Lombardi: “Come Abramo il Papa non sa dove si andrà”

60 Comments

  1. picchio

    che bel ritratto, Luigi! grazie.

    5 Marzo, 2015 - 19:01
  2. “Camminare”: fu una delle prime indicazioni che papa Francesco ha dato nella Cappella Sistina, subito dopo l’elezione.

    6 Marzo, 2015 - 0:27
  3. Claudia Floris/Leo

    Padre Federico Lombardi (Luigi lo descrive molto bene in questa sintesi biografica) palesa sempre una certa ansia, o imbarazzo non saprei, riguardo al Pontefice e certe sue esternazioni . Noto in lui una eccessiva prudenza nel parlare: troppo misurato, troppo discreto. Mi sono spesso chiesta se questo modo di incedere così enigmatico, timoroso, non celi un’intima preoccupazione, un’inquietudine, la stessa di ogni cattolico del resto.

    6 Marzo, 2015 - 7:12
  4. Claudia Floris/Leo

    La Chiesa “cammina”, certo. Lo fa da duemila anni. A “fortiori ratione” a fronte della Sua storia dovrebbe avere un passo meno incerto, più spedito, non un vago “camminare”, fatalista, in cui ci si appella unicamente all’intervento dello Spirito Santo il quale -historia docet- non sappiamo mai esattamente in che modo agisce o agirà.

    La Chiesa è punteggiata da questa presenza misteriosa. Basterebbe ricordare come a periodi di forte sviluppo e prestigio di alcuni pontificati [dove si consumarono anche gravi scandali anche recenti] seguirono tempi di umiliazione, cenere, “limitazione” del potere spirituale con conseguenti crisi e fratture .

    Che la Chiesa sia “creatura dello Spirito”, poi, lo si evince dal fatto che tali fratture non furono mai definitive ma destinate a ricomporsi e questo perché Lo Spirito precede La Chiesa, ma non è La Chiesa, la Chiesa può solo invocarlo [ “Veni Sancte Spiritus” ] senza per questo possederLo! Motivo per il quale quel “camminare” evocato da papa francesco non può prescindere dall’appello improrogabile del Risorto il quale si espresse chiaramente riguardo all’investitura assegnata a Pietro che è quella di ” Pastore”, “guida”…investitura dalla quale un Papa non può sottrarsi.
    Pietro non è “Giovanni” e non è neppure “Paolo”, ma è Colui al quale il Risorto chiede espressamente di “pascere i suoi agnelli”.

    6 Marzo, 2015 - 7:28
  5. Claudia Floris/Leo

    “INDEFETTIBILE E SUPREMA LA PAROLA DEL MAESTRO: «TU ME SEQUERE» …

    Dall’amore di Cristo e per l’amore ai seguaci di Cristo la potestà di reggere, di ammaestrare che non è lecito né contestare, né ingannare (cf. Act. 5)… Una potestà, di cui Pietro lascerà eredi i suoi successori su questa sua cattedra romana, ed a cui egli darà nel sangue la suprema testimonianza: «Cum autem senueris, extendes manus tuas, et te alius cinget et ducet quo tu non vis». Disse questo (il Signore) per indicare con quale morte egli (Pietro) avrebbe reso gloria a Dio. E, detto ciò, gli soggiunse: Seguimi» .

    Paolo VI
    Udienza generale
    Mercoledì in Albis,29 Marzo 1967

    6 Marzo, 2015 - 7:50
  6. picchio

    claudia
    Noto in lui una eccessiva prudenza nel parlare: troppo misurato, troppo discreto, Mi sono spesso chiesta se questo modo di incedere così enigmatico, timoroso….

    Si sta comportando come si comportava con Benedetto XVI cosa che scatenò le ire di molti ( mi ricordo tra gli altri Raffaella e il suo amici di Ratzinger) che lo accusavano di immobilismo e di non far nulla per difendere il pontefice dagli attacchi che riceveva, rimpiangendo l’attivismo e il presenzialismo di Navarro-Valls.
    Ora gli stessi, al contrario di te, lo dipingono ( insieme a tutta la sala stampa) come un solerte agit prop di Bergoglio. Mi sembra che troppo spesso diamo una lettura della realtà troppo filtrata dai nostri convincimenti.

