“Credo che il Sinodo ordinario del prossimo ottobre voterà orientamenti innovatori su tutto l’arco della tematica familiare e mi auguro che il papa promulghi ciò che il Sinodo avrà approvato. Mi aspetto decisioni sostanzialmente rispondenti alle sollecitazioni venute dal papa in questi due anni, anche se più prudenti nella formulazione”: è un pezzo di una delle mie otto risposte a un’inchiesta di “Micromega” su Francesco. Nel primo commento l’elenco delle persone che hanno risposto alle stesse domande.
Le mie risposte a “Micromega” su Francesco
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“Su Francesco, a due anni dall’elezione al soglio pontificio e a poche settimane dall’apertura del Sinodo sulla famiglia, ragionano le diverse componenti della Chiesa – suore, parroci, teologi, vescovi, giornalisti, semplici fedeli – che hanno risposto alle domande di MicroMega: Luigi Accattoli, don Vinicio Albanesi, don Aldo Antonelli, suor Stefania Baldini, suor Antonietta Potente, don Alessandro Santoro, don Franco Barbero, Vittorio Bellavite, Gian Carlo Caselli, mons. Enrico dal Covolo, Adriana Destro, Mauro Pesce, don Pierluigi Di Piazza, don Paolo Farinella, dom Giovanni Franzoni, suor Jeannine Gramick S.L., Martha Heizer, Raniero La Valle, mons. Domenico Mogavero, don Carlo Molari, Enrico Peyretti, Giannino Piana, Brunetto Salvarani, padre Felice Scalia S.I., don Cosimo Scordato, padre Bartolomeo Sorge S.I., don Francesco Michele Stabile, don Ferdinando Sudati, Marco Travaglio, Aldo Maria Valli, Marcello Vigli, don Giuliano Zattarin”. Vedi qui l’autopresentazione dello speciale della rivista dedicato al Papa.
È particolare come un uomo teologicamente più tradizionale di Ratzinger in teologia interessi così tanto settori molto “avanzati” e desiderosi di novità.
Sono i paradossi della storia di cui non cesso mai di stupirmi.
Credo che sia perché francesco unisce alla teologia un profondo senso pastorale. Ricordiamo che è stato per tanti anni vescovo e ancor prima come gesuita ha sempre svolto attività pastorale soprattutto come confessore e accompagnatore spirituale, La sua tradizionalissima teologia è quindi piu a contatto con la realtà contemporanea e con la vita degli uomini comuni.
Il nucleo di fondo di Bergoglio e’ poveri malati anziani, cose che diceva mio nonno andando a Lourdes in questo dico e tradizionalissimo, anche i poveri accolti in San Pietro e’ un classico del mondo premoderno.
Era poi moderno Ratzinger però forse la modernità non è così importante per lo spirito santo…
Mah… francesco viene capito e percepito dai fedeli come vicino alla loro vita reale, ratzinger per te è moderno, per il fedele medio e ancor di più per le persone lontane dalla Chiesa era il classico papa con un gusto per i parametri sontuosi e i merletti, l’incenso e le liturgie in latino, simbolo di una chiesa clericale lontana dalla vita delle persone.
Esatto picchio. Credo che sia proprio così. La gente desidera testimoni più che maestri. Anzi di maestri ne abbiamo tutti abbastanza visti i risultati.
Chi odia bergoglio lo fa convinto che questo modo terra terra di porsi faccia perdere di credibilità alla chiesa. Come se il papa dovesse essere una sorta si monarca ieratico intoccabile e incomprensibile. Non capiscono che è solo una visione culturalmente datata della figura del pontefice.
Io mi ricordo ancora la nostra professoressa di filosofia che ci spiega Feyerabend e mi ricordo il piacere di ritrovarmelo in una lectio del Papa.
Questo confronto con il logos, la ragione e la filosofia lo trovavo moderno sarà che tante domande erano rimaste dagli anni del liceo, da questo punto di vista Bergoglio con la preghierina e la Madonna lo trovo più retrò.
Poi ad ognuno il suo, però dato che micromega si occupa di Filosofia, mi stupisce questa simpatica per un Papa così spiccatamente antintellettuale.
Picchio e petrus, avete ragione.
Le critiche verso la Chiesa sono sempre state rivolte anche alla pompa magna della gerarchia, visibile soprattutto nella persona del papa.
Quanto di più stridente potesse esserci con la semplicità della prima Chiesa. E quanto di più contraddittorio con la povertà che è sempre stata predicata dai pulpiti, e mai messa in pratica negli alti livelli dell’ Istituzione.
Chi predica, deve essere credibile nella concretezza dell’ esempio.
Altrimenti ciò che viene predicato sembra una ridicola farsa.
Papa Francesco ha dato i primi segnali di un cambiamento in tal senso.
Anche per questo è piaciuto subito a quasi tutti. Meno a quanti vorrebbero ancora che il papato fosse assimilabile ad una monarchia pressoché assoluta. Il papa visto come un re davanti al quale genuflettersi per deferenza servile.
Il che si configura, senza mezzi termini, come una formidabile deviazione dalla via indicata da Gesù Cristo e dal suo messaggio. Indicata, questa strada maestra, in primo luogo a chi guida la barca di Cristo.
Ma tu Sarà non sei il fedele medio, hai fatto studi superiori alla media. Mia mamma, 80 anni, che ha fatto solo l’avviamento ( le scuole medie di coloro che andavano subito a lavorare ) non ha idea di chi sia Feyerabend ed è contenta finalmente di ascoltare qualcosa che capisce, del logos, la ragione e la filosofia poco gliene importava.
Poi non vedo tutto questo anti antintelletualismo in Bergoglio, vedo piuttosto un sottolineare , un rimarcare la prevalenza di un aspetto che noi abbiamo messo in secondo ordine , un puntare maggiormente sul cuore, sull’amore.. Come San Paolo ci ricorda: Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l’amore,
sono come un bronzo che risuona
o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne,
ma non avessi l’amore,
non sarei nulla.
Come ho detto tante volte Benedetto era un teologo e un maestro, francesco un profeta e un pastore. Papi diversi, per tempi diversi.
Prima ho messo un anti di troppo
Micromega però è di taglio tardo illuministico molto lontana da San Paolo, mi stupiva questa attrazione tra opposti mentre con Ratzinger penso ci fosse un linguaggio più comune. ( in effetti tempo fa ci fu un incontro con D’Arcais ma in genere non si sono mai presi)
http://temi.repubblica.it/micromega-online/dio-esiste-confronto-tra-ratzinger-e-flores-darcais/
Forse paradossalmente proprio la distanza di Bergoglio dalla filosofica europea diminuendo i punti di contatto diminuisce anche quelli di attrito.
