Incredibile dove possa arrivare l’ignoranza: ho già detto che ignoro il significato della parola SUPERENALOTTO (vedi post del 13 agosto), ma debbo aggiungere che fino all’altro ieri immaginavo che la crescente agitazione delle genti intorno a questo gioco fosse provocata dal fatto che non usciva il numero 6. “Il 6 non è uscito” titolavano i giornali e io – meschinello – che cosa mai potevo intendere? Che ci sono “determinate ruote del lotto” che danno i numeri e che li stavano dando tutti senza favoritismi, ma non davano da gran tempo il numero sei. “L’ultima volta è uscito il 31 gennaio” mi ha spiegato l’addetto alla ricevitoria di via dei Serpenti mettendo una mano accanto alla bocca come si fa a Roma per accompagnare un’iperbole. Mi sono accorto dell’equivoco quando mi ha chiamato un figlio che è in vacanza in Austria per chiedermi di giocargli i fatali sei numeri e tra essi non c’era il 6. Questo figlio è un matematico e io immaginavo l’avesse fatto apposta per burlarsi della massa che insiste – mi credevo – a giocare con grande convinzione proprio quel 6 che non vuole uscire. E se non esce vale di più: questo mi pareva consequenziale. L’ho chiamato e gli ho detto “ma guarda che non hai messo il 6”. Essendo un mio figlio non si scompose ed essendo un matematico mi spiegò in ordine la faccenda e io l’intesi: capisco sempre quando uno mi spiega le cose in ordine, un po’ come succedeva a Forrest Gump.
Io credevo che dovesse uscire il numero sei
5 Comments
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Luigi, sei unico!! e hai portato un piccolo sorriso in una domenica torrida e solitaria.
Per quelli istruiti e che sono sempre aggiornati, politicamente corretti e schierati: ma di tutti i milioni (forse miliardi) che lo stato sta incamerando, vedremo mai nulla in servizi, sussidi,aiuti,e quant’altro possa far beneficiare i meno abbienti dalla euforia generale? Oggi parlavano di oltre due miliardi incassati dalle casse dello stato…però! e meno male che c’è la crisi! e che milioni di italiani sono in vacanza…..
Sì, sono invidiosa…lo confesso.
Abbracci a tutti
Buona Domenica.
Mi auguro che vinca un biglietto giocato in società da tanti (mile va bene) che ne hanno davvero bisogno.
Spero che la fortuna questa volta ci veda bene.
Scusandomi per il fuori tema:
Matteo, che da un po’ non ci delizia con i suoi interventi, è per caso l’autore del blog http://incompiutezza.wordpress.com/?
Se è così lo aggiungo subito alla lista dei miei “peccati di gola” quotidiani.
Qualcuno lo sa?
Fantastico Luigi!!!
Ma non per tutta la storia che è davvero simpatica, ma per l’ultima frase del tuo post
capisco sempre quando uno mi spiega le cose in ordine, un po’ come succedeva a Forrest Gump
Ecco, forse dovremmo imparare un po’ tutti a spiegare e spiegarci così … alla Forrest Gump .. e chi ascolta avere il coraggio di dire “spiegami alla Forrest Gump”.
Tu non sai quanti fastidi saltano fuori per quanti “si sono spiegati addosso” senza avere cura di farsi capire e per quanto – invece – non hanno il coraggio di dire “ehm … non ho capito” (sai che figura!!! 🙁 ).
Trovo che spesso la usiamo proprio male questa “parola” per comunicare.
E per il “superenalotto” … personalmente mi lascia sempre un po’ perplessa … quando guardo i 20enni in ufficio alle mie spalle che tra poco verranno lasciati a casa perchè …. “c’è crisi e non ci sono soldi”.
No, io non gioco, non riuscirei più a guardarli negli occhi ed a riderci insieme … anche se …. anche se li vincessi li diiderei tra di loro.
per Leonardo:
io dico di si, così a pelle…