    6 Marzo, 2015 - 7:51
  7. discepolo

    nulla deve trapelare,la gente deve vivere serena e avcontentatsi delle spiegazioni che non spiegano nulla di Padre Lombardi. E cio‘ e‘successo anche sotto Benedetto e sopratutto per le sue dimissioni Che deve fare il povero padre Lombardi?Barcamenarsi,smentire,smussare,fare la faccia ottimista anche se poi lo sguardo tradisce quell‘ansia che ha colto cosi‘intelligentemente. Claudia. Tutto deve essere presentato ai giornalisti e al popolo in maniera soft,in quello stile ecclesistico o clericale dove le parole sono pesate col bilancino e sembra sempre divivere in in mondo ovattato senza drammi.Claudia ha l‘impressione che cio“nasconda un ansia. Io hol‘impressione chenasconda semplicemente la verita‘, i drammi ,le lotte,le divisioni,che stanno avvenendo in Vaticano. Siamo a un passo dallo scisma ma si deve dare l“impressione che tutto sia concordia e serenita‘,hanno cercato di togliere potere al Card. Pell,micidiali scontri di potere ogni giorno e ogni notte sono in opera,m aldifuori nulla deve trapelare. Sopire,smussare,tacere,dire e non dire questo e ‘il difficile compito di Padre Lombardi. Preghiamo per lui,non deve essere un lavoro facile!

    6 Marzo, 2015 - 8:44
  8. Sara1

    Vero i Ratzingeriani lo consideravao un mollaccione, a me è sempre piaciuto (insieme a Spadaro anche lui nominato da Ratzinger e adesso arruolato dai media nella brigata bergogliana).

    un gran signore, una spanna sopra tuttti.

    6 Marzo, 2015 - 8:45
  9. Claudia Floris/Leo

    Non siamo ad un passo, cara discepolo, siamo DENTRO, uno scisma!

    6 Marzo, 2015 - 8:49
  10. Sara1

    Così dentro che a qualcuno pare che lo scisma sia fuori.

    (però c’è sempre l’ecumenismo e alla fine riporterà tutto uguale)

    6 Marzo, 2015 - 8:50
  11. Claudia Floris/Leo

    Uno scisma destinato ad esplodere presto o tardi in tutta la sua virulenza…

    6 Marzo, 2015 - 8:53
  12. picchio

    sara
    🙂 🙂 🙂 🙂

    6 Marzo, 2015 - 8:54
  13. picchio

    ma invece di minacciare scismi ogni tre per due, fatevelo questo scisma e non rompete più gli zebedei, Non se ne può più: il papa non fa il papa come volete voi? e fatevi questo scisma e hasta la vista.

    6 Marzo, 2015 - 9:04
  14. Eugenio Spiletti

    Ma pensa come è strano il mondo.
    Chi fino a un paio di anni fa, sotto il pontificato di Benedetto XVI, non andava nemmeno a messa, adesso scomunica i presunti scismatici?
    Ma l’accoglienza del prossimo non comincia da chi ci è più vicino?

    Misteri della nuova inquisizione progressista!

    6 Marzo, 2015 - 9:45
  15. picchio

    eugenio

    a) io non andavo a Messa, ma non accusavo il papa di aver provocato uno scisma e non dichiaravo b16 invalidamente eletto o non papa regnante

    b) non ho scomunicato nessuno, ma ho invitato coloro che da tempo minacciano lo scisma a farselo. Non sto cacciando nessuno, sono loro che da tempo minacciano di andarsene.
    Non cogli la differenza Eugenio? non mi stupisco.