Mia madre (che – mi si perdonerà l’anacoluto – di anni ne ha 90, e pure s’è fermata al diploma di “avviamento professionale”) potrebbe, Picchio, darsi la mano con la tua: anche lei prova grande simpatia – come non ne sentiva dai tempi di Papa Giovanni – per il nostro Santo Padre.
Per il resto, mi pare, Luigi, che dalle risposte che hai fornito ai “girotondini” di “Micromega” emerga – o sbaglio ? – un’analisi un pò “in chiaroscuro” del carattere “rivoluzionario” di questo Pontificato: mi chiedo se non sia possibile una prospettiva di valutazione un pò diversa, perchè credo (spero di riuscire ad essere chiaro) che il grado d’autentica “innovazione” d’un Papato (e non solo) si misuri dal superamento (o meno) di quel “punto di non ritorno”, oltrepassato il quale Papa Francesco può essere veramente considerato un Papa (tecnicamente) “rivoluzionario”.
Beh !, insomma, ho fatto un bel pò di confusione, ma da un “cristiano dell’ultimo banco” cosa pretendete ? E poi, chissenefrega !, chè, tanto, siamo tra amici …………-))))))))
Buona domenica a tutti !
Roberto 55
P.s.: per me, Sara, Papa Francesco si diverte ad apparire “anti-intellettuale” (a proposito: complimenti alla tua insegnante di Filosofia; il mio “Prof.” si fermò a Schopenauer e Kirkegaard………….).
Buona domenica a te Roberto e anche a tutti gli altri 🙂
“Poi ad ognuno il suo, però dato che micromega si occupa di Filosofia, mi stupisce questa simpatica per un Papa così spiccatamente antintellettuale.”
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Un gesuita antintellettuale? Mah.
«Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso».
È il cuore del messaggio contenuto nella lunga intervista (ben 29 pagine della rivista) che Papa Francesco ha concesso al direttore di «Civiltà Cattolica» padre Antonio Spadaro. Un colloquio di sei ore avvenuto il 19, il 23 e il 29 agosto. Jorge Mario Bergoglio traccia un identikit inedito di se stesso, che include anche le sue preferenze artistiche; analizza il ruolo della Chiesa oggi e indica le priorità dell’azione pastorale
—-
Prima vivere, poi filosofare. O no?
A parte che il libro di Spadaro l’ho letto interamente due anni fa che il vivere escluda il filosofare non lo commento nemmeno. (Soprattutto se parliamo come in questo caso di una rivista di filosofia quasi pura come micromega)
Fine della digressione che poi finisce come il solito.
Vero Roberto la mia professoressa di filosofia era eccezionale.
A proposito di rapporto tra teologia e pastorale bello questo discorso:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/pont-messages/2015/documents/papa-francesco_20150903_videomessaggio-teologia-buenos-aires.html
Credo che si possa tranquillamente dire che gesù non era filosofo, nel senso occidentale del termine.
La fede in Criito non è una questione di filosofia, perchè Cristo non ha portata una nuova forma di sapienza per nuovi saggi ma ha portato uno stile di vita.
La gente semplice non sa che farsene delle disquisizioni filosoche, delle lectio magistralis e di tutto il ciarpame accademico che la chiesa si è data.
Servono poche chiacchiere e molti gesti. E le chiacchiere chge si fanno dovrebbero essere legate ebraicamente alla concretezza della vita e non grecamente disincarnate e ideologizzate.
O si fa davvero qualcosa che serve la Vita o se dobbiamnol invece asservire la vita a idee umane allora il cristianesimo fallisce miseramente.
W bergoglio che va a comprarsi gli occhiali da solo e chiede di risparmiare!
W la sana concretezza di un papa abituato a servire e ad arrangiarsi anzichè farsi servire e riverire.
Grazie Bergoglio perchè non ci speravo più di vedere un papa come Dio comada.
(Michel de Certeau, La debilidad del creer, 51).
Penso sia questo:
http://www.amazon.fr/La-Faiblesse-croire-Michel-Certeau/dp/2020604841
Raccontò a Padre Spadaro della sua passione per De Certeau.
http://www.jesuites.com/2012/01/faiblesse-de-croire/
Non sono un lettore di Micromega, ma credo che una buona risposta potesse essere:
“Credo che il Sinodo ordinario del prossimo ottobre voterà orientamenti coerenti con la fede cattolica, il Vangelo e l’insegnamento della Chiesa Cattolica. Mi aspetto decisioni sostanzialmente rispondenti alle volontà del Signore”.
Spero che qualcuno degli intervistati si sia almeno posto il problema.
Petrus, condivido sostanzialmente il tuo pensiero.
Spiletti, siccome gli intervistati non sono degli stupidi ( altrimenti MicroMega non li avrebbe interpellati) , il problema di certo se lo saranno posto.
Resta il fatto che forse le risposte non sono come quelle che lei vorrebbe.
Un vero peccato che MicroMega non abbia interpellato anche il nostro Spiletti…
Perchè lui sì che sa quale è la volontà del Signore!
Un vrai domage!
Spero si possa dissentire da MicroMega, almeno quando affronta tematiche che riguardano la religione cattolica.
O il dibattito non ha più valore se non si ripete pedissequamente il dettato del pensiero dominante?
Chi conosce la volontà del Signore è un eletto. Beato lui!
Dubito però che la volontà del Signore coincida con quella della Chiesa.
A volte magari sì a volte magari no. Il Vangelo dovrebbe aiutare a discernere ciò che è solo umano e che mai Cristo avrebbe detto da ciò che è stato realmente detto da Gesù.
Spiletti sai di poter dissentire sempre e comunque. Resta il fatto che dai a quasi tutti l’impressione di sapere come la pensa Dio. Non si può quindi evitare un po’ di benevola ironia di fronte a cotanta sicumera.
Mentre Lei, Petrus, sa perfettamente cosa pensa Dio. Suppongo.
Personalmente dubito che un cattolico possa sostenere qui una frase del genere:
“Dubito però che la volontà del Signore coincida con quella della Chiesa”
Pregherei l’autrice di spiegarsi meglio o di dare ragione di questa apostasia.
Petrus,
l’ironia va benissimo, ma stiamo attenti a non confondere e chiamare sicumera quella certezza che dovremmo dare alla nostra fede.
