A pagina nove ci sono i nomi delle “379 vittime del terrorismo” che vanno da Agostini Natalia in Gallon a Zizzi Francesco. Dalla prima pagina parte la “Lettera dei figli di Tobagi”, Luca e Benedetta, che ha queste parole: “Una democrazia libera e matura […] deve essere capace di riaccogliere e reintegrare, a tempo debito e in modo opportuno e misurato, senza eccessi, coloro che hanno percorso una strada sbagliata e ne hanno preso coscienza”. A pagina otto c’è il preannuncio dell’abbraccio che oggi si sono date al Quirinale Licia Rognini Pinelli e Gemma Capra Calabresi. A pagina 23 c’è la foto di Dolores Fasolini, la baby sitter che è morta per salvare da un trattore Angelica, la bimba che stava riportando ai genitori: “L’amore della sua tata è stato più forte del destino” dice il padre di Angelica. Quante parabole in un quotidiano.
Quante parabole in un quotidiano
18 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Il quotidiano è il Corriere della sera di oggi. Le pagine 8 e 9 sono dedicate alla Giornata della memoria. Il fatto della baby sitter è avvenuto ieri a Muscoline, Brescia.
Gente che sono “fatti” di Vangelo, no?
Dacci oggi il nostro pane quotidiano… vite spezzate per amore e per dovere…
Incontri come quello tra la vedova Calabresi e la vedova Pinelli (due vittime incolpevoli) sono segni di speranza. Preghiamo perché si moltiplichino.
Gli assassini di Tobagi ed i loro complici dovrebbero chiedere perdono e non pretendere di fare subito carriera politica.Allora la riconciliazione sarebbe possibile anche con loro.
Auguri a mamma di questo blog 😉 e a tutte le mamme !
già , quante parabole in un quotidiano e quante metafore
della nostra comune condizione umana..lascitemi dire , anche se non c’entra,
che la notizia che Marcelletti, grande cardiochirurgo pediatrico, si è suicidato in pratica con la digitale , mi ha sconvolto..
era in depressione da più di un anno , da quando ha cominciato ad essere indagato per fattacci come scambio di materiale pedopornografico con una ragazzina.. a giorni c’era l’udienza preliminare.. non ce l’ha fatta a
sopravvivere alla vergogna .. al rimorso? ..chi è senza peccato scagli la prima pietra.. ma quello che mi sconvolge è che quello che è capitato a lui può capitare a ciascuno di noi.. tutta una vita eccezionale, ammirabile, eccelsa
e poi in un momento di debolezza.. di tentazione.. si fa qualcosa di male.. ma non è questo il punto.. il punto è essere scoperti.. il male portato alla luce..stigmatizzato..sbeffeggiato.. nessuno più ti da un lavoro ..ti stringe la mano.. comincia la paranoia.. tutti mi guardano male…ce l’hanno con me..
la depressione…quanto deve aver sofferto!! quanto siamo fragili tutti1
e , qualcuno , mi può rispondere, esiste il Diavolo? esiste un essere che sghignazza e gioisce del male, del nostro male?
Eccome se esiste.
E’ il nostro lato B che ci mette continuamente alla prova e, al minimo cedimento, frega noi e quelli che ci stanno intorno.
Povero Marcelletti. Pace alla sua anima.
OT
consiglio a tutti di leggere sul sito di Magister, il discorso integrale del Papa
nella moschea di Amman, seguito dal discorso integrale del principe mussulmano Ghazi Bin Muhammad Bin Talal rivolto al papa
http://www.chiesa.espresso.repubblica.it/
L’incontro tra le vedove di Pinelli e di Calabresi è stato un momento bello, alto, “pulito” (come l’ha definito oggi Michele Serra, su “Repubblica”), di cui – a maggio ragione, in questo momento di sempre più umiliante degrado della vita politica – dobbiamo esser grati alle persone direttamente interessate ed anche al nostro Presidente della Repubblica.
Di Walter Tobagi ricordo una frase, attribuitagli poche settimane prima d’essere ucciso (e dopo che, da tempo, era stato minacciato dai terroristi): “Nessuno lo sa mai, prima; soltanto dopo, quando il guaio ti è capitato, scopri che tipo di uomo sei. Ma avere paura è inutile: non serve ad evitare il pericolo, e non ti aiuta a sopravvivere”.
Di Dolores Fasolini penso, come Marta, che esa stessa è un “fatto di Vangelo”.
Di Marcelletti, mah !, penso che la sua fine sia stata un’enorme pena.
Vorrei, infine, chiedere a Luigi la cortesia di far recapitare a Giuseppe De Carli i miei modestissimi, ma sinceri, complimenti per la sua bella telecronaca diretta di stamane, da Amman, per la Funzione officiata dal nostro Pontefice.
Anche da parte mia, auguri a Mamma ed a tutte le mamme del “pianerottolo” !
Buona domenica sera a tutti gli amici !
Roberto 55
@ discepolo -10 maggio 2009 @ 12:58
spesso mi capita di pensare quello che tu hai scritto,
ho l’impressione che tropppi sono alla ricerca morbosa del male in tutte le sue forme.
troppi non si fanno le domande sulle cause del male senza fare pistolotti ideologici,
troppi non vogliono guardare in realtà l’umanità contaminata anche dal mistero del male,
troppi si ergono a giudici implacabili,
troppi incapaci di cercare o di dare misericordia,
troppi non volenti ad essere immagine di un Padre misericordioso.