    6 Marzo, 2015 - 10:08
  16. picchio

    e poi perchè saremmo dentro uno scisma?
    Semplicemente perchè è arrivato un papa pastore e profetico, invece che teologo, che senza cambiare nulla della dottrina cattolica ( ha persino parlato in più occasioni dell’aborto e della famiglia fondata sul matrimonio, pensa te ) ha messo l’accento su aspetti del Vangelo spesso bypassati da noi del primo mondo, predicando questo insegnamento anche con una miriade di gesti.
    Che qualcuno per questo dichiari uno scisma non so se sia più assurdo o patetico.

    6 Marzo, 2015 - 10:30
  17. Eugenio Spiletti

    Colgo l’incoerenza di chi predica la misericordia verso i lontani (che restano lontani) e poi non sopporta i fratelli più vicini.
    Nessuno minaccia lo scisma: è un timore che preoccupa e angoscia.
    Un male al quale si risponde con la preghiera.

    6 Marzo, 2015 - 10:48
  18. picchio

    fine della predica Eugenio?
    ribadisco che mi hanno rotto gli zebedei. Tu cogli dell’incoerenza? me ne farò una ragione.

    6 Marzo, 2015 - 11:23
  19. picchio

    Nessuno minaccia lo scisma: è un timore che preoccupa e angoscia.

    non mi preoccupa e non mi angoscia minimamente, che ti angosci e ti preoccupi è patetico e aassurdo per i motivi spiegati sopra.

    6 Marzo, 2015 - 11:27
  20. Eugenio Spiletti

    Di fronte a tanta carità non si può aggiungere altro.

    6 Marzo, 2015 - 11:39
  21. Fides

    Ma perché Spiletti questa patologica attenzione a cogliere l’altrui incoerenza?
    Se papa Francesco afferma “Chi sono io per giudicare” , chi dà a lei questo privilegio?

    Riguardo poi allo scisma, direi che è del tutto evidente che viviamo in un mondo di rapide e globali e drammatiche trasformazioni, che incidono sulla cultura, sugli usi, sulle tradizioni, e ovviamente anche sulla fede e il sentimento religioso.

    E’ notizia di oggi che il sindaco di New York ha deciso di dichiarare festiva la giornata di apertura del Ramadam, nel rispetto del milione di musulmani residenti.

    E’ inutile opporsi e strepitare. Questo è il mondo che cambia. Se qualcuno non lo vuole capire, scenda!

    6 Marzo, 2015 - 12:05
  22. Eugenio Spiletti

    @Fides,
    ho scritto “colgo l’incoerenza di chi…”, in risposta all’invito di picchio delle 10.08:
    “Non cogli la differenza Eugenio? non mi stupisco”.

    Non c’è nessuna patologica attenzione, c’è un franco confronto, senza peli sulla lingua.
    Il problema è che appena si alza qualche voce fuori dal solito coro, apriti Cielo!: ironie e disprezzo.
    Chi dà a picchio il “privilegio” di giudicare gli altri? E chi lo dà a te, Fides, di parlare di attenzione “patologica”?
    Il confronto necessita di rispetto, non di offese (perché tali sono scrivere che non stupisce come una persona non colga certe differenze, così come scrivere che c’è una patologia). Adesso qualche intelligentone mi accusi pure di vittimismo!

    6 Marzo, 2015 - 12:16
  23. Fides

    Mi spiace, Spiletti, che lo ritenga offensivo.
    Per me era una cosa molto seria e non sto scherzando.
    La sua è certamente una forma maniacale. patologica.
    Non pensare in nessun modo che una simile ossessione rientri nella norma.
    Rifletta un attimo e magari dedichi più attenzione al suo lavoro.

    6 Marzo, 2015 - 12:21
  24. Marilisa

    Condivido le parole obiettive di Fides.

    6 Marzo, 2015 - 12:43
  25. Eugenio Spiletti

    La vostra carità assomiglia a un linciaggio.
    I soliti metodi che qui sono praticati da sempre, e specialmente dagli alfieri della misericordia e della tolleranza.

