Nella mattinata di domani, 13 settembre, sarò a Tv2000 per il Papa al Sacrario di Redipuglia, Gorizia, nel centenario dell’inizio della Prima guerra mondiale, in segno di penitenza per i morti di quella guerra e per un messaggio di pace. Nei primi commenti, alcuni aspetti della visita.
Domani sarò a Tv2000 per il Papa a Redipuglia
44 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Tante le tombe senza nome. Nel Sacrario di Redipuglia sono sepolti centomila caduti di cui 60mila senza nome, morti nelle trincee del Carso e dell’Isonzo. Gli italiani uccisi dalla grande guerra furono 689.000, ma l’insieme dei morti sui campi di battaglia superò i 9 milioni, mentre si calcola che le vittime civili dirette e indirette siano state qualcosa come 7 milioni (carestie ed epidemie provocate dalla guerra).Il sacrario di Redipuglia fu inaugurato da Mussolini nel 1938.
Andrà anche dagli austriaci. Francesco pregherà, da solo, prima nel vicino cimitero austro-ungarico di Fogliano. Alle 09,45 inizierà la concelebrazione dell’Eucarestia nel Sacrario, con i cardinali di Vienna e Zagabria ed i vescovi provenienti da Slovenia, Austria, Ungheria e Croazia e dalle diocesi del Friuli Venezia Giulia, oltre ai vescovi ordinari militari di tali paesi.
Niente papamobile. Il Papa non userà per gli spostamenti la macchina scoperta, per conservare raccoglimento e preghiera. L’annuncio del pellegrinaggio a Redipuglia fu dato da Francesco il 6 giugno a Roma, in occasione della cerimonia per i 200 anni dell’Arma dei Carabinieri. Ad accogliere il Papa a Redipuglia sarà l’ordinario militare italiano, arcivescovo Santo Marcianò.
Il Dio che stronca le guerre è il titolo di una lettera pastorale dell’ordinario Marcianò che propone una riflessione sulle dimensioni politica, sociale, evangelica della pace. Citando il Beato don Gnocchi, cappellano nella seconda guerra mondiale, segnala come la guerra sia “un temporaneo distacco dell’uomo da Dio, e un temporaneo abbandono della storia alla logica dell’errore”.
Ma un testo per il video-messaggio “per l’intesa e la concordia tra i popoli” (alla San Giovanni XIII) papa Francesco ce lo ha pronto?
Forse è meglio inizi a prepararlo?!
“Un segno forte di invocazione alla pace e di preghiera per i caduti di tutte le guerre, per dire che la guerra è ancora una “inutile strage” e fa male, a quelli che la combatterono nel Novecento ma anche a chi la combatte, “a pezzi”, oggi nel mondo. ”
Tutto questo dovrebbe dire che “mai più la guerra”.
E chi ci crede? Ci credono forse quei cattolici fanatici (e ipocriti) che fanno finta di essere d’accordissimo, ma poi nel web e dappertutto propagandano la guerra, trovando giustificazioni che fanno a pugni col Verbo di Dio?
Sempre in trincea: questo è il motto che risuona in ogni parte del mondo.
“Essere cristiano non è facile”, ha riconosciuto il Papa, e noi “possiamo diventare cristiani” solo “con la grazia di Dio” e non “con le nostre forze”:
Ma nessuno–credo– chiede questa grazia, neanche fra i cristiani più “cristiani”.
Queste sì che sono parole di pace.
Cara Marilisa se non ci fossero stati gli anglo-americani e i russi a sconfiggere Hitler ( e non certo col dialogo e le carezze ma a suon di bombardamenti, e invasioni via mare e via terra!) forse oggi tu porteresti una bella svastica al braccio !!!
se non ci fossero stati i partigiani italiani ( che facevano saltare in aria i fascisti e i tedeschi ,li ammazzavano come cani, non si sedevano certo a “dialogare ” con loro !!) forse oggi tu saresti una delle iscritte all’Assosiacione Donne Fasciste e i tuoi figli sarebbero dei piccoli figli della Lupa!!!!
pensaci ogni tanto! non esiste a questo mondo solo il pacifismo e i figli dei fiori!
Peace and love è uno slogan semplice per gli idioti.
purtroppo la realtà e’ più complessa degli slogane non basta dire Pace! pace! per averla!
Ti consiglio di leggerti la definizione di pacifismo di non-ciclopedia
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Pacifismo
Probabile.
