Spasima e gemi figlia di Sion
come una donna al parto,
perché presto uscirai dalla città
e dimorerai per la campagna
e andrai come una schiava a Babilonia.
Là il Signore vi riscatterà
dalla mano dei nemici.
Vi libererà dando a te un figlio.
[da Michea 4]
Vi libererà dando a te un figlio
3 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Oggi è il secondo giorno della mia novena di Natale con i profeti. Per intenderne la grammatica vedi il primo commento al post di ieri Sento un grido di donna al primo parto. A partire da oggi darò anche il link all’antifona maggiore del giorno, cantata in gregoriano, che oggi 17 dicembre è quella che inizia con le parole O Sapientia. Prendo le antifone dal “Cantuale Antonianum” che ringrazio.
Nel testo di oggi segnalo la compresenza del plurale e del singolare nel titolo e nel testo: “Vi libererà dando a te un figlio”. La figlia di Sion è l’intero Israele ma è anche la donna che l’impersona nell’accoglienza del liberatore. Si tratta di una compresenza che non è in Michea: la mia è un’imitazione interpretativa.
“Libererà dando un figlio”, esprime bene il casino in cui ci mette il Natale e la sua attesa. Libererà: quindi NON ci libereremo MAI da soli, né come individui, né come società, né come umanità. Ma quel figlio attraverso cui avverrà la liberazione ci complica all’inverosimile la vita: implica a) una nostra libera accettazione che b) ci manda completamente all’aria la vita c) è per sempre, cosa che sono i figli ( e non i diamanti, come suggerisce quella pubblicità oca).
Tradotto: io attendo contemporaneamente che Dio venga nella mia vita, per a dargli la mia libertà , e la mia vita stessa : da adesso fino alla fine.
Poi, prova un po’ a dire a cuor leggero : buon avvento e buon Natale.
Pirla va bene, ma fino a un certo punto….
🙂
🙂