Il pensiero debole e il relativismo ci hanno abituato a una fede incerta e tormentata da dubbi, ma il Signore ci chiama ad avere fiducia e a seguirlo, seguendo il suo corpo che è la Chiesa.
Guardiamo all’esempio dei santi che, pur nelle difficoltà, nei periodi di aridità e silenzio, pur dovendo affrontare le tentazioni, hanno mantenuto salda la propria fede.
In ogni caso, questo appunto mi sembra più che altro un pregiudizio.
Dov’è, dove hai visto tu, petrus, questa sicumera nel richiamo alla “fede cattolica, il Vangelo e l’insegnamento della Chiesa Cattolica”, nell’auspicio di “decisioni sostanzialmente rispondenti alle volontà del Signore”?
Io non so nulla se non quello che serve. E non sto a farmi troppa pubblicità.
Tra l’altro persino Cristo fu toccato dal dubbio di essere stato abbandonato da Dio.
Chi non ha mai dubbi dunque o è più grande del figlio di dio o non ha mai sofferto davvero o millanta.
Spiletti
devo dare ragione a Petrus. Sei sempre là a far la lezioncina e la morale a tutti, compreso Luigi e gli altri intervistati da Micromega. Scendi dal pulpito ogni tanto.
Ho incontrato molte persone con fede grande e sicura, proprio a motivo di questo aperte al dialogo, che amavano realmente gli altri, per te sembra essere solo uno scudo per proteggerti e una clava per randellare gli altri.
“Dubito però che la volontà del Signore coincida con quella della Chiesa”
Io sono sempre radicale, se dobbiamo dubitare portiamo il dubbio alle estreme conseguenze, non lo sa la Chiesa non lo sa Spiletti non lo sa Petrus e nemmeno Marilisa.
Fan bene gli atei in fondo a farsi i cazzi propri. (e a occuparsi di filosofia beati loro visto che i cattolici devono rimanere ignoranti).
Sara
Sono contenta che sei tornata, ma mi sembra di percepire nei tuoi commenti maggior sarcasmo e amarezza e me ne dispiace. Non ho mai detto che i cattolici debbano rimanere ignoranti, solo che non tutti ( e forse neanche la maggior parte ) sono colti come te, fermo restando che ammiro la tua cultura .
Spero che la tua salute vada un po’ meglio
Gesù era figlio di un falegname signori miei. Dio ha fatto la sua scelta. Non tra i colti, non fra i ricchi e non fra i potenti. Poi immaginatevela come volete, ma che piaccio o no è così.
Questo non vuol dire rimanere ignoranti ma vuol dire usare la cultura senza vanità, senza sproloqui, senza futilità o cortine fumogene e senza superbia.
La vera cultura è profondamente umile. E questo Papa Francesco lo insegna bene.
E’ per questo petrus che oggi il 99% di chi si occupa di cultura è ateo (compresa la mia prof di filosofia del liceo).
Secondo me non era quello che voleva il Vat II però è solo una mia impressione.
Sul dubbio bho secondo me o lo applichi fino in fondo, oppure un po’ qua e un po’ là (magari dove ti serve) è comodo, la filosofia del novecento lo ha fatto con molta radicalità farebbe bene a conoscerla chi la disprezza.
picchio, petrus,
tutti qui rischiano di “far la lezioncina di morale” al prossimo, compresi voi due (ad esempio a me nei commenti qui sopra).
Abbiamo tutti da imparare.
Spiletti
Sai cosa intendo io per far la lezioncina di morale? Che quando sul blog Luigi ha postato la mail di Andrea, una persona, che parlava di se e dell’omosessualità , l’unico pensiero che hai avuto è stato quello di chiedere a Luigi se anche lui stesso era caduto nella rete della icolonizzazione ideologica. È’ questa aridità, mancanza di empatia, e di dialogo che Ti fa apparire supponente e antipatico. Poi nella vita sarai invece molto diverso……
E Luigi in questo thread è l’ultima volta che parlo con Spiletti, giuro 🙂
forse stiamo parlando di cose diverse. La cultura , la ricerca sono importanti fuori e dentro la Chiesa, ma alla fine credo perché ho una relazione personale con Cristo, non perché sono un uomo di più o meno cultura.
Si ma la cultura è un linguaggio comune che ho con chi non crede, o almeno avevo se non mi preoccupo di tenere accorciate le distanze.
Non è indispensabile per credere ma per avere punti di contatto con chi non credere no?
anche per credere in modo ragionevole volendo, io mi ricordo da ragazza la cattedra dei non credenti di Martini poi attualizzata da papa Ratzinger nel cortile dei gentili.
p.s. io micromega ogni tanto la leggo.
Secondo il Vangelo del Sig.Petrus, Gesù è il figlio di un falegname.
Dunque nessuna incarnazione, il Figlio di Dio non è mai nato.
Alcuna professione di fede..
Attendiamo, con la lucerna accesa, la venuta seconda di Nostro Signore.
E se i Niniviti si sono convertiti alla predicazione di Giona :” Ecco che qui c’è più che Giona”.”Beato colui per il quale io non sarò occasione di scandalo”.
[Mt 11,6]
I cristiani hanno puntato troppo sulla cultura, intesa come cultura dominante. E hanno fallito.
Mi viene sempre in mente il fallimentare progetto culturale della chiesa di ruiniana memoria. Ma è dalle prime scoperte scientifiche che la chiesa pur di difendere la sua visione del mondo ha deciso di staccarsi dal cammino della scienza e della cultura laica. L’abiura a cui fu costretto Galileo ne è la prova.
La chiesa ha rinunciato a guidare culturalmente il mondo occidentale in quel momento, mettendosi in posizione di difesa e passando lentamente in coda. Frutto perverso di questo passaggio è l’antimodernismo.
E’ ora che la chiesa torni a guidare l’occidente non con il controllo culturale delle anime ma con azioni di vero Vangelo. Solo così riprenderà il suo ruolo rispettato di guida dell’occidente cristiano ampliando davvero il regno di Dio.
http://www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_june-sept-1996_cottier_it.html
picchio,
potrei scrivere lo stesso io di te o di altri.
Ognuno ha la sua sensibilità.
A me sta molto a cuore una questione, a te un’altra, io mi interesso di un aspetto, tu di un altro. A me non interessa risultare simpatico a tutti, ma di proporre una visione diversa e magari (lo è senz’altro per me) più vicina al vero e più coerente con il cattolicesimo.
