Trump ovvero la paura e la risorsa dell’imprevisto

I mercati temono Trump perché imprevedibile. Non condivido quasi nulla del nuovo presidente ma non sono un mercante e la vita mi ha insegnato a scommettere sull’imprevisto. Oggi di nuovo. Forse.

36 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Costretto a pensarlo. Nei 18 mesi della campagna non ho mai proposto Trump ai visitatori del blog. Lo temevo ma non volevo unirmi al dileggio. Del resto conosco poco gli Usa per andare al di là di qualche impressione soggettiva. Oggi lo propongo perchè per la prima volta sono costretto a pensarlo. Speravo che non fosse eletto ma lo è stato. Come speravo che non passasse la Brexit ma è passata.

    9 Novembre, 2016 - 11:25
  2. Luigi Accattoli

    Aiuto a capire. Invito i visitatori a considerare serenamente l’evento e ad aiutarmi a comprenderlo. Specie chi ne sa di più. Sono stato tante volte per lavoro negli Usa ma solo una – nel 1979, essendo presidente Carter – vi sono restato più di una settimana. Per un anno negli States ha lavorato uno dei figli: quando un figlio è in un posto il genitore è con lui. Ma so di non sapere. E trovo istruttivo ascoltare gli oracoli e lo sdegno di chi sa meno di me.

    9 Novembre, 2016 - 11:27
  3. Luigi Accattoli

    Parole del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, registrate da Radio Vaticana: Penso che, prima di tutto, prendiamo nota con rispetto della volontà espressa dal popolo americano, in questo esercizio di democrazia che mi dicono sia stato caratterizzato anche da una grande affluenza alle urne. E poi facciamo gli auguri al nuovo presidente, perché il suo governo possa essere davvero fruttuoso. E assicuriamo anche la nostra preghiera, perché il Signore lo illumini e lo sostenga a servizio della sua patria, naturalmente, ma anche a servizio del benessere e della pace nel mondo. Credo che oggi ci sia bisogno appunto di lavorare tutti per cambiare la situazione mondiale, che è una situazione di grave lacerazione, di grave conflitto.

    9 Novembre, 2016 - 11:45
  4. Lorenzo Cuffini

    In democrazia, chi vince ha sempre ragione.
    Lo hanno scelto, liberamente, e sapendo benissimo chi volevano e stavano per scegliere: in Italia, in piccolo dimensionale, possiamo essere di scuola.Anche Berlusconi sembrava “improponibile”, aveva contro intellighenzia e attori, suscitava odi feroci: ma per 20 anni ha sempre vinto, o perso di poco.
    Si spera che si circondi di consiglieri in gamba: anche su Reagan , “l’attorucolo”, non si sarebbe scommesso un soldo bucato in campagna elettorale, speriamo che il carotino Trump ci possa stupire in meglio….

    9 Novembre, 2016 - 12:23
  5. picchio

    in economia imprevedibile e confuso: nei dibattiti durante le primarie e nei dibattiti con la Clinton ha affermato tutto e il contrario di tutto…Il suo programma è molto lacunoso in quel campo. Se persino i fratelli Koch gli avevano tolto l’appoggio è tutto dire.
    Negli Usa ci sono stata tante volte, ma solo come turista, e uno dei migliori amici di mio marito, naturalizzato Americano, vive là con la famiglia. Gli USA intanto sono un’unione di stati molto diversi tra loro. Mi ricordo a Portland in Oregon in una birreria parlammo con un ragazzo che stava laureandosi in letteratura francese. Ci disse ma quali Stati Uniti?? noi e il Texas non abbiamo nulla in comune.. La provincia è molto più provincia di qualsiasi nostra provincia…Denver in Colorado che è già una città di un paio di milioni di abitanti aveva un giornale locale con le notiziole che si trovano nei nostri piccoli giornali locali…l’orso che ha rubato la marmellata dal garage, il tamponamento sulla superstrada….non solo non c’erano ovviamente notizie del resto del mondo, ma neanche del resto degli Stati Uniti, nonostante un uragano avesse devastato la florida.L’ignoranza regna sovrana, a malapena localizzano l’italia nella loro testa.. un a volta dissi che abitavo nel nord italia vicino alla Francia, mi risposero : a Roma? Una volta a mio marito diedero una multa e scrissero, vedendo il luogo di nascita sul passaporto: residente ad Istanbul, Italia..