    6 Marzo, 2015 - 13:19
  26. Eugenio Spiletti

    “Mente aperta e cuore grande” e poi vomitate questi insulti con violenza contro chi non la pensa come voi?

    6 Marzo, 2015 - 13:21
  27. FABRICIANUS

    Oh discepolo le lotte, le “guerre”….interne…è così dagli Atti degli Apostoli….E per giungere ai tempi nostri è stato così con ogni Romano Pontefice, (non parliamo poi di quando eravamo uno Stato temporale).

    Permettimi, non ti crogiolare nel “dolore”….

    Gesù detto il Cristo, Crocifisso e poi risorto è al di sopra di tutto questo e, quando sarà il momento chiederà a tutti, me compreso ovviamente…il conto.

    Non ti crogiolare…Buona III domenica di Quaresima.

    P.S. Non ci sarà nessuno scisma.

    6 Marzo, 2015 - 13:22
  28. Fides

    Spiletti, ritiro tutto se la prende come un’offesa.
    Ma le assicuro che non voleva esserlo, in nessun modo.

    6 Marzo, 2015 - 13:37
  29. Eugenio Spiletti

    Non voleva esserlo, ma lo era.

    6 Marzo, 2015 - 14:07
  30. Marilisa

    Dire la verità non significa insultare, caro Spiletti.
    Se così fosse, lei che dice la sua verità, che non è quella di altri, sarebbe un insulto continuo.
    Carità e misericordia non contemplano l’ approvazione obbligata di ciò che non si condivide.
    Quando lo capirà, sarà sempre tardi.

    6 Marzo, 2015 - 16:35
  31. picchio

    grazie Sara,
    avevo letto una recensione dell’edizione in inglese, non avevo visto che era già uscito anche in Italia

    6 Marzo, 2015 - 17:09
  32. picchio

    Eugenio
    piantala di fare sempre la vittima. E’ un’offesa scrivere che non cogli certe differenze?? in effetti non l’avevi colta visto che mi avevi accusato di scomunicare gli altri, cosa che non avevo fatto.
    Raccogli tutto come un’offesa, cosa dovrei dire io che sono stata da te accusata in modo puerile di flirtare in in internet, salvo poi nasconderti, sempre in modo puerile, dietro la foglia di fico del “stavo solo scherzando”?

    6 Marzo, 2015 - 17:21
  33. A proposito di scisma, quello tra la chiesa cattolica e la chiesa copta fu provocato da una diatriba del concilio di Calcedonia. Seguendo Cirillo di Alessandria, infatti, i copti asserivano che in Cristo vi sono la natura divina e quella umana, ma non sono unite in un’unica persona. La cosa è stata superata nel 1973 sotto il pontificato di Paolo VI. Uno scisma, questo, del quale non riusciamo neppure a capire più le ragioni … se non il fatto che probabilmente le due chiese aspiravano ambedue al primato.
    Conclusione: fare scismi non conviene; è come litigare in famiglia. E poi, per rimettersi d’accordo, passano i millenni ….

    6 Marzo, 2015 - 18:16
  34. Eugenio Spiletti

    Anche “puerile” è un complimento, vero?

    6 Marzo, 2015 - 18:36
  35. picchio

    Ohohoh……..scusami tanto… Mi hai dato della zoccola in maniera molto adulta.

    6 Marzo, 2015 - 19:39
  36. roberto 55

    Si, Picchio, ma l’ha fatto in nome dei “valori non negoziabili” …………….-)))))))))
    Buon venerdì sera a tutti !