Ti assicuro che a me risulta altrettanto supponente, arido e antipatico chi disprezza la Chiesa o pensa che debba necessariamente seguire le mode del mondo, chi aderisce, più o meno inconsapevolmente, a un relativismo etico e religioso, chi sogna la tolleranza e l’amore fraterno e poi è feroce con chi non condivide le sue discutibilissime idee…
Lo abbiamo già detto altre volte: compito della Chiesa (e dei cristiani) è cercare di fare la volontà di Dio, non guadagnare i consensi e gli applausi del mondo.
Concludendo, io ho scritto un’opinione sul tema proposto da Luigi (le interviste di Micromega), tu e petrus avete colto l’occasione per fare le pulci a me, proprio alla mia persona: chi è stato più arido, meno empatico, più supponente e antipatico?
Sarà il modo di porre le cose Spiletti che gioca contro…
Ho letto in ritardo questi commenti e non voglio esimersi dal replicare a qualcuno che mi ha chiamato in causa per una frase che, ovviamente, non poteva piacere a chi ritiene che il Signore debba vedersi nella Chiesa.
Segui la Chiesa e sappi che chi vede lei vede il Signore. Mica è così!
Mi dispiace tanto, ma per me non è proprio così. Ho già avuto modo di dirlo più di una volta. Stante il fatto che il Signore è ben prima della Chiesa, tutti ormai sanno che molti uomini della Chiesa si sono discostati dagli insegnamenti di Gesù. E si sa anche che le leggi volute dalla Chiesa nel corso dei secoli, sono scaturite anche dagli umori caratteriali di chi la reggeva. Dal prevalere degli uni sugli altri.
La Chiesa mi sta bene solo in quanto mi dà la possibilità di partecipare al sacrificio del Cristo, comunicandomi al Corpo e al Sangue di Lui. Questo è certamente ciò che Lui ha voluto. Dubbi in proposito, neanche minimi, non ce ne sono.
Per il resto, molte costruzioni sono stato fatte, lungo
i secoli, sulla base di interpretazioni umane ad opera di teologi certamente dotti e acuti nel pensiero indagatore del mistero di Dio, ma non onniscienti e, anche loro, legati agli umori socioculturali dei loro tempi.
Dio invece è ben al di sopra della temperie umana, e ritengo che la sua visione del mondo degli uomini sia disancorato dal giudizio restrittivo e legalistico della Chiesa.
La mia, caro Spiletti, non è apostasia. L’ essere apostati è altra cosa. Si informi, prego, prima di sparare definizioni inappropriate.
Nessuno scandalo. Lascio a te le chiacchiare datate in salsa scandalistica che riporti dal sito del Vaticano.
Figlio di un falegnamen significa di cultura umile. Quando non si sa a cosa attaccarsi…
Avrei voluto vederti fare due chiacchiere con Gesù, lo avresti trattato come un poveraccio fra latinorum roboanti e dileggi da Antico Testamento.
Sai che risate, perchè ti avrebbe tappato la bocca con una di quelle sue micidiali battute del tipo:
“Ti rendo lode, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli…”.
Dubito sì, Sara, ed io di certezze non ne ho.
Tranne che per una che da sola vale per tutte e per tutto: Dio è Amore, e chi ama il prossimo, ama Dio.
Questa è la vera, unica, legge della vita. Ed è universale.
“Dio è Amore, e chi ama il prossimo, ama Dio.”
Lei non ne dubita ma anche questo è un assioma come un altro, a me fa stranissimo che non ve ne rendiate conto.
Guarda che legnata che ha preso Mancuso su micromega da un ateo che troverebbe risibile quello in cui lei crede.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/perseverare-diabolicum-risposta-a-vito-mancuso/
(infatti la discussione tra Arcais e Ratzinger era molto più sostanziale: Dio esiste?)
Bho.
@Marilisa e Matteo (che commenta altrove la medesima cosa),
ho usato il termine apostasia in senso letterale di “stare lontano”, per esprimere il RISCHIO che si corre allontanandosi o prendendo le distanze dalla Chiesa Cattolica.
Non intendevo accusare nessuno di essere “apostata”, ma solo esprimere il mio personale parere riguardo al fatto che un cattolico non possa prendere certe distanze dalla Chiesa, arrivando a sostenere che la volontà del Signore è cosa ben diversa da quella che la Chiesa gli attribuisce…
Trattandosi di un’affermazione per me piuttosto grave, al di là delle intenzioni dello scrivente, ne chiedevo ragione all’autore.
Nelle parole “pregherei l’autrice di spiegarsi meglio o di dare ragione di questa apostasia”, c’è un invito esplicito al dialogo e al confronto, non una condanna che non ammette repliche.
Tutto qui, ne’ condanne, né giudizi morali, né scomuniche.
Se si ha veramente a cuore contrastare la “violenza verso il prossimo in nome della religione” si potrebbe iniziare riservando un minimo di benevolenza nei confronti di chi non condivide le nostre idee, evitando di interpretare qualsiasi forma di dissenso come una crociata.
È un assioma come un altro, Sara?
Non direi, dato che è un preciso comandamento biblico spiegato magnificamente da Gesù.
E presente in ogni spiritualità delle maggiori religioni della Terra.
PS
Le legnate date a Mancuso non mi interessano.
Tutti ricevono legnate prima o poi.
A me basta che Mancuso, il teologo ribelle, dica quelle che a me sembrano verità. Molte se non tutte. Forse perché io le ho pensate prima di lui, e quindi mi ci ritrovo in pieno.
Fra l’ altro, lui argomenta facendo precise citazioni circostanziate, che danno ragione al suo pensiero.
Un cristiano non può dubitare che Dio sia amore… Sara ma che ti è successo in questo periodo di assenza?
Clodine,
ma dove è che petrus nega l’incarnazione ?
Me lo indichi per favore ?
Non ho detto che lo ho per me, ho detto che dire che Dio è amore presuppone già che uno si sia accostato alla Bibbia al vangelo e ad un minimo di teologia (non dici solo Dio ma dici Dio è amore) che punti di contatto puoi trovare in un’affermazione come questa con chi non crede?
Infatti a Mancuso viene rimproverata la presenza nel suo pensiero di un residuo teleologico (una specie di disegno intelligente, non Dio, non un Dio provvidente e amoroso, no, un barlume di finalità nella creazione che contrasterebbe con la scienza).