    cristina Vicquery

    9 Novembre, 2016 - 13:05
  6. Federico Benedetti

    Condivido il punto di vista di Luigi: scommettiamo sul nuovo e poi vedremo.
    Come avevo già scritto qui, i parenti USA di mia moglie ci hanno detto che, salvo ripensamenti dell’ultimo momento, non avrebbero votato per nessuno dei due candidati. Troppo razzista Trump (almeno dal loro punto di vista di immigrati italo-americani cattolici, impegnati nel sociale) e troppo liberal (cioè troppo, troppo sbilanciata contro i valori cattolici, a cominciare dall’aborto) la Clinton. Dal mio punto di vista, questo conferma che il sistema delle primarie non garantisce la scelta di buoni candidati: a questo giro in USA non hanno prevalso i migliori, ma i più ricchi e i meglio “agganciati”. Temo che l’affluenza insolitamente alta sia espressione di “odio” verso uno dei candidati piuttosto che consenso vero espresso per l’uno o per l’altra.
    Questo dovrebbe offrire qualche spunto di riflessione anche per l’Italia: in un sistema plurale come è il nostro, un ballottaggio tra soli due candidati (previsto dalla legge elettorale c.d. Italicum) non significa più democrazia, ma più divisione e sostegno al candidato meno odiato, meno antipatico (cioè il massimo della frammentazione, non del consenso). Ne abbiamo veramente bisogno?

    Dulcis in fundo: la vittoria di Trump è anche una sconfitta di Obama e dell’establishment. Questo può essere un bene. Sarà una presidenza interessante. Prima di disperare, mettiamola alla prova.

    Chiedo scusa preventivamente a Usvelli, ma condivido una riflessione del Resto del Carlino, che trovo azzeccata:

    http://www.quotidiano.net/elezioni-usa/trump-presidente-1.2664638

    9 Novembre, 2016 - 13:10
  7. Federico Benedetti

    Certo che non ha prezzo vedere le espressioni luttuose di quegli Italiani che avevano lanciato appelli disperati a favore di Hillary…
    Facciamo i nomi?
    Solo per questo: grazie Trump!

    9 Novembre, 2016 - 13:13
  8. maria cristina venturi

    Morale della favola? gli “imprevisti” accadono perchè nessuno ha avuto abbastanza intelligenza o buon senso o buona fede o umiltà da prevedere l’imprevisto: giornalisti, sondaggisti, intellettuali,opinion laeder, nessuno che mai prevede quello che poi accade , come con la Brexit .
    più che la disfatta di Hillary la disfatta delle èlite finanziarie ed intellettuali e dei media compiacenti e schierati al seguito: quelli che fino a pochi giorni fa davano per certa la vittoria schiacciante di Hillary e non perdevano occasione per ridicolizzare i potenziali elettori di Trump.
    Nessuno ha capito veramente cosa bolliva in pentola nel profondo dell’America profonda,come nessuno ha capito cosa bolliva in pentola nei villaggi rurali dell’Inghilterra profonda nel caso della Brexit.
    certo guardare il mondo dai grattacieli di New York , dalla lussuosa sede del New York Times, o dai mercati di Wall Street, non aiuta a capire il mondo. ma perchè mai questi bifolchi ignoranti hanno preferito Trump a noi , gli illuminati, si chiederanno sconsolati gli intellettuali “illuminati”?