    Roberto 55

    6 Marzo, 2015 - 19:56
  37. picchio

    ciao Roberto
    🙂 🙂 🙂

    6 Marzo, 2015 - 20:22
  38. Claudia Floris/Leo

    Purtroppo, Antonella, gli scismi non vengono mai per caso, esplodono dopo una lunga gestazione, quando le frizioni all’interno del Corpus sono tali per cui la rottura si fa inevitabile, oltre che dolorosa. E questo perchè spesso si fa l’errore di imporre uno standard spirituale e pretendere che venga rispettato e condiviso. Nel momento in cui una comunità religiosa manifesta un suo particolare carisma [vedi francescani dell’Immacolata] viene tout court disapprovato e messo all’indice. Così come non si può chiedere, imporre, che una monaca battistina approvi la spiritualità friccicarella di una Suor Cristina [pop star della TV] . L’obbligo di non celebrare più la Santa Messa nel Vetus Ordo è stata, ed è, vissuta da quei religiosi che la praticavano come un’atroce ingerenza. E’ in atto , ad esempio, una travagliata diatriba, o meglio , un conflitto, della Chiesa in Germania che sulla scia del CVII contrappone alla Chiesa gerarchica una Chiesa di laici, agisce autonomamente e indipendentemente dal papa e dai vescovi ,ed è in atto a tutt’oggi un processo di ecclesializzazione.
    Ripeto: la Chiesa è già dentro lo scisma, ma, chi vuole continuare a grattare la vernice e credere che tutto fila liscio,libero di farlo, ci mancherebbe!

    6 Marzo, 2015 - 21:04
  39. Claudia Floris/Leo

    De-ecclesializzazione. ..

    6 Marzo, 2015 - 22:18
  40. Marilisa

    “Tutto deve essere presentato ai giornalisti e al popolo in maniera soft,in quello stile ecclesistico o clericale dove le parole sono pesate col bilancino e sembra sempre divivere in in mondo ovattato senza drammi.”( discepolo)

    Lei, discepolo, è perspicace come al solito. Che dovrebbe fare, secondo lei,il padre Lombardi? Non pesare le parole col bilancino? Gridare ai quattro venti che nella Chiesa è in atto uno scisma? E a chi addebitarlo, scusi tanto, questo scisma?
    Io ne darei la responsabilità pesante a chi, come lei, si strappa i capelli perché finalmente c’è un Papa che sta cercando in tutti i modi di fare uscire la Chiesa dalla autoreferenzialità per la quale non riusciva più a comunicare con la gente ed anzi la allontanava sempre più.
    C’ era una Chiesa fine a se stessa che aveva fatto dimenticare quel Gesù che l’aveva istituita. Ne parlava, sì, in astratto, ma l’astrattezza non è il linguaggio della gente comune, specie se in difficoltà.
    Dunque, è tutta vostra la colpa del presunto scisma, che in realtà non c’è affatto. O se c’è, ricorda tanto le divisioni che sempre ci sono state nell’ambito della Chiesa ( dagli inizi!) e in ogni altro ambito del vivere umano. E che sempre ci saranno. Tutto ciò è ricorrente nella Storia, e chi vuole rappresentare un “dramma” che non c’è, scantona ridicolmente.
    Il mondo ovattato che lei vorrebbe, discepolo, non ci sarà mai se non nelle favole. Quindi smetta di recriminare e di innalzare alti lamenti che si perdono nell’aria o che sono recepiti solo da chi è uguale a lei.

    7 Marzo, 2015 - 2:13
  41. Marilisa

    Ha scritto il padre Lombardi: “C’è stato un grande impatto di Francesco, che ha aiutato tantissima gente a capire che centro del servizio della Chiesa è il messaggio cristiano sull’amore di Dio, la misericordia, il perdono, la salvezza per tutti…. Francesco è riuscito incredibilmente a ribaltare questa situazione e la Chiesa è diventata un punto di riferimento positivo per tantissime persone”.
    Verissimo. Ma questa è la colpa di papa Francesco, secondo voi, e ve ne dispiacete moltissimo. Perché voi, nella vostra grettezza, preferireste la Chiesa degli anatemi e dei castighi eterni, quella che predica la paura di Dio; quella che dovrebbe adorare la Chiesa stessa, e i suoi rituali, più del Signore.
    Dio non vuole questo tipo di fede; vuole essere amato per se stesso, non temuto. Un Padre o una madre che si fanno temere non saranno amati. E tu, discepolo, da madre quale sei, dovresti saperlo bene.
    Papa Francesco punta la sua missione sull’amore di Dio, sulla misericordia sul perdono e sulla salvezza, perché Gesù stesso ha detto: “non sono venuto per condannare ma per salvare”.
    Ma lei, discepolo, e quelli come lei, dimenticate che la buona notizia ( evangelo) di Gesù era proprio questa.
    Allora la domanda è: a che vi serve la religione cristiana se non ne avete colto il messaggio centrale?