Tuttavia, se non ci fosse stato Gesù a farsi fare a pezzi su una croce pregando per i suoi carnefici che non sapevano che stessero facendo, mentre Dio padre si asteneva dall’annientarli con un battito di ciglia, tu oggi non saresti qui a proclamarti cristiana.
Tanti cattocomunisti possono essere definiti “pacifinti”, cioè fintamente pacifici o almeno “selettivamente pacifici”. Contro Hitler e i fascisti sì, la guerra fu giusta, contro i musulmani dell’Isis no la guerra è sbagliata.
contro Gheddafi sì , la guerra fu giusta, contro Israele da parte dei palestinesi sì , la guerra è giusta
La bandiera arcobaleno la tirano fuori dall’armadio solo in certe occasioni ed in altre no.
Giovanni Paolo II con il suo ” mai piu’ guerra” me lo etichetti cattocomunista
o cosa?
Caro Cuffini io non mi proclamo nulla!siete voi che vi proclamate!!!
Io spero di continuare ad essere una cristiana come è la tradizione della mia famiglia e della mia patria.
Mio nonno si arruolò volontario a 19 anni nella Grande Guerra ( era nato nel 1898) e combattè col Corpo degli Alpini. Sapeva di aver molte probabilità dir essere ammazzato. A diciannove anni., Era cattolico. Era uno di quei tanti giovani irredentisti che volevano che anche il Trentino fosse italiano.
Ideali passati e sbagliati dirai tu! ( ma chi sei tu per giudicare???)
io ogni anno per il giorno dei morti porto i fiori sulla sua tomba e penso a quel ragazzo di 19 anni che lasciò gli agi, la ricchezza e i piaceri della sua casa borghese, per combattere per un ideale, PRONTO A LASCIARCI LA PELLE!
Tu sapresti fare altrettanto , sinceramente? Io , sinceramente, no. E dunque tanto di cappello! sono contenta che il Papa renda omaggio anche alle salme degli austriaci. magari ce ne srà uno che fu ucciso da mio nonno. Pace alle anime dei vinti e dei vincitori.
per me è lui, mio nonno alpino, la mia Redipuglia.
E penso , scusatemi, che mio nonno alpino, benchè abbia combattutto, fosse molto più religioso di tanti diciannovenni arcobaleno di oggi!
Qundo ci sarà il NUovo Ordine Mondiale ( per fortuna io sarò già morta) ci sarà La PACE universale, non ci saranno più nazioni, ne’ popoli, ne’ confini.
ci sarà solo un organismo sovranazionale mondiale che dirigerà il tutto.
allora il potere finanziario ed economico sarà finalmente al riparo dalle
turbolenze dei popoli e potrà manovarre a suo piacimento per rendere
la massa degli uomini dei burattini senza identità, senza rivendicazioni, senza nazioni. La Pace universale sarà l’anticamera della Religione universale. Instaurata la Religione universale e la pace e il benessere universale, che ci sarà più da desiderare? non ci saranno più desideri, speranze, emozioni, paure,amori,sbagli, entusiasmi, giovinezza, ideali, romanticismo, coraggio, tutto uniforme. “Orrenda orrenda pace.. la pace dei sepolcri!”
Fine dell’uomo.
A questo stanno lavorando alacramente già da adesso. e molti uomini danno loro una mano.
“La Pace universale sarà l’anticamera della Religione universale.”
Tranquilla Discepolo per adesso c’è la guerra in mezzo mondo (il nuovo ordine mondiale si sarà sbagliato)
“Io spero di continuare ad essere una cristiana come è la tradizione della mia famiglia e della mia patria.”
Tu,discepolo, sei cristiana per modo di dire, come la maggior parte dei sedicenti cristiani.Lo sei per “tradizione”, perché sei nata e cresciuta in un Paese con religione cristiana. Se fossi nata in un paese arabo, saresti stata musulmana, e mi par di capire che saresti stata una islamica fanatica, una di quelli che tu oggi condanni furiosamente. Punto.
Voglio dire che molti cristiani come te, in realtà sono falsi cristiani perché il Verbo del Signore non lo seguono affatto. Lo seguono comodamente a parole ma non con i fatti.