Mai come oggi siamo più in grado di capire le dinamiche psicologiche che condizionano l’uomo, eppure mai come oggi, i bassi istinti di violenza non cennano a diminuire,
nonostante alle spalle abbiamo la più grande ecatombe umana di violenza originata nell’Europa dalle “radici cristiane”.
Mi fa piacere che poni domande, vorrei che tutti si ponessero domande invece che dare risposte fatte di certezze che servono solo ad esorcizzare ma mai a guardare al fondo del male…. quel “lato oscuro” che è in ogni uomo
Grazie discepolo.
——————-
Il 9 maggio avevo comprato il corsera, le pagine della memoria mi hanno colpito moltissimo, quanto vorrei che quel giornale fosse più coraggioso!
Ma pretendo troppo.
——————
Relativamente a De Carli e alle sue telecronache di celebrazioni papali, gli è cos’ difficile farci vivere (anche se via TV) le liturgie, senza tutte quelle inutili parole che coprono… amerei ascoltare anche i canti della comunità… ascoltare anche i secondi di silenzio….
Una celebrazione anche se passa per la tv, non è uno spettacolo di sport, una telecronaca di calcio… ma forse sente di esistere grazie a quella voce che si sovrappone alla celebrazione. Presumo che non ci sarà nulla da fare.
—————–
Auguri a tutte le mamme del blog-Accattoli
ma certo che raccolgo e ringrazio degli auguri di tutti gli amici del pianerottolo. ma ciò solo per avere scelto un nome che identifica una parte della mai vita che è la maternità. Un ruolo che appartiene a me come anche ad altre donne che partecipano a questo bolg e alle quali giro anch’io i miei auguri. ma le congratulazioni per la propria “maternità” io le faccio a voi che, uomini o donne, avete vissuto o vivete rapporti di maternage con figli, amici, parenti o chiunque altro. Alle mamme naturali e a coloro che si prendono cura “maternamente” di qualcun altro. mi sembra di capire lo abbia fatto la baby sitter morta per salvare la piccola che accudiva, lo ha fatto chi ha preso a cuore l’incontro delle due vedove, calabresi e pinelli, oggi al quirinale. lo fa uno sposo quando sostiene amorevolmente la sua sposa. Auguri ai sacerdoti di questo blog, e non solo, che vivono un maternage continuo nelle loro parrocchie d’appartennenza senza alcun riconoscimento.
Ti penso e rivolgo anche a te gli auguri, Affus, ho la fantasia che tu debba ricevere questo tipo di auguri
Roberto55 ho trasmesso a De Carli i tuoi complimenti.
Prima che sia mezzanotte faccio anch’io gli auguri alle mamme del pianerottolo e agli uomini che debbono fare da padre e da madre ai loro figli perchè la mamma non c’è più.
Non ricordo che ci siano stati gli auguri per i papà in occasione della loro festa. Però va bene lo stesso: la mamma è sempre la mamma! 🙂
Spero siano graditi anche gli auguri del giorno dopo.
Scusandomi per il ritardo, porgo anch’io i miei Auguri a tutte le mamme del pianerottolo.
F.
Caro Luigi,
una piccola “provocazione”: spero che oltre ai complimenti di Roberto55 tu abbia trasmesso a De Carli anche gli appunti di matteo (post del 10 maggio 2009, ore 20:17)! Magari limitandoti alla prima parte del suo appunto, in relazione al sovrapporsi della voce di De Carli alle celebrazioni (“Una celebrazione anche se passa per la tv, non è uno spettacolo di sport, una telecronaca di calcio…”), la seconda parte è indimostrabile e comunque sarebbe forse stato meglio evitarla.
A proposito della morte di Marcelletti e dei commenti di Discepolo (che, incidentalmente, ringrazio per il link del discorso del Papa nella moschea di Amman e del discorso del principe mussulmano Ghazi Bin Muhammad Bin Talal, con tanto di incipit latino) mi è venuto in mente – rispondendo alla sua “domanda” (… esiste il Diavolo? esiste un essere che sghignazza e gioisce del male, del nostro male?) – che non c’è dubbio che esista e, purtroppo, trova il giusto ambiente nei giornali e nei mezzi di comunicazione. Non per capriccio, lì (con la verità e/o con la menzogna, non importa) può rendere maggiormente efficace ogni male e ogni dolore. Esserci scordati della sua presenza è, credo, una delle cose peggiori per il mondo, che non è ancora un mondo di bene, ma che geme per le doglie del parto. Il nostro “nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare”, si tratti di poveri uomini o di grandi chirurghi (e anche di entrambi).
Non ho trasmesso gli appunti di Matteo: non l’aveva chiesto. Ma dandogli io il link ai complimenti di Roberto, l’ho portato a tiro delle critiche che venivano subito dopo.
grazie gerry che me lo fai notare,
purtroppo lascia trasparire il mio non eccessivo entusiasmo per il giornalista,
ma potevo essere un po’ più politicamente corretto.
Purtroppo anche un giornalista è un uomo pubblico,
e con i suoi servizi, soprattutto su TV,
si espone notevolmente al pubblico e ai suoi umori…
ma io devo sempre esercitarmi…. almeno a provare ad essere nella carità
un saluto