“Sul creazionismo, non capisco perché ti inalberi tanto. Conosco la differenza fra creazione e teleologia, ma se tu sostieni che in natura esiste un grande piano “bioamichevole” che punta dritto verso lo Spirito Santo e verso una dimensione trascendente dell’essere, e ritieni che questa posizione non sia un puro atto di fede né una tua libera visione soggettiva ed esistenziale sul mondo, bensì il frutto di un’argomentazione razionale basata anche sulla scienza (la solita “complessità biologica crescente”, l’insufficienza del neodarwinismo, e così via), sei nel pieno solco del neo-creazionismo. ”
Tiè, e questo per capire quanto è profondo il solco, e non un caso singolo ma la linea filosofica della rivista (la leggo lo so)
E infatti punti di contatto con chi non crede non ce n’ è nessuno, Sara.
Io che per fortuna credo, sostengo non un assioma qualsiasi ma la verità che “Dio è amore”.
I non credenti pensino quel che gli pare.
MicroMega è parecchio di linea filosofica, lo si sa.
D’ altronde filosofia e religione vanno quasi di pari passo.
Quanto all’obiezione fatta a Mancuso, si potrebbe replicare, ma qui non è proprio il caso. Non ne vedo l’ opportunità.
Volevo dire teologia e filosofia sono abbastanza vicine.
La religione è ,in qualche misura, su un piano inferiore rispetto alla teologia.Nel senso che è accessibile a tutti.
La teologia invece è degli spiriti più alti, di quelli che vogliono indagare sul Principio di tutte le cose.
Mah … la teologia abbraccia solo la dimensione razionale mentre la religione coinvolge la persona in tutte le sue dimensioni: razionale (penso la verità che credo e che il mio cuore ama), pratica (norme morali) affettiva-spirituale (riti e preghiera).
Un tempo si vedeva Dio direttemanete competente, coinvolto in tutto ciò che è inspiegabile. Quando poi si giunse alla conoscenza scientifica dei fenomeni intramondani, il loro funzionamento, si pensò di poter fare a meno di Dio. Guerre/vittorie, malattie/guarigioni, felicità / sventura dei singoli, dei gruppi e delle nazioni non trovano più aggancio diretto con Dio ma affondano le cause nel quandro delle leggi della natura.L’espulsione di Dio coincide con la perdita del senso Religioso e il conseguente retrocedere della Teologia che diventa di ripiegamento e di difesa talvolta.
Non mi sentirei di dare giudizi temerari su questo piuttosto che sull’altro Teologo. La Teologia, quella seria, ha dei parametri di riferimento ben definiti:non pretende un accesso elitario, privilegiato e non dovrebbe neppure proporsi come comprensibile ai soli fedeli.
Una Teologia, seria, pretende soltanto di essere una riflessione sulla realtà sotto un determinato angolo visuale, che è in verità una prospettiva legittima accanto alle altre.
Questo perché chi fa Teologia, e la fa con serietà e competenza non si sofferma, né dovrebbe soffermarsi, alla tentazione tentende a consolidare un sistema ecclesiastico o una qualche autorità. Ma soltanto , sempre e ovunque, alla Verità piena e completa senza reprimere la tentazione del dubbio, inutili scorciatoie per aggirare argomenti spinosi o peggio ancora, evitare la concorrenza delle idee.
Clodine,
ma dove è che petrus nega l’incarnazione ?
in quali parole ?
Me lo indichi per favore ?
Il problema sta nell’uomo che vuole spiegare Dio.
Dio non si spiega.
“E infatti punti di contatto con chi non crede non ce n’ è nessuno, Sara.”
Questo non lo credo, ovvero non ci sono se la fede diventa solo un fatto intimo basato su poche convinzioni personalissime, mentre mi pare più facile se si esprime in un linguaggio che sia meglio comprensibile ai più.
https://www.youtube.com/watch?v=6gRQ1UfQsB4
Prendi questa scena e confrontala con “io so che Dio è amore”.
Il cattolicesimo non è più in grado di veicolare al mondo che Dio è amore attraverso un film, un quadro, una canzone, penso sia un peccato.
La metafisica , sig. Fides, se posso esserle d’aiuto, fin dal primo padre Platone, e Aristotele al seguito che ne è il perfezionatore -che a sua volta sarà sublimato da S. Tommaso d’Aquino – si avvicina eminentemente alla visione beatifica.
Mentre la teologia è lo studio intorno a Dio. Si può giungere ugualmente a confutare l’esistenza di Dio per induzione , iad esempio. Ovvero, in modo naturale, alla luce della ragione, attraverso le cose create.
Ma anche si può giungere alla stessa conclusione in modo soprannaturale, quando lo studio fatto dalla nostra ragione parte da principi rivelati da Dio, conosciuti in modo soprannaturale attraverso la Rivelazione.
fr. Raffaele
Grazie del contributo, fr. Raffaele.
Mi interesso a Dio, ma molto meno alle teorie che lo spiegano.
Reverendo Petrus. La Vergine Maria e gli Apostoli ci rivelano in cosa consiste il mistero di Gloria e di Piccolezza. La Vergine in virtù dell’incarnazione, gli Apostoli a motivo della Testimonianza. Incarnazione e Testimonianza: trovano la loro ragion d’essere nel farsi servitori inutili abnegati per amore; che è altro dal quoziente intellettivo.
Nella Chiesa, corpo vivo in molte membra, tutti vengono impiegati dallo Spirito come Egli vuole: “alcuni Apostoli, altri Profeti, altri Dottori”.
Gesù venne trovato tra i Dottori, ad insegnare;quando predica e svolge il suo divino magistero sta – ed era naturale – tra la gente ma nella posizione eminente di un “rabbi” dotato di autorità.
Trovatolo di là dal mare, rispose : «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati…” Quegli stessi “piccoli” decisero la condanna.
Gesù Cristo ha molti modi per tappare la bocca ,Petrus!
in rif. a :
“petrus scrive,
8 settembre 2015 @ 15:29
In verità ad ucciderlo furono i religiosi come te (almeno adesso ti spacci per frate)
Furono i sacerdoti del tempio ad uccidere Gesù, il vangelo di Giovanni è chiarissimo su questo. Il mandante dell’omicidio di Gesù è il clero del tempio.
Mi spiace ma sono i religiosi (ora come ieri) a mettere in croce Gesù.
Ti basta come tappo?
Non condivido l’idea espressa da petrus.
Non si può sostenere che “sono i religiosi (ora come ieri) a mettere in croce Gesù”.
E’ lo spirito del male che rema contro Cristo, sempre e solo lui: il separatore, il diavolo. Ad intra e ad extra -Vescovi contro Vescovi – nel gregge: la risposta del Sign. Petrus ne conferma la regola.
Questo da sempre: Ieri ,come oggi ,e così sarà fino alla fine del tempo.
fr. Raffaele, sacerdote Passionista
Clodine ,
ma dove è che petrus nega l’incarnazione ?
in quali parole ?