È inutile che tu baldanzosamente mi vada a citare angloamericani, Hitler e via discorrendo.Per non parlare dei cattocomunisti, contro cui hai il dente avvelenato. Le guerre fatte–tutte le guerre(comprese quelle indette dai papi) a partire dalla venuta del Cristo– sono state la smentita più paradossale del messaggio del Cristo; sono state uno schiaffo al Cristo stesso; sono state la prova provata che il messaggio cristiano non è stato né accolto né capito lungo i secoli e fino ad oggi. E chissà fino a quando sarà così.
La realtà vera è quella che il Papa ha detto a chiare lettere: essere cristiani è difficile.
Anche io ho detto più d’una volta che la nostra religione è la più difficile da seguire perché la natura umana purtroppo non ha in sé un’indole pacifica. L’uomo deve educarsi alla pace con un lavoro lento e instancabile che dura una vita intera. Per questo ritengo giustissimo dire che noi “possiamo diventare cristiani” solo “con la grazia di Dio” e non “con le nostre forze”, e per questo dobbiamo pregare, senza stancarci, perché il Signore ci aiuti a seguirlo e ci investa della Sua grazia.
“Padre nostro, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno”. Hanno un vero significato per noi queste parole, o sono solo ripetute per abitudine e lasciano il vuoto ?
Cara discepolo, pure mio nonno a diciannove anni, se ne anò a fare la guerra di trincea sul Carso. Pure mio nonno era un alpino, e io l’ho accompagnato fin che c’è stato ai raduni degli alpini dove lo caricavano ( fino agli 88, l’ultimo) su una cammionetta e lo portavano su nelle prime fili dei sopravvissuti.
Pure io sono stato a Redipuglia. Pure lui era cattolico.
Non mi passa nemmeno per la testa dire che fossero ideali passati e sbagliati.
Questo lo dici tu di me: come fai di tutti. Hai una certa tendenza a adattarti la realtà rappresentandotela a piacimento.
Questo non toglie un pelo al fatto che , se siamo di Cristo, non possiamo ragionare come se non fosse mai venuto sulla terra.
Non vedo che ci sia da scaldarsi tanto.
La consueta profezia di sventura te la lascio tutta intera.
Salut.
anò sta per andò – 88 sta per 88 anni
Un gruppo di “preti di periferia” del Triveneto ha mandato una lettera a Francesco polemica con l’Ordinariato militare per l’organizzazione della visita papale: “Ci dispiace che le Diocesi delle nostre regioni siano state coinvolte esclusivamente come distributrici di “biglietti”, per la partecipazione ufficiale di pochi alla celebrazione. Tutti attendevano con ansia e intenso desiderio una tua visita in occasione del Centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale che ovunque, ma in particolare nelle nostre terre, ha seminato morte, distruzione e avvelenato quasi fino a oggi le relazioni tra i popoli e le nazioni che vivono in questo lembo d’Europa. Ma l’organizzazione dell’Ordinariato Militare ha sostanzialmente reso impossibile non solo l’indispensabile preparazione, ma perfino la stessa presenza all’evento”.
http://www.centrobalducci.org/easyne2/LYT.aspx?Code=BALD&IDLYT=359&ST=SQL&SQL=ID_Documento=2058
Questa mania di dare del tu al papa … chissà cosa gli sembra di fare …
Bene Luigi A.
è buona cosa che i preti non abbiano timore di dire la loro,
se sono perplessi.
Mi ricordo quando si gridava allo scandalo di lesa maestà
fin a qualche anno fà…….
Ora che si è abituato anche il popolo della Summorum,
tutto rientra nella norma,
e
finche’ Francesco vive ci sarà questa libertà di parola.
Approfittiamo dell’oggi.
del diman
non v’è certezza.
2000 anni di storia del papato ci hanno mostrato tanti tempi di reflussi
che l’oggi mi aggrada.
Domani è un altro giorno
e
un Gregorio VII è sempre dietro l’angolo…
Anche mio nonno, come i nonni di Cristina e di Lorenzo, andò in guerra: non era alpino, ma semplice fante, nella Terza Armata, finchè rimase seriamente ferito a Savogna d’Isonzo; restò invalido, ma, ricoverato all’Ospedale Militare di Padova, ebbe così, poi, modo di conoscere una ragazza friulana sfollata dopo Caporetto, e che, quindi, sarebbe diventata mia nonna.