    9 Novembre, 2016 - 13:32
  9. picchio

    il sistema elettorale presidenziale con la possibilità di finanziamenti illimitati è demenziale…è ormai una plutocrazia.
    trovo altre cose demenziali in Usa , per esempio la possibilità in molti casi di eleggere i giudici. E ovvio che un giudice eletto e che vuole essere rieletto terrà conto del suo elettorato nell’amministrare la giustizia e non giudicherà liberamente.
    cristina vicquery

    9 Novembre, 2016 - 13:35
  10. maria cristina venturi

    Perchè le elite e gli intellettuali illuminati ovviamente non possono prendere in considerazione la sola risposta : gli americanihanno preferito Trump perchè tutto , anche un ridicolo palazzinaro col tupè color salmone, è meglio dell’arroganza e della supponenza con cui le èlite economiche e gli intellettuali
    illuminati sono convinti di essere la cream dell’umanità e di dovere perciò governare SEMPRE LORO di diritto.

    9 Novembre, 2016 - 13:36
  11. LuigiMortari FIdes

    perché mai questi bifolchi ignoranti hanno preferito Trump

    E’ così semplice Semplice! Perché al popoli o scaldi i l cuore con le ideologie oppure gratti la pancia col populismo.
    In “democrazia” il voto di un “bifolco ignorante” vale esattamente uno come quello di un “illuminato” e il numero dei “bifolchi ignoranti” supera di gran lunga quello degli “illuminati”,
    E aggiungo “purtroppo”.

    9 Novembre, 2016 - 13:40
  12. maria cristina venturi

    ” Il grande popolo dei “bianchi senza laurea”, dei rednecks (i colli rossi,quelli che lavorano all’aperto, muratori, coltivatori) spregiati da tutti i radicalchic con la puzza al naso. Un popolo che nella sua rozzezza e semplicità, ha mostrato una libertà di spirito straordinaria: non l’hanno intimidito le opinioni degli opinionisti “di prestigio”, ha saputo guardare attraverso le menzogne dei “rispettabili”, non s’è lasciato mettere in soggezione dai divieti del politicamente corretto da cui è stato inondato per dieci mesi (ancora nell’ultima ora, Huffington Post ha bollato Trump di “bugiardo seriale, misogino, razzista, xenofobo…”). Se n’è infischiato dei sondaggi falsi che davano Klinton vincitrice fin dal primo giorno, non s’è fatto sedurre né influenzare da femministe, lgbt, giornalisti (a cui si dovrà fare un processo), globalisti, né spaventare dal “crollo dei mercati” , né distrarre dal fumo e dagli specchi messi in atto dai poteri forti, né dalle “armi di distrazione di massa” televisive. I “bianchi senza laurea” hanno mostrato di non avere padroni nelle loro menti, di non aver portato i loro semplici cervelli all’ammasso del conformismo autorizzato. Hanno mostrato una limpida chiarezza di visione politica eccezionale: han capito l’essenziale e il fondamentale – ciò che tutti i “colti e semicolti” occidentali non hanno capito o non hanno voluto capire.
    Grande popolo coraggioso, un coraggio politico sovrano che i nostri popoli europei non sanno più cosa sia.

    Maurizio Blondet
    http://www.maurizioblondet.it/povero-gentiloni-grande-popolo-americano/

    9 Novembre, 2016 - 13:41
  13. Federico Benedetti

    Condivido la morale della favole qui splendidamente espressa da Maria Cristina.

    9 Novembre, 2016 - 13:42
  14. Condivido con Federico l’opinione secondo la quale il bipolarismo in Italia non va bene.

    9 Novembre, 2016 - 13:54
  15. picchio

    certo che se uno pensa che Abramo Lincoln era repubblicano……

    cristina vicquery

    9 Novembre, 2016 - 13:58
  16. Federico Benedetti

    Antonella,
    io sono contrario al ballottaggio. Il bipolarismo in fondo ci può anche stare, ma con aggregazioni “dal basso”, non certo un bipartitismo imposto dall’alto.
    Sono contrario al doppio turno, che costringere un terzo degli elettori (quando va bene!) a scegliere tra due candidati distanti e magari giudicati inadeguati e impotabili. Sarei più favorevole al turno unico con premio di coalizione: ognuno vota il suo e chi raccoglie più voti prende un premio di coalizione. Si può discutere di soglie minime di consensi o delle modalità della coalizione, ma a me sembra comunque l’unico modo per avere vincitori eletti con il consenso e non “contro” qualcuno.