Me lo indichi per favore ?
Petrus mi ricordo di aver letto anni fa una citazione di romano guardini che diceva che la Chiesa è la croce su cui Cristo continua ad essere inchiodato
Chi decise la morte di Gesù ?
“Allora
i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il Sinedrio
e dicevano:
Che facciamo?
Quest’uomo compie molti segni.
Se lo lasciamo fare così,
tutti crederanno in lui e verranno i romani e distruggeranno
il nostro luogo santo e la nostra nazione.
Ma uno di loro,
di nome Caifa,
che era sommo sacerdote in quell’anno,
disse loro:
Voi non capite nulla
e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo
e non perisca la nazione intera.
Questo però non lo disse da se stesso,
ma essendo sommo sacerdote profetizzò
che
Gesù doveva morire per la nazione
e non per la nazione soltanto,
ma
anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. ”
______________________________________________________
Vangelo secondo la comunità Giovannea ?
o un falso ?
IGuardini… grazie Picchio per averlo citato. Il concetto è proprio quello.
Spiletti quello che dici mi conferma che puoi sapere a memoria il catechismo e tutti i documenti della chiesa ma se non hai studiato seriamente il Vangelo non conosci la verità. Giovanni è chiarissimo nel suo Vangelo. Cristo fu messo a morte per volere della religione del tempo.
Un monito severissimo per tutti i frati passionisti di oggi e non solo. Loro, i rappresentanti di Dio in terra non lo riconobbero, anzi dissero che bestemmiava, commentento il peccato di scambiare Dio per Satana, ovvero il male per bene e di diffondere questo messaggio.
Per loro nasce il peccato contro lo spirito santo che è il peccato contro l’amore di Dio. Ovvero dire che Gesù è il male. Chi si prende la briga di dire agli altri cosa devono o non devono fare, stiano attenti a non crocefiggere Gesù nuovamente scambiandolo per male. Perchè per questo davvero non ci sarà perdono. Ne va del concetto di Dio stesso, portato da Gesù.
Gesù venne tradito da Giuda, accusato dai sommi sacerdoti ebrei e condannato definitivamente dal popolo di Gerusalemme che preferì liberare Barabba. Venne giustiziato secondo la legge romana dai soldati romani.
Vangelo Mt 26,14-27,66 -La passione del Signore
«Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?»
Quelli risposero: «Barabba!».
Chiese loro Pilato:
«Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?».
Tutti risposero: «Sia crocifisso!».
Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?».
Essi allora gridavano più forte:
«Sia crocifisso!».
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell’acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile (disse) di questo sangue; vedetevela voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli». Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso
A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?».
…E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce
“Pater dimitte illis non enim sciunt quid faciunt”
Luca 23.34-44
Padre perdona loro, perché non sanno né quello che dicono, né quello che fanno.
petrus,
pensa quello che ti pare ma sostenere che “ora come ieri” sono i religiosi a inchiodare Gesù mi sembra un assurdo.
Avete ricordato il vangelo e va bene: crediamo tutti che furono i “sommi sacerdoti e i farisei”, capi della religione ebraica di quei tempi, a volere l’uccisione di Gesù e a perseguitare i suoi discepoli.
Ma “ORA” non è così e sostenerlo è solo una professione di anticlericalismo inaccettabile.
Ha ragione fr Raffaele, per non crocifiggere il Signore oggi noi dovremmo rifiutare il male e resistere alle tentazioni e al peccato. Siamo quindi riconoscenti alla Chiesa Cattolica e a quei pastori che ci indicano il bene e ci aiutano a lottare contro il male.
Dal tuo intervento, caro petrus, sembra l’esatto opposto.
Io parlo del Vangelo di Giovanni. E’ in quello l’accusa fortissima ai sacerdoti.
Ma è chiarissimo pure dal pezze che hai insertito tu che la responsabilità politica della morte di cristo è del clero.
Il popolo da solo non poteva fare granchè. I romani non lo avrebbe ucciso spontaneamnete.
I sacerdoti invece sobillano il popolo e lo manipolano (il popolo è davvero responsabile??) e intanto spaventano Pilato. Sono loro l’anima demoniaca della faccenda anche in Matteo.
Ecco il versetto che accusa i sacerdoti (Matteo 27.1-2):
Poi, venuta la mattina, tutti i capi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro a Gesù per farlo morire.
E legatolo, lo menarono via e lo consegnarono a Pilato, il governatore.
In rif :petrus scrive,
9 settembre 2015 @ 13:58
Un argumentum ad ignorantiam non è degno risposta .
Aquila non captat muscas!
Saluti.
Il Vangelo di Giovanni è anche stato accusato di antisemitismo infatti (i sacerdoti erano ebrei la base dell’antigiudaismo è lì).
Andiamoci piano con i voli pindarici.
http://www.bibbiaonline.it/wp/?p=1282
Anche Matteo 27, io davvero abbasserei i toni su queste cose petrus.
“Lla meditazione della Passione è la più grande e stupenda opera del divino amore. E’ il mezzo più efficace per dare senso e valore alla vita.
Gli uomini vivono insoddisfatti perchè non riflettono su quanto ha fatto e patito Cristo Gesù”
Saint Paul de la croix
Ai suoi figli, i Passionisti, ha affidato il compito di prolungare nei secoli il suo spirito.
Pregherò per Lei sara1.
Un caro saluto in Cristo
fr. Raffale
Ma che bravo il fr. Raffaele! Ci ricorda, con somma modestia, che l’ aquila trascura le mosche e i moscerini. Troppo alto vola l’ aquila.
Mi pare di capire che lui si ritiene un’ aquila e considera delle mosche da sputarci sopra il nostro petrus e di sicuro parecchi altri del blog.
Ecco, di questa mala genia di persone io ho paura, e ne provo un tantino schifo.
E se stanno nella Chiesa mi preoccupo parecchio.
Sono questi presuntuosi a fare il male della Chiesa del Cristo. Satana si serve proprio di loro per spaccare la Chiesa in due.
Di questi ipocriti che un giorno parlano di umiltà, anzi di humilitas( perché detto il latino fa maggior effetto), e il giorno dopo fanno bella mostra di una sordida ripugnanza verso chi li contraddice e HS idee diverse dalle loro.
Posso permettermi, fr. Raffaele? Si vergogni! Ed è il meno che posso dirle.
Asino asinum fricat. De rustica progenie sempre villana fuit !
Vola alto Fra Raffaele e attento alle ali, che non siano di cera.
Quanta Teologia !!!
