Domani 8 aprile alle 17.00 porto i miei amici di Pizza e Vangelo al Quirinale alla mostra Il Principe dei Sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino. Sono venti arazzi dei quali qui già parlammo e tra loro i due con la moglie di Putifarre che dice a Giuseppe “coricati con me” e lui che scappa: il primo – qui sopra – disegnato dal contemplativo Pontormo, il secondo – che trovate nel primo commento – con Giuseppe preso in fuga dal veloce Bronzino.
Invito i romani a casa di Putifarre: attenti alla moglie
10 Comments
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La Putifarre del Pontormo dà in ismanie, quella del Bronzino si butta. Il Giuseppe del Bronzino: “Corri Forrest corri”. Quello del Pontormo: “Oddio questa”. Altre spiegazioni verranno date sul posto. L’ingresso è gratuito e senza prenotazione. Io entro alle 17.00, chi arriva in ritardo mi raggiunge al secondo arazzo. Tanto sono venti.
Per gli amici romani: sarò a Roma per lavoro dal 18 c.m. fino al 30 giugno (e spero vivamente di “rimanerci” per “sempre”).
Fatevi sentire…
Ci verrei di corsa ma non posso muovermi dall’ufficio, peccato.
La moglie di Putifarre è donna leggiadra e lussuriosa, che parrebbe l’ esatta reincarnazione di Eva tentatrice (??).
Ma il marito dov’ era?
Il Giuseppe di Pontormo è tutto sussiegoso e anche (forse) lusingato; quello del Bronzino ha uno scatto da fare invidia ai migliori atleti di corsa agli ostacoli.
Aspettami, Luigi, al secondo arazzo, ma solo nella fantasia, perché, ahimè, troppo lontana.
Ad ogni modo quegli arazzi sono stupendi e invidio quegli amici che ti porti dietro.
Putifarre, o Potifar, era uno degli eunuchi del Faraone, quello che comandava le guardie.
Genesi 39: Ora Giuseppe era bello di forma e attraente di aspetto […]. La moglie del padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: “Còricati con me!”. Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: “Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto è nella sua casa e mi ha dato in mano tutti i suoi averi. Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nient’altro, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?”. E benché giorno dopo giorno ella parlasse a Giuseppe in tal senso, egli non accettò di coricarsi insieme per unirsi a lei. Un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro, mentre non c’era alcuno dei domestici. Ella lo afferrò per la veste, dicendo: “Còricati con me!”. Ma egli le lasciò tra le mani la veste, fuggì e se ne andò fuori. Allora lei, vedendo che egli le aveva lasciato tra le mani la veste ed era fuggito fuori, chiamò i suoi domestici e disse loro: “Guardate, [mio marito] ci ha condotto in casa un Ebreo per divertirsi con noi! Mi si è accostato per coricarsi con me, ma io ho gridato a gran voce. Egli, appena ha sentito che alzavo la voce e chiamavo, ha lasciato la veste accanto a me, è fuggito e se ne è andato fuori”.
bella zoccola!
😀
Mi pare che la moglie di putifarre rappresenti l’esatto contrario di Miryam ministro del Dubaj. Bella e istruttiva la sua intervista.
Purtroppo , pochi sono i Giuseppe che hanno la forza di affermare la propria dignità. Egli è una lezione per tutti e per tutti i tempi. Molti sono invece i vecchioni ( ricordate la casta Susanna) pronti ad approfittare del proprio potere per “acquistare” ciò che non dovrebbe essere oggetto di commercio.
“L’ommo p’ ‘a fessa addivènta fesso, ‘a femmena pe’ cazzo addivènta pazza.”
L’antica saggezza popolare degli antichi, deriva direttamente dalla Sapienza.
E’ il caso delle tante Putifarre e dei tanti vecchioni. Certo, bella zoccola e begli stronzi certo…
Lo spirito è pronto ma la carne è debole. In quella debolezza ll Diavolo pungola, di quella debolezza nel Suo infinito amore Dio misericordioso perdona chi si pente…
Il mondo va avanti per fessaggine e follia…
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Un’attenuante però la povera donna ce l’ha: era sposata ad un eunuco, credo suo malgrado…