Porte della misericordia in entrata e in uscita

Parabole di Papa Bergoglio 7. Al termine dell’Udienza generale di stamane, parlando in italiano Francesco ha aggiunto alla catechesi già svolta la narrazione di un vescovo che nella sua Comunità ha voluto “porte di misericordia di entrata e di uscita”: una per entrare e chiedere il perdono, l’altra per portare la misericordia agli altri. Nei commenti il racconto, la premessa, l’applicazione.

20 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Vescovo intelligente. Mi diceva un Vescovo, l’altro giorno, che nella sua cattedrale e in altre chiese ha fatto porte di misericordia di entrata e di uscita. Io ho chiesto: “Perché hai fatto questo?” – “Perché una porta è per entrare, chiedere il perdono e avere la misericordia di Gesù; l’altra è la porta della misericordia in uscita, per portare la misericordia agli altri, con le nostre opere di misericordia”. Ma è intelligente questo vescovo!

    10 Agosto, 2016 - 13:06
  2. Luigi Accattoli

    Ci contagia. La parabola Francesco l’aveva così introdotta, con riferimento alla risurrezione del figlio della vedova di Nain che è nel capitolo 7 di Luca: “La misericordia è un cammino che va dal cuore alle mani. Nel cuore, noi riceviamo la misericordia di Gesù, che ci dà il perdono di tutto, perché Dio perdona tutto e ci solleva, ci dà la vita nuova e ci contagia con la sua compassione. Da quel cuore perdonato e con la compassione di Gesù, incomincia il cammino verso le mani, cioè verso le opere di misericordia”.

    10 Agosto, 2016 - 13:07
  3. Luigi Accattoli

    Applicazione dopo il racconto: Anche noi facciamo lo stesso con il cammino che va dal cuore alla mani: entriamo in chiesa per la porta della misericordia, per ricevere il perdono di Gesù, che ci dice “Alzati! Vai, Vai!”; e con questo “vai!” – in piedi – usciamo per la porta di uscita. E’ la Chiesa in uscita: il cammino della misericordia che va dal cuore alle mani. Fate questo cammino!

    10 Agosto, 2016 - 13:07
  4. davvero una trovata geniale!

    10 Agosto, 2016 - 17:03
  5. Federico Benedetti

    Faber è esentato dal firmarsi con nome e cognome?

    10 Agosto, 2016 - 17:24
  6. Luigi Accattoli

    Faber tu non intervieni da tanto e forse non sai che qui ora vige la regola della firma con nome e cognome: dal 1° gennaio. Ma ora tienine conto: puoi rispondere a questo mio saluto firmandoti per esteso, o puoi scegliere di non intervenire più. Comunque tu scelga, grazie della visita.

    E grazie a Federico Benedetti che ha segnalato la faccenda

    10 Agosto, 2016 - 17:34
  7. maria cristina venturi

    Noi riceviamo la misericordia di Gesu‘che ci da‘il perdono di tutto….“ ma non si dovrebbe aggiungere “purche‘ ci convertiamo e cambiamo vita“.O questo non si puo‘dire all‘uomo d‘oggi?
    Perche“papa Francesco parla sempre di misericordia senza mai aggiungere che tale misericordia non e“ qualcosa di automatico,che non pressuppone alcun sforzo di cambiamento da parte dell“uomo?Se Dio ci perdona tutto sempre senza nessuna condizione perche“i Santi i testimoni della misericordia divina di tutti i tempi si convertirono fecero penitenza ,vissero una vita di ascesi e di sacrificio? Perche‘San Giovanni Battista il Precursore di Cristo predicava nel deserto della Giudea;convertitevi!Cambiate vita‘Razza di vipere chi vi ha insegnato a sfuggire all‘ira di Dio che vi sovrasta!
    Perche‘Giovanni il Battista trattava rudemente i suoi contemporanei invitandoli con parole dure alla conversione?Eppure non erano certo peggiori di noi!Se qualcuno a noi dicesse razza di vipere convertitevi e fate penitenza non avremmo certo l‘umilta‘dei contemporanei di San Giovanni Battista molti dei quali si convertirono si fecero battezzare e fecero penitenza. E che dire ei altri santi ,di altri prediicatori che invitarono sempre alla conversione,penso a Giovanni Savonarola nella Firenze godereccia dei Medici. Perche‘oggi. i pastori e i teologi parlano solo di misericordia e non di necessita‘del pentimento,della penitenza della conversione?
    Dio perdona tutto e‘vero.Ma non banalizziamo forse il perdono di Dio facendone una “grazia a buon mercato“? LAstessa psicologia ci ha fatto capire che cio‘che otteniamo senza sforzo ha per noi minor valore di cio‘che ci siamo impegnati a conseguire fon sforzo e sacrificio. Dio perdona tutto. OK ma l‘uomo in tutto questo cosa e‘cosa gli si insegna ad essere?Il bambino viziato che crede che tutto gli sia dovuto,che tanto il genitore lo scusa sempre,non lo punisce mai. Bambini. viziati sono diventati gli uomini del nostro tempo. Oh ci fosse un San Giovanni Battista che ci ricordasse ogni tanto che siamo una razza di vipere e che l‘ira di Dio ci sovrasta se non ci convertiamo e cambiamo vita! Chi ci parlasse chiaro oggi farebbe la piu‘grande opera di misericordia.