Mio nonno non s’era arruolato come volontario, e non era andato al fronte in nome di un qualche ideale: era credente, e di idee socialiste (le conservò per tutta la vita, anche durante il “ventennio”), e la guerra l’aveva fatta perchè l’avevano richiamato e gli era toccato di imbracciare la baionetta, stare in trincea, e partirsene all’assalto, quando glielo ordinavano, al grido di “Savoia”; conoscendolo, penso abbia fatto per intero il proprio dovere di soldato, anche a costo di uccidere qualche “crucco” (come ancora negli anni ’70 lui chiamava i tedeschi e gli austriaci).
Una cosa è certa: di guerra mio nonno non parlava; non ne ha parlato mai a mia nonna, nè a mia madre, e neppure a me (che ho provato 50 / 60 anni dopo a “tirarlo in lingua”), e proprio perchè – questa è la piccola “lezioncina” che ho appreso da lui – l’aveva fatta e ne aveva visto, vissuto e toccato, anche su sè stesso, tutto l’orrore e la bruttura.
Appuntamento, dunque, a domani con Luigi sulle frequenze di TV2000: ho letto, su “Il Regno”, un bell’intervento di Monsignor Carlo Redaelli, Arcivescovo di Gorizia, di presentazione di questa prima visita di Papa Francesco nel Nordest, e sono certo che il nostro Papa saprà ricordare degnamente il grande appello di Benedetto XV contro l'”inutile strage”.
Buon sabato !
Roberto 55
Ma si Matteo più si dissente meglio è, sia mai che qualcuno perda tempo ad ascoltarlo sto Papa…
Mio nonno ha fatto la II in Russia, barelliere, trasportava i feriti, ci raccontava sempre da piccoli la guerra, di come partivano imbottiti di retorica e si ritrovano al freddo e senza le scarpe in mezzo agli spari.
Mah.
Anche mio nonno ha partecipato alla Grande Guerra. Quando, conclusa, tornò a casa dal fronte, il mio bisnonno morì di colpo per l’emozione, appena lo vide arrivare.
li strappano dalle famiglie
li armano
li caricano su tradotte
li mandano a scavare trincee
li lanciano in attacchi contro “i nemici”
li mandano a morire massacrati
quando tutto quello che chiedevano era di essere lasciati nelle loro terre, con le loro madri, le loro sorelle e le loro ragazze.
poi assegnano medaglie, suonano la tromba e mettono la bandiera a mezz’asta.
Sono questi GLI EROI DELLA PATRIA!
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/francesco-redipuglia-36290/
http://www.lastampa.it/2014/08/25/medialab/webdocauto/tutti-i-capitoli-della-terza-guerra-mondiale-BCa5vabRAzggtpywIMZOZI/pagina.html
Appena sposata ho vissuto per due anni nella casa colonica con i nonni di mio marito.
Non c’era giorno che lui non entrasse nella mia piccola cucina per fare due chiacchiere. Io avevo 19 anni, lui 83…
Due erano i suoi temi di conversazione:
1. il cruccio per l’arteriosclerosi della moglie: “Mora, no ghe se peso fadiga che darghe da intendare a chi che non vol capire” (Ragazza mia, non c’è peggior fatica che cercare di parlare con chi non vuol capire);
2. la grande guerra: mi raccontava del suo essere “alle bombarde”, mi mostrava la cicatrice della scheggia di granata che lo aveva colpito al gomito, narrava di come il suo contingente avesse ricevuto una medaglia per aver resistito proteggendo una ritirata, ma “Xe stà parchè no ghemo sentio sonare la ritirata, co tuto chel bacan, e ghemo sevità tirare” (E’ stato perchè non abbiamo sentito suonare la ritirata con tutto quel fracasso, e abbiamo continuato a bombardare..). E poi soprattutto la battaglia del Piave, e il dolore per i compagni morti davanti ai suoi occhi, molti travolti dal fiume in piena nell’attraversarlo aggrappati a delle funi…
Dolore. E’ la sensazione che ricordo più vivida nel ripensare a quei racconti. Io ero giovane, lo ascoltavo con cortesia ma senza la dovuta attenzione, non ho fissato nella memoria i particolari, e ora mi dispiace tanto.
Prego che il nonno Jovanin riposi in pace, pace della quale conosce bene il valore.
Ciò, Nico, ma parchè, se ti xè bionda, el nono de to marìo te ciamava “mora” ?