    7 Marzo, 2015 - 2:17
  42. Claudia Floris/Leo

    La fede va incoraggiata, certo, ma viene sempre dall’Alto, da una precisa elezione di Dio, e non mai prodotta ex opere operato, per merito di un qualunque ministro fosse anche il più santo dei papi.
    Molti sono stati i predecessori di Francesco che han lasciato segni indelebili non solo nelle coscienze, ma nell’intera struttura della Chiesa. Per quanto riguarda i riti, poi, sono ” segni efficaci della grazia» imprescindibili ed hanno il «potere di santificazione» e in quanto «cause strumentali» racchiudono la grazia necessaria per la salvezza poiché istituiti da Cristo…
    Papa Francesco non è, come ogni papa del resto, una “divinità” , non è Cristo, ma semplicemente il Suo Vicario che tenta, con grande sofferenza, di adempiere al mandato toccatogli in sorte…tutto il resto, non ha senso.

    7 Marzo, 2015 - 11:09
  43. Claudia Floris/Leo

    In quanto all’amore per Dio [e non di Dio , che è Amore] questo richiede un lungo processo, un lungo cammino, impervio, costellato sovente da cogenti cadute, e poche risalite. E siccome l’amore è un mistero e non scatta in automatico credo che si ama solo ciò che si conosce, si desidera, si anela, si cerca…e Dio, a chi lo cerca, si fa sempre, sempre, sempre trovare…in modo misterioso a volte, toccando corde profonde proprio come con quell’ “Innominato” di Manzoniana memoria.
    Non basta essere padre o madre .Si può essere madri o padri senza aver mai conosciuto i propri figli, senza averne la minima consapevolezza.

    7 Marzo, 2015 - 12:00
  44. Sara1

    “e Dio, a chi lo cerca, si fa sempre, sempre, sempre trovare”

    L’iniziativa di Dio precede quella umana Clauda. (La preparazione dell’uomo ad accogliere la grazia è già un’opera della grazia. http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c3a2_it.htm)

    7 Marzo, 2015 - 12:22
  45. Sara1

    Mentre oggi Francesco vi da forma concreta.

    7 Marzo, 2015 - 13:13
  46. Claudia Floris/Leo

    ”Tardi ti ho amato, o bellezza così antica e così nuova,tardi ti ho amato!
    Ed ecco che tu eri dentro e io fuori,e lì ti cercavo. Deforme come ero,mi gettavo su queste cose belle che tu hai creato. Tu eri con me,ma io NON ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature,che non esisterebbero se non fossero in te. Mi hai chiamato,e hai vinto la mia sordità. Hai mandato bagliori,hai brillato e hai dissipato la mia cecità. Hai diffuso la tua fragranza,io l’ho respirata, e ora anelo a te. Ti ho assaporato, e ho fame e sete. Mi hai toccato, e aspiro ardentemente alla tua pace”

    (S.Agostino)

    Dio si fa trovare, perché Lui è Amore, e chi ama è sempre più debole rispetto all’oggetto amato, che può anche non ricambiare…fintanto la creatura non avverte quella tensione verso il creatore, non riesce a rintracciarne neppure i segni disseminati lungo il percorso che gli è stato assegnato..