    11 Agosto, 2016 - 15:29
  8. Luigi Accattoli

    Maria Cristina Venturi non è vero che Papa Francesco predichi una misericordia senza conversione e un perdono a buon mercato. Parla continuamente del peccato e dell’essere tutti gli uomini, tutti noi, cristiani e papa, peccatori nel profondo e sempre. Continuamente richiama alla necessità di avere presente il nostro peccato e la chiamata a mutare vita. Con un’insistenza ammirevole chiama al sacramento della penitenza e si confessa e confessa per ore intere e anche fuori dal programma. Sulla coerenza della vita con le parole è infine severissimo e tu stessa le quaranta volte l’hai qui – nel blog – rimproverato di muovere rimproveri ai cristiani: li rimprovera, appunto, di insufficiente conversione. Dice “razza di vipere”, eccome se lo dice. E tu di nuovo lo rimproveri di non chiamare alla conversione. Pensa tu! Nei commenti che seguono riporterò brani dell’ultima sua aratura di questo campo svolta nelle tre ore passate ad Assisi il 4 scorso, quando non ha parlato d’altro. Per rendere evidenti le parole di conversione riporto solo quelle. Buona lettura.

    11 Agosto, 2016 - 23:21
  9. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 1. Quella del perdono è certamente la strada maestra da seguire per raggiungere quel posto in Paradiso. E’ difficile perdonare! Quanto costa, a noi, perdonare gli altri! Pensiamoci un po’. E qui alla Porziuncola tutto parla di perdono! Che grande regalo ci ha fatto il Signore insegnandoci a perdonare – o, almeno, ad avere la volontà di perdonare – per farci toccare con mano la misericordia del Padre!

    11 Agosto, 2016 - 23:42
  10. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 2. Abbiamo ascoltato la parabola con la quale Gesù ci insegna a perdonare (cfr Mt 18,21-35). Perché dovremmo perdonare una persona che ci ha fatto del male? Perché noi per primi siamo stati perdonati, e infinitamente di più. Non c’è nessuno fra noi, qui, che non sia stato perdonato. Ognuno pensi… pensiamo in silenzio le cose brutte che abbiamo fatto e come il Signore ci ha perdonato.

    11 Agosto, 2016 - 23:42
  11. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 3. I debiti sono i nostri peccati davanti a Dio, e i nostri debitori sono quelli a cui anche noi dobbiamo perdonare. Ognuno di noi potrebbe essere quel servo della parabola che ha un grande debito da saldare, ma talmente grande che non potrebbe mai farcela. Anche noi, quando nel confessionale ci mettiamo in ginocchio davanti al sacerdote, non facciamo altro che ripetere lo stesso gesto del servo. Diciamo: “Signore, abbi pazienza con me”.

    11 Agosto, 2016 - 23:43
  12. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 4. Voi avete pensato alcune volte alla pazienza di Dio? Ha tanta pazienza. Sappiamo bene, infatti, che siamo pieni di difetti e ricadiamo spesso negli stessi peccati. Eppure, Dio non si stanca di offrire sempre il suo perdono ogni volta che lo chiediamo. E’ un perdono pieno, totale, con il quale ci dà certezza che, nonostante possiamo ricadere negli stessi peccati, Lui ha pietà di noi e non smette di amarci. Come il padrone della parabola, Dio si impietosisce, cioè prova un sentimento di pietà unito alla tenerezza: è un’espressione per indicare la sua misericordia nei nostri confronti. Il nostro Padre, infatti, si impietosisce sempre quando siamo pentiti, e ci rimanda a casa con il cuore tranquillo e sereno dicendoci che ci ha condonato ogni cosa e perdonato tutto.

