Sono stato al Quirinale nel Salone dei Corazzieri per la mostra Il principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino. Ho letto Genesi 37-50 cercando nei venti arazzi Giuseppe, Beniamino, le scimmie, i cagnolini. Poi sono andato avanti e indietro in mezzo al Salone fino alla chiusura, figurandomi d’essere un Medici e avendo cura di non perdere nulla della luce gialla e rossa degli arazzi che mi veniva intorno. Qui – nell’episodio “Giuseppe perdona i fratelli” – la scimmia è sotto al piede destro di Giuseppe.
Giuseppe in Egitto i fratelli e la scimmia
20 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Qui la luce che ti viene intorno:
http://esposizioni.quirinale.it/2015_arazzigiuseppe/tour_arazzigiuseppe.html
Che meraviglia quegli arazzi, Luigi ! Grazie per il link, che permette anche a noi di ammirarli.
FOT
Siamo al termine della Quaresima e varrebbe la pena fermarsi un attimo a riflettere sulle conseguenze di una votazione avvenuta ieri in Commissione Giustizia del Senato.
Mi spiace che in questo blog alcuni temi, pur importanti e strettamente legati alla nostra testimonianza di cattolici oggi in Italia, siano affrontati solo marginalmente e quasi senza rendersi conto della gravità delle questioni.
Non interessano e si preferisce andare oltre.
Sono convinto che prima o poi dovremo rendere conto di tanta passività, afasia e indifferenza.
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2015/03/27/politica/cosa-bisogna-fare-per-fermare-il-ddl-cirinna
E per avere una visione un pochino più ampia:
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2015/03/24/politica/le-quattro-leggi-a-cui-dobbiamo-opporci
L’ennesima conferma di come sia impossibile in Italia essere cattolici e di sinistra (anche nel PD).
Altra vicenda penosa e dolorosa, a Bologna.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/03/26/news/cassero_il_pd_ritrova_l_unita_-110517607/
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/bologna-caffarra-foto-blasfema-cassero.aspx
Alla fine gli attivisti vergognosi e blasfemi del Cassero hanno vinto con la forza. Continueranno a ricevere finanziamenti pubblici senza limitazioni, e l’ODG della PD Raffaella Santi Casali è stato “sminato” per andare incontro alle PRETESE dell’Arcigay pagato con le TASSE dei contribuenti per le sue pagliacciate offensive!
Una volta tanto c’è stato un cattolico del PD ci ha provato, ma non ha avuto alcuna possibilità di successo in un partito che ha nelle lobby gay gli azionisti di maggioranza…come per il M5S e SEL d’altro canto.
Un anno, d’estate, in vacanza con amici e famiglie, noi papà abbiamo raccontato ai nostri figli la storia di Giuseppe. E’ cosa bellissima raccontare le storie. Se sono storie della Bibbia è cosa ancora più bella. I miei figli amano tantissimo la storia di Giuseppe. E quella di Davide è la seconda. Una volta abbiamo ricostruito la storia di Davide attraverso una raccolta di tutte le opere d’arte che vi si sono ispirate: bellissimo. Su Giuseppe ancora non ho provato, ma un giorno cela farò.
Avevo regalato ai miei nipotini un libro illustrato di storie della Bibbia e devo confermare che quella di Giuseppe era gettonatissima. Ci sono tutti gli ingredienti per appassionare: i fratelli invidiosi, le peripezie, il sogno , il lieto fine.
Per i fan di Galatino:
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/galantino-unioni-civili-no-testo-cirinna.aspx
Sarei molto interessato a conoscere la collocazione storia di questa bella vicenda e a sapere se ci sono fonti storiche diverse dalla Bibbia che la raccontano.
Grazie
http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788839915535/la-storia-di-giuseppe-dio-in-cerca-di-fratelli-genesi-37-50.html
L’unica cosa che posso dire e’ che dovrei avere questo in casa (preso da ragazza) ma che non lo ritrovo più.
Ogni tanto rivoluziono tutto per cercarlo e non salta mai fuori.
-:(
probabilmente l’hai imprestato a qualcuno e non ti ricordi più di averlo fatto, a me succede così 🙂
qualche notizia spicciola:
http://it.cathopedia.org/wiki/Genesi
http://it.cathopedia.org/wiki/Giuseppe_(patriarca)
http://dimensionesperanza.it/aree/formazione-religiosa/bibbia/item/2858-giuseppe-e-i-suoi-fratelli-gen-37-50-bruna-costacurta-.html
Qui un’esegesi ma non credo sia approfondita dal punto di vista storico.