    Su Kasper, preferirei stendere un pietoso velo, specie in relazione a Benedetto XVI del quale, fin dall’incarico di Prefetto, non ebbe mai nei confronti del Cardinale teutonico una gran simpatia, reciproca evidentemente e mi stupisco del fatto che trovi, nei documenti di Benedetto XVI “del buono” ..ah, già, dimenticavo…in vista di Papa Francesco…ovviamente!…

    7 Marzo, 2015 - 13:53
  47. Marilisa

    Abbiamo sempre sentito dire che Dio ci ha creati per amore e che la vita è un dono. Dunque, l’Amore di Dio è la nostra sorgente. Abbiamo anche sentito dire che chi lo cerca, prima o poi Lo trova. Eppure accade che molti non riescano a trovarLo o a vederLo o anche solo ad intuirLo, e non sempre per loro colpa. Non pochi ne restano crucciati e tormentati.
    Può però anche capitare che parecchi che l’hanno trovato, lo perdano di vista per un periodo più o meno lungo.
    Come si spiega tutto questo? Si spiega solo ammettendo che Dio è Mistero, così come Mistero è la Vita.
    Gesù ha detto: “chi ha visto me, ha visto il Padre”. Allora, noi che ci professiamo cristiani crediamo che Gesù abbia il Volto del Padre. Ebbene, Gesù ci ha insegnato il comandamento NUOVO: “amerai il prossimo tuo come te stesso”. Non si è limitato a dirlo, lo ha mostrato e dimostrato in prima persona col sacrificio supremo della morte in Croce.
    Il che significa che la priorità per la salvezza è questa.
    Quando si ama l’altro, il nostro fratello, c’è la premessa essenziale per l’unione con Dio, anche se si dice di non credere in Dio. Ne deriva che questo è possibile per tutti quelli che non si chiudono nel proprio sé (egoismo) ma si aprono agli altri,indipendentemente dalla religione alla quale sono legati.

    7 Marzo, 2015 - 21:03
  48. Marilisa

    L’input per arrivare a Dio non può arrivare da parte dell’uomo, creatura limitata com’ è, ma giunge dalla sorgente dell’Amore, cioè da Dio stesso, il quale può farsi sentire in molti modi, anche nella coscienza dell’uomo, ovvero in quella sede in cui si avverte ciò che è Bene e ciò che è Male.
    Qui, infatti, c’è lo Spirito di Dio che noi definiamo Spirito Santo. E se, pur avvertendo la presenza del Male, l’uomo la trattiene, questa presenza, in sé idolatrando la propria presunta onnipotenza e ponendosi al centro dell’ Universo, di cui si sente il padrone assoluto, a quel punto avviene il dramma della rottura fra Dio (Amore) e l’uomo che collabora col Maligno.
    Ci si salva amando, cioè avendo misericordia e praticando la giustizia.
    Detto questo, si può dire che se la Chiesa non mette in GRANDE evidenza il Volto della misericordia e della pietà di Dio,cioè dell’Amore indefettibile del Padre, ma preferisce additare, come sempre ha fatto, divieti e castighi cui si va incontro se non si ama Dio, non riuscirà mai a suscitare amore tra i fedeli, ma solo paura di un Dio dal volto perverso.
    Una fede legata alla paura e a dei precetti non è vera fede, è costrizione.
    Dio, che ha creato l’ uomo libero, non vuole una fede obbligata.
    Tutti siamo chiamati a suscitare una fede vera, mostrando il Volto autentico di Dio.

    7 Marzo, 2015 - 21:12
  49. Marilisa

    Per esemplificare. Se qualcuno mi dicesse: devi amare una certa persona altrimenti saranno cavoli amari, non per questo riuscirei ad amare quella certa persona.
    Idem per l’amore dell’uomo per Dio. Chiaro il concetto ?

    7 Marzo, 2015 - 21:25
  50. Nino

    Scisma?

    Una metafora della sindrome dello specchio ovvero quello che in psicologia si definisce transfert.

    Esempio, ho confusione di idee? Vedo un mondo confuso, il caos.
    Sono di malumore? Vedo nero, ho perso la speranza.