Scherzi a parte, ho seguito su TV2000 la “diretta” televisiva della visita di Papa Francesco a Redipuglia, e, dal mio “ultimo banco” (a proposito: ciao, Lazzaro !), ho trovato belle, alte e forti le parole del Santo Padre: lascio, comunque, ad altri, che ne sanno più di me, la loro esegesi.
Piuttosto, Luigi, non posso non aver apprezzato la citazione, nel corso della telecronaca, di Don Tonino Bello, ma – ed è la domanda che ti pongo – mi pare, se non m’è sfuggito, che non sia stata, invece, ricordata in trasmissione la testimonianza di pace di Don Primo Mazzolari: scelta o tirannìa del tempo ?
Ciao a tutti.
Roberto 55
Se non sbaglio Don Mazzolari nella I guerra mondiale era interventista, si è arruolato come volontario ed è stato cappellano militare.
Certo, Sara, e questa esperienza gli risulterà fondamentale per maturare, da lì in avanti, quel pensiero “pacifista” (uso quest’aggettivo fin troppo abusato per semplice comodità di discorso) che, poi, riassunse in “Tu non uccidere”: cambiando “campo”, era interventista pure Emilio Lussu, che, dopo la guerra, scrisse il bellissimo “Un anno sull’altopiano” (da cui è stato tratto il film “Uomini contro”), e, cambiando paese, s’era arruolato volontario anche Erich Maria Remarque, l’autore di “Niente di nuovo sul fronte occidentale”.
Buon pomeriggio (qui, finalmente, non piove più).
Roberto 55
L’ipocrisia ed il fariseismo e l’idiotismo dei “pacifisti” consiste nel non considerare che tutta la vita è una guerra.
Loro credono, ottusamente,, che la” guerra “sia solo quella che fanno i soldati coi fucili ed i carrarmati, sparando e ammazzando. Ed esecrano i fucili ed i carrarmati e pensano che abolendo questi non ci sia più guerra.. Idioti!
Ma non si rendono conto, gli idioti, la guerra la fanno tutti , in ogni attimo della loro vita!E la fanno anche gli stessi pacifisti, gli stessi Marilisa e Roberto 55 senza rendersene conto!
Sì cari Marilisa e Roberto, la guerra la fate anche voi!
Non è forse guerra (strisciante) quella che fanno i potentati economici dei poteri sovranazionali imponendo le loro condizioni ai popoli, negando la sovranità nazionale, impedendo ai popoli il loro naturale sviluppo in nome delle “regole” economiche sovranazionali????
Non è forse guerra (strisciante) quella che fanno le lobby gay per far entrare nella mentalità comune il matrimonio gay , l’adozione di genitori gay ecc?
non è forse guerra (strisciante) quella che fanno per rendere assolutamente accettabile il divorzio , l’aborto, l’eutanasia?
questa guerra la fate anche voi, cari Marilisa e <Roberto.
Ipocriti e sepolcri imbiancati, che vi credete tanti migliori di chi spara.
Voi non sparate ad esseri umni, no, semplicemente ammazzate la verità.
anche questo è un assassinio di cui render conto a Dio
Basta Discepolo non si accetta l’aborto e l’eutanasia come non si accetta la guerra perchè si deve difendere la vita. non puoi difendere un embrione e buttar l’atomica (e il contrario).
Se invece di fare l’elogio del dissenso (che fa ridere non c’è nessuno che è d’accordo su nulla) si ripassasse il catechismo quante rotture in meno…
Insomma saremmo sempre all’ homo homini lupus, discipule.
Mi spieghi dove sta Gesù Cristo in tutto questo?
Come non fosse mai venuto.
Io, però, credo, amici Sara e Lorenzo, che Cristina abbia scritto l’intervento delle ore 16.12 in un momento di sua personale, grande rabbia ed infelicità: non lo si spiegherebbe altrimenti; non mi sembra, perciò, neanche il caso di voler infierire chiedendole conto di affermazioni di cui, probabilmente, Cristina stessa non s’è resa conto, e quando se ne renderà conto sarà la prima – da persona intelligente – a sentirsene profondamente imbarazzata.
Cristina, noi ti siamo tutti vicini e – come cantavano i “Fab Four” ai (miei) bei tempi – siamo certi che ce la farai “with a little help from my friends”.
Un abbraccio di cuore.