    9 Novembre, 2016 - 14:05
  17. Lorenzo Cuffini

    Capisco che il povero blondet trasudi entusiasmo da tutti i pori,per una volta che puo’ trovare un pochetto di ciccia attaccato all’osso…ma si lascia un poco prendere la mano e finisce come al solito per camparsi per aria.
    “Grande popolo coraggioso, un coraggio politico sovrano che i nostri popoli europei non sanno più cosa sia.”
    prrrrrrrrrrrrrrrrrrr…….dov’era blondet nel ventennio berlusconiano, sull’affollatissimo papalla?! L’Italia l’ha mostrato in concreto per vent’anni quello che oggi ci si affanna a far passare per stravolgente evento….
    sveglia.
    🙂

    9 Novembre, 2016 - 15:14
  18. Enrico Usvelli

    Staremo a vedere.
    Di solito trovavo uno dei due candidati ‘meno peggio’ dell’altro, questa volta erano tutti e due ‘peggio’.
    Poi per noi i problemi rimangono: chiunque vinca, l’impegno a mantenere l’ american way of life (a spese di nemici ed alleati se necessario) è scontato.
    I voti saranno del popolo ma i soldi vengono dalle grosse aziende: con l’andar del tempo capiremo chi l’ha sostenuto.
    La cosa migliore è la battuta d’arresto dei liberal, di questo non ci si può che rallegrare.
    Amministrazione Obama deludente, salverei solo due cose. L’impegno, purtroppo inutile, per disarmare i cittadini e l’ obamacare, che ha esteso la copertura sanitaria ad un discreto numero di cittadini prima scoperti.

    9 Novembre, 2016 - 16:19
  19. LuigiMortari FIdes

    Unica paura ora è che si inaspriscano i conflitti e che la dialettica ceda il passo alle bombe.

    Allora, per scaramanzia, invio il link a una delle più famose canzoni pacifiste, War Pigs dei Black Sabbat il cui testo recita;

    “I maiali della guerra strisciano sulle ginocchia, implorando pietà per i loro peccati. Satana, ridendo, spiega le ali”

    https://www.youtube.com/watch?v=LQUXuQ6Zd9w

    9 Novembre, 2016 - 17:29
  20. Vivere negli Stati Uniti e non vivere GLI Stati Uniti attraverso la lente europea da’ una visione delle cose molto diversa.
    Cosi’ come ebbi modo di dire nel Novembre 2008, anche su questo blog, la democrazia, da queste parti, si misura anche nella maniera in cui ti poni 2 ore dopo che il tuo candidato ha perso. Ma soprattutto come si pone il Presidente eletto.
    La prima cosa che e’ balzata agli occhi di tutti nel primo discorso del Presidente Trump e’ la calma, la totale assenza di acrimonia, il desiderio di riunire una nazione lacerata che, in molte zone, e’ tornata indietro di 50 anni.
    Le responsabilita di cio’, purtroppo, vanno attribuite all’inquilino uscente della Casa Bianca che, sprecando un’occasione a dir poco storica – nero ed eletto per due mandati -, non ha saputo, o voluto,lavorare all’unione del Paese divaricando sempre di piu’ le differenze tra ceti sociali, religioni, razze.
    Con buona pace del “yes we can”, delle speranze che aveva fatto nascere e della fiducia che milioni di Americani gli avevano elargito. Per non parlare del Nobel che non si e’ mai capito per quale ragione gli sia stato attribuito.Coloro che pensano che la Obamacare sia un discreto successo dovrebbero venire qui a provare di persona.Anzi, dovrebbero pagare di tasca loro quanto ci viene detratto ogni mese senza che nessuno di noi abbia avuto la possibilita’ di dirsi in accordo o disaccordo con la citata riforma. Per il resto, abbiamo un ceto medio spazzato via, una poverta’ allargata, poliziotti che muoiono ogni giorno facendo il loro dovere, gente che lavora 2 o anche 3 lavori per farcela ogni mese, un fronte aperto su battaglie di religione, tasse alle stelle e un movimento nero che odia tutto e tutti, Il povero Martin Luther King si stara’ rivoltando nella tomba per come gli e’ stato strapazzato e infangato il suo meraviglioso sogno.

