«Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». Partendo da queste parole dell’Apocalisse Francesco poco fa al cimitero del Verano ha svolto una drammatica lettura dell’opera devastatrice che l’umanità viene compiendo di sua iniziativa: “Noi siamo capaci di devastare meglio degli angeli e questo lo stiamo facendo: devastare il creato, devastare la vita, devastare le culture, devastare i valori, devastare la speranza. E quanto bisogno abbiamo della forza del Signore per fermare questa pazza carriera di distruzione”. Sono appunti che ho preso mentre parlava – ora vado in parrocchia e al ritorno metterò il link al testo che verrà pubblicato.
Aggiornamento serale. Ecco il link all’intero testo dell’omelia. Nei primi commenti altre parole del Papa al Verano.
Moltitudine che nessuno può numerare. Questa moltitudine immensa è davanti a Dio e chiede: “Per favore, salvezza! Per favore, pace! Per favore, pane! Per favore, lavoro! Per favore, figli e nonni! Per favore, giovani con la dignità di poter lavorare!”
Fratelli devastatori. Dobbiamo assumere l’atteggiamento delle Beatitudini, che ci salverà dalla distruzione “della Terra, del Creato, della morale, della Storia, della famiglia”. Un cammino che porta con sé anche cose brutte, e persecuzione, ma che porterà avanti il popolo che oggi soffre per l’egoismo dei fratelli devastatori, con la speranza di trovare Dio, e di diventare santi nel momento dell’incontro definitivo con Lui.
Relativismo di vita. Il Signore ci aiuti e ci dia la grazia di questa speranza, ma anche la grazia del coraggio di uscire da tutto quello che è distruzione, devastazione, relativismo di vita, esclusione degli altri, esclusione dei valori, esclusione di tutto quello che il Signore ci ha dato: esclusione di pace. Ci liberi da questo, e ci dia la grazia di camminare con la speranza di trovarci un giorno a quattr’occhi con Lui.
Straordinario!
Grazie papa Francesco.
I “fratelli devastatori”… è un devastatore E rimane mio fratello…
O.T.
Grazie carissimo Fabrizio, il tuo pensiero ci è davvero di conferma che non siamo soli, che la Vita è più forte di tutto. Pensa,il 7 ottobre è la festa del nostro anniversario di matrimonio e anche il compleanno di Irene. Come possiamo sentirci soli nella prova? Sì è tanto dura ma crediamo che sia per un Bene maggiore. ..e avanti sempre!
E tu come stai?
un abbraccio
Sono le parole che mi scrisse Silvia in relazione all’aggravarsi della malattia di suo marito Filippo. (Irene invece è la loro figliola)
Il riferimento al 7 ottobre riguarda le preghiere elevate in quel giorno alla Madonna del Rosario affinchè sostenesse Filippo nella sua durissima malattia.
Il giorno di Tutti i Santi, oggi, Filippo viene chiamato alla casa del Padre.
Con Filippo (nonostante le sue forze fossero debilitate) e, altri amici e amiche avevamo vissuto insieme tre giorni di Esercizi Spirituali durante lo scorso mese di Agosto.
Innalzo una Preghiera e ne scrivo qui, poichè considero questa vicenda un piccolo/grande Fatto di Vangelo.
Colgo l’occasione per ringraziare Luigi dello spazio che sempre mi/ci concede.
Ciao a tutti.
R.I.P.
Un abbraccio, Fabri
Abbraccio anch’io l’amico Fabricianus.
Buona domenica a tutti.
Roberto 55
Grazie.
Ciao.
un abbraccio e una preghiera per Filippo.
ciao Fabri
Mi unisco anch’io a Fabricianus nella preghiera per Filippo e i suoi familiari.
Un abbraccio
F.
Grazie a nome della famiglia di Filippo.
F.