Roberto 55
Guardate che, tutto al contrario di quel che avete detto, c’è del pensiero in ciò che ha detto discepolo. Adesso non ho tempo per cercare di spiegarvelo (e poi, a dire la verità, la vedo dura), ma almeno cercate di riflettere sulla penosa inadeguatezza del “discorso standard” su quanto è brutta la guerra e quanto bella è la pace. Lo fanno tutti, dai papi ai dalai lama, e non è che non sia giusto. E non è che non sia giusto, solo che non spiega niente e non fa fare un passo avanti nella comprensione del mistero della guerra.
@ Sara1 13 settembre 2014 @ 1:22
——-
nonostante sei giovane
sei parecchio strana !!!!!
io ho scritto di diritto alla libertà di parola,
per te questa libertà è “dissenso”.
Hai scritto di molto meglio tra i commenti di questo condominio,
e
non capisco proprio la tua paura della libertà di parola
e
il desiderio di demonizzarla.
Mah Matteo secondo me la libertà di parola non manca, manca molto più la capacità di ascoltare ed essere in accordo per trovare soluzioni comuni.
In generale non solo nella Chiesa secondo lei perché aumentano i conflitti?
@Roberto55
mai stata bionda, da dove ti viene questa idea? Ero castana scura, da giovane, adesso molti fili d’argento schiariscono la zazzera (un eufemismo per dire che sono un po’ brizzolata). Clicca sul mio nome, c’è la foto…
C’è del pensiero eccome, Franti.
Ma appunto per questo- detto senza polemica e senza cazzeggio- Gesù Cristo, dove sta?
C’è sempre stata difficoltà ad ascoltarsi,
cara Sara,
non solo in questo secolo,
ma in tutti i secoli della Storia.
Nulla di nuovo sotto il sole.
Mi ricordo da ragazzo,
quando non volevo andare a messa
mi dicevano che dovevo andarci e basta.
Perchè?
Perchè dovevo andarci.
E che te dovevi ascoltà.
Così ancora oggi nel 2014,
continuiamo con la stessa solfa….
NO alla libertà di parola
perchè devi ascoltare.
E allora quando parlo ?
“quando piscia la gallina”
diceva mia madre
che l’aveva memorizzato da sua madre,
che l’aveva imparato da sua madre
che ……
Suvvìa Sara,
non credo che tu ragioni in questa maniera.
Discepolo, se tu mi volessi spiegare in che senso io farei la guerra, te ne sarei grata.
Tu non mi conosci neanche per sogno, e mi dici che io faccio la guerra. Non me la prendo per niente, figurati! Ma gradirei che tu chiarissi.
Scusami tanto, ma il tuo post mi sembra dettato da volontà di rivalsa per quel che ho detto io di te (in quanto “cristiana”) in un commento precedente. E per quel che dico continuamente riguardo alla sequela del Cristo, che–ho sottolineato– non è per niente facile.
Tu dici che la vita tutta è una guerra. Potrei dirti che in un certo senso è vero.
Ma ti faccio presente che hai spostato il discorso, e l’hai fatto pretestuosamente per difenderti e per alleggerire il carico di responsabilità che hanno quelli che come te e come Socci, per esempio, giustificano certe guerre con uso delle armi.
Dici furiosamente che io ammazzerei la verità. Come fai ad esserne tanto convinta?
Di quale verità vai parlando? Della “tua” verità? E qual è la “tua” verità, scusa?
Parli e non dici niente, accusi ma gettando fumo negli occhi.
Io penso che tu abbia una gran confusione nella testa.
E comunque il centro del discorso è sempre uno solo: se si conoscesse davvero Gesù Cristo, in ogni ambito della vita–dal più grande al più piccolo– si smetterebbe l’egoismo e tutti penserebbero al bene di tutti.
Basterebbe riuscire a vedere negli altri i propri fratelli, a non sentirsi superiori a nessun altro.
Perché riesce tanto difficile da capire questo?
Ok Matteo però è inutile volere più libertà di parola se non si ascolta nessuno, ognuno è convinto di aver ragione e vien su un 48.
E infatti Francesco ha dedicato tante omelie alla mancanza di unità e armonia, alle chiacchiere, alle rivalità inutili, mi pare più urgente sinceramente.
Non c’è bisogno di + libertà,
basta la sola libertà.
Liberi e fedeli in Cristo.
L’ho vista, Nico, e mi sembrava che tu fossi bionda ! Ah (sospiro sconsolato), deve trattarsi dell’età, porta pazienza ………………
Roberto 55