    Come dissi gia’ per Obama, l’America ti stupisce per la democrazia che vi si respira. Passati i primi giorni, sfatate le leggende che volevano tutte le borse del mondo in gravissime perdite, fatti i conti con la maggioranza dei votanti che si sono espressi, il Presidente eletto dovra’ tener conto di una miriade di problemi che gli si presentano e risolverli,al di la’ dei toni accesi della campagna elettorale e con l’aiuto di Democratici e Repubblicani.
    Qui si dice che i primi 100 giorni di presidenza daranno l’impronta di quale amministrazione aspettarsi. Certo e’che, alla faccia di tutti quanti non ci credevano – Repubblicani compresi -, Trump e’ stato capace di vincere la Presidenza, riprendersi Camera e Senato e vincere anche il voto popolare dopo quello elettorale. Come dire, e’stata una valanga.
    E invece di preoccuparsi di come dirlo ai bambini ( che ne sapranno mai i bambini?), di cosa Trump ha fatto in passato ( vogliamo parlare di Bengasi, email , etc ?….) (che potrebbe inficiare cosa fara’ in futuro?) o di quanto detto in campagna elettorale, FORSE, ma solo forse, ci si dovrebbe chiedere se la carta vincente del Presidente eletto non sia stata l’ascolto del lamento di mezza nazione, l’identificazione con una classe media impoverita e delusa, e la capacita’ di raccogliere una sfida enorme senza peli sulla lingua e senza abbracci e baci con i soliti noti.

    Sicuramente Trump non e’ la panacea per l’America e per il mondo, ma altrettanto sicuramente merita una chance a provarci, cosi’ come e’ stato assicurato ad altri. Vedremo…………

    9 Novembre, 2016 - 17:56
  21. Dal discorso di Hillary Clinton ( 1 ora fa):

    “Se credete nell”America, come me, accettiamo questo risultato serenemente e guardiamo al futuro. Donald Trump sara’ il nostro Presidente. Gli dobbiamo tutti una apertura mentale e la possibilita’ di poterci guidare”.

    9 Novembre, 2016 - 18:12
  22. picchio

    cinzia se pensi che in america ci siano tasse alle stelle si vede che ti sei scordata come si vive qua…
    il movimento nero odierà tutto e tutti , ma anche la polizia mi sembra che abbia reagito spesso con troppa violenza e uccisioni gratuite di neri.
    Riguardo alla sanità.Ho un carissimo amico di Philadelphia , dirigente in una multinazionale,, sei figli, impegnato in parrocchia. Ha vissuto in Inghilterra e sarebbe favorevole ad introdurre una sanità pubblica. Si dice sconcertato quando parlando con gente senza nessuna copertura sanitaria, o bassissima copertura, questi si dicono contrari….Gente che non fa nessuno screeening per tumori, tanto non avrebbe di che pagare nè lo screening nè le cure…….
    cristina vicquery

    9 Novembre, 2016 - 18:17
  23. Clodine-Claudia Leo

    Ti ho pensato tantissimo Cinzia…un abbraccio forte forte!

    9 Novembre, 2016 - 18:32
  24. LuigiMortari FIdes

    Lupi che diventino improvvisamente agnelli!
    E la chiamano democrazia…
    The show must go on

    10 Novembre, 2016 - 10:31
  25. LuigiMortari FIdes

    Più passano gli anni e più la politica diventa puro esercizio di potere.
    Le campagne elettorali che dovrebbero essere un civile confronto di progetti sul futuro diventano teatro di proclami populisti e campagne denigratorie nei confronti dell’avversario di turno.
    Il tutto ampliato all’infinito dai media.
    La stessa cosa sta accadendo più o meno da noi per il referendum.
    Fermate questo schifo di giostra e fatemi scendere, per favore.