    11 Agosto, 2016 - 23:43
  13. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 5. Il perdono di Dio non conosce limiti; va oltre ogni nostra immaginazione e raggiunge chiunque, nell’intimo del cuore, riconosce di avere sbagliato e vuole ritornare a Lui. Dio guarda al cuore che chiede di essere perdonato.

    11 Agosto, 2016 - 23:43
  14. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 6. Il problema, purtroppo, nasce quando noi ci troviamo a confrontarci con un nostro fratello che ci ha fatto un piccolo torto. La reazione che abbiamo ascoltato nella parabola è molto espressiva: «Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”» (Mt 18,28). In questa scena troviamo tutto il dramma dei nostri rapporti umani. Quando siamo noi in debito con gli altri, pretendiamo la misericordia; quando invece siamo in credito, invochiamo la giustizia! E tutti facciamo così, tutti. Non è questa la reazione del discepolo di Cristo e non può essere questo lo stile di vita dei cristiani.

    11 Agosto, 2016 - 23:44
  15. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 7. Gesù ci insegna a perdonare, e a farlo senza limiti: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette» (v. 22). Insomma, quello che ci propone è l’amore del Padre, non la nostra pretesa di giustizia. Fermarsi a questa, infatti, non ci farebbe riconoscere come discepoli di Cristo, che hanno ottenuto misericordia ai piedi della Croce solo in forza dell’amore del Figlio di Dio. Non dimentichiamo, dunque, le parole severe con le quali si chiude la parabola: «Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello» (v. 35).

    11 Agosto, 2016 - 23:44
  16. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 8. Il perdono di cui san Francesco si è fatto “canale” qui alla Porziuncola continua a “generare paradiso” ancora dopo otto secoli. In questo Anno Santo della Misericordia diventa ancora più evidente come la strada del perdono possa davvero rinnovare la Chiesa e il mondo. Offrire la testimonianza della misericordia nel mondo di oggi è un compito a cui nessuno di noi può sottrarsi.

    11 Agosto, 2016 - 23:44
  17. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 9. Il mondo ha bisogno di perdono; troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace. Chiediamo a san Francesco che interceda per noi, perché mai rinunciamo ad essere umili segni di perdono e strumenti di misericordia.

    11 Agosto, 2016 - 23:45
  18. Luigi Accattoli

    Francesco alla Porziuncola 10. Invito i Frati, i Vescovi ad andare nei confessionali – anche io ci andrò – per essere a disposizione del perdono. Ci farà bene riceverlo oggi, qui, insieme.

    11 Agosto, 2016 - 23:45
  19. picchio

    Luigi scrive
    Sulla coerenza della vita con le parole è infine severissimo e tu stessa le quaranta volte l’hai qui – nel blog – rimproverato di muovere rimproveri ai cristiani: li rimprovera, appunto, di insufficiente conversione.

    Il problema è che molti cristiani reitenendosi perfetti interpretano quei rimproveri non come inviti alla conversione, ma come critiche ingiuste.
    Cristina vicquery

    12 Agosto, 2016 - 12:39
  20. roberto 55

    Visto che la signora Venturi – mai così muta come in queste circostanze – se ne guarda bene dal farlo, ringrazio io Luigi (anche – seppur indegnamente – a nome del “pianerottolo”) per le ulteriori precisazioni apportate dal nostro “padrone di casa” all’interpretazione del discorso di Papa Francesco.
    Concordo, poi, con Cristina, salvo che su quel “molti”: io, invece, credo siano pochi e sparuti quei “cristiani” che – evidentemente, perché pensano di “lucrare” sulla propria “rendita di posizione” – non comprendono la forza e la bellezza del messaggio con cui il Santo Padre ci chiama ogni giorno, senza soste né tregua, al nostro impegno ed alla nostra responsabilità di “fratelli in Cristo”.

    Buona giornata a tutti !

    Roberto Caligaris

    16 Agosto, 2016 - 13:38

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