    Ai voglia a scacciare i mercati dal tempio:

    7 Marzo, 2015 - 21:47
  51. Luigi Franti

    Nel frattempo, abbiamo scacciato l’ortografia.

    8 Marzo, 2015 - 9:53
  52. Claudia Floris/Leo

    Ciao Franti ; -*

    8 Marzo, 2015 - 15:08
  53. Eugenio Spiletti

    Come al solito i commenti di Roberto sono fuori luogo e di una banalità sconfortante. Perchè intromettersi poi?
    Sui valori non negoziabili direi che c’è poco da scherzare, data la serietà dei problemi che pongono, specialmente per i cattolici.
    Capisco che Roberto non sappia cosa siano i valori non negoziabili e non si sia mai posto il problema della loro rilevanza nella vita concreta degli Italiani.
    In questo blog ci sono molti cattolici sui generis, che vivono un cattolicesimo su misura e a proprio uso e consumo, e molti che parlano di cose che non capiscono e che ignorano.
    E per amore di una battuta (che non fa ridere) non si rinuncia a scrivere delle stupidaggini…

    PS
    abbiamo capito che siete amici e che la pensate allo stesso modo, non c’è bisogno di sottolinearlo ogni volta.
    Buona domenica

    8 Marzo, 2015 - 16:24
  54. picchio

    invece di prendertela con Roberto, di chiedermi scusa non ti viene neanche in mente, vero ?

    8 Marzo, 2015 - 17:17
  55. Marilisa

    “In questo blog ci sono molti cattolici sui generis, che vivono un cattolicesimo su misura e a proprio uso e consumo, e molti che parlano di cose che non capiscono e che ignorano.”

    Giusto. Qui solo lei, Spiletti, capisce e conosce. Applauso!

    8 Marzo, 2015 - 19:43
  56. picchio

    marilisa, eugenio ha scritto il proprio ritratto scrivendo :….e molti che parlano di cose che non capiscono e che ignorano.
    E per amore di una battuta (che non fa ridere) non si rinuncia a scrivere delle stupidaggini…

    8 Marzo, 2015 - 19:58
  57. Nino

    “Nel frattempo, abbiamo scacciato l’ortografia.”

    //////////

    Pur avendo notato l’errore subito dopo l’invio, dovuto ad un passaggio da copia e incolla, ho volutamente evitato di correggere, lasciando ad altri l’occasione di un clamoroso scoop.

    Bello procurare qualche attimo di gioia e godimento.

    8 Marzo, 2015 - 23:27
  58. Eugenio Spiletti

    Picchio e Marilisa,
    quando avrete finito con le purghe staliniane sarà sempre troppo tardi.
    Mi si chiede anche di scusarmi, dopo tutte le ingiurie ricevute?
    C’è una sproporzione enorme tra quanto ho ricevuto e quanto ho provato a restituire.
    Mi spiace che si voglia sempre travisare la realtà per colpire velenosamente e con cattiveria una delle pochissime voci fuori dal solito coro.
    E’ il metodo di sempre e ormai sono rassegnato, anche se, per il momento, continuo a non farmi azzittire.

    PS
    ad ogni modo, Picchio, non intendevo darti della “zoccola”, ma solo sottolineare come in quella occasione avessi usato in modo improprio il blog. Mi spiace che tu (proprio tu poi che hai dimostrato in altre occasioni un bel pelo sullo stomaco) possa esserti offesa per così poco. In ogni caso mi rendo conto che ci sei rimasta male e ti prego davvero di perdonare la mia facezia. Mi auguro che prima o poi anche nei miei confronti valga lo stesso principio.
    Me la sono “presa” con Roberto, perché interviene poco ma riesce sempre ad essere sgradevole e a manifestare antipatia nei mie confronti: non resiste proprio alla tentazione del linciaggio. Lo perdono, ma glielo faccio notare.

    9 Marzo, 2015 - 8:53

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