi.
La diede in un discorso in latino in cui disse:”Conscientia mea iterum atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum …”
Se la signora Maria Cristina conosce un po’ di latino, sarà in grado di capire che la coscienza del Papa, da lui più volte esaminata, lo fece giungere alla consapevolezza che le sue forze, data l’età sempre più tarda e gravida di peso( aetate ingravescente), non erano più in grado di sostenere l’impegno di Pietro ( guida della Chiesa)….
Questa è la vera versione dei fatti, peraltro comprensibilissima.
Altre volte ho detto che Benedetto XVI sentiva il peso degli anni ben più di quanto si potesse pensare, perché era afflitto da molti dispiaceri in una curia che vedeva appestata da “sporcizie” di vario genere, a cui non riusciva a fare fronte. Prese allora la storica decisione delle dimissioni dal gravoso incarico. E a mio giudizio fece bene. Infatti dopo qualche mese si riprese fisicamente e, credo, interiormente o mentalmente.
Chi fa illazioni continuamente, come è nel costume della suddetta signora, per inventarsi complottismi vari, dà libero spazio a fantasie di dubbio gusto, che servono solo a generare pettegolezzi e a portare fumo negli ambienti ecclesiastici. E non è un bel servizio alla Chiesa.
Temo ( e probabilmente lo teme anche lui perchè nei suoi occhi c’è una grande tristezza) che il card. Sarah sarà la prossima vittima del “GRANDE MISERICORDIOSO”
Sicuramente il card. Sarah non può essere tollerato nella moderna Chiesa, e probabilmente i due libri che ha scritto “DIO O NIENTE” e “LA FORZA DEL SILENZIO”, nonchè l’enorme successo internazionale di questo Convegno sulla Sacra Liturgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ( moltissimi partecipanti , ho visto monache di clausura benedettine venire dalla Germania, frati Francescani dell’Immacolata, giovani sacerdoti degli USA, preti e monaci da tutto il mondo)e il grande lunghissimo applauso che ha accolto il discorso del cardinale , tutto questo gli sarà FATALE!
Già girano sul web voci che la prossima vittima sacrificale sull’altare della “modernità” sarà proprio lui, il card. Sarah.
del resto è la vittima perfetta, africano, senza l’appoggio di potenti lobby o di conferenze episcopali ricchissime come quella tedesca, un sant’uomo, mite , obbediente fino all’autosacrificio….insomma presto diremo addio al caro card. Sarah….non c’è posto per uomini come lui in questa Chiesa.
dal WEB:
LA MISERICORDIA HA COLPITO ANCORA?
Amici, speriamo che non sia vero…. Mi è giunta voce che Papa Francesco avrebbe dimissionato il Cardinale Sarah, gli avrebbe offerto una basilica ma lui avrebbe rifiutato preferendo tornarsene in Africa….. Preghiamo
BUFALA, BUFALA, BUFALA…..
Maria Cristina,
fare il Papa non è facile. Pressioni ne hanno ricevute tutti ma penso che pochi abbiano passato quello che ha passato di Paolo VI con l’Humanae Vitae. Lui era ancora in forze ed è andato avanti, evidentemente Benedetto le forze non se le sentiva più.
Trovo poco corrette le parole che usi verso l’attuale Papa, ma non è una novità. Quello a cui proprio rifiuto di credere è l’oceano di ipocrisia che tu vedi in Vaticano, con due Papi che fingerebbero di stimarsi ma che in realtà si farebbero la guerra.
Cara Cristina,lo credo anch’io e sai perché lo credo? Perché di fronte alle iene ridens che s’aggirano indisturbate nella Chiesa come nei blog del resto, anche in questo (tant’è) c’è la pervicace intenzione di usare la tattica del manganello e dell’olio di ricino, se non addirittura della purga, in senso metaforico, ma neppure troppo. Quella tattica sottile, di stampo bolscevico, fascista, nei confronti dei Cristiani Cattolici più attaccati a quelle Verità che la Chiesa, fondata su basi apostoliche, sul Sacro deposito, la Tradizione, il Magistero ha sempre proposto e che si vorrebbe silenziare, assalire, abbattere portando avanti una guerra psicologica, manipolatoria più o meno occulta mirante ad indebolire, ridurre allo sfinimento piano piano la resistenza di chi si oppone, e, qualora la tecnica fallisse allora, si passa alle maniere forti . Ora, che ci sia in corso una mutazione teologica, basterebbe essere un pochino attenti e consapevoli perché ci arrivi pure un ragazzo di cresima a capirlo, mi sembra pacifico però si vorrebbe che questo “mutamento” fosse indolore e passasse per “cosa logica” da accogliere liberamente (vedi Lenin, Mussolini, Hitler, ma anche la massoneria che fa da padrona in politica e nella Chiesa) un modo subdolo ma fascinoso dietro al quale c’è sempre un’entità “simpatica e generosa” alla quale non si può dire di “no” ma che presto o tardi getterà la maschera , proprio come fa il diavolo quando tenta sub specie boni. E’, cos’, cara Cristina,è in corso un mutamento teologico inavvertito – o meglio avvertito da molti specie da quei cattolici fermamente convinti e lucidamente accorti, non inclini al compromesso e di Cardinali come i Arinze, Sarah , Burke e moltissimi altri non disposti al dialogo che verranno emarginati, sistematicamente “scomposti” al fine di scoraggiarli ed indurre al silenzio sotto l’occhio vigile del grande fratello orwelliano. fantascienza? Fantapolitica? Purtroppo no!
Caro Enrico, ti stimo, guarda che Cristina Venturi non è fuori pista.
Il solito cumulo di falsità, calunnie e chiacchiere da bar mescolate insieme.
A proposito di tecniche fasciste e bolsceviche….
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