Ma clodine ancora non mi risponde !
Ti prego Marilisa
non cadere nelle provocazioni.
Siamo buonini,
Daiiii !!!!!
Aiutiamoci l’un l’altro.
Non puoi cambiare la testa delle persone !!!
Lo vedi che si giocano i vangeli per le soggettive tesi
e
noi vogliamo stargli dietro ?
Dai,
lascia perdere
Aiutiamo il nuovo corso del blog di Luigi,
che diamine non siamo stati capaci di vegliare soltanto un’ora sola ??????
Un po’ di piu’ ?????
Ho l’impressione che il filtro di Luigi cominci ad allargare le maglie, se consente che un frequentatore del blog si permetta di offendere un altro, impunemente, con termini come “mala genia”, schifoso, presuntuoso, vergognoso, ipocrita e, dulcis in fundo (meglio: in cauda venenum), strumento di Satana.
Siamo sicuri che sia “accettabile”?
Non temo gli avventori del predellino, sig. Spiletti, sono indegni di nota.
Sarà il gestore del blog a farsene carico. Ignorantia legis non excusat.
Grazie per il sostegno.
In Cristo
Fr. Raffaele.
Perché, Spiletti, secondo lei io avrei offeso il frate Rafael? Ovvero, quando si sentono certi spropositi, anche detti in latino, non si dovrebbe dire quel che si pensa? E chi l’ha detto, scusi tanto? E perché, poi, lei si intromette?
Lei faccia pure le carezze a chi vuole, e lasci agli altri ( da cui lei dissente) di dire la verità a chi se la tira, anche se spiacevole.
Non faccia l’ avvocato difensore di quelli con cui si sente in sintonia.
Matteo caro, io non intendo tacere di fronte a certe sparate insultanti, anche se non dirette a me personalmente, dette con disprezzo verso una,due,cento o mille persone. Non lo farò MAI.
Non si tratta di cadere nelle provocazioni. Per me è un DOVERE quello di
parlare con franchezza a chi la fa fuori dal vaso, e per di più con saccenteria.
Non nomini il Cristo invano, supponente fr. Rafael. Non è lecito farlo.
E studi bene il latino che tanto le piace. Glielo consiglio vivamente.
Cara Marilisa,
non cambiamo nessuno….
non puoi far ricredere chi è de coccio.
Magari se cambi nick
e te fai chiamà frà Cristoforo…. 🙂
Aquila non capit muscas.Tradotto: L’aquila non va a caccia delle mosche.
Vola sopra le controversie, supera le offese, oltrepassa l”umana stoltezza.
Il riferimento, destinato a petrus ,9 settembre 2015 @ 13:58 intendeva evitare ogni commento sulle maldestre riflessioni, sordite, maleducate, cui stava facendo oggetto la congregazione di cui sono membro, e in modo esplicito, abominevole.
Riguardo alle sue, invece, di esternazioni :inqualificabili ,gratuite, vale la stessa sententia: Aquila non capit muscas!
Ringrazio il dott. Accattoli, grato dell’ospitalità.
(Qui tetigerit picem inquinabitur ab ea)
Esimio fr. Rafael, se lei potesse solo immaginare quanto poco me ne cale delle considerazioni di un tipo quale è lei, che appartenga o meno ad una congregazione religiosa, credo che risparmierebbe il fiato per il dileggio altrui.
Persone come lei disonorano, a mio modesto avviso, la comunità, qualunque sia, alla quale appartengono.
Il veleno che immette nelle parole che usa a strafalcioni, la dice lunga sul suo animo. E smentisce clamorosamente quella umiltà ( falsa) che richiama nelle sue prediche miste a citazioni tratte dai testi sacri.
Mi creda: non impressiona nessuno con il suo latinorum, certamente non me.
Non di questa religiosità ha bisogno la Chiesa, posso assicurarglielo.
Lei è una persona che non mi piace affatto.
Studi il latino molto meglio, perché qualche svarione l’ ha fatto.
E lasci in santa pace quelli che, grazie a Dio, si trovano su una linea diversa dalla sua.
Non nomini il Cristo invano. E si abitui, se le riesce, alla mia franchezza quando va fuori dalle righe della buona educazione.
Saranno pure maldestre le mie riflessioni ma in tutta franchezza pure tu sei stato proprio poco convincente mio presunto frate.
nequaquam
Come accennai al dott. Accattoli nella mia presentazione a sostegno di un probabile intervento sul questo -come su altri blog in modo sperimentale-non era finalizzato a “convincere”, quanto a convincermi in relazione al Ministero che svolgo. Non avevo dubbi su voi tre. Posso dire che l’esperimento è riuscito.
Non è questione di “impicciarsi” in problemi che non mi riguardano, ma vorrei capire bene il principio per cui il commento di Marilisa delle 15.52 di ieri e i successivi, pur essendo a mio parere offensivi nei confronti di una persona, sono stati tollerati.
Sul serio, senza polemica: qual è il limite oltre il quale un commento non sarà accettato? Quali cattiverie passano il filtro di Accattoli e quali no?
Può venire anche il dubbio che si usino pesi e misure diverse a seconda dello scrivente, che per qualcuno si faccia eccezione…
Sarebbe opportuno, in una fase di riflessione sul “nuovo corso” del blog, chiarire questa situazione.
Vada, Spiletti, a rileggersi bene quel che ha scritto Accattoli, e forse riuscirà a capire.
Ma non sono sicura che potrebbe capire.
È più che evidente, fr. Rafael, che lei potesse non aver dubbi su chi non è di suo gradimento.
Lo ha dimostrato dal primo istante. Il che, per quanto mi riguarda, è di nessun interesse per me.
Di certo, essendo io liberissima nel mio pensiero, non cerco l’ approvazione di nessuno, specialmente se qualcuno vuol fare ” esperimenti” che riescano o meno.
Preghi di più e, soprattutto, abbia rispetto per chi è su una linea diversa dalla sua. Il rispetto è essenziale nel rapporto, anche se virtuale, con le persone umane.
Ce lo ha insegnato Gesù stesso. Ma forse lei ancora non lo ha capito.
Approfitto della presenza di un frate per porgli una domanda: cosa ne pensa del celibato dei religiosi?
A un frate donna ?
Immaginavo che sotto la cenere, le braci continuassero a bruciare.
Come spesso accade, dopo la tregua riprendono le ostilità.
Peccato.
C’è chi ancora non capisce la differenza fra il controbattere ai punti di vista e sparare insulti. E pensare che a me sembra tanto semplice….