Il racconto è straordinario, senza ombra di dubbio, forse il più affascinante del Vecchio Testamento.
Certamente la vicenda è collocabile storicamente, ma è altrettanto certo che siamo in un ambito leggendario in cui il reale, lo storico, si mescola al meraviglioso.
La Bibbia è un testo molto incarnato quindi definibile storicamente e culturalmente, non è un meraviglioso ariostesco.
http://it.wikipedia.org/wiki/Storicit%C3%A0_della_Bibbia
L’esegesi contemporanea penso rifiuti sia la demitizzazione assoluta sia l’inerranza.
E privilegia una lettura più “spirituale”.
http://it.wikipedia.org/wiki/Infallibilit%C3%A0_delle_Scritture
Anche nell’Islam c’è lo stesso problema con il testo sacro.
Anche più che con la Bibbia perchè il Corano è in un certo senso l’equivalente della nostra incarnazione, noi diciamo il Verbo si fece carne per l’Islam il verbo invece si fece libro.
La discussione sulle interpretazioni del Corano ricordano un po’ le dispute cristologiche dei primi secoli (tra docetismo e arianesimo).
Più si considera il corano increato pià ci si sentirà vincolati ad un’interpretazione letterale.
(L’equivalente cristiano delle dispute musulmane sulla natura del Corano si situa nell’ambito della cristologia: come gli ariani ritenevano creato il Figlio, così i mutaziliti facevano per il Corano; come Nicea giudicò il Verbo coeterno al Padre, così l’ortodossia asharita ritenne increato il Corano. Paragonabili sono anche i problemi sollevati, da un lato, dai rapporti tra la «madre del Libro» celeste e il Corano terrestre fatto scendere su Muhammad (cf. Sura 43,2-4) e, dall’altro, il nesso esistente tra le due nature di Gesù Cristo e la loro relazione con Maria.
http://www.dehoniane.it:9080/komodo/trunk/webapp/web/files/riviste/archivio/01/200702065a.htm)
(
E qual è quindi il suo parere, Sara, sulla “doppia natura” di Gesù Cristo e la rispettiva relazione con Maria?
In che senso?
Di mio non amo la storicizzazione assoluta dei testi religiosi, amo che mantengano una loro “alterità”. (lo stesso con la cristologia se intende questo)
Volevo dire a Fides che L’archeologia biblica suffraga la storicità dei testi sacri, sia dell’antico che del nuovo testamento. Nella biblioteca di Ninive, già attorno alla metà dell’ottocento, furono rinvenute le famose “Tavolette della Genesi” in caratteri cuneiformi appartenenti alla Tradizione Sumero/Assiro/Babilonese [650-1700 a.C] assolutamente sovrapponibili , nonostante i nomi arcaici, ai testi Ebraici dell A.T
Che poi non si faccia mai riferimento a semplici “leggende” ma a vere e proprie Tradizioni -ovvero “testi tramandati oralmente prima e per inciso poi) lo si evince anche da molti reperti coevi , epigrafi e non solo, di aree geografiche distanti per tempo e luogo rispetto a quelle Assire .
Proprio in una delle Piramidi, quella di Zoser, ad esempio [100.a.C] è narrata per filo e segno la grande siccità che investì il medio oriente 1500 anni prima , corrispondente ai fatti di Genesi 40 con , in dettaglio, l’intera vita di Giuseppe. Nella storia dell’uomo c’è sempre Dio…è Dio che si fa stroria ….
Grazie, Claudia!
Eccepisco solo che il fatto che un avvenimento sia scritto non significa automaticamente che sia anche vero. Penso a vicende narrate come quelle di Giobbe e di Giona… che evdentemente hanno un taglio di leggenda.
La vicenda di Giuseppe mi pare abbia il taglio di tanti racconti orientali.
E credo che dalla Bibbia vada colto soprattutto il senso, quello che viene comunicato ad ognuno dio noi, magari in modo diverso.
E concordo con te che una delle cose che emerge chiaramente è la presenza di Dio nella storia.
Un caro saluto.
Anche per noi vale lo stesso che per le generazioni passate;nonostante tutti gli sconvolgimenti i dubbi e le malvagità l’unica risposta adeguata può essere quella cui fin dall’antichità interi popoli sotto il cielo hanno continuato a professare la loro fede, che inizia con una celebrazione:”Te,Deum, laudamus”, e si conclude con un atto di fiducia:”In Te, Domine, speravi, non confundar in aeternum”.
Un caro saluto.