    10 Novembre, 2016 - 10:42
  26. picchio

    come ti capisco fides….
    cristina icquery

    10 Novembre, 2016 - 19:02
  27. Clodine-Claudia Leo

    Condivido le riflessioni di Fides

    11 Novembre, 2016 - 13:05
  28. LuigiMortari FIdes

    Grazie, Picchio e Clodine della condivisione.
    Occorre dire che il vizio genetico della democrazia è l’assoluto bisogno di consenso.
    Ecco che quindi tutta l’attività politica si sposta dal progettare e dal fare al propagandare e convincere, infarcendo le proprie parole di facili promesse, vantaggi di ogni tipo, ricchi premi e cotillons.
    Un politico non si chiude in uno studio ad analizzare, riflettere, pensare, pianificare, progettare, ma passa il tempo a scrivere sui social, a partecipare a talk show e convegni di ogni tipo a girare la nazione in lungo e in largo con moto, treni, biciclette, ecc. ecc.
    Chi sfugge da questo modus operandi viene ripudiato dal sistema, espulso come corpo estraneo.

    11 Novembre, 2016 - 14:35
  29. picchio

    se pensi ” blood, toil, tears and sweat” di Churchill…..che tristezza 🙁

    cristina vicquery

    11 Novembre, 2016 - 17:25
  30. Scusate se mi sono permessa di dare il punto di vista di chi vive la situazione in prima persona.
    Non vi interessa capire, vi interessa solo parlare.
    Torno al mio silenzio

    12 Novembre, 2016 - 5:42
  31. picchio

    Scusa se non ti abbiamo dato retta come se tu fossi la Bibbia. Il punto di vista di chi vive una situazione n prima persona è sempre un punto di vista soggettivo. Ho ricevuto punti di vista di altre persone che vivono la situazione in prima persona ( amici americani) diversi dal tuo.Nel tuo caso il tuo punto di vista è chiaramente repubblicano, e va benissimo ci mancherebbe altro. Però non essere d’accordo con te non significa non voler capire.
    cristina vicquery

    12 Novembre, 2016 - 9:31
  32. LuigiMortari FIdes

    https://www.youtube.com/watch?v=gUXC_dhQHzY

    Il vangelo secondo Leonard Cohen RIP

    Gesù era un marinaio
    e camminava sull’acqua
    stette a lungo ad osservare
    solo nella sua torre di legno
    e quando ebbe la certezza
    che solo i reietti lo avrebbero visto
    disse agli uomini: – Siate marinai
    fino a che il mare vi farà liberi –
    ma egli stesso fu stroncato
    ancor prima che il cielo si aprisse
    abbandonato, nella sua natura umana
    affondò come un sasso nella vostra saggezza

    12 Novembre, 2016 - 12:31
  33. roberto 55

    Io ringrazio, innanzitutto, Luigi /Fides per il bel “cadeau” del grande Leonard Cohen, e ringrazio, poi, tanto la carissima amica Cinzia / Principessa (BENTORNATA ! QUANTO T’HO PENSATA IN QUESTI GIORNI !) per il suo “report” su questi agitati giorni vissuti dagli U.S.A. quanto Cris per averci trasferito la testimonianza del suo amico di Philadelphia: è importante – anzi, indispensabile – ascoltare per meglio conoscere e, quindi, capire.
    Nel merito, che dire (che già non sia stato detto) ? Piuttosto, Cinzia, ho una domanda per te: posto che – per quel che ho potuto seguire della campagna elettorale americana stando dall’altro lato dell’Oceano – dei due candidati l’uno (Hillary Clinton) mi piaceva poco e l’altro (Trump) non mi piaceva affatto, la tua sensazione era che Bernie Sanders (che, invece, a me suscitava interesse e simpatia) avrebbe potuto vincere ? E’ chiaro che la storia non si fa con i “se” ed i “ma”, ma ti chiedo solo di esprimermi una sensazione (se ritieni possibile esternarla).

    Buon sabato !