Certo che in questo blog si vede di tutto e di più.
C’ è da farsi un bel po’ di risate.
😀 😀
Chi meglio di un frate donna può capire l’ambiguità dei tempi moderni! :))))
In effetti c’è da ridere molto… appaino e scompaiono personaggi a cui è dura dare credito.
La maleducazione e la mancanza di rispetto, in compenso, si riconoscono sempre.
Da spiletti continua così che Luigi ti da il 10 in condotta! 🙂
Perché dovrei “scomparire”, Petrus. Per la sua maleducazione? Per le aggressioni verbali della Signora? Per l’altro personaggio che esordisce attribuendo me un nome proprio di persona, femminile singolare, per commutarlo repentinamente in nome comune, femminile singolare: donna!?
Tre persone fragili ,in conflitto, disturbate da uno spirito di contesa, alla continua ricerca di consensi ,animate -anche se per motivazioni diversr che non intendo, né mi interessa anlizzare in questo contesto pubblico- dalla stessa astiosità, rivalità, nei confronti di tutti [omoios] e della donna in special modo che diventa, attraverso un misterioso moto ‘inconscio, motivo di cruccio e di invidia. Paradossalmente diventate, voi stessi “omofobi” senza averne coscienza! Provo una sincera pena…pacificatevi in Cristo, che vi ama, e attende da voi un sincero confiteor senza ipocrite maschere.
In quanto a me “Se qualcuno mi ha rattristato, non ha rattristato me soltanto, ma in parte almeno, senza voler esagerare, tutti voi.A chi voi perdonate, perdono anch’io; perché quello che io ho perdonato, se pure ebbi qualcosa da perdonare, l’ho fatto per voi, davanti a Cristo, per non cadere in balìa di satana, di cui non ignoriamo le macchinazioni”
II Epistola ai Corinzi -cap 2 ; 5-11
In fede
ft. Raffaele
Un bel tacer non fu mai scritto…
Ma che vuoi replicare a farneticazioni di questo genere?…
Dio sia con lei, fr. Rafael.
Vada in pace.
Non si tormenti più di tanto.
Dubito che la Signora Rafael
in queste mattine
si sia trovato/a
recitare dal libro delle Lamentazioni.
Giovedì mattina io mi trovavo a leggere:
«È divenuta come una vedova
…
Essa
piange amaramente nella notte,
le sue lacrime scendono sulle guance;
nessuno le reca conforto,
fra tutti i suoi amanti;
…
Senti come sospiro,
nessuno mi consola.»
Ho commesso grave peccato di distrazione,
a quelle parole
ho sorriso
sovvenendomi
della signora teologa frate del Blog Accattoli.
Si procuri preghiere di liberazione dalle ossessioni che popolono la sua psiche. La misoginia, di cui lei soffre in modo evidentissimo, colpisce una donna ogni dodici secondi facendola oggetto di insulti e di offese.
Come l’ omofobia, il razzismo e la disabilità, rientra in quella “mappa dell’odio” che la società civile respinge, e il cristianesimo aborra.
Che il Signore le dia pace!
Fr Raffele
@aborre!
Riprendono le ostilità sul fronte occidentale.
Interverrà l’ONU con una missione di pace?
daiii Fides…. 🙂
Sono profondamente atratto dalla fenomenologia
offerta da una donna frate/maschietto/teologa.
E’ interessantissimo.
Non pensavo di trovare tante curiosità interessanti sul blog di Luigi.
E
en passant
ancora sto attendendo risposta dalla teologa
alla accusa che ha mosso a Petrus di negazione dell’incarnazione.
Le avevo chiesto dove e in quali parole precise Petrus lo ha fatto.
da giorni attendo.
Mah !!!!
Vedo che è libera di accusare,
ed
è libera di non risponderne !!!
Grande senso di responsabilità
di un sè dicente frate.
Ma io continuerò a domandare sino a quando non risponde.
A Matteo e fr.Raffaele. Facciamo così: Matteo cessa di assediare fr.Raffaele sull’identità e fr.Raffaele risponde alla domanda di Matteo sull’accusa a Petrus in merito all’Incarnazione.
Veda, dott. Accattoli, lei mi vuol tirare per la giacchetta. Le dico, onestamente, che sarei tentato di glissare la sua richiesta. Non per mancanza di volontà nel non voler contestualizzare -per altro, non c’è nulla da contestualizzare, basterebbe rileggere in sequenza per risolvere la questione, visto che l’argomento dirimente è stato dibattuto e spiegato e non necessita di altri argomenti satelliti d’appoggio- quanto non ritengo opportuno assecondare una richiesta pressata con tanta insistenza, dal tono ricattatorio, ridanciano. Domanda non finalizzata ad uno scambio serio e costruttivo. Ma unilaterale, il cui scopo principale è sollecitare, far pressione per continuare a dileggiare.
Mi creda, non è il caso, non ho tempo per soddisfare i burloni.
Rinnovando la stima, la saluto con cordialità.
fr. Raff
A margine, in via esplicativa, in riferimento a petrus [8 settembre 2015 @ 12:18 ] il quale concentrava l’attenzione sulla sola natura umana di Cristo -piano orizzontale-mi sembrò non trascurabile un accenno sulla natura Divina del Figlio, consustanziale al Padre, trascurata in quel contesto. Gesù, il Logos, sistente dall’eternità, preesiste all’assunzione della natura umana realizzata attraverso l’incarnazione. Così, come formulato compiutamente nel Concilio di Nicea e professato nel simbolo di fede Niceno-Costantinopolitano.
E questo è quanto.
Reputo soddisfacente la risposta di fr.Raffaele e mi attendo che anche Matteo aderisca alla mia richiesta.
Risposta incomprensibile per un problema inesistente. Ma per rispetto a Luigi non vado oltre e la chiudo qui .
Richiesta incomprensibile infatti, Petrus, per un problema inesistente, hai detto bene; indipendente dalla mia volontà, di nessuna utilità. Senso civico vuole che si risponda alla richiesta di chi ci ospita. Non mi è costato farlo.
fr.Raffaele in verità Petrus non aveva scritto “richiesta incomprensibile per un problema inesistente”, ma “risposta incomprensibile per un problema inesistente”; intendendo per “risposta” la tua, che io ho preso per buona; ma ora basta davvero. Chiedo a tutti di non tornare su questa faccenda. Non pubblicherò più nulla che la riguardi.
“L’uomo appassionato di verità, o, se non altro, di esattezza, il più delle volte è in grado di accorgersi, come Pilato, che la verità non è pura”.
Marguerite Yourcenar