    Roberto Caligaris

    12 Novembre, 2016 - 18:31
  34. Roberto caro, mi era parso che, tra le righe, Luigi avesse chiesto a me, e a chiunque altro abbia esperienza diretta, di aiutarlo a comprendere una elezione che ha stupito l’intero pianeta.
    Sicuramente non ho nessuna Verita’ biblica da presentare e neppure mi permetterei mai di dire che il mio punto di vista e’ il solo possibile. Poi, tanto per chiarezza, non ho votato Trump.
    Detto questo, ho provato, con quello spirito di condivisione e obiettivita’ che questa terra mi ha insegnato, a spiegare qualcuna delle ragioni probabili che hanno condotto l’America a fare questa scelta.
    Ieri sera ascoltavo delle interviste a lavoratori del Michigan che hanno votato in blocco per Trump ma non lo hanno mai detto prima di farlo per evitare problemi.Puo’ essere. Mi ha sorpreso molto anche il comportamento giornalistico che si e’ schierato in blocco per la Clinton, fuorviando la percezione del polso della nazione intera. Potrebbe starci. Cosi’ come seguivo un “mea culpa” dei sondaggisti ai quali e’ completamente sfuggita dal metro di misura una fetta di popolazione che si e’ poi ritrovata a votare Trump. E’ successo.
    Nel mio “report” – come lo chiami tu – avevo ipotizzato che Trump fosse riuscito a sintonizzarsi meglio della Clinton con le delusioni, il malcontento e la stanchezza della classe media. Ho spiegato quello che vediamo e ascoltiamo ogni giorno nelle strade, nei negozi, tra i vicini e i colleghi di lavoro. Credo di aver dato – obiettivamente e senza marcature di parte – una possibile risposta.Non so se ci sono riuscita in pieno, ma di sicuro non credo di meritare le risposte degli amici del blog che mi sono arrivate.Non ho mai dimenticato le difficolta’ italiane e conosco bene le difficili situazioni quotidiane che vivete in ogni area del mio Paese.Pero’, Il circo, i cotillons, le fiere e le sarabande, purtroppo, le abbiamo avute prima noi italiani ( come le emigrazioni) e non sta bene prendersi gioco di altri che, FORSE, si ritroveranno nella stessa situazione.Dimentichiamo troppo in fretta……….
    Del resto, anche quando fu eletto Reagan si disse che un attore non avrebbe mai potuto far nulla di buono ed invece Reagan si rivelo’ un ottimo presidente.
    Non saprei dirti se Sanders avrebbe potuto farcela. So che piaceva a molti e, magari, con un sostegno piu’ forte sarebbe potuto essere un valido candidato. Ma , come tu dici, la Storia non si fa con i “se” e con i “ma”, per questo ti dico che ora Trump e’ il Presidente eletto e bisogna guardare avanti, tutti insieme, in unita’, come insegna ogni elezione in questo Paese, che da’ a tutti, ma proprio a tutti,una possibilita’.Hai visto mai che un businessman possa fare meglio dei politici di carriera?
    Recriminare su quanto si sia scesi in basso, sui Churchill che non esistono piu’, sulla politica che ormai equivale a ospitate in tv significa perdere tempo. Il meccanico, il fornaio, il contadino, la massaia, tutti coloro che devono far quadrare un bilancio a fine mese non ne capiranno molto di politica e di finezze intellettuali ma sono quelli che fanno marciare i Paesi. Perdere di vista la loro opinione e’ sbagliatissimo, come possiamo constatare…………
    Augurarsi che Trump fallisca, come tanti fanno, equivale ad auspicare che il pilota del jet sul quale stiamo tutti volando ci conduca a sfracellarci. Non so quanto ci sia di logico in questo pensiero……….

    Buona continuazione

    13 Novembre, 2016 - 6:11
  35. LuigiMortari FIdes

    Suscettibile la Cinzia, eh!
    Non so a cosa si riferisca quando afferma di non credere di meritare le risposte degli amici del blog (?).
    Scorrendo la lista ho visto solo commenti di picchio, che si è limitata a esprimere un punto di vista diverso, e i miei, non certo riferiti a quelli di Cinzia, che mi scuserà ma data la lunghezza non avevo neppure avuto modo di leggere.
    Trovo giusta la reazione di picchio; se uno scrive qualcosa accetti pure che qualcun altro possa, educatamente, dissentire.

    13 Novembre, 2016 - 8:40

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